Recensione

Itadaki Street DS

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a cura di Gab_84

I rapporti tra Square-Enix e Nintendo, dopo il passaggio dell’esclusiva di Final Fantasy alla PlayStation di Sony, si erano quasi irrimediabilmente compromessi. Sulle console Nintendo venivano infatti sviluppati solo spin-off e remake; tuttavia il successo commerciale delle nuove console della casa di Kyoto come GameBoy Advance, Nintendo DS e Nintendo Wii, hanno indotto i vertici di Square-Enix a ritornare sui loro passi, regalando a Nintendo episodi in esclusiva e sviluppando giochi sotto la richiesta diretta della grande N. Soprattutto la console portatile a doppio schermo avrà il nono capitolo di Dragon Quest in esclusiva e nel recente passato ha avuto Mario Slam Basketball, uno spinoff sportivo sviluppato da Square Enix, in stretto contatto con Nintendo. Ma c’è un altro gioco che sta facendo impazzire il Giappone: si tratta di Itadaki Street DS, che registra dati di vendite stratosferici, nonostante la recente uscita nella Terra del Sol Levante, dove purtroppo è rimasto confinato e non vedrà la luce né qui in Europa né negli Stati Uniti. Vediamo dunque insieme di cosa si tratta.

Un monopoli virtualeItadaki Street DS è una serie di titoli, prodotti da Square-Enix, che unisce diversi personaggi delle 2 saghe più importanti (Dragon Quest e Final Fantasy) e li mette su un tabellone virtuale simile a quello del vecchio monopoli, seguendo le semplici regole del gioco da tavolo. La serie approda in diverse piattaforme come il NES, il Super Nintendo, Playstation 1, PS2 e PSP: considerando che quest’ultime tre avevano l’esclusiva della serie Final Fantasy (almeno per quanto riguarda i capitoli principali della saga), su Nintendo DS era improbabile pensare ad una loro apparizione: per questo Itadaki Street DS porta sul monopoli virtuale l’icona per eccellenza del mondo dei videogame: Super Mario e la sua allegra combriccola del Regno dei Funghi.Appena inserita la cartuccia di gioco, ci sarà richiesto di creare un nostro alter-ego virtuale: le scelte non sono molte, almeno all’inizio, poiché gli oggetti più succulenti andranno sbloccati nel corso del gioco. Una volta creato il nostro personaggio, Toad, il simpatico funghetto ci farà da “Cicerone”, guidandoci nella scelta delle modalità: il titolo è completamente in giapponese, quindi è veramente arduo capire quello che ci viene detto, ma con un po’ di pratica e pazienza, tutto diventerà più chiaro. Innanzitutto c’è la modalità Avventura, la più longeva del titolo che ci vedrà affrontare 3 personaggi con l’obiettivo di raggiungere un determinato punteggio per primi: sostanzialmente le regole sono quelle del monopoli, sul tabellone, scelto anch’esso a caso tra i 14 disponibili, appariranno tante caselle vuote, disponibili per essere acquistate una volta raggiunte con il lancio del dado. Come nel monopoli, è fondamentale riuscire ad acquistarne il più possibile, per poter poi costruire case e castelli, in modo da far aumentare il valore della casella stessa. Il meccanismo, anche se a parole può risultare complicato, in realtà è molto semplice e giocando, vi apparirà quasi naturale e istintivo. Nel tabellone sono presenti anche caselle speciali, come il Casinò, i segni delle carte, i punti di domanda e la banca; ognuno di essi ha un significato ben preciso: ad esempio le caselle dei segni servono per accumulare i diversi simboli (Fiori, Cuori, Picche e Quadri) per poter aumentare il livello del personaggio e di conseguenza il valore dei terreni posseduti. Inoltre, passando sopra queste caselle si potrà pescare una carta, dedicate alle grandi saghe Nintendo e Square Enix, tra le cento disponibili per ottenere diversi risultati che andranno a migliorare o a peggiorare la vostra situazione e quella dei vostri avversari, in modo del tutto analogo a quello che succede nel monopoli vero proprio con le carte Imprevisti e Possibilità; nella casella Casinò, l’azione sul tabellone sarà interrotta e si passerà ad affrontare diversi minigiochi, sempre legati alle vicende di Mario e Slime: infatti ci saranno la Itadaki Slot, una slot machine con il simpatico Slime oppure una battaglia stile gioco di ruolo dove dovremo resistere agli attacchi dei nostri avversari o ancora la mitica Warp Zone di Super Mario dove, scegliendo un tubo tra i 3 disponibili, otterremo dei risultati diversi con le relative ripercussioni sul tabellone principale. In sostanza, questo meccanismo è del tutto simile a quello della scelta delle carte. Purtroppo, però, la ripetitività di questi minigiochi si farà sentire nel corso della partita. La banca, infine, rappresenta il vero punto di riferimento per ogni giocatore: passando su questa casella, infatti, potremmo aumentare di livello, quindi alzare il valore dei nostri possedimenti e soprattutto, il nostro tesoro complessivo, componente principale di Itadaki Street DS. Nello svolgimento del gioco sarà tuttavia possibile intraprendere trattative con gli avversari, in modo da scambiare diverse caselle o acquistarne una con una sostanziosa offerta: il tutto è facilmente raggiungibile grazie al touch screen, che risulta essere preciso e affidabile, per quel poco che viene usato. Infatti il titolo non sfrutta assolutamente i punti di forza della console Nintendo: l’uso del touch screen è limitato, il microfono inutilizzato e i due schermi impiegati in maniera poco originale, delegando lo schermo superiore all’azione vera e propria e l’inferiore ad una semplice mappa con le statistiche di gioco.Ritornando al menù principale, il titolo prevede altre modalità come la classica partita con tutte le opzioni scelte dal giocatore, come, per esempio, i personaggi e il tavolo dove giocare, il negozio dove sarà possibile acquistare gadget “a tema” Super Mario e Dragon Quest per personalizzare il nostro alter-ego e la modalità Online che ci permette di sfidare in una classica partita i giocatori di tutto il mondo (anche se, vista la diffusione del titolo, si incontreranno soltanto giocatori con gli occhi a mandorla). Particolare menzione sul negozio, veramente ben strutturato con tantissimi gadget a disposizione; il cappello di Mario o Luigi, la parrucca di Peach, la faccia di Slime o il vestito di Jessica saranno solo alcuni dei tanti particolari acquistabili, più o meno a buon prezzo, nel vasto shop di Itadaki Street DS. Come modalità non giocabili sono presenti il menù Statistiche che registra tutti i progressi del gioco, le classiche opzioni e un tutorial che spiega tutte le azioni possibili sul tabellone. Tutto molto bello, ma la lingua giapponese appare un limite troppo grande per godere al meglio di tali aggiunte.

Una tavolozza di coloriSquare Enix ha dimostrato di saper sfruttare a fondo la potenza hardware del piccolo Nintendo DS: Mario Slam Basketball, infatti, ha fatto vedere una grafica pulita, colorata, molto fluida e curata in ogni particolare. Itadaki Street DS continua questa buona tradizione presentando un comparto grafico veramente ben fatto: i modelli dei personaggi sono particolarmente riusciti, soprattutto le loro espressioni facciali durante i vari avvenimenti nel corso della partita, che si ritagliano addirittura un posto tutto loro nel vasto menù delle Statistiche. I tabelloni, tutti a tema Nintendo e Square Enix sono curati in ogni dettaglio sia per quanto riguarda le diverse locazioni sia per quanto riguarda i fondali e le animazioni fuori del tabellone. Il tutto scorre in maniera fluida e gradevole, anche se, tuttavia, le azioni da riprodurre a schermo non sono numerose e “impegnative”. Altrettanta cura è riposta al reparto sonoro: le melodie che accompagneranno la partita sono gradevoli e diverse tra loro; simpatici gli effetti sonori di ciò che accade sullo schermo: se, ad esempio, Super Mario aumenterà il proprio livello si sentirà la classica musichetta di fine livello di Super Mario Bros, mentre se giochiamo con un personaggio di Dragon Quest, tale azione è accompagnata da una melodia celebre della saga.Il gameplay, infine, è estremamente semplice ed efficace, nonostante le caratteristiche di Nintendo DS siano sfruttate marginalmente, il titolo si presenta giocabile fin dalla prima partita, considerando che i tasti da premere sono sempre indicati a schermo e che saranno comunque ripetitivi.

– Grafica e sonoro ottimi

– Supporto Wi-Fi

– Buona longevità se vi piace il genere…

– …altrimenti può diventare noioso

– Totalmente in giapponese

– Nessun uso “speciale” di Nintendo DS

8.0

Itadaki Street DS in Giappone si sta rivelando un fenomeno di massa: la vendita di migliaia di copie a settimana ne è una prova schiacciante; il titolo non uscirà dai confini del paese asiatico, come molti altri ottimi titoli ma questo non può scoraggiare da un possibile acquisto, visto che Nintendo DS supporta anche le cartucce di gioco giapponesi. Il titolo sancisce definitivamente “l’armistizio” tra Square Enix e Nintendo, rappresentando per certi versi una sorta di enciclopedia per le due grandi saghe dei colossi giapponesi: con un roster di 25 personaggi giocabili quali Super Mario, Slime, Luigi, Jessica e persino Lakitu o Yangus, uniti a 14 locazioni prese dai vari Dragon Quest e dai titoli di Mario come Super Mario Bros, Mario Kart o Super Mario 64. Itadaki Street DS è un titolo completo in ogni reparto, proponendo al giocatore una vasta scelta di opzioni disponibili. Tuttavia il genere particolare, la conseguente scarsa longevità, si tratta per sempre di un monopoli, e la lingua del gioco totalmente giapponese, possono sfiduciare anche il più convinto dei gamers; pensateci bene comunque a non scartare Itadaki Street DS dalla vostra lista di acquisti perché considerato che il gioco supporta la Wi-Fi Connection e che si riesce a giocare anche in giapponese, vi potrà causare anche una sana e divertente assuefazione.

Voto Recensione di Itadaki Street DS - Recensione


8

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