Recensione

Il Re Scorpione

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a cura di Yoshi

Analizzando poche settimane fa il gioco Rocky, ci siamo soffermati sull’annosa questione di quei videogiochi che sfruttano le licenze di film, cartoni animati o fumetti più o meno famosi, e su come spesso l’appeal derivante da personaggi già affermati nell’immaginario collettivo funga da comodo scudo per gli sviluppatori che, sicuri di un bacino di vendite consolidato composto dai fan dell’originale, si accontentano di produrre un titolo appena sufficiente dal punto di vista meramente ludico. Fortunatamente non sempre il mercato segue questa logica, e negli utili tempo ci siamo imbattuti in produzioni di ottima qualità aventi come protagonisti eroi delle sale cinematografiche. Oltre al già citato Rocky, ricordiamo, per piattaforma Gamecube, i casi di Godzilla e di alcuni titoli tratti dall’universo di Star Wars.Se la vostra sete di videogiocatori-cinefili non è stata appagata dai giochi appena elencati, oggi Universal Interactive propone questo Il Re Scorpione: L’Ascesa dell’Akkadiano, sviluppato sulle orme del film, prodotto dalla medesima Universal, The Scorpion King, a sua volta prequel del campione di incassi La Mummia, di cui peraltro è già stato prodotto il seguito. Confusi? Beh, non siete i soli, ma non preoccupatevi: la conoscenza dell’universo in cui la saga è ambientata non pregiudica il vostro approccio al videogioco che stiamo per recensire.

Duro come una rocciaIl film Il Re Scorpione è salito agli onori delle cronache anche, se non soprattutto, per la presenza come protagonista principale di The Rock (al secolo Dwayne Johnson) già stella della lega statunitense di wrestling WWE e quindi attore, sicuramente più dotato dal punto di vista muscolare che da quello recitativo. La produzione Universal è il classico film da pop-corn, ideale per passare un’ora e mezza di svago senza dover badare ai dettagli di trama e caratterizzazione dei personaggi. Anche in questo senso il videogioco trae spunto dal film, favorendo l’immediatezza dell’azione picchiaduro rispetto a qualsiasi velleità strategica o comunque alla profondità di gioco.La storia ci vede vestire i panni del giovane Mathayus, interpretato nel film appunto da The Rock. Nei panni di questa troppo cresciuta confezione di Manzotin dovremo diventare dei veri guerrieri, attraverso sfide con orde di nemici nel più puro stile picchiaduro a scorrimento ce ha in Final Fight e Double Dragon i capostipiti storici.Il gioco è strutturato in maniera puramente sequenziale e può contare su oltre una dozzina di mondi infarciti di creature mistiche a cui squarciare le budella a mani nude o con l’aiuto di armi di potenza variabile.Alla modalità di gioco principale si affiancano il menu di opzioni e quello dei bonus, sbloccabili terminando i vari livelli e raccogliendo quante più gemme possibili all’interno di ogni stage. Non è prevista alcuna modalità a più giocatori, lacuna grave che limita la longevità del gioco, già non molto elevata, come avremo modo di vedere.

Un pugno e una carezzaCome detto, la struttura di gioco segue fedelmente il classico schema del picchiaduro ad avanzamento, popolarissimo negli anni 80 ma mai realmente passato di moda. L’introduzione della componente tridimensionale ha un puro effetto cosmetico e non sposta di alcunché lo stile di fondo: uccidere tutto ciò che si muove sullo schermo, avanzare di qualche metro per affrontare la nuova orda di nemici, e così via, fin che morte non ci separi (nel senso di qualche bel colpo di ascia che ci squarci il petto in due!).Il problema di questo genere di giochi è sempre stato la ripetitività: il rischio di ridursi a premere come dei forsennati un paio di pulsanti sul Joypad è dietro ogni angolo e solo una notevole varietà di nemici unita a una meccanica di combattimento evoluta può scongiurare il pericolo della noia. Sfortunatamente questi due accorgimenti non sono stati attuati in Il Re Scorpione: L’Ascesa dell’Accaidiano, con risultati tutt’altro che apprezzabili.Formalmente le tecniche di lotta non sono poi malaccio: oltre al combattimento a mani nude, è possibile ricorrere a un arsenale di armi non indifferenti, costituito spade e scudi, mentre anche alcuni oggetti presenti nelle ambientazioni possono essere scagliati contro i nemici. Non manca la possibilità di eseguire salti, prese e mosse speciali per sbarazzarsi in un sol colpo di un’intera orda di nemici. Oltre a raccogliere gemme per sbloccare le sezioni bonus, sono inoltre disponibili una serie di power-up in grado di aumentare le abilità di Mathayus.In realtà questa varietà teorica di tecniche di combattimento è mortificata dall’estrema facilità del gioco, che rende qualsiasi strategia evoluta del tutto superflua a favore della pressione di tasti più forsennata e caotica. Alcuni difetti strutturali concorrono poi ad accentuare il senso di casualità nello svolgersi dell’avventura: in primo luogo il sistema di telecamere, punto cardinale di ogni avventura tridimensionale in terza persona, è implementato in maniera approssimativa e risponde in modo poco sensibile ai comandi del giocatore. Da considerare poi il sistema di collisioni, poco preciso e in alcuni casi addirittura fuorviante.

Grafica e SonoroIniziamo dagli aspetti positivi: anche durante le più intricate fasi di gioco, il motore poligonale messo a punto dagli sviluppatori non mostra cedimenti dal punto di vista della fluidità. Il frame-rate resta saldamente ancorato su un valore medio superiore ai 30 quadri al secondo e il paesaggio scorre senza tentennamenti. Anche le texture, benchè ripetitive, conferiscono al titolo Universal una buona pulizia grafica che non può che far piacere. Le ambientazioni in cui l’avventura si dipana e il sistema di telecamere adottato non consente mai di allungare lo sguardo oltre un certo orizzonte: non sappiamo se questo espediente sia stato ricercato per evitare fenomeni di pop-up o meno, ma il risultato è comunque soddisfacente. Passando alle note dolenti, dobbiamo in primo luogo segnalare i due principali difetti nella cosmesi de Il Re Scorpione: animazioni e bad-clipping. Partendo da quest’ultimo, ci spiace dover notare la presenza massiccia di effetti di compenetrazione tra le varie strutture, siano essi personaggi o elementi dello sfondo. Anche le animazioni ci hanno lasciati abbastanza perplessi; il loro principale problema è quello della continuità di movimenti: spesso i lottatori compiono rotazioni di 180 gradi senza alcun preavviso o raccordo tra le due posizioni estreme. Tutto ciò ha influenze negative non solo dal punto di vista estetico, ma anche da quello del gameplay, poiché gli scontri risultano ancor più caotici e casuali.Da segnalare infine la presenza dell’opzione di visualizzazione a 60 Hz, per i televisori che la supportano.Nel complesso la grafica del titolo Universal può essere considerata sufficiente, anche se non lascia intravedere le vere potenzialità dell’hardware su cui gira.Il reparto audio può contare su una localizzazione totale: oltre alla traduzione di manuale e schermate infatti, Universal ha voluto doppiare anche tutti i dialoghi del gioco. Uno sforzo apprezzabile e dai risultati più che decorosi. Buone anche le musiche, mentre, vista l’origine cinematografica del titolo, ci saremmo aspettati di più dagli effetti sonori, che invece soffrono di un’eccessiva ripetitività. Ottimo comunque il supporto per l’audio posizionale.Concludiamo con una nota sui requisiti di memoria, che si limitano a 2 blocchi su memory card, uno spazio minimo che, nel suo piccolo, non può che far piacere.

Interamente in italiano

Buon numero di livelli

Ripetitivo e semplicistico

Difetti grafici

Nessuna modalità multiplayer

6

Il Re Scorpione: L’Ascesa dell’Akkadiano è un gioco che non si discosta di molto dalla qualità media nell’odierna produzione videoludica. Il problema semmai è un altro: visto il prezzo dei videogiochi e il budget non certo illimitato dell’acquirente tipico, quest’ultimo può ancora permettersi di acquistare un titolo solamente “nella media”? La risposta è positiva unicamente nel caso di una particolare passione del giocatore per il genere o i personaggi del titolo in questione. Se siete quindi dei fan sfegatati dell’universo creato dalla saga cinematografica Universal potete sicuramente prendere in considerazione l’acquisto del titolo in esame, di cui comunque ribadiamo alcune gravi lacune strutturali. Per tutti gli altri il consiglio è il solito: soppesate bene le alternative presenti sul mercato prima di lanciarvi a spada tratta su questo non orrido, ma neppure memorabile, picchiaduro a scorrimento.

Voto Recensione di Il Re Scorpione - Recensione


6

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