Recensione

Inazuma Eleven Go Chrono Stones Tuono

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a cura di Gianluca Arena

Senior Editor

Gli anni passano e la serie di Inazuma Eleven assume sempre più i connotati della gallina dalle uova d’oro per Level 5, che tra videogiochi e serie animate ne sta facendo uno dei brand più amati e riconoscibili tra i giovani di tutto il mondo.Dopo il deciso passo avanti avvenuto con l’inaugurazione della serie Go, con gli episodi Luce ed Ombra arrivati sugli scaffali europei solo nove mesi fa, ecco giungere Chrono Stones, che abbiamo recensito per voi nella versione Tuono.Che effetto starà avendo sulla saga la cadenza ormai annuale delle uscite?

God save the footballDi pari passo con la terza stagione della serie animata trasmessa in televisione, la trama dietro Inazuma Eleven Go Chrono Stones – Tuono oscilla tra l’arzigogolato e l’intelligente uso di espedienti narrativi atti a offrire un assist a tutti coloro che non seguono lo show televisivo e, magari, si sono anche persi i videogiochi fin qui usciti.Come per il precedente capitolo, il giocatore vestirà i panni di Arion Sherwind, brillante centrocampista e membro del club di calcio della Raimon High School, che, a soli tre mesi dagli eventi del precedente capitolo, ritorna alla scuola solo per scoprire, suo malgrado, che l’intero corpo studentesco sembra aver cancellato il calcio dai suoi radar: niente più campi dedicati, niente più club cui iscriversi, persino nessun ricordo delle glorie passate.Solo grazie all’aiuto di un misterioso ragazzo proveniente dal futuro, di nome Fei Rune, e del suo fido aiutante Wonderbot (un orsetto meccanico che cambia colore a seconda del suo umore), Arion verrà a conoscenza dell’esistenza di una losca lobby che intende cancellare del tutto il gioco del calcio dalla faccia dell’universo: il Protocollo Omega.Capitanata da tale Alpha, questa organizzazione tira le fila da dietro le quinte, e in numerose realtà parallele è già riuscita nel suo intento: solo tornando nel passato ed incontrando una manciata di facce ben note agli appassionati della prima ora della serie, Arion e la sua squadra riusciranno a contrastare i diabolici piani del Protocollo Omega.La storia si lascia seguire, e tramite un uso saggio di espedienti narrativi quali il viaggio nel tempo, ricicla personaggi ed ambientazioni care ai fan, introducendoli, nel contempo, anche ai neofiti della serie, incuriositi magari dalla visione della serie TV: visti con gli occhi di un giocatore adulto, molti dei dialoghi e delle situazioni finiscono col rivelarsi ridondanti e a tratti infantili, ma, considerato il target della produzione, il sostrato narrativo svolge egregiamente il suo dovere, e, contando sul fanservice più spinto, saprà conquistare vecchi e nuovi appassionati.L’unico problema, parzialmente risolvibile passando del tempo in compagnia di Nintendo Anime Channel, l’applicazione gratuita rilasciata su eShop il mese scorso, risiede nel fatto che, in molti passaggi, il titolo tende a dare per scontata una conoscenza di base dell’universo di gioco, non permettendo a tutti i giocatori di cogliere sfumature, citazioni e battute altrimenti assai gradevoli.

Squadra che vince non si cambiaVisto l’argomento trattato e la contagiosa passione di tutti i personaggi principali per il calcio, il motto ”squadra che vince non si cambia” appare quantomai azzeccato per fotografare il gameplay di Inazuma Eleven Go Chrono Stones – Tuono: il titolo si gioca ancora in punta di pennino, in sfide cinque contro cinque o undici contro undici, su un campo inquadrato da una visuale isometrica che valorizza gli scontri uno contro uno, vero fulcro dell’azione.I giocatori della squadra capitanata dal nostro alter ego virtuale si muovono automaticamente verso la porta avversaria quando in possesso di palla, e seguono invece il nostro pennino in fase difensiva: puntando lo stilo in una data direzione si darà luogo a passaggi, pallonetti, tiri in porta, colpi speciali ed evocazioni degli Spiriti Guerrieri.Come per la storica saga di Holly e Benji, il gioco del calcio rappresenta infatti solo la base per dar vita a scontri all’ultimo punto abilità, dove capriole, tiri acrobatici, rovesciate improbabili e molto altro ancora sono all’ordine del giorno: a parte un incremento delle abilità generali che i giocatori della nostra squadra possono apprendere, e l’opzione Miximax, che consente di mescolare le auree di più calciatori per ottenere effetti inediti (e devastanti), i fan di vecchia data della serie videoludica troveranno poche novità di rilievo, soprattutto nel caso in cui avessero dedicato un monte ore notevole ai precedenti Luce/Ombra, in rapporto ai quali questo titolo sembra, nei suoi momenti meno riusciti, un enorme contenuto scaricabile.Questo però non significa che non ci si diverta, anzi: l’aspetto collezionistico, con oltre mille calciatori arruolabili in giro per le mappe di gioco, è ancora assuefacente, e premierà i più pazienti con personaggi di grande potenza, così come le modalità multigiocatore, dal wireless a StreetPass, passando per la possibilità di scaricare nuovi contenuti via SpotPass, si addicono perfettamente al contesto sociale del pubblico di riferimento, facendo del titolo un fenomeno sociale in grande ascesa tra i più giovani.Certo, l’annualizzazione del franchise toglie un po’ di respiro al comparto novità, puntando piuttosto sull’ottima mole di contenuti e sull’eccellente lavoro di traduzione e doppiaggio, ma, come per molti brand che escono una volta ogni dodici mesi, i veri appassionati sembrano non esserne mai stanchi, vuoi per dinamiche di gameplay particolarmente collaudate, vuoi per la curiosità di vedere come si evolve l’arco narrativo principale.Le ore passate con Inazuma Eleven Go Chrono Stones – Tuono non mi hanno mai annoiato eppure raramente sono riuscite a sorprendermi: quale aspetto sia più importante per voi deriva da valutazioni fortemente soggettive, nell’ambito di un pacchetto confezionato con grande maestria.

Serie animate su cartucciaLa cura a livello di presentazione si estende a vari compartimenti: nei limiti delle potenzialità hardware di una macchina come Nintendo 3DS, il comparto visivo è più che buono, con modelli che sopperiscono alla scarsa conta poligonale con animazioni credibili e ambienti con un buon livello di dettaglio.Benissimo le scene di intermezzo, più frequenti che in altri episodi della serie e tutte realizzate con uno stile anime pulito ed invitante, che rimanda direttamente alla serie animata, dalla quale sono ripresi anche tutti i doppiatori originali, che anche qui offrono buone prove di loro stessi.Meno brillante la colonna sonora, con una serie di motivetti poco ispirati e in larga parte già sentiti in uno o più dei capitoli precedenti, ma, con tutte le linee di dialogo doppiate, il dubbio è che nella cartuccia non ci stesse più nemmeno uno spillo.Nota finale per la longevità, come sempre variabile ma oltremodo soddisfacente se anche decideste di tirare dritto verso i titoli finali: si va dalla ventina di ore abbondanti per i più frettolosi a poco più del doppio per quanti vogliano collezionare molti dei mille calciatori presenti nel gioco.

Gameplay solido come una roccia…

Pacchetto ben confezionato

Localizzazione sopraffina

…ma senza grosse spinte innovatrici

Trama un po’ contorta

7.5

Al prezzo di una certa mancanza di novità sensibili a livello di gameplay, Inazuma Eleven Go Chrono Stones – Tuono sa offrire quantità e qualità in egual misura, grazie a meccaniche oliate e divertenti e ad una presentazione di alto livello.

Se da un lato era lecito aspettarsi qualcosa di più dopo l’exploit dello scorso episodio, dall’altro vanno capite anche le ragioni del team di sviluppo, che, con meno di nove mesi a disposizione ed una folta fanbase, ha preferito non sconvolgere aspetti del gioco che funzionavano già benone.

Un acquisto comunque consigliato ai giovani amanti dei giochi di ruolo giapponesi.

Voto Recensione di Inazuma Eleven Go Chrono Stones Tuono - Recensione


7.5

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