Recensione

J-League Winning Eleven 5

Avatar

a cura di Massimo

Sogno di una notte di mezzo inverno…Eh si, quante volte l’ho, l’abbiamo sognato: il gioco di calcio definitivo. Una Santa Alleanza EArts-Konami, per la realizzazione del titolo calcistico definitivo, con la prima che fornisce statistiche, impostazioni TV dei match, dettaglio delle maglie, licenze ufficiali della serie Fifa, e la seconda l’immensa giocabilità, le animazioni, il realismo della fisica del pallone e dei corpi, l’aspetto estetico dei calciatori della serie Pes. Ah, farei di tutto per coronare questo sogno. Ma forse i nostri amici Canadesi-Giapponesi si preoccupano dell’incolumità del genere umano, col terrore di essere la causa dello spopolamento della terra. Ve lo immaginate quante milioni di copie venderebbero EA & Konami? E quali sarebbero le conseguenze su ogni forma di attività nostra? Milioni di fans che si chiuderebbero in casa, formando comunità di giocatori isolati dal resto del pianeta, che abbandonano scuole, lavoro, fidanzata, cibo! Un’esagerazione? Forse, ma forse non conoscete il Potere di Winning Eleven e l’influsso benefico che può dare all’appassionato. Una sorta di Eden del videogiocatore pallonaro (nel senso del gioco di calcio). Speriamo che l’accordo raggiunto in estate dalla Konami con i creatori di Championship Manager, detentori dei diritti e delle giuste licenze per un database di migliaia e migliaia di calciatori e decine di campionati, partorisca presto un gioco simile.

Un autentico capolavoroNel frattempo concentriamoci su questo bellissimo J-League WE5, che è la naturale evoluzione di WE5 e Pes, e come tale è riuscito a colmare le lacune del suo illustre predecessore, già ottimo, migliorandone l’aspetto grafico grazie ad un incremento del numero di poligoni per la “costruzione” dei modelli dei calciatori e degli stadi, nonchè alle licenze ufficiali del campionato nipponico, che rendono già esteticamente migliori le divise, e migliorando la dove sembrava impossibile vista la qualità, l’impostazione del gioco realistica, ancora più vera. Ma entriamo nel dettaglio, posticipando a dopo il discorso sulla grafica e concentrandoci come sempre, sul fulcro di ogni buon titolo, e su quello che è da sempre il punto di forza della serie: la giocabilità. Essa ha raggiunto oramai in questa edizione la perfezione assoluta. Nemmeno con un autentico volo di fantasia posso immaginare cos’altro dovranno inventarsi i programmatori KCET per migliorare un prodotto perfetto. Innanzitutto è stato rivisto il ritmo di gioco, che ha subito un lieve ma significativo ritocco. Anche se è stata eliminata l’opzione per regolare la velocità di gioco, l’azione risulta molto più credibile rispetto al passato, ed ora i momenti di frenesia, di pressing asfissiante, si alternano meglio con le fasi più ragionate. Il sistema di gestione dei passaggi alti, configurabile ancora una volta a proprio piacimento, è stato migliorato ulteriolmente. Ho notato dei ritocchi efficaci al “Through Pass” ed al passaggio lungo in generale, il tutto impreziosito dalla possibilità di effettuare lanci completamente manuali tramite la leva analogica sinistra. Come in Pes, con lo stick destro si effettuano invece i passaggi rasoterra a 360°, anche se la cosa risulta particolarmente complessa. L’intelligenza artificiale di compagni e avversari ha subito delle aggiustatine qua e là atte a migliorarne i movimenti e le azioni. Adesso le squadre avversarie costruiscono azioni ancora più credibili e variegate, creano manovre più articolate e complesse, e applicano schemi sulle palle inattive più utili. Certo, qualche sciocchezza in fase difensiva la fanno ancora, come l’eccessivo trattenimento del pallone nei pressi della propria area di rigore da parte di alcuni difensori, con conseguente rischio di perdita della medesima in favore di uno scaltro attaccante in pressing, ma è poca roba rispetto a tutto il resto. Anche i portieri, che presentano un maggior numero di nuove animazioni, si rivelano decisamente migliorati e difficili da battere, comunque sempre nei limiti di un certo realismo. Niente Superman, ma nemmeno niente imbecilli! Confermato e ritoccato leggermente all’insù il sistema dei tiri e le caratteristiche individuali dei calciatori calcolate in centesimi, con la solita credibilità in termini di distinzione effettiva in campo fra un brocco ed un campione attraverso i consueti parametri come il controllo di palla, la capacità nel dribbling, etc.

Le novità graficheNonostante il sempre vecchiotto motore grafico sia quello di Pes, i programmatori Konami sono riusciti a migliorare ancora l’aspetto estetico dei calciatori, realizzati con un numero decisamente superiore di poligoni e dunque più dettagliati grazie anche al sapiente utilizzo delle texture. Ritoccati anche il pubblico e gli stadi, più numerosi del solito e specifici, personali per ogni team. E le divise? Il tallone di Achille del nostro Pro Evolution Soccer, grazie ai diritti e alle opportune licenze della Japan Football League, non è presente in questa versione. Le variopinte “uniformi” dei club giapponesi, sono assolutamente fedeli alle originali, pur non essendo ancora curate come quelle della serie Fifa. E a proposito del gioco EA vi segnalo il tentativo finalmente da parte della KCET di dare un’impronta più televisiva all’evento partita, già anticipata in parte da WE5, con grafica pre e dopo match degna delle produzioni TV di Tokyo, highlights compresi. Presenti anche delle nuove esultanze, inedite finora nella serie, davvero ben fatte. Completano il tutto la buona gestione delle sorgenti luminose, il credibile effetto sfocatura atmosferica con gli elementi vicini che sono più nitidi rispetto a quelli lontani. Rivedibili al solito la riproduzione della pioggia, comprese le pozzanghere che si creano sotto ai calciatori mentre corrono, talvolta troppo simili a “macchie”, piedistalli da soldatini che veri schizzi d’acqua. Incrementate infine come già anticipato il numero di animazioni dei “samurai in mutandoni” nello splendore dei 60 fps e del sistema video Ntsc.

Il mio nome è Kabira. Jon Kabira.Parafrasando James Bond. In cotanto ben di Dio non poteva ovviamente mancare un comparto audio di livello, ed ecco emergere dal solito effetto pubblico, i cori personalizzati per ogni squadra, il convincente “toc” del pallone e chiaramente lo straordinario, insostituibile, incommensurabile nostro eroe, Jon Kabira! L’esilarante telecronista giapponese esibisce il meglio del suo repertorio, battute in multilingue, canti, lamenti e mugugni assolutamente incredibili! Che beva prima di campionare la telecronaca? Non lo sapremo mai. Di una cosa sono certo, e cioè che il simpatico Jon DEVE essere il telecronista anche delle versioni europee dei prossimi Winning Eleven. Un appello: fatelo Presidente dell’Associazione Mondiale dei Telecronisti!

Il fattore gialloMa a questo punto della recensione, dopo un simil commento, molti di voi si staranno chiedendo, “ma quali sono le squadre che dovremo condurre alla vittoria finale?”. Eccovele!

J-League Divisione 1CONSADOLE SAPPORO, KASHIMA ANTLERS, URAWA RED DIAMONDS, JEF UNITED CHIHARA, KASHIWA REYSOL, FC TOKYO, VERDY TOKYO, YOKOHAMA MARINOS, SHIMIZU S-PULSE, JUBILO IWATA, NAGOYA GRAMPUS, GAMBA OSAKA, CEREZO OSAKA, VISSEL KOBE, SANFRECCE HIROSHIMA, AVISPA FUKUOKA.

J-League Divisione 2VEGALTA SENDAI, MONTEDIO YAMAGATA, MITO HOLLYHOCK, OMIYA ARDIJA, KAWASAKI FRONTALE, FC YOKOHAMA, BELLMARE, SHONAN VENTFORET, KOFU ALBIREX, NIIGATA KYOTO, PUPLE SANGA, SAGAN TOSU, OITA TRINTA.

Team Segreti (MASTER CUP)MANCHESTER UNITED, ARSENAL, BARCELLONA, REAL MADRID, VALENCIA, JUVENTUS, MILAN, ROMA, BAYERN MONACO, VASCO DE GAMA, RIVER PLATE.

Team SpecialiJ1 ALL STAR WEST, J1 ALL STAR EST, J2 ALL STAR WEST, J2 ALL STAR EST, JAPAN DREAMTEAM, WORLD DREAMTEAM.

Fra queste squadre sceglietevi la vostra preferita, basandovi magari sulla somiglianza delle loro maglie con la maggior parte dei team europei come la Juventus, l’Inter e il Milan, oppure in base ai parametri tecnici o alla simpatia. Se poi siete dei maniaci dei settaggi come me, visto che vi viene data la possibilità come in Pes di crearvi un certo numero di calciatori (anche se in quantità ridotta rispetto alla controparte Pal), fatevi da voi la vostra Serie A italiana, giocando sul fattore cromatico delle divise dei team nipponici, adattati a quelle delle società nostrane, e sostituendo le rose di parecchi club della J-League con quelle delle nostre squadre!

I giocatori risultano più “imbottiti”.

Nuove animazioni dei giocatori.

Intelligenza artificiale ancora più evoluta.

Migliorato il “Through Pass” ed il passaggio lungo.

Scatti e dribbling piu’efficaci.

Jon Kabira.

I soliti lievi problemi di Flickering e Antialiasing.

Poca cura per alcuni elementi di contorno, soprattutto a bordo campo, come le panchine VUOTE mentre si gioca.

8.5

il miglior titolo della serie, punto e basta! Volete che continui? Va bene. Tralasciando il fatto che il gioco è incentrato su un torneo forse poco intrigante per noi occidentali, J-League è semplicemente favoloso! Reale, curato, divertente e appagante per l’appassionato di giochi di calcio. Se ne faranno finalmente uno così con la nostra Serie A o almeno con le squadre di club della Champions League, giuro che mi chiudo in casa per almeno tre mesi a giocare!

Voto Recensione di J-League Winning Eleven 5 - Recensione


8.5

Leggi altri articoli