Recensione

Imperium Civitas

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a cura di Raiden

FX Interactive in collaborazione con Haemimont Games ci propone un titolo basato sulla gestione di città dell’Impero Romano, il più florido e potente di tutti gli imperi che si siano susseguiti nella storia dell’umanità. Roma, centro dell’attività culturale, politica, sociale e commerciale, da sempre ha esercitato un grande fascino, e continua tutt’ora a farlo, nei confronti di tutte le popolazioni del mondo. Prendendo spunto dal più blasonato Caesar di Sierra, Imperium Civitas ci veste dei panni del governatore di una delle tante città, a nostra scelta, dell’antica e splendente Caput Mundi. L’ultima fatica di Haemimont Games, però, si allontana dal concept di Caesar evitando di proporre al pubblico uno strategico in tempo reale e preferendo la “strada” del gestionale, molto più simile a quella già percorsa da Maxis/EA con il loro Sim City. Non aspettatevi dunque un clone di Caesar, pensate ad Imperium Civitas piuttosto come a un gestionale di città ambientato nell’epoca degli antichi romani. Potremmo definirlo decisamente più somigliante a The Settlers 2 poiché, come in quest’ultimo, anche qui ci troveremo a dover creare un intero sistema economico delle città, che partirà dai terreni incolti, passerà per le piantagioni e per gli allevamenti e troverà la sua fonte di guadagno nei prodotti finiti e lavorati dai cittadini. A nostra disposizione avremo un buon numero di schiavi e cittadini romani, i quali collaboreranno fra loro al fine di dar vita ad una città florida ed in continua espansione. Cominceremo col costruire le prime case, che saranno molto più simili a delle scomode capanne per poi passare a dei veri e propri edifici in muratura. Per creare le abitazioni è necessaria la giusta quantità di materie prime che dovranno poi essere lavorate ed infine adoperate per la costruzione. In principio dovremo dunque pensare a dove far sorgere le nostre segherie e le cave di pietra, indispensabili per la creazione dei materiali necessari a costruire. Una volta che i nostri schiavi avranno cominciato a mettersi al lavoro con una casa, questa sarà terminata entro qualche tempo e non sarà pronta immediatamente. In Imperium Civitas oltre che governatori saremo anche architetti, ingegneri, semplici cittadini e schiavi. Ebbene si, potremo controllare l’azione di tutti, seppur dall’esterno, poiché dovremo star attenti a collocare nei giusti punti le abitazioni, a valorizzarle con qualche tempio o altare (grazie ai monumenti religiosi le case si trasformeranno da capanne in prestigiose costruzioni in mattoni), a collocare opportunamente gli allevamenti e i campi da raccolto per far si che siano facilmente utilizzabili dai cittadini; la nostra funzione sarà anche quella di un vero e proprio “ufficio di collocamento” poiché saremo noi stessi a decidere se impiegare un cittadino piuttosto che un altro per la lavorazione di un campo agricolo, un allevamento o una cava di pietra, a seconda delle abilità e delle attitudini di quest’ultimo; dovremo stare attenti a non sovraccaricare di lavoro gli schiavi e i nostri cittadini: se troppo affaticati potrebbero dar vita a piccole sommosse che potrebbero degenerare in vere e proprie risse che non di rado metterebbero in crisi il benessere e l’armonia di una città tendenzialmente pacifica. E’ nostro compito raccogliere le opinioni degli abitanti della nostra città. Cliccando su ogni personaggio infatti, è possibile conoscere i pensieri e gli stati d’animo dei nostri concittadini, e dovremo essere bravi ad utilizzare le loro lamentele come dei suggerimenti per fare di più e per venire incontro alle esigenze della popolazione. Non mancheranno poi i negozi e gli edifici tipici di una città che si rispetti, ovvero macellerie, panifici, mercati e sartorie ed ognuno di essi avrà una funzione specifica e tutti, nella stessa misura, dovranno essere presenti all’interno di una città perché soddisfino i bisogni dei nostri abitanti. Potremo ovviamente offrire una comoda dimora anche ai nostri amici schiavi, i quali, in tal maniera, sentendosi più tutelati e confortati, potranno lavorare meglio e più serenamente.E’ d’uopo ricordare che sono presenti anche tantissime decorazioni, molti edifici particolari e giardini che rendono la città più gradevole da vivere ed edifici funzionali, come per esempio l’erboristeria, che servirà spesso a curare i malati (si, si ammalano anche!), l’edificio delle forze pubbliche, utile nel caso di incendi (e ce ne saranno molto, forse troppo, spesso) e la caserma, mediante la quale è sarà possibile tenere sotto controllo risse e tumulti.

Questione di “classe”…Imperium Civitas si presenta al pubblico come un gioco a tutto tondo; non soltanto un semplice gestionale ma anche un buon simulatore di vita, anche se non privo di difetti. Ad ogni casa costruita corrisponderà una famiglia di due abitanti che potranno essere anche di più se i loro bisogni dovessero essere soddisfatti in maniera adeguata; ogni famiglia infatti potrà dar vita a nuovi cittadini poiché ogni coppia uomo/donna che abbia una fissa dimora potrà generare un figlio, e ogni volta verremo avvisati dela nascita di un nuovo virgulto, con tanto di nome di battesimo al seguito. A questo proposito dobbiamo precisare che ogni singolo cittadino ha nome e cognome, e mai nel corso della storia di una città, quello stesso nome accomunerà più abitanti, eccezion fatta, in pochi casi, per gli abitanti tra loro imparentati. Nella città romana sono presenti cinque classi sociali: schiavi, plebei, classe media, classe alta e patrizi. Tale gerarchia è dettata semplicemente dal tipo di abitazione in cui le persone vivono, per cui se volessimo creare una città abitata da persone “per bene” altolocate e aristocratiche, allora dovremo cercare di offrire loro tutte le materie prime necessarie alla costruzione di edifici adatti a gente di un certo livello, altrimenti rimarremmo con le nostre squallide capanne e i nostri plebei che poco o nulla hanno di diverso dai “miseri” schiavi, animali da soma utili solo per i lavori più umili e frustranti. Bisogna tenere conto del fatto che ogni classe sociale ha necessità specifiche che devono essere soddisfatte, ragion per cui i patrizi vorranno nella loro città qualche edificio o monumento che possa aumentare il prestigio della zona mentre la classe media si preoccuperà piuttosto di avere sempre a disposizione sufficienti quantità di materie prime per produrre alimenti e vestiti. Bisogna insomma cercare di far convivere più serenamente possibile le varie classi sociali che si distingueranno per rango e blasone ma avranno tutte la stessa quantità di richieste, differenti solo per tipologia.

“Avanti, Sbabbari!” – cit.Dopo che avremo ultimato la creazione della città e ottimizzato le varie zone nel miglior modo possibile (impresa assai ardua, ndr.), capiterà talvolta di essere attaccati dai barbari. La frequenza degli attacchi delle popolazioni nemiche cambierà a seconda della collocazione della città. I nemici tenteranno, spesso con successo, di radere al suolo le abitazioni e di appiccare il fuoco ove possibile. Non sempre avere un villaggio barbaro nelle vicinanze implica guerra; esistono tre livelli di relazione tra i cittadini di Roma e i villaggi barbari: amichevole, neutrale e ostile. Se decidessimo di mantenere buoni rapporti con i barbari, questi potrebbero addirittura dedicarsi al commercio con noi e scambiare merci preziose, magari introvabili su suolo amico. Tuttavia è sempre buon consiglio quello di disporre sempre e comunque di un esercito che possa, in caso di attacco esterno, provvedere a difendere la beneamata patria. Per tale ragione sono presenti le caserme, all’interno delle quali potremo inizialmente reclutare soltanto la fanteria leggera, i Velites e gli Hastati e successivamente, quando il nostro villaggio sarà maggiormente evoluto, i Principes e gli Arcieri, in grado di maneggiare armi più pesanti e pertanto più efficaci.

“Rota, Rotae…”L’interfaccia del menu di costruzione, chiamata Rotae, è molto agevole, pratica ed intuitiva: Possiamo cliccare su un qualsiasi punto dello schermo mediante l’utilizzo del mouse per veder apparire questa “ruota” appunto, dalla quale si dirameranno, “a raggiera” tutte le icone necessarie alla costruzione degli edifici, alla gestione degli eventi, al controllo della situazione della città e alla gestione delle statistiche e dei dati di gioco. Viene dunque soppiantato il menu laterale di Caesar, ormai ritenuto obsoleto dai ragazzi della Haemimont Games e dunque rimpiazzato con questo nuovo, brillante sistema. Per quanto riguarda la veste grafica del gioco non possiamo esimerci dal fare i dovuti complimenti alla software house che è riuscita a rendere bene l’idea dell’antica città romana trasposta su schermo e controllata dal giocatore mediante la classica visuale isometrica, sempre comoda e piacevolissima in questo genere di giochi, ma ben “zoomabile”. Il livello di ingrandimento delle singole costruzioni sarà infatti alto, molto simile, per intenderci, a quello di City Life, gestionale della Montecristo che permette di “entrare” all’interno della città da noi creata zoomando fino a distinguere i volti dei singoli abitanti. Tuttavia i poligoni non sono certo di ottima fattura e non impressionano per la qualità. Neanche le texture sono troppo ben curate e di sicuro non si può parlare di fotorealismo. Potremo comunque ammirare i passaggi dal giorno alla notte, i cambiamenti del clima e i vari effetti di luce, tutti ben resi e sempre all’altezza della situazione. Per quanto concerne il sonoro, belle le musiche, evocative al punto giusto e adatte alle circostanze e all’ambientazione, un po’ meno brillanti gli effetti sonori, senza infamia e senza lode, forse troppo pochi per cui finiremo spesso per riascoltare sempre gli stessi suoni e rumori. Buono il doppiaggio dei vari personaggi e della voce fuori campo (che avremo modo di ascoltare soprattutto durante il tutorial), completamente in Italiano. Un discorso a parte bisogna fare per la longevità di questo titolo: Imperium Civitas è caratterizzato da una difficoltà forse un tantino troppo elevata a tratti. Spesso gli incendi scoppieranno senza apparente ragione e nello stesso tempo dovremo sedare una rivolta in un altro punto della città. Non di rado poi, forse per qualche bug o per un difetto congenito, le caserme e le squadre di soccorso non compieranno il loro dovere correttamente, quasi fossero ostacolati dal gioco stesso o quasi come se non ricevessero il comando di agire al momento giusto per svolgere correttamente la loro funzione di protettori della città. Nel frattempo potrebbe capitare che qualcuno si ammali e che altri ancora si lamentino della situazione attuale, tutto in una volta sola. Sarà estremamente difficile soddisfare le esigenze di tutti i cittadini e questo, in alcuni casi, specie durante le missioni che prevedano di soddisfare i bisogni della popolazione, si dimostrerà davvero una spina nel fianco. Ciò che si vuole far capire in questa sede è che Imperium Civitas poteva essere forse migliore, se si fosse riusciti a garantire un giusto equilibrio nella gestione degli eventi casuali e nell’IA generale del “motore” del gioco e se si fosse riusciti a rimuovere tutti quegli ostacoli che bloccano di tanto in tanto il giusto scorrere degli eventi. Tutto ciò, a mio avviso, potrebbe incidere decisamente sulla longevità: il titolo di Haemimont Games potrebbe scoraggiare sin da subito il giocatore meno avvezzo e si configura invece come un gioco adatto agli utenti più navigati.Resta il fatto che, per molte ragioni, Imperium Civitas merita di essere giocato, anche per il prezzo contenuto con cui viene proposto al pubblico, come alternativa a titoli più famosi e dunque più costosi.

HARDWARE

Requisiti minimi:Windows 98/Me/XP – Pentium IV 1,8 GHz – 512 Mb di memoria RAM – 1,35 Gb di spazio libero sul disco fisso – Scheda grafica da 64 Mb (Ati Radeon 9000 o superiore; Nvidia Gforce 3 o superiore, tranne serie MX)- Lettore DVD-ROM – Scheda audio

MULTIPLAYER

Non è disponibile la modalità multiplayer. E’ pero’ presente una modalità Missioni che permette di accumulare un certo numero di punti e confrontare poi il proprio punteggio con quello di altri utenti sul sito ufficiale del gioco.

– Ricrea molto bene l’atmosfera dell’antica Roma

– E’ più di un gestionale

– Qualche difetto nella generazione degli eventi

– Livello di difficoltà generale troppo elevato

7.0

Imperium Civitas è un gestionale che vuole andare oltre l’aspetto del semplice “simulatore di governatore” e offrire al giocatore un’esperienza più completa, a tutto tondo, che possa coinvolgere l’utente in un percorso di creazione della propria città e di gestione della stessa, che possa offrire anche una simulazione di vita vera e propria attribuendo ad ogni abitante opinioni e pensieri propri, che possa fungere da esperienza di vita nell’antica Roma, non dal solo punto di vista del governatore, ma anche da quello dello schiavo, del cittadino, dell’architetto, dell’ingegnere, del costruttore e chi più ne ha più ne metta.

Peccato per qualche lacuna in fase di realizzazione del “generatore di eventi casuali”, il vero fulcro del gioco, che prima o poi potrebbe rendere frustrante il titolo e costringerlo all’oblio.

Un buon lavoro comunque quello dei ragazzi della Haemimont Games, considerando anche il prezzo davvero contenuto al quale il gioco viene venduto (19 Euro circa).

Voto Recensione di Imperium Civitas - Recensione


7

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