Recensione

Icewind Dale II

Avatar

a cura di Fabfab

Una nuova minaccia si sta profilando all’orizzonte nel nord del Faerun, meglio conosciuto come il Dorso del Mondo: diversi anni dopo che un gruppo di coraggiosi avventurieri, ormai consacrati come eroi nell’immaginario della popolazione aveva liberato Kuldahar dal male che incombeva, un esercito di goblin cala dal nord e pone sotto assedio la città portuale di Targos. Per aiutare la città nel momento di crisi la potente Neverwinter decide di inviare alcuni mercenari a supportare le truppe locali, tra cui il vostro gruppo.

GraficaIcewind Dale 2 (d’ora in poi abbreviato in ID2) è il seguito di un fortunato gdr uscito un paio d’anni or sono per opera dei tipi della Black Isle. Programmato sulla scia del clamoroso successo riscosso dal primo Baldur’s Gate, il primo Icewind Dale si presentava come un prodotto a sé stante, maggiormente incentrato sull’azione, con orde di nemici atti ad ostacolare continuamente il cammino dei nostri eroi.ID2 percorre la stessa strada utilizzando l’Infinity Engine già visto in Baldur’s Gate 2 e in Throne of Bhaal, il che, in sostanza, significa fondali 2D disegnati e renderizzati. Se da un lato questa scelta concorre in modo determinante a rievocare efficacemente il fascino e l’atmosfera del mondo dei Forgotten Realms, d’altro canto inizia a mostrare i suoi anni per quanto riguarda i personaggi, tutti fin troppo somiglianti l’uno all’altro; tale discorso non si applica per quanto riguarda la rappresentazione dei mostruosi nemici, via via sempre più grandi e mostruosi ma decisamente gradevoli e credibili nella loro raffigurazione grafica. Possiamo tranquillamente affermare che la grafica risulta, tutto sommato, pienamente funzionale al gioco, senza contare la possibilità di far girare questo ID2 anche su computer meno performanti, anche se non farà gridare al miracolo, specie di fronte a giochi come Neverwinter Nights.

Creazione del personaggioIn ID2 trovano applicazione le regole della 3a edizione di Dungeons & Dragons, assai apprezzate in quanto rendono possibile una quasi totale personalizzazione del proprio alter-ego: se in Baldur’s Gate, alla fin fine, guerrieri, maghi o chierici si assomigliavano tutti l’uno con l’altro, ora è invece possibile fornire ad ogni personaggio, anche di classe uguale, caratteristiche uniche che contribuiscono a differenziarlo totalmente dagli altri.E’ stato inoltre eliminato il sistema di determinazione casuale delle caratteristiche (che avveniva mediante un “virtuale” lancio dei dadi) a favore di un numero prestabilito di punti da distribuire tra le varie caratteristiche (Forza, Destrezza, Costituzione, Intelligenza, Saggezza, Carisma).Il concorso di tutti questi fattori contribuisce a rendere la fase di creazione del personaggio non più una banale formalità iniziale, bensì il punto focale del gioco. Sarà necessario valutare attentamente ogni elemento che decideremo di assegnare al personaggio perché un’errata distribuzione di abilità e svantaggi potrebbe rendere impossibile la vita “virtuale” del nostro eroe: creare, per esempio, un guerriero dalla Forza immane ma penalizzandone Intelligenza e Saggezza, lo renderebbe facile preda degli incantesimi di Charme o Dominio del primo sciamano goblin che incontra! E’ importante, poi, bilanciare le abilità di ogni protagonista tenendo ben presente le capacità degli altri membri del party. Come nel prequel, infatti, anche in questo ID2 saremo alla guida di un gruppo composto da 6 elementi che dovremo interamente creare all’inizio del gioco: in questo modo ci viene fornita la possibilità di generare esattamente i personaggi che desideriamo. D’altra parte, inevitabilmente, i nostri compagni diventano delle marionette prive di personalità, dei meri esecutori degli ordini loro impartiti: viene in questo modo perduta quella componente ruolistica implementata in modo eccelso il Baldur’s Gate 2. Chi ha infatti provato quest’ultimo titolo (dove si creava solo il protagonista, mentre gli altri elementi del party venivano arruolati nel corso dell’avventura) ricorderà con nostalgia le furiose litigate tra compagni di allineamento opposto o, addirittura, la possibilità di intrecciare relazioni amorose con altri personaggi…..scordatevi tutto! In ID2 guiderete solo un gruppo di automi ubbidienti, senza possibilità di interazione.

GameplayUna volta creato il party iniziale venite immediatamente proiettati al centro dell’azione o, per meglio dire, al porto di Targos, sotto attacco goblin: a voi l’arduo compito di aiutare gli inetti difensori della città a ricacciare a nord l’esercito invasore.Come già accennato, ID2 privilegia maggiormente i combattimenti e meno il gioco di ruolo: il che, in sostanza, significa linearità nello sviluppo della trama e orde di nemici dietro ogni angolo.Si tratta di una precisa scelta dei programmatori: se volete elementi più “gdr oriented” rivolgetevi altrove (Baldur’s Gate 2). In ID2 la trama, di per sé appassionante ed epica al punto giusto, permetterà pochissime deviazioni dal corso principale degli avvenimenti: ci sono diverse sotto-missioni, ma tutte molto circoscritte e mai troppo discoste dalla trama principale. In sostanza finirete per passare da un’avventura all’altra, da un combattimento all’altro fino all’inevitabile scontro finale.I nemici infestano ogni angolo del Dorso del Mondo, quindi i combattimenti rappresentano il piatto forte di quest’avventura: sono molti e spesso assai complessi. Non di rado vi troverete nella necessità di dover ricaricare il gioco: ogni combattimento fa storia a sé e spesso, per elaborare una strategia vincente, è necessario morire almeno una volta, per rendersi conto della tattica migliore da adottare la volta successiva. Ma questo fa parte del divertimento: ogni sciamano, orco, mago, vi darà filo da torcere, non potete dare nulla per scontato ed avanzare a testa bassa non sempre è l’opzione migliore. I nemici presenti sono di diversi tipi e razze, tutti egregiamente riprodotti come descritti sui vari manuali di D&D.Il sistema di controllo, infine, risulta molto funzionale al gioco: tutti i tasti e gli indicatori sono facilmente accessibili da un menù posto nella parte bassa dello schermo. La possibilità di assegnare le azioni a tasti specifici, inoltre, velocizza ulteriormente le operazioni.Il party viene manovrato attraverso il classico sistema “punta e clicca”, mentre è stata mantenuta, nei combattimenti, l’essenziale possibilità di mettere il gioco in pausa mediante pressione della barra spaziatrice, in modo da poter dare comodamente gli ordini ai vari membri del party in qualsiasi momento durante lo scontro.

SonoroLa colonna sonora del primo Icewind Dale è stata, probabilmente, uno dei migliori accompagnamenti per un gioco mai composti: anche l’accompagnamento di ID2, comunque, se la cava egregiamente, rendendo appieno le atmosfere dei freddi regni del nord.L’adattamento italiano non è male, anche se l’essere ricorsi solo a pochi doppiatori ha comportato l’inserimento, da parte degli stessi, di molte voci in falsetto (necessarie per differenziare la parlata dei molti personaggi che incontrerete) che un po’ stonano con il resto dell’ambiente.Nel complesso comunque l’adattamento può ritenersi più che soddisfacente!

LettureUn altro aspetto che risulterà molto gradito ai giocatori di ruolo è la presenza di una notevole componente testuale all’interno del gioco.Per ogni personaggio del party è presente un background approfondito; ogni abilità, magia, caratteristica è accuratamente descritta da esaurienti didascalie. Ogni oggetto, arma o artefatto magico che troverete ha una sua storia accuratamente riprodotta sulla scheda dello stesso; vi imbatterete spesso in veri e propri volumi che narrano la storia del Faerun o episodi della vita di più o meno conosciuti eroi. Disporrete inoltre di un diario personalizzato dove verrà annotata ogni vostra impresa e che vi aiuterà a capire cosa fare nel caso rimaniate bloccati…Se vorrete leggere interamente questa enorme mole di informazioni, probabilmente la durata del gioco raddoppierà!

HARDWARE

Pentium 350mhz o AMD 400mhz, 64mb RAM, scheda video e audio compatibile DirectX

MULTIPLAYER

Si

– sistema di gioco collaudato

– regole della 3a edizione ben implementate

– grande atmosfera fantasy

– pochi elementi da gdr

– troppi combattimenti

7.5

Per concludere, Icewind Dale II è un gran bel gioco, ma risulta essere, né più né meno, la versione aggiornata del suo predecessore.

Se avete apprezzato il primo episodio vi divertirete anche adesso; ma se i combattimenti continui non rappresentano per voi una valida prospettiva, forse è meglio che cerchiate di recuperare il buon, vecchio Throne of Bhaal, decisamente più “gioco di ruolo” rispetto a ID2.

Personalmente lo consiglio senza riserve.

Voto Recensione di Icewind Dale II - Recensione


7.5

Leggi altri articoli