Recensione

ISS 2

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a cura di Maxnikk

A che gioco giochiamo?Finalmente ci siamo! Dopo le numerose richieste pervenute ci siamo procurati una copia di ISS2, l’abbiamo provata a fondo e siamo ora pronti a fornirvi un’esaustiva recensione nella quale mettiamo a nudo pregi e difetti del titolo Konami in modo tale da aiutare voi lettori, per quanto ci è possibile, nei vostri acquisti.Innanzitutto è opportuno fare un po’ di chiarezza riguardo a questo titolo.Ogni volta che si parla di giochi di calcio targati Konami siamo soliti operare una distinzione netta tra due opposte filosofie: quella prettamente simulativa della serie Winning Eleven/Pro Evolution Soccer e quella più arcade e spettacolare della saga diJikkyou World Soccer/ International Superstar of Soccer.Fin qui la situazione è abbastanza chiara. Con ISS2, però, vengono mischiate le carte in tavola. Il team di sviluppo KCEO ha, in buona sostanza, intrapreso una nuova strada che si allontana da quella tradizionale e strizza l’occhio ai “cugini” di Konami Tyo (gli sviluppatori di Winning Eleven/Pro Evolution Soccer).Il risultato di questo cambio di direzione è un titolo ibrido, né completamente simulativo, né completamente arcade, bensì una sorta di mix che prende decisamente una nuova direzione: se positiva o negativa, questo è quello che cercheremo di mettere in luce.Mettiamo comunque subito in chiaro una cosa: ve le ricordate le galoppate palla al piede, i dribbling ripetuti, i goal in rovesciata che sembravano la cosa più naturale del mondo in ISS64? Sì? Bene, dimenticateveli perché qui le cose si sono fatte più serie…

Lo sport più bello del mondoPrima di entrare nel cuore del gioco è bene spendere qualche parola sulle opzioni presenti in ISS2.Oltre alla classica “Amichevole”, che ci proietta nel vivo del gioco consentendoci di scegliere una tra le 58 nazionali presenti, abbiamo la “Coppa Internazionale” che si articola in tre fasi distinte: eliminatorie regionali, gironi di campionato e torneo finale ad eliminazione diretta. Il giocatore può, a sua discrezione, incominciare dalle eliminatorie oppure dai gironi.Chi non fosse soddisfatto di questa opzione può optare per il “Campionato Personalizzato” e decidere, nello specifico, il tipo di torneo ed il numero delle squadre partecipanti.Abbiamo poi la modalità “Allenamento”, nella quale potremo correre su e giù per il campo, provando azioni, tattiche e combinazioni particolari, nonché affinare la nostra abilità nel calciare punizioni e una modalità “Campionato Internazionale” splittata in 2 tornei, uno europeo ed uno americano.Per i più esigenti abbiamo, infine, un’opzione che consente di modificare ogni squadra ed ogni giocatore, agendo su un’innumerevole serie di parametri. La cosa risulta di particolare utilità perché ISS gode della licenza FifPro e quindi alcune squadre non presentato i nomi reali dei giocatori. Tra queste è da segnalare il Brasile che sfoggia un’improponibile difesa basata su Kabou e Robero Kardos, mentre in attacco può schierare nientemeno che la coppia Rivasko e Donaugo…

Palla al centroCome vi abbiamo anticipato sopra dobbiamo subito dimenticare i dribbling ripetuti, le esaltanti discese palla al piede e le facili rovesciate. Basta dire che dopo due mesi di test solo una volta sono riuscito a segnare un goal spalle alle porta e ho potuto farlo solo perché tra le caratteristiche del giocatore in questione questa era presente.In ISS2, infatti, le peculiarità di ogni giocatore fanno davvero la differenza, così come lo stato di forma dei singoli. Questo, in sostanza, si traduce in un livello di realismo più accentuato di cui il giocatore deve tener conto al fine di mettere in campo la miglior formazione possibile.Un’altra cosa che subito balza all’occhio è che la palla non è più incollata al piede. Questo significa che, durante la corsa, sarà più facile per l’avversario portarcela via.Anche la risposta dei giocatori ad un repentino cambio di direzione è mutata rispetto a quanto visto in ISS64. Ogni cambiamento di direzione richiede molto più tempo per essere effettuato in quanto il giocatore, realisticamente, deve rallentare, fermarsi, girarsi e procedere poi nel senso che abbiamo deciso.Per quanto riguarda i passaggi dobbiamo notare come gli stessi richiedono maggiore attenzione per essere finalizzati con successo: il portatore di palla, infatti, deve volgere lo sguardo verso il compagno e calibrare con precisione la potenza del tiro. Discorso a parte per il cosiddetto passaggio filtrante (in tal caso suggerirei di impostare “manuale” e non “automatico” nel menù opzioni) dove l’IA del nostro compagno di squadra lascia molto a desiderare: spesso infatti lo vedremo proseguire la sua corsa mentre il difensore avversario ha già provveduto ad intercettare il nostro tiro…Da apprezzare, invece, la possibilità di andare incontro al pallone come pure una buona reattività dei giocatori in caso di contrasto.Veniamo quindi alle punizioni. Tralasciamo alcune “sviste”arbitrali che, in certi, casi sono fin troppo evidenti (ma forse anche questo è indice di realismo perché anche gli arbitri possono sbagliare) e parliamo del tiro in porta che mai è stato così facile.Se ben mi ricordo in ISS64 non era così semplice segnare su calcio piazzato. In ISS2, invece, una volta compresa la meccanica del tiro, le percentuali di successo rasenteranno il 100%, soprattutto se il giocatore deputato a calciare le punizioni sarà uno specialista come Zidane, Del Piero o Rivaldo (anche se dovrei dire “Rivasko”…)Analogo discorso per i rigori, vero terno al lotto per i portieri che non dispongono di nessun indizio per capire dove andrà a finire la palla. Un consiglio: se giocate contro un vostro amico sbirciate il dito sul joypad… è l’unico modo per capire dove calcerà…Veniamo, infine, ai portieri dove si evidenziano i maggiori problemi a livello di IA.Abbiamo già detto che sui calci di punizione non c’è nulla da fare; parliamo ora dei classici tiri in porta con palla in movimento. Se il tiro è alto l’estremo difensore si esibirà spesso in spettacolari quanto efficaci voli plastici, per poi subire, invece, goal rasoterra assolutamente evitabili. Problemi anche sulle uscite al limite dell’area di rigore con il difensore che sta ripiegando in tutta fretta per recuperare un pallone pericoloso: in questo caso, infatti, portiere e difensore tendono spesso a combinare un bel pasticcio favorendo di norma l’attaccante avversario.Attaccante che, sui tiri tesi indirizzati dalle fasce all’interno dell’area piccola potrà trovare nello stesso portiere in fase di ripiegamento un inaspettato alleato che, tuffandosi, realizzerà il più classico degli autogol.

GraficaI ragazzi di KCEO hanno compiuto un lavoro più che buono per quanto riguarda il comparto estetico del gioco.Gli stadi sono tutti realizzati egregiamente e le ombre che proiettano sul campo di gioco variano col variare dell’ora del giorno e della situazione atmosferica.Non convince, invece, il pubblico sugli spalti che ci è sembrato ancora troppo “spalmato” e viziato da un fastidioso effetto di flickering (a onor del vero devo dire che utilizzando la scart al posto del cavo video-composito la situazione migliora).Il terreno di gioco è riprodotto con estremo realismo ed attenzione per i dettagli: non a caso le zone del campo generalmente più calpestate (l’area piccola, la zona dei corner…) presentano texture più chiare e sfumate.Ottimo lavoro anche per quanto riguarda modelli poligonali ed animazioni dei 22 in campo.I giocatori più famosi sono tutti facilmente riconoscibili proprio perché ben caratterizzati: pensiamo a Bartez, Petit, Zidane, Davids o Beckham… riprodotti fedelmente non solo nell’aspetto, ma anche nella postura e nell’andatura.Qualche appunto lo si potrebbe muovere ai movimenti dei portieri durante i replay (ce ne sono di due tipi: uno a telecamera fissa e un altro gestibile direttamente dal giocatore), ma sarebbe proprio un andare a cercare il pelo nell’uovo.Belle anche le scene di intermezzo e di esultanza dopo un goal, sebbene l’effetto sfocatura che si nota in questi casi pare un po’ troppo invasivo.

SonoroL’aspetto tecnico che più mi ha colpito della realizzazione di ISS2 è il sonoro.Praticamente perfetta l’implementazione dei cori da stadio, con fischi, trombe e quant’altro, il tutto perfettamente armonizzato con l’evolversi della partita e le differenti situazioni di gioco.Apprezzabile anche la voce dello speaker, in questo caso Carl Chapman, annunciatore ufficiale dello stadio del Chelsea, che scandisce, di volta in volta, i nomi dei marcatori.Ottima la telecronaca affidata a Dimitri Canello e Maurizio Iorio i cui commenti, in più di un caso, ci strapperanno qualche sorriso. Personalmente la ritengo la migliore mai implementata in un titolo calcistico: è perfettamente in linea con il ritmo della gara e trasmette davvero le sensazioni e le emozioni tipiche di una partita.Peccato che, di tanto in tanto, il buon Maurizio Iorio si lasci andare a qualche uscita non proprio felice. Non penso che il portiere di Trinidad e Tobago o dell’Honduras, ad esempio, possa essere definito un giocatore di fama internazionale come, invece, lui stesso afferma a più riprese…

LongevitàGiudicare la longevità di un titolo calcistico significa, a mio parere, trovare una sorta di equilibrio tra il single player e il multiplayer.Giocato in singolo ISS2 è sì divertente ma, dopo aver fatto la necessaria pratica, anche il livello “difficile” potrà essere superato con una certa facilità.Discorso completamente opposto qualora possiate giocare al titolo Konami in compagnia di un amico. In questo caso il gioco diventa praticamente eterno.

Apprezzabile realizzazione tecnica

Telecronaca assolutamente verosimile

Estrema customizzabilità di squadre e giocatori

IA generale da migliorare

I portieri sono “una mina vagante”

Un ibrido che deve ancora perfezionarsi

8

International Superstar of Soccer 2 è un gioco che gode indubbiamente di una pregevole realizzazione tecnica e di un alto grado di divertimento. Non abbiamo ancora provato a fondo Fifa 2003 per poter fare un confronto ma, al momento, il titolo Konami è da considerarsi come il miglior gioco di calcio presente su GameCube.

Resta il fatto che, sia i puristi di Winning Eleven/Pro Evolution Soccer, sia i fans di ISS “vecchia maniera” potrebbero non trovarsi completamente a proprio agio.

Il tentativo fatto da KCEO di armonizzare insieme caratteristiche e stili di gioco nettamente diversi ha prodotto un ibrido molto interessante, ma che presenta ancora un certo margine di miglioramento. Non del tutto simulativo, ma neppure completamente arcade, ISS2 traccia una nuova strada nell’ambito dei giochi calcistici su console, ma non riesce ancora a percorrerla fino in fondo.

Un titolo, comunque, da tener presente e che consiglio vivamente a tutti coloro che possono giocarlo in compagnia di un amico.

Voto Recensione di ISS 2 - Recensione


8

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