Recensione

Ikaruga

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a cura di Renzo

Treasure. Radiant Silvergun. Estasi. Treasure. Ikaruga. Estasi. Ancora una volta. Superfluo aggiungere dell’altro.

Nel corso degli ultimi anni abbiamo assistito ad una sorta di rinascita del genere shoot’em up. In passato abbiamo potuto ammirare capolavori come “Thunder Force V”, “Panzer Dragoon 1 e 2”, “Dodonpachi” e “Layer Section”, senza dimenticare il bellissimo “Radiant Silvergun”. Questi erano tutti titoli dell’era a 32 bit.Uno dei più grandi shoot’em up degli ultimi anni è il già citato “Radiant Silvergun”, creato dalle geniali menti dei programmatori di Treasure. Il coin-op, targato 1998, era basato su scheda ST-V (o Titan) e successivamente fu convertito in esclusiva sul Sega Saturn. Pur restando confinato nel solo mercato nipponico la versione Saturn riscosse un’incredibile successo, sia di critica che di pubblico, tanto che si parlava di un sequel imminente. Queste voci vennero però smentite in fretta e di fatto Radiant Silvergun rimase un prodotto “unico”. Tra l’altro Treasure è nota per una particolare caratteristica, non comune ad altre software house, ovvero il non realizzare sequel dei suoi titoli di maggior successo. Questo è già accaduto, in passato, con i suoi precedenti capolavori, quali “Gunstar Heroes”, “Dynamite Headdy”, “Light Crusader”, “Guardian Heroes”, e “Silhouette Mirage”, tutti senza alcun seguito.Questa volta però il destino ci ha riservato una gradita sorpresa, inedita se pensiamo alla “particolarità” di Treasure. Ikaruga è infatti il sequel del grandioso “Radiant Silvergun” e l’originalità è la caratteristica che da sempre caratterizza i titoli targati Treasure.Ikaruga è la dimostrazione che il Dreamcast non è stato del tutto abbandonato e che c’è ancora spazio per il software di qualità.

La vendetta di Shinra.Ikaruga è uscito lo scorso anno in versione coin-op, riscuotendo uno strepitoso successo. Il gioco di Treasure è diventato una realtà in tutte le sale giochi del mondo e questo grazie ad un gameplay innovativo ed elegante, che ha saputo stregare milioni di giocatori amanti degli shoot’em up (le code per giocare al coin-op di Ikaruga erano enormi, esperienza personale… NdIori). Basato su hardware Naomi, Ikaruga è forse lo sparatutto più bello realizzato negli ultimi anni e probabilmente rimarrà tale per molto tempo.Oltre ad avere stile, Ikaruga è dotato anche di una grande sceneggiatura degna dei migliori giochi di ruolo o anime fantascientifici. Ora daremo un’occhiata al plot della storia, in modo da capire il perchè della missione più o meno suicida che il nostro eroe sarà costretto ad accettare…Ambientato in un futuro non ben precisato, il monarca Hourai Tenrou si impossessa di un antico dispositivo chiamato “Ubusunagami Oukinokai”, trovato nelle profondità della Terra. Grazie al potere distruttivo di questo oggetto Hourai è riuscito ad ingrandire notevolmente il suo stato, proclamandosi capo del popolo divino, seminando terrore e distruzione tra le popolazioni che hanno osato contraddire alle sue leggi. Chiaramente la maggior parte dei popoli hanno dovuto sottostare alla volontà del nuovo dittatore.C’è però un gruppo di ribelli che sono in continua lotta contro il dittatore Hourai, ed il loro compito è quello di riportare la pace tra i popoli. Il loro nome è Tenkoku e si servono delle loro astronavi tecnologiche chiamate “Hitekkai” per combattere contro il malvagio Hourai. Sfortunatamente durante una battaglia molti piloti del gruppo Tenkoku perdono la vita. Uno di loro, Shinra, precipita con la sua navicella nei pressi del villaggio di Ikaruga, salvandosi per miracolo. Il capovillaggio affida al ragazzo una potentissima navicella da combattimento denominata Ikaruga. A bordo di questo mezzo divino Shinra dovrà abbattere l’esercito del malvagio Hourai e riportare la pace.Dopo avervi raccontato il plot del titolo Treasure è giunto il momento di scoprire le altre perle preziose di Ikaruga.

Impazzirete…Lo statuto proprio degli shoot’em up 2D viene ancora una volta ridefinito dai talentuosi e vulcanici designers della leggendaria Softco nipponica. Il concetto è semplice quanto geniale: la vostra astronave cambierà colore (bianco e nero) premendo l’apposito tasto. Nera per disintegrare nemici neri, bianca per fare altrettanto con quelli bianchi (questo particolare sistema di gioco prende spunto da “Silhouette Mirage”… NdIori). E’ opportuno aggiungere che, distruggendo gli avversari del proprio colore, questi rilasceranno sfere di energia che il vostro mezzo dovrà necessariamente risucchiare al fine di poter utilizzare una devastante, quanto utile, smart bomb. Cambiare quindi repentinamente livrea si rivelerà operazione fondamentale per progredire nel gioco. Non solo. Ricordatevi che rimarrete indenni se colpiti da proiettili del vostro stesso colore, ma se non sarete così veloci a mutare pelle verrete inevitabilmente disintegrati dal fuoco nemico della foggia opposta. Il bello è che le flotte avversarie, lo ripeto ancora, bianche e nere, sono disposte lungo ogni stage non casualmente, ma incastrate ad arte a mo’ di puzzle. Puzzle game meets shoot’em up: caratteristica questa, ancor più accentuata se si considera che nel gioco si progredisce correttamente soltanto mettendo in pratica un ingegnoso sistema di chain combo ( in altre parole far esplodere a catena nemici della stessa livrea). E’ vero, impazzirete. Letteralmente.Portare a termine Ikaruga vuol dire essere sottoposti alla titanica impresa di dover non solo sparare istericamente contro tutto ciò che si muove, ma (ed è qui che sta tutto il genio di Treasure) di essere necessariamente costretti a ragionare per uscire indenni da situazioni degne dei più complessi rompicapo. Quel che si definisce giocabilità…

Cristallina Perfezione.Perfetta trasposizione del coin op originale su scheda NAOMI, Ikaruga raggiunge vette grafiche inedite per il genere: fondali nitidi e particolareggiatissimi, forti di un design impeccabile, esplosioni titaniche, mastodontici boss di fine livello, navi e mezzi degni dei migliori mecha designers; una vera e propria orgia visiva stellare che contribuisce a stordire il già stordito utente, nevroticamente intento ad aprirsi un varco nel labirintico schieramento nemico. Per non parlare della parte audio: incalzanti e adrenalinici temi, degni dei più epici anime di fantascienza, fanno da background ad effetti sonori devastanti e catastrofici. Immersione totale nella battaglia più apocalittica.Lo strepitoso prodotto di Treasure propone infine diverse modalità e opzioni: easy, normal e hard mode, tuotorial, ranking, congiuntamente alla possibilità di settare lo screen size rispettivamente normale, largo (questi primi due settaggi presentano le classiche bande laterali al fine di mantenere le proporzioni) e full screen ( fedele quindi all’arcade), dove sarà necessario capovolgere il televisore o, alternativamente, cambiare la configurazione dei controlli per “trasformare” addirittura il gioco da scorrimento verticale a orizzontale. Da ricordare inoltre la possibilità, una volta terminato il titolo in tutti i suoi livelli di difficoltà, di sbloccare una meravigliosa art gallery, forte del più tipico e raffinato tratto delle illustrazioni Treasure.Nessun problema per quanto riguarda la “durata”: a prescindere dal fatto che, data la sua natura ostica, prima di completare Ikaruga ci vorrà molto tempo, è necessario sottolineare che lo rigiocherete all’infinito; una formula così azzeccata non stanca facilmente, anzi, come qualsiasi appassionato di sparatutto può confermare, non stanca praticamente mai. Gli shoot’em up a scorrimento, se realizzati con i dovuti crismi, sono una droga di cui non si riesce più a fare a meno: perenne e isterica tensione al miglioramento che provoca inevitabile assuefazione.

Tutto.

Niente.

9.4

Commento 1 – by: Renzo.

Divino, ogni altro commento risulta superfluo.

Commento 2 – by: Iori.

Beh, credo che Renzo sia stato molto chiaro nel suo breve commento. Ikaruga è un capolavoro che merita di essere elogiato grazie alle sue incredibili qualità. Il titolo di Treasure colpisce subito per la spettacolarità visiva di cui è provvisto. I fondali poligonali in alta risoluzione sono assolutamente sbalorditivi, così come gli effetti di luce e le trasparenze. Le esplosioni in particolare sono estremamente curate e raggiungono una qualità visiva eccezionale. Il design degli stage è superbo ed il tutto si muove fluido e veloce sullo schermo. Particolarmente ben realizzati anche i boss di fine livello, davvero mastodontici, tutto come nella migliore tradizione di Treasure.

Appare chiaro che Ikaruga sfrutti appieno l’hardware del Dreamcast, una macchina che a quattro anni dalla sua uscita continua a proporci un saggio delle sue enormi potenzialità. La realizzazione tecnica di Ikaruga raggiunge lo stato dell’arte, in questa conversione perfetta da Naomi. Ottimo anche il sonoro che presenta grandi musiche e buoni FX.

Per quanto riguarda la natura “ostica” del gameplay di Ikaruga non c’è da preoccuparsi. Una volta presa confidenza con il sistema di controllo di sicuro non mollerete più il joypad. Tutto sta nel fare pratica.

Tanto di cappello, dunque, a Treasure per aver prodotto un titolo superbo in ogni reparto e soprattutto per aver onorato il mercato Dreamcast, realizzando quello che forse sarà l’ultimo capolavoro per il mitico 128 bit Sega. Ikaruga si candida come uno dei migliori shooter dell’anno e più in generale come il miglior titolo Dreamcast di questo 2002.

Voto Recensione di Ikaruga - Recensione


9.4

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