Recensione

Ikaruga

Avatar

a cura di Maxnikk

Nostalgia canagliaSe facciamo qualche piccolo passo indietro ed andiamo con la memoria agli ultimi e gloriosi attimi di vita del Dreamcast non possiamo non citare l’uscita (solo per il mercato giapponese) di un titolo che aveva il non facile compito di riportare in auge un genere ormai appartenente all’”archeologia videoludica”, quello degli sparatutto spaziali a scrolling verticale.Una scelta di questo tipo, inserita in un contesto come quello contemporaneo, poteva indubbiamente apparire azzardata. Tentare un “revival”, infatti, non è mai cosa facile, e lo è ancor di più quando la console prescelta è ormai destinata ad uscire di produzione.Fortunatamente, però, le cose sono andate in maniera diversa ed Ikaruga per Dreamcast è diventato un titolo culto soprattutto per i giocatori di vecchia data che hanno avuto così modo di riprovare emozioni sopite ormai da tempo e riscoprire il significato di termini creduti scomparsi come “blastare”…Giocare ad Ikaruga ha significato per molti riandare con la memoria alle tante partite spese a Space Invaders, Asteroids, R-Type, Radiant Silvergun, intraprendendo un lungo viaggio verso il loro passato videoludico che li ha riportati al presente diversi, più maturi e consci di quanto negli ultimi 10-15 anni le cose siano davvero cambiate.Il successo ottenuto dalla versione Dreamcast ha così indotto i ragazzi della Treasure (lo sviluppatore che già aveva lavorato a titoli più o meno famosi come Dinamite Heddy, Guardian Heroes, lo straordinario Gunstar Heroes per Saturn, Bangaioh, Go Go Troublemaker e lo sfortunato Silhouette Mirage) ha riproporre il loro ultimo capolavoro anche per GameCube rinunciando, a quanto pare, ad una conversione per Playstation 2.Si è parlato di tempi troppo lunghi per un’eventuale conversione sul monolite Sony, ma ci crediamo poco..Forse, azzardiamo noi, l’utenza delle due console è molto diversa ed i giocatori più in grado di apprezzare Ikaruga potrebbero davvero essere quelli che posseggo la console Nintendo…

Battaglie spazialiLa trama che fa da sfondo a Ikaruga riprende un plot diventato ormai un classico per l’immaginario giapponese.Tutto ha inizio nella terra di Horai, una piccola nazione insulare dove, alcuni anni prima, un certo Tenro Horai scoprì l’”Ubusunagami Okinokai” (il Potere degli Dei), un’energia potentissima emanata da un oggetto estratto nelle viscere della terra.Dopo aver fatto questo scoperta, Tenro e i suoi seguaci, ribattezzatisi “i Divini”, iniziarono a poco a poco a conquistare tutte le altre nazioni perché si consideravano il “popolo eletto” e ritenevano loro preciso dovere estendere il proprio dominio in nome della pace…Nel frattempo, però, andava organizzandosi una federazione di liberazione chiamata Tenkaku la cui missione era quella di contrastare Horai e i suoi seguaci.Nonostante la federazione avesse a propria disposizione dei sofisticati aerei da caccia chiamati Hitekkai, la fazione di Horai ebbe la meglio e, battaglia dopo battaglia, riuscì a eliminare tutti i membri della fazione opposta.Per miracolo sopravvisse soltanto un giovane chiamato Shinra che non aveva certo l’intenzione di arrendersi. Anzi, fu proprio lui a rimettersi sulle tracce di Horai per vendicare i propri compagni.Purtroppo per lui il suo caccia fu abbattuto e finì per precipitare in uno sperduto villaggio di nome Ikaruga, popolato da un gruppo di anziani qui esiliati a causa della conquista di Horai.Fu Kazamori, il capo del villaggio, che estrasse Shinra dai rottami fumanti del suo aereo e, insieme agli altri abitanti del villaggio, lo aiutò a rimettersi in forze.Una volta guarito Shinra dichiarò solennemente di essere pronto ad affrontare nuovamente Horai. A questo punto gli abitanti del villaggio decisero di affidargli un caccia di loro costruzione chiamato proprio Ikaruga.La rivincita si faceva così sempre più vicina…

Due facce della stessa medagliaEssendo uno sparatutto spaziale non dovrebbe esserci molto da dire sul gameplay.. Il giocatore, a bordo della sua navicella, deve distruggere tutto quello che vede su schermo e, come da copione, eliminare un boss alla fine di ogni livello.Allora che cosa avrebbe di così particolare questo Ikaruga?Il colpo di genio avuto dai ragazzi della Treasure è tanto semplice quanto azzeccato.Premendo il tasto A del joypad il colore della vostra astronave cambierà da bianco a nero con conseguenze molto importanti sul prosieguo della partita.Lasciamo da parte le innumerevoli considerazioni che hanno portato ad una scelta cromatica di questo tipo (bene e male come due facce della stessa medaglia, ecc.) e concentriamoci sulle conseguenze che si verificano a livello di gameplay.Quando, ad esempio, saremo neri avremo la possibilità di inglobare i colpi dei nemici dello stesso colore per caricare la barra della super bomba che potremo poi utilizzare nei momenti più difficili (analogo discorso per il colore bianco). Inoltre, quando colpiremo i nemici bianchi infliggeremo loro il doppio del danno e, viceversa, quando saremo colpiti da loro subiremo il doppio delle lesioni.Il tutto si traduce in una complessa strategia di gioco che andrà ulteriormente a complicarsi tenendo contro della frenesia con cui gli avversari ci attaccheranno.Si capisce quindi l’importanza e la bellezza dell’opzione a due giocatori che consentirà di affrontare i nemici da una posizione indubbiamente privilegiata.Ma non finisce qui… Ikaruga non è uno sparatutto semplice dove basta semplicemente sparare per andare avanti nel gioco, ma possiede anche una buona profondità strategica.Colpendo consecutivamente tre nemici dello stesso colore o polarità otterremo il cosiddetto Chain Bonus (bonus di concatenamento) che raddoppierà continuamente ogni volta che ripeteremo questa operazione fino a raggiungere punteggi oltremodo elevati.Per capire meglio la tattica da adottare nelle varie situazioni Ikaruga dispone pure di una utilissima modalità Play Demo che ci permette di vedere i movimenti del nostro caccia a velocità dimezzata. Una volta presa confidenza con i comandi e la strategia di gioco potremo iniziare a giocare cercando di raggiungere il punteggio più elevato possibile che, una volta terminata la partita, potrà essere registrato sul sito web www.ikaruga-atari.net e confrontato con quello ottenuto dai giocatori di tutto il mondo.

Gira il televisore…Se osservate gli screenshots del gioco noterete la presenza di due barre nere ai lati verticali dello schermo.Questo fatto è strettamente correlato al porting effettuato dal coin op sulle console casalinghe (Dreamcast prima e GameCube adesso),Essendo, infatti, Ikaruga uno sparatutto a scrolling verticale, l’originale cabinato da sala aveva il monitor posizionato proprio in questo senso. Di conseguenza, giocando sulla Tv di casa con l’impostazione “Vertical” dovremo, per forza di cose, fare i conti con queste fastidiose bande nere che riducono effettivamente l’area di gioco.L’unica cosa da fare sarebbe impostare la modalità “Horizontal” e ribaltare il televisore su di un lato per ricreare la perfetta situazione della sala giochi, ma non credo che in molti avranno voglia di farlo… anche perché si andrebbe incontro a danni irreparabili… Giocatore avvisato…Resta comunque il fatto che nel menù opzioni, stillando la modalità “Horizontal” possiamo decidere quale percentuale dello schermo riservare al gioco, passando dal 65% all’80% e rinunciando solo ad una piccola parte della zona superiore o inferiore del campo di gioco.

Grafica e sonoroL’aspetto estetico di Ikaruga è semplicemente straordinario, con fondali dai colori abbacinanti e dal dettaglio estremamente elevato.Gli effetti luce, le ripetute e scenografiche rotazioni del area di gioco e la fluidità, senza difetti anche nelle situazione più caotiche, sono il simbolo tangibile dell’ottimo lavoro svolto da Treasure che ha saputo creare un engine superbo e privo di sbavature.Ottimo anche il sonoro con musiche perfettamente a tema e effetti sonori azzeccatissimi.

LongevitàIkaruga è di per sé un gioco difficile e complesso da portare a termine, soprattutto se il giocatore vuole gustarlo a poco a poco, godendosi tutti i particolari e cercando di ottenere quanto di meglio il titolo Treasure è in grado di offrire.Non dimentichiamo, inoltre, la possibilità di scegliere il livello di difficoltà che ci metterà di fronte a sfide sempre più impegnative e coinvolgenti.

-Realizzazione tecnica eccellente

-Gameplay originale e coinvolgente

-Giocabilità strepitosa

-Difficile per chi voglia gustarne l’essenza più profonda

9

Ikaruga è la dimostrazione tangibile di come, prendendo diversi semplici elementi e mettendoli insieme, si possa creare un titolo davvero avvincente e con un gameplay originale che non mancherà di incollare il giocatore allo schermo del televisore.

Un capolavoro dove ogni particolare trasuda cura e attenzione, dove ogni singolo elemento contribuisce in maniera ineccepibile all’armonia e alla grandiosità dell’insieme.

Da avere a tutti i costi!

Voto Recensione di Ikaruga - Recensione


9

Leggi altri articoli