Recensione

Inazuma Eleven

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a cura di rspecial1

Il Verdetto di SpazioGames

7.5

Era dai tempi dei leggendari Holly e Benji che un cartone animato sul calcio non riscontrava un successo di pubblico internazionale appassionando molti ragazzi. Inazuma Eleven è arrivato in Italia sulle reti nazionali lo scorso giugno e, come nel resto del mondo, ha ottenuto degli ottimi ascolti che hanno incoraggiato Nintendo a portare nel nostro paese anche il primo videogioco ispirato alle gesta di Mark Evans ed i suoi compagni di squadra. Il titolo in questione, infatti, non solo è uscito in Giappone nel 2008 ma nel Sol Levante ha anche già due sequel. Ad occuparsi di una trasposizione così ambiziosa non sono stati certo dei novellini, ma uno degli sviluppatori di maggior spessore e successo nel campo dei giochi di ruolo, i Level-5. Ecco quindi che sveliamo da subito agli appassionati che non si tratta di un calcistico stile PES con i protagonisti dell’anime che giocano usando le loro tecniche segrete, bensì un vero e proprio gioco di ruolo.

Mano di LuceTrattandosi del primo videogioco dedicato alla serie di Inazuma Eleven, i programmatori si sono attenuti scrupolosamente alla storia principale, mettendoci nei panni del piccolo Mark, il portiere della squadra di calcio della scuola media Raimon. Inizieremo la nostra avventura cercando di convincere i ragazzi del team ad allenarsi per migliorare e cercare di raggiungere il grande sogno di Mark, partecipare e vincere il torneo del Football Frontier. Avremo a nostra disposizione l’intero istituto da visitare, spostando Mark con il pennino, e tanti studenti con i quali interagire per ricevere consigli e tant’altro. Prima di immergerci nel nostro cammino verso la gloria, dovremo allenarci e proprio il campetto della scuola sarà il punto d’arrivo del tutorial che i ragazzi di Level-5 hanno introdotto per aiutarci a capire la meccanica di gioco. Gli scontri si svolgono ovviamente sotto forma di partita di calcio, ma con la differenza che, esplorando la scuola ed incontrando alcuni “nemici”, ci ritroveremo in una partita 4 contro 4, oppure 11 contro 11. Attraverso il menu di gioco avremo accesso alle statistiche di ogni membro del nostro team, suddivise per i classici parametri tipici dei giochi di ruolo (attacco, fisico, controllo, difesa, velocità, resistenza, grinta ed esperienza) e l’elemento della natura a cui appartengono. Gli elementi sono fondamentali negli scontri uno ad uno durante le partite, e sarà fondamentale mettere la formazione più adatta a contrastare quella avversaria. Come succede spesso nei giochi di ruolo, i quattro elementi hanno un meccanismo semplice ma molto strategico e, come ci si potrebbe attendere, il vento batte la montagna, l’albero batte il vento, il fuoco batte l’albero e così via.Altri elementi importanti da gestire nel menù sono gli accessori indossabili dai calciatori, fino ad un numero massimo di due, nonchè le loro tecniche segrete e letali. Durante le partite muoveremo i giocatori facendo scorrere lo stilo, e dovremo spesso cercare di inserirci tra due avversari che si lanciano la palla per intercettare un passaggio. Se, invece, riusciremo ad avvicinarci al portatore di palla, subentrerà uno scontro per rubargliela dove avremo la possibilità di scegliere come intervenire. La classica schermata da gioco di ruolo ci dirà quindi se saremo in vantaggio o meno rispetto all’altro, calcolando anche quante possibilità abbiamo di riuscire a rubare palla. Vincendo otterremmo punti esperienza, carisma e passione, non soltanto per il giocatore che abbiamo usato ma per l’intera squadra. Questo succederà anche per quando attaccheremo, tenteremo di parare e quant’altro si possa fare durante una partita di calcio.

Dragon TornadoOltre alle partite, la fase principale del gioco sarà esplorare il mondo di Inazuma Eleven, non solo per proseguire nell’avventura, affrontare delle sfide per alzarsi di livello o raccogliere accessori utili per aumentare le capacità della nostra squadra, ma anche al fine di trovare i migliori calciatori del paese. E’ infatti possibile “raccogliere” oltre mille calciatori da utilizzare per creare la formazione perfetta e vincere ogni sfida e, ovviamente, non sarà facile riuscire a scovarli tutti per averli a disposizione. Il gioco si sviluppa su questa falsariga, senza tante variazioni o minigiochi che possano conferire ulteriore spessore al gameplay. Sicuramente una buona fetta d’utenza avrebbe preferito un prodotto più immediato, che permettesse di buttarsi direttamente in partite di calcio pieno di colpi speciali in grado di trasformare il terreno di gioco in un campo di battaglia, eppure non si può dire che il titolo non abbia personalità: facendo tesoro della loro esperienza nel campo dei giochi di ruolo i ragazzi di Level-5 hanno infatti creato un buon titolo per il genere, che tuttavia si adatta solo ai fan della serie anime. Il difetto principale in questo senso resta il livello di difficoltà troppo basso, che rischia di scontentare proprio gli appassionati del genere ruolistico. La modalità multigiocatore si rivela divertente, soprattutto se avete amici appassionati del cartone animato con i quali sfidarsi per scoprire chi ha trovato i calciatori più forti. Purtroppo anche qui c’è da dire che si utilizzerà molto il vecchio metodo “vedo cosa usi tu e faccio di conseguenza”, cercando di annullarsi in base ai diversi elementi messi in campo. Se riuscirete ad oltrepassare questa piccola magagna, dato che la vostra abilità di giocatori non conterà molto, la longevità del titolo aumenterà non poco.

Mano del ColossoGraficamente i programmatoti di Level-5 hanno ricreato gli ambienti della Raimon e del mondo di Inazuma Eleven in maniera precisa ma poco particolareggiata. La visuale a volo d’uccello ed il mix di sprites in 2D su sfondi poligonali aiuta senza dubbio a riproporre lo stile del cartone animato, peccato che i fondali siano poco dettagliati e, in generale, si noti poca cura nei particolari. Di tutt’altra pasta sono invece effetti particellari, d’illuminazione ed il comparto animazioni, soprattutto in occasione dei colpi speciali. Ottima la riproduzione delle sequenze di intermezzo, con tanto di sigla iniziale, digitalizzate direttamente dal cartone animato con una grande qualità. La presenza degli effetti sonori originali e il buon parlato in italiano fanno anche del comparto audio una bella sorpresa.

– Ottima localizzazione

– Attinente alla prima serie

– Intuitivo ed immediato

– Troppo semplice il sistema di gioco

– Livello di difficoltà basso

7.5

Inazuma Eleven si presenta con un paio d’anni di ritardo rispetto al mercato giapponese, ma questo non significa che si tratti di un prodotto vecchio e che non possa appassionare i fan della serie televisiva. Il titolo Nintendo punta infatti fortemente ad un pubblico di appassionati, e forse anche per questo i ragazzi di Level-5 hanno optato per un gameplay piuttosto semplice ed intuitivo, che una volta assimilato permette di giocare le varie partite in maniera immediata. La semplificazione degli elementi ruolistici ed il livello di difficoltà non eccessivo rendono il prodotto consigliabile solo agli amanti del cartone animato, a tutti i fan di Capitan Tsubasa (perché vedere tiri infuocati e simili amenità ha sempre il suo fascino per chi è cresciuto con i campi di calcio a collina di Holly e Benji). I puristi degli RPG potrebbero invece rimanere delusi.

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