Recensione

In2ane

Avatar

a cura di Ctekcop

Il Verdetto di SpazioGames

6.5

Poco più di 10 anni fa 1nsane, un titolo più che buono sebbene non annoverato tra i capolavori videoludici, scombussolò le carte in tavola relativamente al genere dei giochi di guida con le sue gare stravaganti in grado di dare il meglio di sé in multiplayer in un epoca in cui l’on-line era agli albori e molti si affidavano ancora ai cari e vecchi LAN-party. In2ane, sviluppato dai russi di Targem Games conosciuti, o per meglio dire sconosciuti, per aver dato alla luce nel 2009 a Clutch, è uscito decisamente in sordina negli ultimi mesi dello scorso anno. Giunge ora alla ribalta a seguito della sua uscita sulla piattaforma di digital delivery Steam e non solo. In2ane, o Insane 2 che dir si voglia, è un gioco di guida arcade fuoristradistica alquanto esagerato e fuori dagli schemi, anche un po’ pazzerello se vogliamo, proprio come il suo antico predecessore.

Fuori di testa
L’offerta ludica di In2ane è estremamente variegata e solida seppur nel complesso non rappresenti nulla di trascendentale.
Innanzitutto il modello di guida è decisamente arcade: l’acceleratore va praticamente premuto sempre a fondo, si abusa in continuazione della nitro, si spiccano balzi improbabili e ci si ribalta inesorabilmente più e più volte. Tratto distintivo di quella che ormai è divenuta una serie sono le particolari e varie conformazioni delle mappe. Proprio così. Avete capito bene: non si tratta di circuiti veri e propri ma di mappe, quadrate o rettangolari, con la peculiare caratteristica del poterle percorrere ricorsivamente come se fossero un piccolo mondo. Non hanno dei bordi o dei confini veri propri: arrivare al margine destro catapulta su quello sinistro senza soluzione di continuità con la relativa impressione di trovarsi in ambienti apparentemente sconfinati e circuiti assolutamente paradossali in cui si procede esclusivamente in una sola direzione. Dirette le conseguenze, non solo in materia di track-design ma anche, e sarebbe il caso di aggiungere un bel sopratutto, in termini di gameplay.
Numerose le modalità con cui si snoda la carriera singolo giocatore in grado di stancare solo nelle sue ultime fasi. Oltre a essere i più rapidi a percorrere nella giusta sequenza i checkpoint si deve essere abili a mantenere il possesso della bandiera più di tutti quanti, portarla alla base il maggior numero di volte senza farsela soffiare, rimanere più tempo possibile nel cerchio illuminato da un elicottero, passare attraverso il maggior numero di checkpoint tra tutti quelli della mappa prima che si esauriscano oppure recuperare grosse scatole di differente valore paracadutate dal cielo. Ogni evento è composto da più gare di vario tipo così da non costringere mai, salvo propria specifica scelta, a dover ripetere la stessa tipologia di gara due volte di fila. Il tutto è sempre molto spettacolare considerando proprio che spesso si possono applicare particolari strategie dovute ovviamente alla particolare conformazione dei tracciati. Apparentemente tanta carne al fuoco in queste dieci modalità per provare a divertire senza cadere nella monotonia dopo poco.
Le diciotto auto, che spaziano dalle dune buggy ai monster truck passando per SUV e camion da dakar, sono potenziabili, spendendo i punti faticosamente guadagnati durante le gare, e personalizzabili esteticamente con due skin aggiuntive da sbloccare. Le auto stesse sono quasi tutte da sbloccare. Apprezzabili i numerosi achievement integrati in-game, oltre a quelli presenti su Steam nel caso lo si acquisti su suddetta piattaforma. L’IA, vivace e aggressiva al punto che spesso sembrerà di ritrovarsi in una sorta di Desctrucion Derby,  è tarata in modo da tenere il giocatore sempre nel vivo dell’azione senza mai tagliarlo fuori dai giochi: durante le prime gare si vince con faicilità ma successivamente, complice anche l’allungamento delle stesse, le battaglie si fanno più ardue e combattute; per fortuna è sufficiente arrivare a podio per completare gli eventi. Nel complesso vi è un buon ma non esagerato quantitativo di gare per impegnare svariate ore sopratutto nel caso in cui si voglia completare e sbloccare tutto prima che sopraggiunga inesorabile la noia dovuta all’assuefazione a queste strambe tipologie di gioco.
Oltre a effettuare dei quick race in singolo ci può pure buttare a capofitto nel multiplayer. Particolarmente apprezzabile in questo senso l’inclusione dello split-screen spesso ingiustamente ignorato nei giochi destinati al PC: con due joypad o un joyapd e una tastiera è possibile divertirsi fianco a fianco di qualche amico. Un ossimoro notare che tale modalità figuri all’interno del menù a singolo giocatore. A livello di on-line ci si ritrova di fronte all’ennesima occasione sprecata. Per natura le gare risultano molto divertenti, ancor di più che da soli, eppure il comparto multigiocatore nella sua interezza risulta scorporato dalla carriera; si tratta di una semplice aggiunta con cui divertirsi dopo aver completato la carriera proprio come accadeva nei giochi di guida anni or sono.
Una mappa, un circuito
A livello tecnico Insane 2 è un buon titolo al passo coi tempi seppur non particolarmente strabiliante.
La grafica è senza dubbio solida. L’impressione iniziale è positiva per via dell’orizzonte ampio, dei colori accesi che strizzano l’occhiolino agli ultimi episodi di sega rally, delle vetture ben modellate e delle relative livree che si sporcano esageratamente grazie agli effetti particellari anch’essi di buona fattura, del motion blur, che dona un buon senso di velocità. Eppure ad una più attenta analisi non è tutto oro quello che luccica. Innanzitutto manca la visuale interna addirittura presente nel primo episodio; i danni sono riprodotti in maniera quasi ridicola. Mancano, o non sono realizzati con sufficiente cura, infine quei dettagli, come l’erba, o quei tocchi di classe nell’ambiente di gioco in grado di fare la differenza. I circuiti, o per meglio dire le mappe, presentano comunque spesso ambienti affascinanti, spesso volutamente esagerati, ma sopratutto vari e diversi tra loro. Si passa da ambientazioni artiche a quelle desertiche, da autostrade in rovina a montagne rocciose o da canyon a spiagge assolate.
Il comparto audio è senza dubbio il punto debole di questa produzione. Le musiche rockeggianti non convincono, non entusiasmano, non danno la carica: stancano dopo poco. Pure i rombi dei motori non sono affatto convincenti e risulteranno spesso fastidiosi considerando che gireranno spesso e volentieri ai regimi più elevati.
Infine una nota di piacere relativa alla presenza del server browser mediante il quale joinare le partite online.

HARDWARE

Sistema Operativo: Windows XP (SP2), Vista (SP1), 7Processore: Intel Core 2 Duo oo AMD Athlon 64 X2Memoria RAM: 1 GB (1.5 GB per Vista/7)Hard Disk: 1.2 GB di spazio liberoScheda Video: GeForce 7900GTX/ATI RADEON X1900 XT o superioreDirectX®: 9.0c

– Arcade duro e puro senza pretese

– Buona varietà di gare e modalità

– Split-screen per tutti!

– Comparto audio alquanto sottotono

– Multiplayer online non adeguatamente enfatizzato

– Nonostante tutto prima o poi annoia

6.5

Nel complesso Insane 2 , o In2ane, è un buon gioco di guida arcade senza infamia e senza lode, senza particolari pregi né difetti. Nonostante tutti i suoi tentativi sembra difettare di personalità: la sua comunque buona varietà non gli impedisce in singolo di stancare dopo qualche ora. Il multiplayer è invece il vero pezzo forte in grado di regalare del sano divertimento anche in split-screen.

👋 Partecipa alla discussione! Scopri le ultime novità che abbiamo riservato per te!

0 Commenti

⚠️ Stai commentando come Ospite. Vuoi accedere?


Questa funzionalità è attualmente in beta, se trovi qualche errore segnalacelo.