Recensione

Il Trono di Spade 7x03

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a cura di Antron93

La recensione che state leggendo contiene spoiler, vi consigliamo quindi di tornare solo dopo aver visto la puntata in questione.

Se nella scorsa puntata abbiamo assistito al primo vero colpo inferto da Cersei a Daenerys e al primo sangue versato nella guerra che verrà, in questa puntata è stato preannunciato uno degli incontri più a lungo agognati da tutti i fan: quello tra Jon e Daenerys. Invece, dall’altra parte, Sansa decide di far vedere di che pasta è fatta mentre Cersei è decisa a far vedere a tutti che la sua vendetta arriverà inesorabile, con tutti i suoi nemici pronti a farne le spese.

Le tre regine

Tutta la puntata ruota attorno le tre donne più importanti del continente occidentale: Sansa, Daenerys e Cersei. Se la prima è interessata alla sopravvivenza e al benessere dei possibili rifugiati di Grande Inverno, la seconda sembra più intenzionata a fare sfoggio della sua superiorità e a peccare di presunzione piuttosto che a pensare a come vincere la guerra. Tra le tre, è Cersei ad aver la meglio per ora, assistita dalla flotta di Euron e dal genio militare di Jamie. Sansa e Daenerys, d’altra parte, non sono esperte tantomeno intelligenti quanto la prima regina di casa Lannister. La forza di Cersei sta nella sua crudeltà e nella sua spietatezza. D’altronde l’aveva già detto: “Al gioco dei troni, o vinci o muori”. I latini dicevano “mors tua, vita mea”, probabilmente un detto inventato dalla stessa Cersei. Una regina che, addirittura, riesce ad irretire, con la sua dialettica, il rappresentante della banca di Braavos, facendo così ben intendere che è una vera forza con cui scontrarsi, non una regina di transizione come molti fan avevano ipotizzato.

Una partita a scacchi

Per la seconda volta, in due puntate, Tyrion viene preso di tacco da entrambi i fratelli. Daenerys è riuscita a perdere quasi tutto il vantaggio accumulato in anni di peripezie per Essos andando a cozzare contro le forze combinate di Greyjoy, Lannister e Tarly. I due gemelli leoni conoscono il loro fratellino e riescono ad anticiparne le mosse. Dorne è andata e con lei Ellaria e la figlia, mentre Alto Giardino è distrutto, ma non prima di aver permesso ad Olenna di rivelare il segreto sulla morte di Joffrey. Uno dei picchi più alti dell’intero episodio. Inoltre, Tyrion è ad un passo dal perdere anche l’esercito di Immacolati. A Daenerys rimangono solo i Dothraki e l’aiuto che potrebbe ricevere da Jon.Erano anni che aspettavamo l’incontro tra Jon e Daenerys e non siamo rimasti delusi. I due hanno, però, dimostrato tutta la loro inesperienza e la loro cocciutaggine, figlia dell’essere sovrani dell’ultima ora. Solo l’intervento di Davos e Tyrion ha evitato gravi conseguenze nell’incontro tra i due protagonisti della vicenda. I due si assomigliano, troppo, ma allo stesso tempo sono agli antipodi: Daenerys ha lottato per essere dove si trova in questo momento, Jon no, è stato scelto prima dai suoi confratelli, poi dai suoi compagni d’arme. I due, comunque, arrivano ad una soluzione che fa ben sperare per il futuro e che ci lascia col fiato sospeso per i giorni a venire.Intanto, alla Cittadella, Sam è riuscito a guarire Jorah, dopo la tracotanza nell’arte medica dimostrata nella scorsa puntata, che lo ha messo a dura prova. Provvidenziale il ritorno del cavaliere in un momento di estrema difficoltà per la Madre dei Draghi, che ora presumiamo potrà affiancare nella corsa al trono. Inoltre, guarda caso, gli alleati più potenti dei Lannister sono i Tarly che, contrariamente alla loro rigida morale, hanno deciso di schierarsi contro i loro signori Tyrell. Ennesimo colpo di scena della puntata: il ritorno di Bran. Sansa viene legittimata nuovamente come signora di Grande Inverno visto il rifiuto di Brandon ad assumere il ruolo che fu di Ned Stark, avendo adesso lui un compito ben più aulico, da onnisciente. Tutto va nella direzione della maggiore delle sorelle Stark e del viscido Ditocorto, con il subdolo Baelish che continua a sussurrare parole inebrianti nelle orecchie della giovane.

Escalation di eventi inaspettata

Colpi di scena avvincenti

9

Il Trono di Spade si conferma nuovamente come la miglior serie TV dell’attuale panorama televisivo mondiale. Per la terza settimana di fila, gli showrunner tirano fuori dal cilindro un episodio che non ti aspetti. Ricco di pathos, di azione e di emozioni. Il gioco dei troni continua a far cadere delle pedine dello scacchiere e vengono continuamente buttati i semi che, sicuramente, germoglieranno per far maturare dei colpi di scena inaspettati. Solo in questa puntata abbiamo assistito ad una Cersei spietata che non si fa rimorsi, ancora una volta, a vendicarsi di chi l’ha ferita. Un Jamie che si lascia accecare dall’amore incondizionato e suicida verso la sorella e che, in un modo o nell’altro, sarà la sua rovina. Daenerys ha perso un altro esercito, quello dei Tyrell, e si appresta a perderne un altro sotto i colpi dell’esercito Lannister/Tarly. In tutto questo, sarà provvidenziale il ritorno di Jorah Mormont e del suo essere uomo del Nord. Magari proprio il figlio dell’ex lord dell’Isola dell’Orso riuscirà ad essere il punto d’unione tra Daenerys e Jon. Senza dimenticare, comunque, che, con il ritorno di Bran, ormai è imminente la rivelazione più potenzialmente sconvolgente di tutto il nord, Jon Snow potrebbe reclamare il Trono di Spade come legittimo re Targaryen, andando così a spogliare, di diritto, Danerys delle sue pretese.

Voto Recensione di Il Trono di Spade 7x03 - Recensione


9

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