Recensione

House Of The Dead 3

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a cura di Noldor

La famosa saga di caccia agli zombie, simbolo dei giochi di pistole nelle salagiochi di tutto il mondo, approda sulla console di casa Microsoft, con una nuova veste grafica e la già nota giocabilità di casa dei prodotti Sega.The House Of The Dead è sicuramente uno dei marchi Sega più conosciuto, insieme a Sega Rally e a Virtua Striker. La prima conversione per console fu quella del primo capitolo per il Saturn, ma poco tempo ci volle perché uscisse un seguito attesissimo, che fu poi convertito per la seconda consolle di casa Sega, ossia il Dreamcast.Adesso, il terzo, nuovo capitolo della saga approda solo per Xbox. E lo fa in grande stile.

La tramaLo storyline di House Of The Dead 3 riprende i fatti accaduti nei primi due episodi della serie; sappiamo bene che in giochi di questo tipo la trama è più un pretesto che un elemento fondamentale, ma comunque in questo HOTD3 la trama è abbastanza coinvolgente, chiara per chi non ha seguito la saga è piena di riferimenti per chi già conosce fondo i prequel. Sostanzialmente, siamo nell’anno 2019 e qualcosa sta succedendo nelle fabbriche di Curien. Rogan va a investigare ma non ritorna più, così sua figlia Lisa e G, amico del padre, tornano lì per investigare.. o meglio, per massacrare!

Il gameplayPer chi non conoscesse questo storico gioco, si tratta di uno sparatutto in soggettiva con percorso prestabilito. In sala giochi, la cosa che salta all’occhio per questo tipo di giochi è la possibilità di utilizzare le pistole e improvvisarsi agenti virtuali. Con la nostra Xbox, comunque, anche senza pistole il sistema di controllo è molto preciso e maneggevole grazie alla leva analogica del joypad. Interessante da notare, in questa nuova versione del gioco vedremo i fucili che imbracciamo muoversi a seconda di dove spostiamo il puntatore, effetto che aiuta moltissimo a immedesimarsi nel ruolo del provetto ammazza-zombie.

La graficaElemento veramente sbalorditivo di questo gioco, e la grafica fluida e di altissima qualità. Sembra di stadavanti a uno sparatutto tipo Unreal Tournament o Halo, con la differenza che non andiamo il controllo del movimento, in quanto si muove con sequenze prestabilite. Nonostante questo, se in HOTD2 avevamo la possibilità di cambiare percorso a seconda se salvavamo gli ostaggi oppure no dagli attacchi degli zombie, in questo nuovo capitolo possiamo scegliere percorso da seguire in diversi punti: molto interessante e il fatto che spesso si passerà per le stesse stanze anche in percorsi diversi, ma a seconda di quello scelto, si entrerà na stanza da una porta diversa, e le animazioni al suo interno, come ad esempio degli zombi che stanno mangiando, oppure pipistrelli che escono dalle grate, potranno essere viste dando lezioni diverse.Il mirino e personalizzabile, con diverse forme, e gli effetti grafici sono tutti impressionanti, soprattutto se il gioco viene settato alla modalità “un mare di sangue”: si siete di stomaco debole, è meglio che non ci giochiate mai a questo livello, altrimenti vi divertirete un mondo a vivere un film splatter, dove potrete far saltare interi pezzi di cadaveri, il tutto condito da fiumi e i fiumi di sangue! Degni di nota, i buchi allo stomaco provocati dai colpi ai panzoni, tanto larghi da poterci vedere attraverso, e la possibilità di far saltare le gambe agli zombi, per farli cadere a terra e poterli finire con calma.

Il sonoroDegni di un film horror, gli effetti e la colonna sonora sono coinvolgenti e d’atmosfera. Tutto, a partire dal suono dei fucili (perché di fucili si tratta, in questo terzo capitolo) fino allo stridìo dei pipistrelli o al suono pastoso del liquame degli zombie fangosi, tutto lega perfettamente con gli effetti grafici, in una combinazione prettamente arcade, veloce e immediata, e allo stesso tempo di alta qualità.

La longevitàÈ naturale non aspettarsi una grande longevità da giochi di questo tipo; infatti, questo capitolo si finisce facilmente nel giro di qualche ora, come i capitoli precedenti. Tipico dei giochi arcade: il bello è giocarci in compagnia in partite “mordi e fuggi” o alla caccia al record. D’altro canto, in questa nuova incarnazione di HOTD, avremmo il parziale controllo del percorso da seguire: questo si traduce in una grande combinazione di percorsi alternativi, in quanto, a seconda del percorso scelto, ci troveremo davanti due o tre vivi ognuno con scelte di percorso che vanno da una a tre opzioni.Ma non solo! Finendo il gioco si potrà sbloccare una modalità bonus inserita dalla Sega per la gioia di tutti i i nostalgici: potremmo giocare anche sulla nostra Xbox a House of The Dead 2! E non finisce qui! Ogni volta che si termina HOTD3, un’animazione ci farà vedere i due protagonisti del secondo capitolo entrare in un ascensore che si aprirà tre volte prima di giungere al piano terra. In questi tre brevi lassi di tempo, dovremo sparare a più non posso tutti gli zombie che ci assalgono,accumulando in questo modo oggetti extra e bonus pari da poter utilizzare nella modalità “original” di HOTD2: si va da colpi supplementari, pistole più potenti, stanze segrete e i crediti extra per terminare il gioco.

– Immediato

– Divertente

– Vari percorsi da scegliere

– Realizzazione grafica di alto livello

– Il migliore nel suo genere

– il genere, in sè, è abbastanza ripetitivo

– si finisce in fretta

8

A mio avviso il migliore del suo genere apparso finora su console, questo House Of The Dead 3 saprà regalarvi momenti di svago antistress, dove sfogare i vostri istinti omicidi facendo saltare le membra agli zombie. Comprando questo titolo inoltre vi porterete a casa due giochi, che vi terranno impegnati per molte ore. Ricca dotazione di extra e giocabilità immediata, come da tradizione Sega.

Voto Recensione di House Of The Dead 3 - Recensione


8

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