ICO
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a cura di Ryuken
Ragazzi miei che dire, qui ci troviamo di fronte allo stato dell’arte fatto videogioco. Tempo fa lessi alcune recensioni che trattavano la versione NTSC Jap di questo ICO e con stupore mi accorsi dei voti altisonanti affibbiati a questa che, di primo acchito, sembrava la solita avventura fantasy condita però, a dire il vero, da una grafica molto interessante che è divenuta poi allucinate, come del resto tutto il gioco, una volta che Sony ci ha gentilmente fornito il titolo definitivo in versione Pal.Perché ICO sia stato poco pubblicizzato questo non lo so e francamente non lo comprendo, molti altri giochi mediocri hanno goduto in passato di campagne faraoniche su riviste e media del settore, ma forse una spiegazione posso azzardarla: la bellezza di ICO è la miglior campagna pubblicitaria che si potesse fare e su questo non ci piove!Allora, vediamo di spiegare, se non avete avuto modo di leggere la preview, di cosa tratta ICO.
Una trama epicaICO è il nome di un ragazzino che ha avuto la sfortuna, o la fortuna (dipende dai punti di vista), di nascere cornuto (no, no, non in quel senso!).La leggenda narra che per ogni generazione nasce un bambino con le corna. Ico, il ragazzo con le corna di questa generazione, viene rapito dal suo villaggio e portato in un castello sperduto dove è rinchiuso in una tomba per essere sacrificato. Circondato dalla più assoluta solitudine Ico fa oscillare la tomba, riuscendo a farla cadere e a romperla, ritrovandosi così libero nel suolo sottostante. Qui inizia la sua/nostra/vostra avventura che vi vedrà impegnati nel riuscire a trovare il modo di uscire dal castello surreale, tetro e fantastico nel quale siete imprigionati.A complicare le cose ci si mette anche una ragazzina di nome Yorda che Ico trova e libera dalla sua prigione (anch’ella era destinata a essere sacrificata) e che si trova, per forza di cose, a proteggere nel tentativo di fuggire; ma anche Yorda, nonostante la sua area indifesa, è in grado di dare una grossa mano al nostro eroe grazie ai suoi poteri magici.L’aspetto della ragazzina è strano, sembra, anzi è, costantemente circondata da un’aura bianca, magica e misteriosa, come misterioso (ma neanche tanto, basta finire il gioco) è il motivo per cui gli spiriti del castello vogliano a tutti i costi rapirla per imprigionarla nuovamente.
Una piacevolissima sorpresaPur non essendo un gioco dal concept originale ICO è caratterizzato da uno storyline e una fattura tecnica pregne di fantasia e passione tipiche dai videogiochi made in Japan.Tutto quello che si deve fare qui è esplorare, combattere e girovagare per le vaste ambientazioni, l’elemento di novità sta nel fatto che il giovane eroe deve badare come una balia a Yorda che, da sola, non è in grado di difendersi; per cui dovrete trovare il modo di scovare la via di fuga lasciandola il meno possibile da sola, perché per forza di cose in alcuni frangenti lo dovrete fare a causa del fatto che la fanciulla indifesa, non è in grado di saltare, arrampicarsi, correre e rimanere appesa come Ico.Come ogni adventure che si rispetti, ICO, prevede tutta una serie di enigmi e puzzle la cui risoluzione varia man mano nel proseguo dell’avventura.All’inizio ve ne saranno alcuni relativamente semplici (sposta la leva, spingi la cassa, ecc), di rodaggio, più avanti le cose si faranno assai complicate. Più volte vi capiterà di non riuscire a capire come procedere, ma ricordate: la soluzione più semplice e assurda è sempre quella giusta, provare per credere.Il nostro ragazzo con le corna dovrà anche combattere per proteggere la sua principessina: all’inizio del gioco, e sparsi per le locazioni, troverete dei bastoni di legno da utilizzarsi nei combattimenti contro le ombre, delle specie di spettri completamente neri dei quali si vedono solamente gli occhi azzurri.Fra i due protagonisti c’è anche il modo, seppur molto semplice, di comunicare, ovvero: quando Ico deve chiamare Yorda, e questa si trova nelle vicinanze, lo farà in modo calmo con voce fioca, mentre quando questa sarà lontana urlerà a mo di tirolese.Spesso vi capiterà di dover rallentare perché Yorda non riesce a reggere il vostro passo, vi consiglio, in questi casi, di prenderla per mano e trascinarla con voi (e sì, è anche possibile fare ciò).Quanto appena descritto è solo una manciata delle innumerevoli azioni che si possono realizzare, oltre a queste potrete: camminare, correre, saltare, arrampicarvi in vari modi (su corde e catene, o tubi e cornicioni), sporgervi, rimanere appesi e combattere sia a mani nude che armati.Il controllo del personaggio principale è assai intuitivo e ben realizzato, esso risponde magistralmente ai comandi impartitigli e farlo muovere, anche nei momenti clou, non è mai impresa impossibile grazie anche all’implementazione di telecamere che non adottano delle inquadrature fisse le quali avrebbero potuto limitare la visuale. In questo gioco è infatti importantissimo l’elemento esplorativo che, di fatto, si dimostra fondamentale per la risoluzione degli eventi, lo scopo in fondo non è altri che scappare dal castello e per scappare da un luogo sconosciuto l’unica cosa da fare è quella di esplorarlo per benino. Per far ciò in un videogioco, converrete con me, che risultano fondamentali le inquadrature e il sistema di monitoraggio delle locazioni che devono essere di prim’ordine; ICO sotto questo aspetto è assolutamente ben coperto.Ah! Quasi mi dimenticavo di dirvi che sarà possibile salvare la posizione su memory card, solamente quando vi troverete in prossimità di un divano verde e che per salvare dovrete sempre essere in compagnia di Yorda, nel caso in cui vi trovaste solamente con Ico non sarà possibile salvare quindi dovrete trovare il modo di far arrivare lì anche la cooprotagonista dell’avventura.
Graficamente stupefacenteAppena ho inserito il DVD di ICO nella PS2 è partito un lungo filmato introduttivo d’atmosfera che mi ha mostrato il viaggio del povero ragazzino verso il suo luogo sacrificale.Non potevo credere ai miei occhi, un filmato talmente bello e allucinante non l’avevo mai visto in vita mia: l’atmosfera magica che traspariva da esso era incredibile. Poi, tirata su la mascella dal pavimento, mi sono parzialmente ripreso ed incuriosito ho voluto frettolosamente iniziare l’avventura vera e propria per verificare come si comportava il motore grafico del gioco.Beh anche qui, fin dalle prime battute, sono rimasto esterrefatto: mai visti ambienti così belli, dettagliati, fantasticamente riprodotti, enormi e d’atmosfera.Tutto in ICO è avvolto da un alone di magia, da un qualcosa di indescrivibile a parole che si può provare solo giocando a questo capolavoro visivo.I nostri protagonisti sono disegnati con un eccellente tratto nipponico che gli dona grazia nei movimenti grazie ad un livello d’animazione, che oserei dire, perfetto.Ico e Yorda, ognuno secondo le proprie caratteristiche, si muovono in maniera realistica: il ragazzo corre più veloce, è più forte e si dimostra più intraprendente, l’indifesa donzella ha invece un andamento incerto, dal fare pauroso e timido.Gli effetti di luce ed ombra si sprecano in un’orgia di esaltazione videoludica, i poligoni sono numerosissimi e ricoperti da delle texture spaventosamente dettagliate che non lasciano trasparire il benché minimo difetto e spigolo.Non mancano poi dei veri e proprio tocchi di classe, come la polvere che cade dai vecchi gradini dell’enorme castello, nel quale siete imprigionati, ogni qualvolta ci si cammina sopra.Ci sarebbero anche da descrivere tantissime altre cose, ma rischierei di ripetermi, sappiate solamente che PS2 non è mai stata sfruttata così bene, ICO mette in luce le vere potenzialità della console Sony, la quale sembra proprio intenzionata a tirare fuori gli artigli proprio in contemporanea con l’uscita delle macchine della concorrenza.Se eravate dubbiosi sulle potenzialità di PS2, beh, ICO spazza via qualsiasi magagna tecnica si credeva legata all’hardware del mostro nero a 128 Bit.
L’audio non è da menoPoteva un tale capolavoro visivo non essere accompagnato da un sonoro all’altezza? Certo che no! ICO non è ricco di colonne sonore, tutt’altro, ma è zeppo di effetti d’atmosfera che immergono come non mai in un gioco del genere.Il silenzio rotto dal sibilo del vento, dal richiamo di Yorda ad Ico (e viceversa), dal cinguettio degli uccelli, dall’improvviso apparire dai mostri ombra, creano una suspance immensa, un’atmosfera tipica dei prodotti del Sol Levante quelli che lasciano davvero il segno nel cuore dei videogiocatori di vecchia data.In un gioco come questo, troppe colonne sonore avrebbero rovinato l’atmosfera surreale; quelle poche presenti sono assai melodiche, tranquille e rilassanti, in altre parole, magiche come tutto il resto.Peccato solamente che il parlato non sia stato interamente doppiato nella nostra lingua madre, ma, per noi nippofili, questo è solamente un altro elemento di esaltazione soprattutto perché il notevole doppiaggio implementato è accompagnato da dettagliati sottotitoli in italiano che non presentano il minimo errore di trascrizione.
Impugnare il DualShock 2 non è mai stato così bello!L’esperienza di gioco è di quelle che lasciano il segno, l’immediatezza è alla base di questo prodotto che mette subito a suo agio il videogiocatore anche quello meno esperto, certo le sezioni esplorative sono molto vaste e gli enigmi non sempre di facile risoluzione, ma un poco di fatica bisogna pur farla se si vuole godere dei risultati.Senza incertezza vi posso dire che ICO sotto il piano della giocabilità è in assoluto il miglior action-adventure presente su PS2 e, al momento, surclassa qualsiasi altro prodotto della concorrenza sia esso per altre console che per PC.L’unico punto debole di questa mastodontica produzione Sony è da ricercare nella longevità che è inversamente proporzionale all’intensa esperienza di gioco.Intendiamoci bene, se non avrete fretta di finire ICO e vorrete godervi con calma lo sviluppo degli eventi, nessun problema; le cose si complicano un pochetto nel caso in cui siate particolarmente bravi con gli action-adventure e siate nel contempo maniaci dei bei giochi tanto da rimanere incollati al monitor per 5/6 ore al giorno.In quest’ultimo caso rischiate di finire l’avventura davvero troppo in fretta, ma dubito che la maggior parte degli utenti fra scuola e lavoro abbiano, tutti i giorni, tanto tempo da dedicate alla fida PS2.Certo uno sforzo maggiore per rendere più duratura quella fantastica esperienza emozionale di nome ICO, sarebbe stato ben accetto ma avrebbe voluto dire sfiorare la perfezione e, si sa, nessun videogioco è perfetto e nemmeno le pietre miliari sono esenti da piccoli difetti.
Stupefacentemene bello.
Grafica di un altro pianeta.
Esperienza di gioco mistica.
Protagonisti azzeccati.
Immediatezza e difficoltà di gioco ben calibrate.
Audio d’atmosfera.
Storyline bellissimo.
A parte la mezza magagna della longevità nulla.
9.4
Cos’altro aggiungere a commento di un gioco di tale fattura, non saprei…..l’unico consiglio che vi do è quello di correre a svaligiare il vostro negoziante di fiducia,
Non ne rimarrete delusi. Ah, quasi dimenticavo, aspettate però fino al 23 di Marzo giorno in cui il gioco giungerà ufficialmente in Italia.
Voto Recensione di ICO - Recensione
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