Recensione

I Simpson: il videogioco

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a cura di Falconero

Sin dalla nascita della serie televisiva, nell’ormai lontano 1989, la famiglia Simpson rappresenta un vero e proprio fenomeno mediatico, che grazie ad un satira pungente ed un’irriverente comicità, è stata capace di “stregare” milioni di persone con estrema facilità. Nonostante tutto, il rapporto tra il capolavoro di Matt Groening ed i videogames non è mai stato idilliaco; i titoli ispirati alla vita di Springfield, pur dimostrandosi divertenti e piacevoli da giocare, non sono mai stati riusciti ad ottenere lo stesso successo della serie televisiva, attestandosi su degli standard di sostanziale mediocrità. A distanza di quasi 5 anni dall’uscita dell’ultimo The Simpson: Hit & Run, la famiglia più amata d’America debutta su PSP con The Simpsons: Il gioco, un action game tanto bizzarro quanto divertente. Che questo sia l’anno della consacrazione videoludica? Scopriamolo insieme.

Il mondo ha bisogno dei Simpson!The Simpsons: The Game potrebbe essere definito come il più classico dei platform, se non fosse per la presenza di protagonisti d’eccezione come Homer, Marge, Lisa, Maggie e Bart. La modalità principale è divisa in una serie di missioni, durante le quali sarete solitamente costretti a prendere il controllo di due tra i membri della famiglia Simpson; vi capiterà quindi di procedere con l’accoppiata Homer e Bart, Bart e Lisa o ancora, Marge e Maggie. La composizione di queste “squadre”, non sarà affatto casuale, ma bensì studiata appositamente per permettervi di superare determinate situazioni di gioco. Ogni membro della famiglia potrà infatti contare su alcune abilità speciali; Homer potrà per esempio trasformarsi in un enorme palla di lardo per schiacciare qualsiasi creatura ostile, Marge utilizzerà il suo megafono per ipnotizzare a “suon di prediche” chiunque dovesse incrociare il suo cammino – per poi costringerlo ad eseguire specifiche azioni – Lisa si avvarrà del suo inseparabile sassofono per seminare caos e distruzione, Bart avrà come arma principale la sua famosissima fionda per colpire indisturbato bersagli a distanza e Maggie, nonostante l’apparente inutilità, sarà fondamentale per attraversare passaggi molto piccoli, al fine di raggiungere determinate zone degli scenari. Nel corso di una missione, vi sarà possibile passare da un personaggio all’altro senza alcun tipo di limitazione; in base alle specifiche situazioni di gioco, avrete quindi la facoltà di scegliere quali abilità usare. Nel caso in cui uno dei due componenti del team dovesse “cadere in battaglia”, assumerete istantaneamente il controllo dell’unico sopravvissuto; a questo punto potrete “resuscitare” il vostro compagno o in alternativa aspettare qualche secondo per la rinascita automatica. Inoltre, se per una serie di malaugurati eventi doveste essere messi al tappeto con entrambi i personaggi, sappiate che oltre a dover ricominciare il livello sarete costretti ad assistere al celebre “Ha-haa!” di Nelson. Fate attenzione, in questi frangenti potrà rivelarsi molto meno divertente di quanto ve lo ricordiate!

Gameplay & LongevitàIl gameplay è forse l’aspetto più discutibile di questo titolo; nonostante una meccanica di gioco semplice ed intuitiva, l’esiguo numero di azioni disponibili per ogni personaggio, potrebbe suscitare un senso di forte monotonia con il passare delle ore. Indipendentemente dall’ambientazione, sarete infatti costretti a ripetere gli stessi attacchi in continuazione, senza alcun tipo di variazione in base ai nemici da fronteggiare. In questo senso, l’intelligenza artificiale dei vostri avversari non si dimostrerà particolarmente stimolante in molte situazioni; combattendo uno contro uno, non correrete quasi mai il rischio di essere sconfitti, mentre se doveste avere a che fare con una gran moltitudine di nemici contemporaneamente, la situazione cambierà drasticamente. Nonostante tutto, grazie ad ambientazioni e nemici discretamente vari, questo piccolo “limite” passerà in secondo piano, specialmente agli occhi degli appassionati. La disposizione dei tasti della PSP si dimostra adatta a questo tipo di gameplay e di conseguenza, non sarà fonte di frustrazione né tantomeno di eventuali difficoltà in-game. L’unico elemento che potrebbe crearvi qualche problema durante il gioco è la telecamera; ruotarla manualmente potrebbe condurre ad angoli morti, determinando una notevole difficoltà di movimento e di orientamento.

La longevità non è sicuramente tra i punti forti di questo titolo. Le sole 16 missioni disponibili, pur richiedendo una discreta quantità di tempo per essere portate a termine, non vi terranno impegnati per molto, specialmente dopo che avrete padroneggiato adeguatamente il gameplay. La modalità cooperativa – non esente da difetti di realizzazione – riesce in parte a sopprerire a questa mancanza, senza però riuscire nell’intento di incrementare esponenzialmente la longevità del prodotto. In sintesi, solo i veri amanti della serie saranno in grado di apprezzare – e di conseguenza rigiocare – questo titolo; se non foste tra questi, ponderate bene l’acquisto.

Comparto tecnicoDal punto di vista tecnico, questo titolo si attesta su dei discreti standard. Il comparto grafico, interamente realizzato con in cell shading, appare bello da vedere e del tutto fedele alla serie televisiva; l’impatto visivo con le ambientazioni è quindi affascinante e coinvolgente, soprattutto perché, tutti gli amanti della famiglia Simpson, avranno modo di ritrovarsi in luoghi tutt’altro che sconosciuti. I personaggi, anch’essi forti di una buona resa grafica, godono di una cura dei dettagli di prim’ordine; ogni minimo elemento che li contraddistingue nell’edizione originale, è stato infatti riproposto adeguatamente. Le animazioni, comprese quelle dei superpoteri posseduti dai membro della famiglia Simpson, sono appariscenti e sostanzialmente di buona fattura. Il medesimo concetto vale anche per le sequenze d’intermezzo, che grazie ad una realizzazione in 2D, si dimostrano stilisticamente in linea con la serie televisiva. Il comparto audio, nonostante alcune mancanze rispetto alle edizioni next-gen, chiaramente legate a problematiche di spazio, è anch’esso più che sufficiente. La presenza di un buon doppiaggio originale, si dimostra fondamentale per creare un’atmosfera molto “familiare” ed inoltre le musiche di sottofondo, così come gli effetti sonori – seppur ripetitivi – sono gradevoli e adeguati al contesto; una volta che vi sarete calati in questa realtà videoludica, vi sentirete nel vivo dell’azione, proprio come se faceste parte di un episodio in tv!

– Semplice ed intuitivo

– Fedele alla serie tv

– Divertente

– Monotono e ripetitivo

– Si finisce presto

– Gameplay limitato

7.2

Alla luce di ciò che ci viene proposto, The Simpsons: The Game si dimostra un titolo sostanzialmente valido, capace di regalare un’esperienza di gioco piacevole e soprattutto divertente. Nonostante una longevità non eccelsa, il buon gameplay, unito ad un ottimo comparto tecnico, permetterà agli appassionati della serie televisiva di immergersi nella realtà “Springfieldiana” con estrema naturalezza. In definitiva, se foste amanti di Homer e famiglia, questo titolo non potrà assolutamente mancare alla vostra collezione; perdervi una così pregevole riproduzione del bizzarro mondo di Matt Groening, sarebbe un peccato!

Voto Recensione di I Simpson: il videogioco - Recensione


7.2

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