Recensione

Jackass: The Game

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a cura di Star Platinum

Non tutti i videogames nascono da brand pensati e progettati per risultare facilmente assimilabili anche in forma digitale, eppure non sono rare le sorprese in tal senso, con prodotti che per quanto derivanti da licenze più o meno note finiscono per appropriarsi di un’identità propria che li rende originali, innovativi e spesso molto accattivanti per il pubblico. Questo è proprio il caso di questa produzione della Sidhe Interactive, titolo ben noto a tutti coloro cui sarà capitato di guardare un certo programma in tv negli ultimi tempi…

Come farsi del male… senza farsi del male!Senza perdersi in inutili introduzioni sul tema, il gioco risulta fin dai primi istanti incredibilmente fedele al prodotto televisivo, non solo a livello di concept ma anche per quel che riguarda il particolare “format” implementato dagli sviluppatori. La quasi inutile storia che fa da background ai nostri stunt vi vede infatti impegnati a dirigere la terza stagione della serie televisiva, in sostituzione del regista sfortunatamente invalidato da un incidente (strano, non trovate?), composta da un totale di sette episodi al cui interno sono state inserite cinque scene differenti. Come da copione in ogni sequenza sarete chiamati ad interagire nei modi più assurdi con tutto ciò che vi circonda, personaggi non giocanti inclusi, portando a termine una serie di compiti prestabiliti. Ogni sfida superata sarà valutata in base a quanto avrete messo a repentaglio la vostra incolumità e ad altri parametri ben definiti. Ottenendo il bronzo in ogni prova potrete accedere all’episodio successivo e così via fino alla fine dello show. Dal punto di vista dell’innovazione, è indubbio che Jackass: The Game sia fortemente influenzato dalla visione demenziale del format televisivo, ispirato ad una pseudo violenza che ricerca nel danno fisico (vero o presunto che sia) un elemento di divertimento in grado di assolvere al suo compito primario d’intrattenere il pubblico. Queste motivazioni potrebbero però non riscontrare il favore di tutti, definendo il gioco più come una pallida imitazione di uno “spettacolo visivo” che non come una vera e propria interazione di stampo classico.

Prove di abilità…La struttura riprende interamente, come accennato in precedenza, quella della serie tv e per farlo si basa interamente su minigiochi molto elemantari e alcuni dei quali decisamente “orridi”, che avranno per protagonisti proprio i Jackass. Dopo aver scelto il vostro alter ego virtuale preferito (tra tutti i volti noti della serie tv, Bam Margera escluso), potrete sfogare le vostre voglie di dolore represse in ben trentacinque eventi differenti, più alcuni extra sbloccabili. Se ne ha davvero per tutti i gusti, troverete infatti dirupi pieni di cactus, corse folli con i carrelli della spesa, bagni in sostanze organiche non propriamente profumate, tatuaggi estremi e chi più ne ha più ne metta, sempre e soltanto all’insegna della pazzia pura. L’approccio richiesto in ogni evento è sostanzialmente sempre differente, pur attestandosi su una semplicità di fondo comune anche nelle sezioni più avanzate. Proprio a questo punto emerge uno dei maggiori difetti del titolo in questione, la longevità. Girare le sette puntate presentate è un’impresa da poche ore, con una lieve aggiunta se vorrete conquistare tutte le medaglie d’oro, ma nel complesso nulla di davvero eccezionale. In generale la molla che vi sospingerà non sarà altro che la voglia di scoprire quali altre bravate saranno disponibili e la goduria di lanciare i vostri poveri sventurati alla ricerca di nuovi ed inediti dolori. La serie di bonus sbloccabili tuttavia è di buona qualità, con vestiti e personaggi aggiuntivi, oltre ad una serie di veri filmati che vedono protagonisti Steve-o, Knoxville e tutti gli altri. Il divertimento non manca quindi, ma purtroppo dura poco.

Una regia spericolataPer nostra fortuna, e soprattutto a gaudio dei più strenui detrattori della serie, è presente una profonda ed immediata modalità editor, che ci permetterà di creare il nostro show personalizzato, con tanto di cambi inquadratura, tagli e spezzoni. L’editor in questione infatti è intuitivo ed al tempo stesso complesso, efficace, ma adatto a tutti. All’atto pratico, una volta terminato un minigioco vi sarà data la possibilità di salvarne il replay, editabile in seguito in ogni minimo aspetto, dal rallenty allo zoom, dai tagli al cambio di inquadratura. Un tool davvero divertente insomma, che vi permetterà di organizzare le vostre bravate in un simpatico teatrino da mostrare agli amici e, perchè no, farvi qualche risata particolarmente apprezzabile per tutti coloro che hanno anche la passione per le riprese.Dal punto di vista tecnico il gioco si difente egregiamente, presentando una grafica piacevole, varia e ben dettagliata. I personaggi sono ben animati, gli scenari colorati e cromaticamente vari. Il motore poligonale è fluido ed anche i controlli assecondano la semplicità generale, dimostrandosi intuitivi, efficaci e di facile apprendimento. All’inizio di ogni sfida infatti, nell’angolo inferiore destro troverete una chiara mappa dei pulsanti, sempre di facile consultazione, che vi permetterà di riuscire a strappare ottimi risultati fin da subito. Anche il comparto sonoro fa la sua parte, con effetti e voci divertenti ed una colonna sonora di tutto rispetto, all’insegna del genere punk. Le scene di intermezzo sono brevi ma esilaranti e più di una volta riusciranno a strapparvi qualche sonora risata. Nel complesso si tratta di un gioco piacevole, fuori dagli schemi e sicuramente interessante, ma troppo limitato a causa di una longevità appena sufficiente ed aggravata da un livello di difficoltà che risulta davvero elementare.

– Comicità demenziale

– Tecnicamente discreto

– Editor completo e facile da padroneggiare

– Scarsa longevità

– Le novità finiscono in un lampo

– Livello di difficoltà troppo basso

6.6

Jackass: The Game si presenta come un titolo tecnicamente valido e ben sviluppato, che però perde pesanti colpi sotto l’aspetto della rigiocabilità. I Jackass sono davvero demenziali ed in questa trasposizione videoludica ne emerge tutta la carica di simpatia. Anche gli extra sono succosi e divertenti, più di una volta sarete invogliati ad automigliorarvi per sbloccare l’ennesimo filmato inedito.

Purtroppo la struttura intrinseca di questa tipologia di giochi ed una longevità decisamente bassa vi faranno dimenticare Knoxville e soci ben presto, in favore di qualcosa di più profondo e, perchè no, appagante. Peccato perchè le premesse erano buone ed il carisma non mancava di certo. Sarà per la prossima (spericolata) avventura.

Voto Recensione di Jackass: The Game - Recensione


6.6

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