Imperium Civitas II
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a cura di Raiden
In questo periodo di titoli di grosso calibro stava nascendo in me la voglia di cimentarmi in un bel gestionale e appena ho visto arrivare in redazione il seguito del già provato Imperium Civitas ho afferrato l’occasione per cimentarmi in un gioco che, seppur non blasonatissimo, nonostante non sia noto ai più, potesse comunque consentirmi di passare qualche ora immerso in un mondo a parte, e quale migliore universo se non l’antica Roma e i suoi abitanti, l’Impero e il fascino che esso porta con sé.In occasione dell’articolo dedicato al primo episodio della serie, abbiamo potuto constatare come l’idea di fondo e la realizzazione del titolo di Haemimont Games fossero tutto sommato apprezzabili, ma facevano storcere il naso, e non poco, le lacune in fase di programmazione che il gioco palesava in più di un’occasione, prima fra tutte la difficoltà, calibrata davvero male, e gli eventi casuali, fin troppo arbitrari. Insomma un buon titolo ma un tantino lasciato al caso. Haemimont Games doveva tornare sui suoi passi per fare in modo da garantire un’ottima esperienza videoludica, scevrando il gioco da quegli elementi che poco ci erano piaciuti un anno fa. Pur essendo sicuro che tutti voi avete già sbirciato il voto finale (mascalzoni!) vi invito a leggere queste righe per vedere in cosa gli sviluppatori siano riusciti a migliorarsi.Ritorna l’Impero Romano in tutto il suo splendore a farci compagnia sugli schermi dei nostri computer con Imperium Civitas II.
Una valanga di modalitàDopo una breve installazione (bisogna fare i complimenti agli sviluppatori per aver ottimizzato l’estrazione dei files durante il processo che risulta, dunque, immediato) potremo metterci subito all’opera cercando di gestire una città tutta nostra, ma non una città qualsiasi, bensì Roma, la capitale del mondo. Ma prima di tuffarci a capofitto nell’azione, potremo decidere se intraprendere un primo tutorial, selezionando la modalità Impara a giocare che ci permetterà di apprendere ciò che sarà necessario fare durante il gioco, sia con un Apprendistato Base che con un completo Apprendistato Militare. Se l’intento del primo è quello di iniziarci al gioco vero e proprio in modo generico e dettagliato, con una voce di fuori campo che ci spiegherà passo passo ogni mossa che dovremo compiere, il secondo ci insegnerà a difendere una città, costruendo mura e cinta di legno che possano assicurarci protezione adeguata contro l’offensiva nemica.Ultimata la fase di apprendistato potremo dunque intraprendere una delle tre modalità principali, tutte molto interessanti e stimolanti, specie per gli amanti della storia classica e degli strategici/gestionali ben realizzati. Potremo decidere se amministrare una singola città dell’Impero Romano, quale Alessandria, Antiochia, Burdigala, Memphis, Pompei e altre ancora, a ognuna delle quali corrisponderà un determinato, e ogni volta differente, livello di difficoltà, facile, medio o difficile, e un obiettivo prestabilito da portare a termine, oppure se mettere mano alla campagna storica, ovvero interagire con una linea storica che va dal 509 a.C al 120 d.C. amministrando una città e decidendone le sorti con le nostre azioni di governatori, all’interno del contesto storico nel quale le città sono inserite. Per esempio, se vorremo intraprendere la gestione di Roma nell’anno 509 a.C. dovremo partire dalle fondamenta, o quasi, considerando che Roma è stata fondata nel 733 a.C., mentre nel 146 a.C., con la stessa città, godremo di scoperte tecnologiche (si fa per dire) più avanzate, di nuove costruzioni a nostra disposizione e di più recenti ritrovati della tecnica (sta male parlare di scienza, almeno per adesso). Ancora, potremo cercare di salvare Pompei dall’inevitabile esplosione del Vesuvio del 79 d.C. o provare a farla diventare una fiorente città dell’Impero prima che accada il disastro, partendo dal 70 a.C. Infine, se vorremo cimentarci nella gestione di Roma, potremo farlo prendendo parte alla modalità Roma, appunto, cominciando una nuova partita. Si tratta di una sorta di partita libera, senza obiettivi specifici (tranne qualcuno) e senza limiti di tempo o date da rispettare. E’ ovvio però, che dovremo fare di tutto per accontentare i nostri abitanti e per creare una città che possa prosperare in serenità durante tutto il periodo del nostro governo.
Una valanga di opzioniImperium Civitas II non è molto differente dall’episodio dell’anno scorso, nè dal punto di vista tecnico, né in quanto a innovazioni o introduzioni di elementi nuovi che possano far pensare a qualcosa di diverso. Da notare è però la migliore calibrazione dei livelli di difficoltà e degli eventi generati casualmente. Adesso quest’ultimi non accadono più senza motivo o a distanza di troppo poco tempo tra loro. C’è una sorta di cadenza, un ritmo per tutta la durata del gioco, qualcosa che ci permette di andare avanti senza che le varie azioni da compiere si accumulino per delle evidenti mancanze dei programmatori, come invece accadeva l’anno scorso (ricordiamo i frequentissimi incendi, spesso senza preavviso, e il malcontento della popolazione che permaneva anche quando sembrava di aver provveduto al necessario sostentamento di tutti).Alla stessa maniera dell’episodio precedente disporremo del pieno controllo mediante mouse e tastiera, potremo controllare tutto con dei semplici click e, attivando il tasto destro del mouse, potremo vedere apparire un menù a cerchio con i parametri e le funzioni principali da utilizzare per cotruire e gestire la città. Ogni icona ci permetterà poi di entrare in una sorta di sotto-menu, contenente diversi elementi da costruire o diverse opzioni tra cui scegliere: Risorse e artigianato ci farà accedere alla costruzione delle botteghe artigiane, quali la sartoria, per esempio; cliccando su Strutture Militari otterremo l’accesso alla costruzione di falegnamerie, fucine, palizzate, porte, mura, poligoni di tiro, scuderie e caserme; dall’icona relativa all’Alimentazione avremo l’opportunità di garantire ai cittadini il sostentamento alimentare di cui hanno bisogno, costruendo per loro forni, macellerie e pescaie; i servizi pubblici comprendono prefettura, scuola di gladiatori, porto, stazione commerciale, erboristeria e la costruzione o la distruzione di strade; gli edifici pubblici disponibili sono taverne, mercati, scuole, altari, accademie, teatri, terme, tempi e infine è possibile aggiungere anche ponti, alberi, giardini ed altri elementi decorativi come le statue.Sulla sinistra del monitor avremo a disposizione dei tasti di scelta rapida da cui accedere al menu con le opzioni di gioco (tra cui il salvataggio e il caricamento di una partita) e ai dati relativi all’economia, all’urbanesimo, potremo gestire la velocità di gioco con l’appendice dei resoconti sul punteggio massimo ottenuto.In basso infine, disporremo di una sorta di pannellino, una specie di barra delle applicazioni, che ci consentirà di tenere sotto controllo, in maniera agevole e intuitiva, i dati principali sugli alimenti (grano, carne, pane, insaccati, pesce, vino), sulle risorse (denari, coloni, legname, pietra e mattoni, marmo) e sui beni generali.
Gli eventi accadranno uno dopo l’altro in un rapporto continuo di causa ed effetto, secondo il quale ad ogni nostra scelta corrisponderà un cambiamento più o meno importante nel gioco e nella vita dei cittadini. Gli eventi principali che meriteranno la nostra attenzione, saranno sottolineati di volta in volta da un suono, una sorta di allarme e da una serie di Tabulae, ovvero delle tavolette di pietra sulle quali verranno riassunti i nostri obiettivi da portare ancora a termine oppure delle note relative alla partita in corso, come per esempio i vari avvisi sullo stato della popolazione.Mediante questi avvisi potremo intervenire tempestivamente onde evitare il collasso di una società o, nella migliore delle ipotesi, il malcontento diffuso.
Squadra che vince non si cambiaTecnicamente parlando Haemimont Games non ha voluto apportare grandi cambiamenti al titolo in esame, fermo restando che consideravamo già discreto il lavoro svolto in occasione del precedente episodio, sia dal punto di vista grafico che per quanto concerne il reparto sonoro. La grafica è pulita, bella, essenziale, senza troppi fronzoli, funzionale, ordinata ed esteticamente appagante. Ottima per un gestionale, con i modelli poligonali dei cittadini che forse potrebbero essere migliori ma con una realizzazione dei modelli delle costruzioni delle città principali ottima e fedele alla ricostruzione storica. Buono anche il sonoro, con effetti speciali di qualità, con tracce audio sempre all’altezza delle varie situazioni (mi è entrato in testa il tema principale, quello che si può ascoltare all’inizio e non sto riuscendo a farmelo uscire!) e con la completa localizzazione in italiano, utile soprattutto durante i tutorial che ci spiegheranno, passo dopo passo, quali azioni intraprendere. Buona anche la giocablità, poiché, come già accennato, tutto si compie con il mouse e la tastiera e la visuale isometrica aiuta non poco a tenere tutto sotto controllo.
HARDWARE
Requisiti minimi:Windows XP/Vista, Pentium IV 2,4Ghz, 1 GB RAM, 1 GB su disco fisso, GeForce 4 Ti / ATi Radeon 9550, lettore DVD-ROMMULTIPLAYER
– Ricostruzione storica fedele
– Diverse modalità di gioco
– Migliorata la generazione di eventi casuali
– Nessuna innovazione nè aggiunte di rilievo
7.5
Imperium Civitas II sembra sopperire alle mancanze del primo, non riuscitissimo episodio, con una generazione casuale di eventi davvero meglio gestita che in passato e con alcuni accorgimenti che rendono più funzionale il gioco. Entrare nella vita di tutti i giorni dei cittadini dell’antica Roma e osservare da vicino il modus vivendi di ogni colono è davvero una bella esperienza ed Haemimont Games ci consente di viverla grazie a questo gioco, imperdibile considerato anche il prezzo molto basso.
Voto Recensione di Imperium Civitas II - Recensione
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