Il Signore degli Anelli: Il Ritorno del Re
Advertisement
a cura di Fei
“Non tutto quel ch’è oro brilla,né gli erranti son perduti;il vecchio ch’é forte non s’aggrinza,le radici profonde non gelano.Dalle ceneri rinascerà un fuoco,l’Ombra sprigionerà una scintilla;nuova sarà la lama ora rotta,e Re quei ch’è senza corona.”
Il Signore degli Anelli, J.R.R.Tolkien
Nei cinema di tutto il mondo mancano ormai solo poche settimane all’uscita dell’ultimo e più strabiliante capitolo de Il Signore degli Anelli: il Ritorno del Re (IRDR).Da noi purtroppo dovremo aspettare dopo metà gennaio 2004 (il 22 esattamente) per vedere il terzo episodio dell’ottima trilogia di Peter Jackson, ispirata all’opera del genio J.R.R. Tolkien.Electronic Arts invece non tradisce mai le attese in questo senso e, come l’anno scorso in anticipo sulla pellicola, ecco la trasposizione videoludica de Il Ritorno del Re.Il primo lavoro di EA sulla licenza cinematografica (Vivendi ha i diritti dei libri ricordo), Le Due Torri, fu un titolo strabiliante al primo impatto grazie al comparto tecnico basato sul film ma povero nel gameplay e soprattutto nella longevità.Saranno riusciti i ragazzi di EA a regalarci un gioco eccellente o si saranno limitati alle solite poche modifiche come in Fifa, Tiger Woods ed altri?
Squillino le chiare trombe d’argento di Minas Tirith: il Re è tornato!La storia di questo nuovo action/adventure è basata sulle vicende del film di prossima uscita e, benché mi auguro che tutti abbiate letto la meravigliosa opera del Professor Tolkien, il libro più letto dopo la Bibbia nel secolo passato, preferirei evitare di scendere troppo nei particolari per non rovinare il finale a quei pochi che, per conoscere gli esiti della trama, dovranno vederlo al cinema.In ogni caso grazie al titolo si capisce già molto, tuttavia un minimo devo per forza scrivere pur limitando gli spoiler, per cui se non volete sapere nulla ma proprio nulla delle vicende de Il Ritorno del Re, saltate al prossimo capoverso. Badate comunque che se giocherete ad IRDR spoiler ne avrete a bizzeffe!Benissimo, per coloro che sono rimasti ancorati all’articolo vi dico subito che sul film alcune cose sono ancora da definire ma, come nei due capitoli precedenti, il regista Peter Jackson è stato in buon modo fedele al libro, nei limiti delle esigenze filmiche, di produzione ed interpretazione personale. Capite perciò che la storia della pellicola, e quindi del titolo EA, saranno per il 70-80% circa aderenti all’opera di Tolkien. Rispetto al testo de Il Signore degli Anelli tuttavia bisogna aggiungere le parti di storia de Le Due Torri non inserite nel precedente episodio: il ritorno ad Isengard, la torre ormai alluvionata di Saruman, e Cirith Ungol con la tana del ragno Shelob, ovvero quel famoso e criptico “Lei” al quale si riferiva Gollum alla fine del secondo film.Per riassumere il più succintamente possibile Il Ritorno del Re, posso dirvi che lo scopo sarà sempre quello di distruggere l’Unico Anello; ogni membro dell’ormai dispersa Compagnia si adopererà nel migliore dei modi, nel suo piccolo o grande che sia, a seconda delle personali vicende e vicessitudini per aiutare Frodo e Sam e distogliere l’attenzione di Sauron. L’Oscuro Signore infatti crederà che l’Anello sia nelle mani dell’altro Hobbit Pipino e che Aragorn voglia usarlo, insieme ad Anduril, ovvero la riforgiata Narsil, la spada del Re Elendil che già in passato per mano di Isildur lo debellò, per sconfiggerlo.Tutta la Compagnia, insieme ad imponenti eserciti, farà questo senza sapere se i due piccoli e dispersi Hobbit siano vivi ma solo lottando, continuando, andando avanti per sentimenti e valori, come la speranza e la lotta contro il male, essa potrà dar loro qualche possibilità di riuscita. Invece Frodo e Sam saranno ormai vicini a Mordor e dovranno raggiungere il Monte Fato in qualunque modo.
Dopo questo accenno velocissimo alla trama, o il vostro salto di capoverso, posso riprendere a descrivervi quello che sarà uno dei titoli più venduti del prossimo Natale.Come già detto, siamo di fronte ad un action/adventure molto simile al precedente ma migliorato sotto quei vari punti di vista che avevano inficiato la qualità finale de Le Due Torri.I livelli non sono più dodici ma quattordici, esclusa un’arena finale dove combattere senza tregua, e sono più vasti e complessi.Il vostro compito non sarà solo quello di picchiare da tutte le parti ma dovrete anche compiere delle azioni ed interagire con l’ambiente. Questa novità è positiva ma non aspettatevi grossi enigmi il tutto sarà molto facile e si limiterà a dover attivare delle azioni banali con il tasto R1, tuttavia visivamente parecchio spettacolari.Lo scopo sarà quindi guidare il vostro personaggio attraverso scontri e peripezie varie facendolo crescere con un sistema, già visto nel precedente videogioco della serie, simil gioco di ruolo.Le avventure si dipanano in modo distaccato e voi potrete portarle avanti assai liberamente; il sistema di level-up e potenziamenti sono semplici da capire e starà a voi scegliere tra combo e power-up per un singolo personaggio o l’intera Compagnia.Arriviamo infatti così ai personaggi.Questa volta oltre al Ramingo Aragorn, l’elfo Legolas ed il nano Gimli, potrete impersonare Gandalf il Bianco, il portatore dell’Anello Frodo, il fedele Sam e, terminato il gioco, vi attenderanno i tre personaggi segreti, gli altri due Hobbit Merry e Pipino ed infine Faramir, il fratello del defunto Boromir.Dal congruo numero di personaggi e dal loro ruolo nella trama capite quindi che ci troviamo essenzialmente di fronte a tre filoni narrativi paralleli in grado di coinvolgere molto come il libro ed il film. Da una parte abbiamo le vicende dei “tre cacciatori” Aragorn, Legolas e Gimli, dall’altra Gandalf, dall’altra ancora Frodo e SamPer la gioia di noi tutti, il titolo è finalmente anche multiplayer (off-line ovviamente): lotterete insieme per vincere la guerra per la Terra di Mezzo! Ad ogni buon conto di questo parleremo più in là.
Il giudizio:
GraficaIl lavoro fatto è ancora una volta assai pregevole. Non ho notato difetti particolari, a parte un leggero pop-up, o cali del frame rate. Texture e poligoni sono decisamente migliorati e rispetto a Le Due Torri è tutto più “rotondo” e gradevole, così pure i paesaggi sono ancor più stupefacenti e realizzati alla perfezione sulla base del film.L’anno scorso avevo definito tale titolo la miglior conversione cinematografica mai fatta, beh questo nuovo IRDR è ancora meglio ma badate bene che sulla piazza le conversioni sono a mio giudizio parecchio scadenti, quindi risultare i migliori non mi pare impresa così ardua…Il lavoro congiunto tra programmatori e tecnici dello staff del regista Peter Jackson è eccellente, nel complesso vi sentirete perciò nel mezzo del film e questo potrà regalarvi nient’altro che momenti epici di pura esaltazione!Questa scelta di stampo prettamente cinematografico si riflette per forza sull’uso della telecamera che riprende i movimenti tipici del grande schermo con piani lunghi, rotazioni e un’azione seguita da una camera tipo carrello. Indubbiamente ciò ci regala quindi una visione che risulta un’evoluzione, come più volte detto, dello storico Golden Axe di Sega (basti pensare anche al menu circolare per la scelta dei personaggi) creando una sinergia notevole tra film e gioco a tal punto che potrei definirlo un “movie-action-adventure”.Personalmente ho apprezzato molto la qualità di questo nel titolo EA ma la cosa, bella per gli occhi e per la critica, crea problemi di giocabilità e quindi nel giudizio grafico devo tenerne conto. Ho infatti testato il gioco con alcuni amici in multiplayer e si sono trovati un po’ spaesati: credo infatti sia una questione di gusti soggettivi e di abitudine, di certo IRDR è un titolo molto bello da gustare con gli occhi, forse più nel vederlo giocare che nel giocarci in prima persona.
SonoroMusiche spettacolari, epiche, coinvolgenti, d’atmosfera, direttamente dalla colonna sonora originale di Howard Shore ed sfx azzeccati che altro dire di più!L’anno scorso questo aspetto mi esaltò e sorvolai su certi piccoli problemi, timoroso che fossero dovuti al mio orecchio ipercritico come appassionato di Tolkien, della Trilogia by Peter Jackson e di cinema, tuttavia quest’anno sono assai più rimarchevoli e non posso fare a meno di considerare questo aspetto non più da dieci ma da otto, facendo una media tra pregi e difetti.Mi spiego meglio: l’anno scorso avevamo nelle vesti di narratore Aragorn, con l’ottimo doppiaggio originale di Pino Insegno (sì stentavo a crederci pure io quando vidi La Compagnia dell’Anello la prima volta ma è davvero lui ed è parecchio bravo, complimenti!), quest’anno abbiamo Gandalf con la fantastica voce, sempre del doppiaggio ufficiale, di Gianni Musi (personalmente un gran bravo attore, una voce fantastica, un “mostro” sacro dei doppiaggi; ricordi di infanzia… era lui la voce di Hannibal Smith dell’A-Team!). Gandalf come narratore è una scelta azzeccatissima perché riesce a far cogliere molto anche del libro, ci permette di capire quanto lui sia “la mente” della lotta a Sauron, l’abile stratega così come Aragorn ne è il condottiero e Frodo e Sam i piccoli grandi artefici della vittoria finale. Vi chiederete a questo punto dove stia il problema.Semplice: che la cosa sia dipesa dall’originale o dalla localizzazione italiana non lo so, un fatto è certo, dal film si prende a piene mani originando spesso errori e fraintendimenti esagerati. Le voci sono sì ottime, pur con una chiara ed assai negativamente rimarchevole differenza tra l’audio originale del film e quello implementato e registrato per il gioco (cosa sulla quale l’anno scorso avevo sorvolato ma essendo un seguito e non essendo stato corretto il problema è giusto che ne tenga conto), ma a volte vi capiterà di udire cose che non c’entrano nulla con gli eventi e creano mistificazioni pesanti della trama dei film e dello spirito della vicenda narrata da Tolkien.Alcune di queste frasi risultano azzeccate, anche se talvolta ripetitive, ma altre fanno accapponare i capelli.Qualche esempio: nel primo livello, un tutorial in pratica, l’arrivo di Gandalf sembra grandioso come nel film, “Alle prime luci del quinto giorno… Uno stregone non è mai in ritardo né in anticipo, arriva precisamente quando intende farlo”. La frase vera finisce con “… all’alba guarda ad est!”… Ora Gandalf in quel momento è giorni che cavalca come un disperato alla ricerca di Eomer e dei suoi cavalieri facendosi un mazzo così, quando arriva rappresenta la speranza, la salvezza per gli eroi del fosso di Helm, non uno che arriva quando gli pare!Secondo livello sempre di Gandalf: recandosi da Saruman per estirpare completamente il male da Isengard siamo accompagnati da un dialogo mentale a distanza (sono stregoni, degli Istari non stupiamoci!) tra i due. Da una frase, presa dal primo film, si evincerebbe che Gandalf si rechi dall’altro stregone in cerca del suo consiglio… mi sembra lapalissiano che ormai Saruman abbia lasciato la via del bene, tradito il Consiglio e che Gandalf vada con ben altri scopi ad Isengard! Potrei continuare ancora con molti altri esempi…In definitiva questo aspetto non inficia di molto l’elevata qualità del comparto sonoro ma mi premeva segnalarvelo.Da rilevare infine che il doppiaggio in italiano, per i filmati presi dal film di prossima uscita, non è ancora quello che vedremo nei cinema (per fortuna!) infatti esso non è per nulla sincronizzato con il labiale degli attori.
GiocabilitàIl titolo è molto immediato, i comandi altrettanto ma a mio giudizio troppo semplicistici: potrete fare combo grandiose, a volte però avrete la sensazione di tirare spadate a caso e usando la leva analogica di destra per picchiare in mischia, invece dei tasti e delle combinazioni, il risultato cambia di poco. Come accennavamo in precedenza, anche in questo caso l’esecuzione delle combo è assai gradevole agli occhi ma non così soddisfacente per la giocabilità.In definitiva IRDR è un titolo parecchio piacevole, coinvolgente grazie alla licenza, epico e godibile, soprattutto l’implementazione del multiplayer, grave lacuna dello scorso episodio, è certo che dia nuova linfa al gioco che vi assicuro è un passatempo molto divertente e più stimolante che in singolo.
L’aspetto cinematografico della telecamera si riflette sulla giocabilità, come già detto, soprattutto appunto in multiplayer, dove episodi buffi, ma a livelli avanzati pure frustranti, sono all’ordine del giorno, indice di una modalità multigiocatore creata un po’ approssimativamente e superficialmente.Il sistema di crescita e potenziamenti è migliorato ma non di molto; a proposito di ciò, ho trovato le relative schermate un po’ confusionarie ed in particolare nel pause menu le spiegazioni su come usare le mosse speciali non sono state implementate tutte e correttamente: un passo indietro rispetto al precedente episodio che in questo era molto più chiaro.
LongevitàPiù personaggi, più livelli, ormai interattivi, con qualche “enigma” e resi più lunghi, il multiplayer, una relativamente maggiore difficoltà hanno reso questo secondo episodio assai giocabile in compagnia e discretamente duraturo.Rispetto a Le Due Torri tuttavia non è un miglioramento così significativo.In un paio di giorni arriverete alla fine tranquillamente, forse più spinti dalla curiosità di vedere paesaggi e filmati del prossimo film… quindi viva lo spoiler e se non lo amate aspettate di acquistare il gioco dopo il film.Il titolo è piacevolmente rigiocabile ma non gode, fan a parte, di ulteriori attrattive se non per rivivere il film e per visionare gli ottimi extra sbloccabili quali bozzetti, interviste in inglese e tutto quanto può fare felice un appassionato, senza contare che, se è come nel rapporto tra gioco e pellicola per Le Due Torri, potrete godere anche filmati e scene che solo tra un anno saranno nella versione Extended de Il Ritorno del Re.
– L’atmosfera epica del film
– Colonna sonora e sfx fantastici
– Finalmente multiplayer
– Ottimi extra
– Le voci originali…
– … ma con un doppiaggio troppo approssimativo, non sincronizzato e con frasi che travisano completamente la trama
– Superiore a Le Due Torri ma ancora poco longevo
– Camera spettacolare ma problematica: più bello da vedere che da giocare
7.8
Il Ritorno del Re è un titolo sicuramente molto valido, con paesaggi, personaggi, atmosfere e musiche epici perfino superiori all’episodio precedente Le Due Torri, rispetto al quale corregge quasi tutti gli errori e le pecche ma, ahimè, il multiplayer e poco altro sono interessanti senza però bastare a dare al titolo quella spinta necessaria a farlo diventare ottimo.
Una delle migliori, se non la migliore conversione cinematografica, considerando pur sempre che i concorrenti sono giochi assai scarsi; IRDR fa il suo dovere, sfrutta discretamente bene la licenza, regala emozioni ma mai quanto avrebbe potuto con un po’ più di cura e novità.
Ancora una volta i ragazzi EA ci presentano un ottimo prodotto ma la parola “innovazione” non sanno proprio cosa sia.
Il taglio assai cinematografico è “la croce e delizia” di questo gioco, da una parte scoraggia, dall’altra esalta.
Per tutti i fan del film e gli appassionati di Tolkien, come me, di certo il titolo ha un fascino particolare, unico, leggendario: un acquisto obbligato (senza arrabbiarsi troppo per certe travisazioni nel doppiaggio). Agli altri consiglio di darci prima un occhio, essendo sicuramente un buon videogioco, e valutare. Sicuramente è un interessante e divertente passatempo nell’attesa che esca la pellicola nelle sale italiane, nulla di più.
Per concludere non mi resta che ricordarvi che EA si cimenterà anche su un RTS, The Battle for Middle-earth, che uscirà nel 2004 probabilmente solo su PC e sul quale nutro molte speranze, tuttavia resto della mia idea che il modo migliore per rendere la Trilogia creata da Tolkien sia un action-rpg alla Zelda, un movie-rpg alla Final Fantasy X o un rpg classico alla Neverwinter Nights.
Con questo è tutto, che la luce dei Valar illumini il vostro cammino, namarie…
Voto Recensione di Il Signore degli Anelli: Il Ritorno del Re - Recensione
Advertisement