Recensione

IGPX: Immortal Grand Prix

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a cura di rspecial1

Il genere dei titoli di corsa si è sempre distinto per la sua grande varietà e possibilità di offrire esperienze di gioco nuove; non sono da meno quelli futuristici, che vanno dal classico F-Zero della Grande N a Wipeout per passare attraverso Extreme G di Acclaim e tanti altri. In tutti però si ha sempre a che fare con un veicolo futuristico non troppo lontano da quelli attuali, ovvero macchine, semi-astronavi o supermoto. Alla Bandai-Namco hanno pensato che fosse ora di usare anche i robot per darsi battaglia sulle piste, ed ecco che nasce cosi questo Immortal Grand Prix, dove la potenza e violenza dei mech si unirà all’alta velocità per cercare di offrire una nuova esperienza di gioco nel panorama ormai stantio della Playstation 2.

Dai cartoni ai poligoniCome molti di voi non sapranno, almeno io ne ero all’oscuro prima di effettuare questa recensione, IGPX è una serie animata nipponica e ad essa si è ispirata la società giapponese per dar vita a questo tie-in. Il titolo è molto classico, dopo una breve introduzione nella quale lo stile ad anime si mixerà con quello della grafica del gioco avremo modo di scegliere se giocare da soli o nella modalità multigiocatore. Ovviamente quello che ci interessa maggiormente è vedere la modalità principale per i più solitari degli spiriti ludici, quindi eccoci di fronte ad opzioni molto classiche come la scelta del livello di difficoltà ed altri elementi concernenti l’audio o la disposizione dei pulsanti sul pad. Il titolo si svilupperà sulla storia di un giovane pilota che dal nulla dovrà diventare il campione assoluto della IGPX, proprio per questo motivo inizierete a gareggiare dalla terza categoria del campionato con a disposizione un misero robot con delle caratteristiche non troppo entusiasmanti. Lo scopo del gioco è semplice, arrivare primi in tutte le gare per ottenere più punti (il primo classificato ne avrà 15, mentre il secondo 10 e cosi in modo decrescente) e soldi; proprio i soldi rivestiranno il ruolo principale della sezione strategica del titolo, infatti non solo avrete la possibilità di acquistare con essi nuove parti, armi o semplici componenti per il mezzo, ma anche ripararlo o prenderne di completamente nuovi. Sarà molto importante capire quale parte possa essere più idonea al nostro stile di guida e quale meno, decidendo cosi se avere un mech veloce ma debole oppure resistente ma lento, o ancora un incrocio tra i due. La possibilità di cambiare colore è solo accessoria, ma vi consigliamo di fare attenzione durante le gare poiché le riparazioni dai danni subiti a fine partita saranno quasi sempre accompagnate da un conto salatissimo. Una volta compreso il meccanismo del gioco bisognerà vincere ogni gara singolarmente, solo cosi sbloccheremo quella seguente…tutto questo fino alla fine del campionato di prima categoria.

Più che correre, colpisci!!Il gameplay di questo Immortal Grand Prix si basa non sulle gare ma sulla battaglia in pista tra i vari partecipanti; il primo a tagliare il traguardo infatti vince, come scontato che sia, ma per arrivarci dovrete sempre battervi con i nemici. Proprio per questo scopo i programmatori hanno deciso di implementare un sistema di guida del mezzo affidato solo allo stick di sinistra, in modo da poter assegnare ai diversi tasti una specifica funzione che ne faciliterà la vittoria finale. I tasti ci permetteranno di girarci, correndo di spalle, funzione di frequente utilizzata quando saremo in prima posizione, con a disposizione un turbo da usare durante la corsa, che aumenterà, dopo essere stato usato, in pochi secondi, un mega turbo da attivare solo nell’ultimo giro e che ci darà un bel vantaggio su tutti gli avversari e, come logico attendersi, la possibilità di distruggere il nemico; a nostra disposizione armi, lame, ma anche pugni e calci oltre l’uso di oggetti particolari utilizzabili modificando il mech in modo idoneo. La novità più interessante del gioco è la possibilità di compiere vere e proprie combo durante la gara, come anche le varie proiezioni che lanceranno i robot lontanissimo facendogli effettuare parecchi danni.

L’ingranaggio che non vaAnche se l’idea alla base di questo tie-in non è malvagia è la sua realizzazione e messa in atto che lascia a desiderare, infatti ad un numero esiguo di robots si aggiunge un mech design mediocre ed un generale mal funzionamento del sistema di gioco. Troppe volte dovremo cavarcela da soli, mostrando a tutti quanto sia potente il nostro eroe e quasi inutili gli altri, ma anche il semplice gareggiare non è divertente, vista la grandezza degli stages è impossibile effettuare una curva in malo modo, mentre per il resto il computer ha in tutta franchezza una IA troppo sviluppata, quasi come se volessero di proposito tagliarci fuori dalle competizioni rendendo gli avversari molto forti e resistenti. Anche le varie opzioni di gioco sono deboli e poco stimolanti, anche se nel VS qualche bella soddisfazione si riesce ancora oggi ad avere, ma più per la presenza di una persona che per il gioco vero e proprio.

Manga, portami viaPoligoni pochi, molto pochi, dettagli pochi, molto pochi, fondali vuoti privi di animazioni; questo è ciò che si presenterà agli occhi dei poveri sventurati che metteranno questo dvd nella loro Playstation 2. Graficamente il gioco non raggiunge neppure gli standard di sufficienza della console, con un uso di texture di bassa qualità ed effetti speciali (le scintille su tutte) fatti male e brutti da vedere. Le musiche sono carine ed orecchiabili, peccato siano poche e troppo ripetitive, se poi odiate la techno le disattiverete subito; peccato anche per i campionamenti vocali che lasciano il tempo che trovano e fanno da ciliegina sulla torta ad un prodotto appena sufficiente e nulla più sotto tutti i punti di vista.

– Carine le musiche

– Buona idea

– Grafica da prima generazione di titoli PS2

– Giocabilità confusa e poco chiara

– Poche modalità di gioco

5.5

Immortal Grand Prix si presenta come un titolo di corse futuristiche ben caratterizzato nelle opzioni e nella possibilità di customizzare il proprio mech in ogni sua parte, aumentandone cosi il livello d’interesse da parte del giocatore se non fosse che…il titolo risulta troppo mediocre sia nella storia che nella realizzazione, con una grafica inadeguata ed un sonoro per palati forti.

Con una maggior cura nel sistema di guida e con un migliore gameplay il titolo sarebbe stato un prodotto interessante, peccato che non sia cosi.

Voto Recensione di IGPX: Immortal Grand Prix - Recensione


5.5

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