Ionball 2: Ionstorm
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a cura di Forla
Per quelli di noi che hanno vissuto l’epoca videoludica degli anni 80 sarà impossibile non ricordare una pietra miliare come Arkanoid. Capostipite spirituale del proprio genere, questo titolo è stato oggetto di vari seguiti e di un numero smodato di cloni. Ionball 2: Ionstorm è un titolo che parte dalle meccaniche base del suo antenato e le rinnova con idee interessanti affiancate da un comparto tecnico al passo coi tempi, tentando di soddisfare il palato dei giocatori moderni e al contempo non deludere i fan degli arcade games di una volta.
Muri… di robot! Lo scarno incipit narrativo del gioco ci vede scalare i piani della torre spaziale 734B. Il nostro intento sarà quello di riprendere il controllo del sistema, compromesso a seguito dell’hackeraggio da parte di un software intruso. Come di consueto in questo genere di titoli, la nostra arma migliore sarà una sfera che faremo rimbalzare per tutto lo stage con l’obiettivo di eliminare i nostri nemici, cercando inoltre di evitare che questa cada oltre la parte inferiore dello schermo. Affronteremo così una serie di schemi di difficoltà crescente, all’interno dei quali vedremo i vecchi e cari mattoncini colorati sostituiti dai piccoli droidi della sicurezza. Tra le file dei robot ribelli possiamo contare un discreto numero di modelli differenti, ognuno con caratteristiche e abilità proprie. Dai piccoli droni base il cui colore indica semplicemente il numero di volte cui è necessario colpirli per abbatterli, fino a quelli capaci di attivare uno scudo o perfino rigenerare i compagni caduti.
La varietà dei nemici è buona e garantisce livelli diversificati tra loro, ognuno da affrontare con un approccio differente. Da segnalare la presenza di stage con gli angoli superiori smussati, una variazione rispetto al classico rettangolo che offre maggiori spunti per delineare traiettorie killer. L’aggiunta della terza dimensione al titolo inoltre non rappresenta solo una miglioria estetica, in quanto alcuni elementi si troveranno al di sopra o al di sotto della nostro campo d’azione e saranno impossibili da colpire se non con armi dedicate. Verremo quindi frustrati quando alcuni rimbalzi con angolazioni perfette andranno sperecati, mentre il drone in traiettoria levita al di sopra della pallina rimanendo illeso. Oltre alla nostra fidata sfera avremo a disposizione svariati tipi di armi, selezionabili con la rotellina del mouse ed attivabili con la pressione del tasto destro. Queste saranno acquistabili ed upgradabili tramite l’accumulo di punti esperienza rilasciati dai robot distrutti. Nell’interfaccia di gioco sarà anche presente un’utile barra chiamata Super Ray: questa si riempirà col tempo e, una volta carica, farà deflagrare un nemico a caso, molto utile in quelle fastidiose situazioni in cui rimane un solo avversario e il rimbalzo giusto non vuole saperne di arrivare!Oltre alle armi sarà possibile migliorare la nostra “navicella” tramite l’acquisto di abilità passive. Queste ci forniranno diversi bonus, dall’aumento del danno inflitto dalla palla al miglioramento degli scudi, permettendoci così di assorbire più danni prima di esplodere. Alcuni nemici, ed i boss in particolare infatti, non staranno lì ad aspettare passivamente l’impallinamento ma risponderanno al fuoco con raggi laser e altre simili amenità. A proposito di boss, questi saranno pochi ma gli stage che li ospitano saranno originali, arrivando persino ad eliminare la necessità della pallina e creando veri e propri piccoli arcade game indipendenti. In diversi livelli saranno anche presenti dei buchi neri che teletrasporteranno la sfera da un punto all’altro dello schema rendendo così l’esperienza ancora più frenetica e psichedelica.
Welcome to the new millenniumLa terza dimensione, oltre a rinfrescare la formula del concept originale con qualche nuova meccanica, regala al titolo un aspetto decisamente gradevole. I modelli dei nemici sono facilmente riconoscibili e lo stile futuristico non lesina in merito a esplosioni ed effetti visivi delle armi. La palla rimane sempre ben visibile grazie alla scia verde acceso che lascia dietro di sé, anche se alcune volte durante la nostra prova l’abbiamo persa di vista nelle fasi più dense di effetti. La natura robotica del comparto artistico ben si sposa con la colonna sonora metal/dubstep, aggressiva e galoppante al punto giusto, anche se alla lunga un po’ ripetitiva. Purtroppo una nota dolente del titolo è la longevità: il tempo necessario ad affrontare i 60 stage di cui è composto è di circa tre ore, dopo di che sarà solo la nostra fame di gloria a spingerci a rigiocare il prodotto per arrivare in vetta classifica mondiale. Al nostro punteggio verrà sommato un moltiplicatore ogni volta che completeremo uno stage senza perdere nemmeno una vità, mentre verrà applicato un malus nel caso in cui, dopo un Game Over, decidessimo di riprendere a giocare dall’ultimo livello provato invece che iniziare una nuova partita.
– Rinfresca il genere a cui appartiene con delle buone idee
– Passaggio al 3D gradevole…
– Colonna sonora azzeccata…
– Adatto sia ai nostalgici che ai giocatori moderni
– Breve
– …anche se a volte genera confusione
– … ma alla lunga ripetitiva
7.0
Ionball 2: Instorm è un titolo indipendente che prende le meccaniche collaudate di Arkanoid e similari e le rinnova con qualche soluzione fresca legata alla grafica in tre dimensioni, ai nemici variegati e alla possibilità di acquistare armi e upgrade passivi. I nostalgici lo apprezzeranno per i ricordi che è in grado di evocare e le nuove leve potranno fruire di un concept dalle radici profonde ma dall’aspetto moderno e accattivante. Purtroppo la longevità limitatissima, incongruente con il prezzo non proprio modesto di 6,99€ non ne fanno un must have per nessuna delle due categorie.
Voto Recensione di Ionball 2: Ionstorm - Recensione
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