Recensione

Il Trono di Spade, recensione del quarto episodio della settima stagione

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a cura di Antron93

La recensione contiene spoiler

Dopo l’ottima terza puntata, GOT torna sui nostri schermi con il quarto episodio di questa settima stagione. Vista la brevità di quest’ultima stagione, la serie TV aveva bisogno di una svolta decisa per entrare nel vivo della guerra tra Lannister e Targaryen. Così è stato.

In campo i draghiSe, nelle prime tre puntate, la guerra è stato uno sfondo piuttosto lontano, in questo quarto episodio il conflitto entra prepotentemente in scena. Daenerys è ormai alle strette, ha perso ben tre alleati in pochissimo tempo e gli Immacolati sono intrappolati a Castel Granito. Dopo una breve visita alle grotte di Dragonstone, la madre dei draghi decide di entrare in azione con i Dothraki e Drogon rischiando, tra l’altro, di giocarsi uno dei tra draghi contro la balestra di Bronn.A Grande Inverno, Arya riabbraccia la sorella Sansa e il fratello Bran, dando poi sfoggio della sua destrezza contro Brienne. Intanto l’ultimo degli Stark ha una strana conversazione con Ditocorto, il quale decide di regalargli il pugnale con cui avevano tentato di assassinarlo nella prima stagione. 

Lampi di conflitto

Nessuno si aspettava che la guerra si incendiasse così. Dal nulla. In molti si aspettavano una puntata di transizione, ancora, per arrivare alle ultime tre puntate con una vicenda più delineata e più dettagliata. Invece Game of Thrones ci sorprende con una delle battaglie più incredibili di sempre. Ci vengono mostrate, per la prima volta, le tecniche di combattimento dei Dothraki, superiori e più d’impatto rispetto a quelle dei cavalieri di Westeros. Riusciamo a capire, finalmente, come i Targaryen siano riusciti a conquistare il continente occidentale con solo tre draghi: Daenerys riesce, quasi da sola, a demolire l’esercito combinato di Tarly e Lannister. Drogon è maestoso, regale nelle sue movenze e non lascia scampo ai poveri soldati dell’esercito di Cersei. Una delle migliori battaglie di sempre, forse la seconda più bella dopo il capolavoro mostrato nella Battaglia dei Bastardi. Jamie Lannister vs Daenerys Targarien: la battaglia più attesa fin dall’inizio. Intanto, a Dragonstone, Jon Snow appare affascinato dalla regina Daenerys e Davos stesso arriva a capirlo. Ma la cocciutaggine della giovane Targaryen rimane inflessibile: il supporto arriverà solo in caso di sottomissione, di inginocchiamento. Non è una cosa semplice. Gli uomini del Nord non si faranno mai sottomettere di nuovo da un regnante del sud.Paradossalmente, prima di assistere alla schermaglia tra Daenerys e Jamie, capiamo che a Grande Inverno si giocherà una delle partite più interessanti e importanti dell’intera settima stagione. Il triangolo tra Arya, Sansa e Bran potrebbe essere un pentolone pronto a ribollire per poi scoppiare. Dopo l’iniziale felicità dimostrata dalla maggiore delle sorelle Stark, viene fuori un sentimento misto di gelosia e rabbia viste le qualità di Arya. Non per nulla, la ragazza, è sopravvissuta da sola, alle sue condizioni, alle sue regole. Sansa è stata da sempre in balia degli eventi, una pedina che solo di recente ha ripreso in mano la propria vita. Bran, invece, cita a Ditocorto una frase pronunciata qualche stagione fa: il caos è una scala. Qualcuno ha ordinato la morte di Bran, un grande signore, che non sia stato proprio Baelish? A pensarci bene, Ditocorto è stato il vero motore di tutto: ha causato la morte di Jon Arryn, ha architettato la morte di Joffrey Baratheon e il matrimonio di Sansa. Forse, l’attentato a Bran è stato uno dei vari tentativi per scatenare la guerra dei cinque re.

Battaglia spettacolare

Picchi narrativi di grande intensità emotiva

Mancanza di Euron, presentato come uno degli antagonisti principali della stagione

9

Spoils of War è uno dei migliori episodi puramente action mai scritti per GOT. La battaglia è entusiasmante, divertente, veloce e immediata. Succede quasi per caso, è una idea istintiva di Daenerys. Ma Spoils of War riesce comunque ad unire tutta una serie di fattori che la rendono, perciò, una delle migliori puntate di sempre. Le storyline proseguono senza sosta, tutto scorre frenetico. Se nelle precedenti stagioni gli episodi erano più ponderati e diluiti, questa settima stagione ha la necessità di concludere la questione della guerra prima del conflitto finale contro gli Estranei. Non sarebbe sorprendente se l’ultima puntata si chiudesse con la sconfitta della stessa Daenerys o un colpo di scena inaspettato. D’altronde, questa settima stagione ci sta regalando grandi emozioni, inaspettate, rimescolando continuamente le carte per non lasciare nulla di scontato allo spettatore.

Voto Recensione di Il Trono di Spade, recensione del quarto episodio della settima stagione - Recensione


9

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