Il Gatto
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a cura di Castigo
Dal film al GiocoCosa ci fa un gatto dal preoccupante aspetto umano in una casa insieme ad una bambina rompiscatole e suo fratello obeso? In realtà il gioco non lo spiega, ma la situazione è questa. Il magico gatto antropomorfo si è portato al seguito una scatola piena di magia che, sfortunatamente, si è aperta seminando il caos nell’abitazione degli infanti. Il problema fondamentale è ora quello di ripulire tutto prima che la mamma dei bambini torni a casa e, contemporaneamente, recuperare i pezzi del lucchetto sottratto dal vicino di casa che, grazie alla magia, vuole diventare potentissimo (non si capisce poi a che scopo, visto che non fa altro che nascondersi tra un elettrodomestico e l’altro…).Nei panni del Gatto più elegante che abbia mai indossato un cappello (comunque ho i miei dubbi a riguardo) dovremo esplorare 10 livelli nel tentativo di sconfiggere Alec Baldwin (nei terribili panni del vicino di casa) e ripulire il salotto della mamma, che probabilmente è la minaccia più grave per i due bambini!
Clonando KlonoaSe non conoscete Klonoa, ho il dovere di informarvi che si tratta di uno dei platform più belli disponibili su PS2, seguito stupendo, ma sottotono, del primo capitolo apparso sulla prima Playstation, “Kaze no Klonoa” è un platform in 3D precalcolato, proprio come Il Gatto.Per chi non avesse idea nemmeno di cos’è un platform in 3D precalcolato, spiegherò che si tratta di un gioco con grafica tridimensionale ma con le costrizioni dei giochi 2D. In pratica i personaggi si muovono unicamente su un binario ed è quindi impossibile spostarsi in profondità. Nonostante questa possa sembrare una limitazione, in realtà per molti versi la meccanica di gioco acquista dei vantaggi come la gestione automatica della telecamera, che inquadra lo schermo sempre nel modo più corretto. Naturalmente il gioco di parole che introduce questo capitolo della recensione non si riferisce solo al motore grafico di gioco, ma a tutti quegli elementi che hanno fatto di Klonoa un platform ricco di trovate fresche e originali. Questo non si può dire di Il Gatto, visto che le similitudini con il titolo Namco rasentano il plagio ma, senza dubbio, meglio il clone di un bel gioco piuttosto che un gioco mal riuscito. Il Gatto può muoversi a destra e a sinistra per i livelli, saltare (con un’abilità tutt’altro che felina) e prolungare il salto aprendo il suo ombrello a righe. Sempre grazie all’ombrello il disgustoso micio è in grado di sparare, mediante la pressione del tasto Quadrato, delle bolle con le quali può catturare i nemici che vanno a zonzo senza meta per i livelli: premendo nuovamente lo stesso tasto i nemici inglobati, vengono sparati, fungendo da palle di cannone. L’utilizzo dei propri nemici come arma contundente è l’unico modo che ha il gatto per difendersi dai suoi avversari, ma la sorte degli sfortunati esseri catturati del felino non è solo quella di colpire altri loro simili: il Gatto, deve liberarsi la strada da differenti tipologie di ostacoli, rappresentati per lo più da casse che gli sbarrano il passaggio. Per distruggere le casse di legno basta semplicemente sparargli un nemico inglobato o colpirle dall’alto effettuando un colpo speciale con l’ombrello, mentre per le casse di metallo bisogna procurarsi una sostanza chiamata (in modo molto originale) Blob. I Blob si possono trovare sparsi per i livelli o, in mancanza di questi, è necessario lanciare un nemico all’interno di un macchinario che lo trasforma nell’utile sostanza; in altri casi ancora è necessario premere degli interruttori per liberare passaggi o, ancora, lanciare gli avversari su mine appositamente sistemate sullo sfondo, in modo da innescare delle provvidenziali esplosioni a catena. In ogni livello sono nascoste quattro chiavi (indispensabili per sbloccare il livello bonus all’interno dello stesso stage), 1.500 sfere di magia, tre Ciack ed un diamante. Il diamante è contenuto alla fine del bonus stage e collezionandoli tutti e dieci sarà possibile accedere ad un livello segreto particolarmente impegnativo, creato apposta per premiare i giocatori che sono riusciti a raccogliere tutte le pietre preziose.
Gatto rognoso, bel gattone…Proprio come un gatto rognoso apparirebbe ai nostri occhi spelacchiato e maleodorante, questo Il Gatto non si presenta benissimo sotto l’aspetto estetico. Il gioco non soffre di lacune tecniche particolarmente gravi ed infatti non si notano rallentamenti o difetti grafici particolarmente degni di nota; tuttavia il numero dei poligoni lascia molto a desiderare, così come la qualità delle texures, davvero dozzinale. Il comparto tecnico del gioco non può vantare nemmeno effetti grafici particolari, come distorsioni o effetti di luce elaborati: nel complesso si tratta dunque di un titolo molto 32bit, che farebbe la sua bella figura su una PSX, ma non certo su una PS2. Il Gatto comunque dispone di animazioni abbastanza fluide e, fortunatamente, non si vede mai troppo da vicino, risultando quindi abbastanza gradevole rispetto ai suoi nemici realizzati indubbiamente con rara trascuratezza. Il sonoro, invece, è la parte forte del gioco, potendo vantare una colonna sonora molto azzeccata ed orecchiabile: non si tratta di motivetti che fischietterete per strada o che ricorderete tra un mese, ma accompagnano perfettamente l’azione di gioco, sostenuti da effetti sonori molto azzeccati. Il doppiaggio in italiano, inoltre, è ben realizzato e il Gatto dispone di parecchie frasi simpatiche che però cominceranno a stancarvi dopo un paio di livelli. Presumibilmente il doppiaggio è stato eseguito dagli stessi attori che prestano la loro voce ai personaggi del film, con il mostruoso pesce (che vi da suggerimenti) doppiato dall’onnipresente (e ormai insopportabile) Piero Ubaldi, che evidentemente ha stipulato un contratto con Satana per essere presente nel doppiaggio di praticamente tutti i giochi e i cartoni animati pubblicati nel nostro paese!
– Cercare di collezionare tutti gli oggetti nascosti è sempre intrigante in un platform
– Non ci sono in giro molti giochi che ricalcano Klonoa
– Grafica troppo scialba anche per un prodotto destinato ai bambini
– In realtà il Gatto ha un aspetto spaventoso!
7
Non dire gatto se non…ci lasci lo zampino!
In conclusione, questo Il Gatto è un titolo meno pessimo di quello che a prima vista può sembrare. Indubbiamente si tratta di un prodotto pensato per i più piccoli, ma grazie a una meccanica (come già accennato plagiata da Klonoa ma proprio per questo ben…) collaudata, si rivela divertente anche per amanti dei platform e nostalgici del 2D. I più bravi finiranno il gioco in cinque o sei ore, ma comunque negli ultimi livelli non sarà facile raccogliere tutti i bonus nascosti per completare l’avventura al 100%.
Se avete un fratellino e volete fargli un regalo, potreste approfittare di questo gioco, e vi assicuro che finirete per farci una partita anche voi. L’unica controindicazione del titolo per quanto riguarda un bambino potrebbe essere che dopo aver visto l’espressione di Mike Myers truccato da Gatto, il pargolo potrebbe essere colto da incubi ricorrenti atroci, ma di questo i programmatori del gioco, poverini, non hanno colpa!
Voto Recensione di Il Gatto - Recensione
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