Recensione

Il Signore degli Anelli: La Conquista

Avatar

a cura di Darkzibo

Il Signore degli Anelli è considerato come il capostipite del genere fantasy, nonché il libro che ha segnato addirittura la vita privata di numerosi lettori. Il suo fascino, riassaporato grazie alla rivisitazione cinematografica diretta da Peter Jackson, aveva permeato di se il mondo videoludico, fornendo ai giocatori tie – in di film e libri (in realtà non era la prima volta che il Signore degli Anelli entrava a far parte di un videogioco, ricordo ancora La Compagnia dell’Anello per SNES). Dopo qualche anno di silenzio, gli eroi della Terra di Mezzo sono arrivati, in maniera del tutto anonima e deludente, sulle console casalinghe di nuova generazione con il titolo EA intitolato La Conquista. In questo articolo trattiamo della versione per Nintendo DS del medesimo titolo, sperando riesca a risollevare, anche solo in parte, le tristi sorti che hanno accompagnato gli episodi su console maggiori.

La storia parallelaLa narrazione segue quanto visto, a grandi linee, nei libri di Tolkien e, di seguito, nella trilogia cinematografica di Peter Jackson. La storia comincia, come nelle controparti per console maggiori, con una partita tutorial che si svolgerà nella prefazione della saga (la seconda era) e, nel probabile caso non voleste affrontarla, potrete intraprendere direttamente la storia da Moria. Subito vi verrà richiesto di selezionare il tipo di comando preferito: classico, impiegabile tramite la pulsantiera, o tattile tramite, naturalmente il touch screen. Subito vi accorgerete, nel caso la vostra scelta ricadesse sul secondo, come sia ostico e impreciso utilizzare il pennino ed opterete quasi sicuramente sul classico set di pulsanti. Essi riproporranno vari tipi di attacchi: leggero, medio e forte i quali, in base alla classe di appartenenza, varieranno ed esprimeranno potenzialità distruttive diverse. A proposito delle classi, noterete, nel caso abbiate provato le conversioni per le console maggiori, che ne sono presenti solo tre tipologie: guerriero, mago e arciere; l’esploratore sarà assente. Poco male, nel caso il resto del gioco funzionasse alla perfezione ma, purtroppo, non è così. Seguendo la falsa riga dettata da questo spin off su Xbox 360, PS3 e PC, lo scopo dei nostri sarà quello di ‘conquistare’ vari punti di controllo e portare a termine gli obbiettivi dettati dal gioco. Nella vostra avventura sarete scortati sempre da compagni dall’intelligenza artificiale di bassa fattura, che andranno a scontrarsi contro i nemici senza seguire un ordine o una strategia tattica. Restano quindi i nemici che non brillano per competenze tattiche ma puntano esclusivamente sulla loro forza singola. Un altro problema è generato proprio dalle caratteristiche tecniche di Nintendo DS: la console non è infatti adatta a ricreare un sistema di gioco di battaglia di massa in stile Battlefront. Il doppio schermo di casa Nintendo deve essere sfruttato al meglio per quello che può offrire, ma non può cadere vittima di programmatori che pensano che ogni genere sia adattabile a tale console. La longevità si aggira sulle 4 -5 ore e il multiplayer, unico settore che ha fatto la differenza sulle console maggiori, è limitato a due giocatori tramite due schede di gioco. Davvero troppo poco per puntare in alto.

Salvato dalla musicaPurtroppo la grafica è spesso confusionaria anche se alcune ambientazioni risultano molto evocative, ricordando da vicino quanto visto nel film. Nonostante quest’ultimo elemento piuttosto positivo, il resto non riesce a rendere il peso, anche per i limiti hardware, delle grandi battaglie vissute nei film e, anche se sono presenti numerosi nemici e alleati, si prova sempre una sensazione di desolazione e di anonimia generale anche degli eroi. Purtroppo le movenze dei personaggi risultano poco credibili e scattose mentre la telecamera dall’alto, tipica degli hack ‘n’ slash, riesce a compiere il suo dovere anche se a volte si può avvertire qualche ritardo nell’aggiornamento video.La colonna sonora resta il punto più forte della produzione e ripropone quanto sentito e apprezzato nei film. Anche qui, però, c’è una nota (è proprio il caso di dirlo) dolente da sottolineare: le musiche, seppur di pregevole fattura, si ripetono in continuazione e il gioco non sfrutta la meravigliosa colonna sonora originale.

– Il primo episodio della saga su Nintendo DS

– Buona colonna sonora

– Alcune ambientazioni ben fatte

– Giocabilità poco equilibrata

– Personaggi quasi irriconoscibili

– Multiplayer limitato

– Dura poco

5.2

Il Signore degli Anelli: La Conquista, primo episodio della famosa trilogia su Nintendo DS, si classifica come un titolo pieno di aspettative ma vuoto e privo di profondità effettiva. La qualità primaria, se di questo si può parlare, presente nelle conversioni per console maggiori, era rappresentata da un discreto multiplayer. In questo caso anche questa sezione viene completamente stravolta riducendosi ad accogliere due giocatori per partita. La narrazione è stata stravolta, maltrattata da un lavoro del tutto approssimativo che fa apparire gli eroi mitici come semplici personaggi introdotti per forza. Tecnicamente purtroppo ancora non ci siamo: palette di colori troppo limitate e tendenti allo scuro e personaggi con movimenti scattosi e poco riconoscibili (esclusi quelli più “grandi” come i troll). Sono positive però alcune ambientazioni ben fatte e la colonna sonora che, seppur ripetitiva, risulta di buon livello. La giocabilità, in grado di sfruttare lo schermo tattile o la pulsantiera, non raggiunge buoni livelli a causa anche del mal calibrato rapporto tra pressione ed effetto sul gioco. La prima del Signore degli Anelli su Nintendo DS non sarà sicuramente ben ricordata e si spera, in un futuro, che EA riesca a sfruttare al meglio la preziosa licenza della saga tolkieniana.

Voto Recensione di Il Signore degli Anelli: La Conquista - Recensione


5.2

Leggi altri articoli