Hokuto no Ken
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a cura di Star Platinum
Siamo alla fine del ventesimo secolo, il mondo intero è sconvolto dalle esplosioni atomiche. Sulla faccia della Terra tutti gli oceani erano scomparsi e le pianure avevano l’aspetto di desolati deserti. Tuttavia la razza umana era sopravvissuta…
Figli di una stella minoreNon esiste appassionato d’animazione giapponese che non conosca a memoria queste famose frasi, che in pochissime parole riescono a definire lo sconvolgente scenario di Ken il guerriero (Hokuto no Ken), serie cult apparsa a fine anni Ottanta e che seppe imporsi all’attenzione del pubblico per la durezza del contesto narrativo e per una trama particolarmente ben riuscita. La storia si colloca all’incirca alla fine del ventesimo secolo, in uno scenario devastato dalla guerra atomica globale, che ha prodotto pesanti effetti sul pianeta, mutandolo geologicamente e nel clima fino a farlo diventare come un immenso deserto dove non solo l’acqua ma ogni altro bene di consumo di una certa importanza è divenuto prezioso per via della scarsità con cui è reperibile. Il genere umano, o almeno ciò che ne è rimasto, ha perso quasi tutta la tecnologia di cui disponeva, subendo un declino morale e civile in cui la legge del più forte ha ormai preso il sopravvento e dove bande di guerrieri organizzate sotto il potere di pochi uomini impongono la propria dittatura con violenza e in modo più che barbaro.
In questo scenario tutt’altro che rassicurante, farete la conoscenza delle due scuole d’arti marziali più antiche e importanti: Nanto, rappresentata dalla costellazione della Croce del Sud e la divina scuola di Hokuto, le cui sorti sono legate all’Orsa Maggiore. Da tempo immemore è regola e tradizione di entrambe le scuole che ci possa essere un solo legittimo successore, scelto attraverso una lunga serie di estenuanti combattimenti, che ne decreteranno il prescelto.
Alla ricerca di un nuovo eroeApparso inizialmente in versione coin-op e sviluppato per PS2 grazie al valido lavoro di Arc System Work, che già si era fatta apprezzare per l’interessante Gulty Gear, questo titolo si presenta come un picchiaduro ad incontri che ricorda molto i bei tempi in cui la grafica poligonale era sfruttata ancora in modo molto marginale e tutto era in 2d. Avviando il gioco per la prima volta rimarrete positivamente colpiti dalla spettacolare sequenza animata -supportata anche dall’adrenalinica sigla originale You wa shock– che presenterà in perfetto stile anime i personaggi presenti, mostrando anche numerosi elementi indicativi della storia. Nonostante si tratti di un prodotto destinato al solo mercato nipponico, noterete con molto piacere che tutto il testo a schermo, ad eccezione della lista delle mosse e di alcune frasi di minore importanza, è in una più che comprensibile lingua inglese, il che non potrà che far piacere a chi di giapponese non capisce nemmeno mezza parola. Le scelte effettuabili dal menu iniziale corrispondono a:
Arcade: potrete scegliere un personaggio di vostra preferenza e sfidare poi tutti quelli proposti in ordine random;
VS CPU: per affrontare un singolo incontro;
VS 2P: una delle modalità che utilizzerete più spesso, cimentandovi contro un avversario umano;
Training: per imparare in tutta calma mosse speciali, combo e comandi di gioco;
Survival: dove mettere alla prova la vostra bravura cercando di resistere più tempo possibile ai combattimenti;
History: la modalità principale è anche quella che conferisce al gioco una profondità fino ad oggi impensabile. Dovrete utilizzare tutti i personaggi presenti, in base agli avvenimenti legati ad ognuno di loro all’interno della trama, portando a termine l’impressionante numero di oltre settantasette livelli, di cui quasi tutti combattimenti, con la possibilità di poter sbloccare delle gallerie dei momenti più rappresentativi;
Option: utile a modificare la disposizione dei comandi, la durata di ogni incontro, il grado di violenza, il livello di difficoltà, i salvataggi ed una serie di altre impostazioni.
Analizzando la meccanica di gioco, appare evidente una certa somiglianza al già citato Gulty Gear, seppur con alcune differenze sostanziali e miglioramenti più che evidenti. Ogni personaggio avrà a disposizione, oltre alla barra dell’energia, un indicatore che da vuoto si riempirà fino ad ottenere sette stelle permettendovi di effettuare tre mosse speciali particolarmente potenti e coreografiche oppure un colpo assolutamente imparabile ed in grado di porre fine al combattimento, corrispondente alla tecnica segreta del guerriero che avrete selezionato. Le combinazioni necessarie all’esecuzione di tali azioni non rappresentano mai un problema e questo rende il tutto ancora più divertente. Avrete anche a disposizione altri due indicatori, che è bene citare: essi sono Boost e Aura. Il primo vi consentirà di eseguire degli scatti molto potenti verso l’avversario, mentre l’Aura è l’energia che accumulerete durante il combattimento e a seconda del colore di cui diverrà (da blu a dorato) vi consentirà di eseguire gli attacchi speciali, in relazione anche alla situazione del vostro oppositore.
La legge è uguale per tuttiEssendo fedelmente ispirato alla prima parte della serie animata, nonostante il tutto si riduca a combattimenti 1 vs 1 ogni scontro che andrete ad affrontare nel gioco sarà basato su una parte della storia, ma dovrete necessariamente utilizzare ogni personaggio per sbloccare tutti gli eventi disponibili. Tra le più importanti saghe presenti va senza dubbio segnalata quella principale, di Kenshiro. Nei panni dell’uomo dalle sette cicatrici che rappresentano le stelle dell’Orsa Maggiore, sarete impegnati nella ricerca della “Croce del Sud”, la città roccaforte di Shin, un maestro di Nanto che, dopo avervi sconfitto in combattimento, vi ha anche portato via la bella Yuria, vostra donna. Il confronto finale con Shin, non è che uno dei tanti pezzi del puzzle di cui l’avventura si compone, in quanto spunteranno fuori molti altri avversari forti con cui dovrete misurarvi, quali ad esempio Touther, un guerriero appartenente alla schiera dei più grandi maestri di Nanto, chiamati Le sei stelle, nonché i vostri stessi fratelli: dal crudele Jagger all’ambizioso e fortissimo Raoh, autoproclamatosi re di Hokuto. Senza contare tutte le saghe parallele in cui avrete modo d’utilizzare numerosi altri personaggi. Ma cerchiamo di capire in modo più approfondito chi avrete modo di controllare:
Kenshiro: Si tratta del legittimo successore della divina scuola di Hokuto, fratello adottivo di Toki, Raoul e Jagger. Scelto dal suo maestro Ryuken per tramandare la divina arte e per condurre i sopravvissuti all’era post-atomica verso la pace è il più giovane degli allievi della sacra scuola, ma dispone di tecniche devastanti ed è in grado di produrre combinazioni dalla velocità impressionante, in grado di spezzare la difesa di qualsiasi avversario. Possiede una cento hit combo spettacolare.
Shin: Il maestro della scuola Nanto del cigno è protetto dalla stella del martirio. Si tratta del primo vero nemico di Kenshiro ed è colui che ha impresso sul petto di Ken le sette stelle. Nonostante un tempo fossero amici l’amore per la bella Giulia li costringerà a lottare. Estremamente veloce, pochi altri combattenti sono forti come lui a distanza ravvicinata.
Raoh (Raoul): L’ultimo avversario che incontrerete nello Story Mode è probabilmente il più forte e potente maestro della scuola di Hokuto. E’ il più anziano dei tre discepoli addestrati alle arti dell’Hokuto dal Maestro Ryuken. Fratello naturale di Toki, mentre si può considerare fratello adottivo di Kenshiro e di Jagger. Si tratta un formidabile combattente, dotato di letali tecniche che risultano estremamente valide sia per il combattimento a distanza che per quello ravvicinato.
Rei: Fa parte dei sei guerrieri di Nanto destinati a proteggere le sei porte del castello imperiale. Appartiene alla scuola dell’Uccello d’acqua e la sua stella è quella del Dovere. Concentrando tutte le sue potenzialità sulla velocità e agilità di gambe, è in grado di tagliare o comunque trapassare i corpi dei suoi nemici concentrando tutta la propria energia sulle estremità del proprio corpo. Probabilmente il personaggio più rapido di tutto il gioco assieme a Shin.
Jagi (Jagger): Nonostante sia il meno dotato tra i quattro fratelli di Hokuto, l’innata crudeltà e perfidia interiore che lo contraddistinguono rendono questo personaggio molto imprevedibile ed in grado di ribaltare in qualsiasi momento l’esito di uno scontro, soprattutto quando ormai sembra sia finita. Odia profondamente Kenshiro perchè è diventato il successore della scuola anche essendo il più giovane degli allievi.
Juda: Conosciuto come il guerriero di Nanto protetto dalla “stella del tradimento” detta anche “stella magica”. Il colpo più potente di Juda è quello della Gru Rossa di Nanto, che consiste in un taglio verticale netto che partendo dalla schiena divide l’avversario in due parti perfettamente simmetriche. Le sue tecniche sono basate sulla rapidità e privilegiano il combattimento a distanza.
Toki: Il più tecnico maestro della scuola di Hokuto, era destinato a diventare il successore della divina scuola, ma a causa di una forte esposizione alle radiazioni atomiche ha contratto una malattia mortale che lo ha indebolito sempre più nel passare degli anni. La sua tecnica in apparenza solo difensiva cela in realtà degli attacchi estremamente potenti e precisi, in grado di causare seri danni anche a costo di esporsi pericolosamente al nemico.
Thouther (Sauzer): La Fenice di Nanto, è protetta dalla Stella del Sud. Unico tra i sei astri di Nanto a brillare di luce propria, ne rappresenta il guerriero più potente e il suo colpo speciale è il taglio a croce. Si tratta un combattente estremamente bilanciato e dotato, oltre che di colpi molto potenti, anche di una difesa estremamente solida e che lascia ben poco spazio agli attacchi prevedibili.
Mamiya: La bella donna di cui Rei è innamorato non proviene da alcuna scuola d’arti marziali, ma sebbene non possieda una forza elevata compensa il tutto con tecniche d’attacco estremamente veloci, dimostrandosi abile con le lame e con gli yo-yo. Riesce a sviluppare attacchi combo molto efficaci.
Mr. Heart (Fante di cuori): fa parte dei comandanti dell’impero di Shin. Combatte sfruttando la sua enorme coltre di grasso, rendendo poco visibili i suoi punti di pressione. Dispone di una grande potenza, tuttavia risulta anche poco rapido a causa di una massa corporea davvero impressionante.
In aggiunta a quelli giocabili, occasionalmente avrete modo di assistere alla comparsa di alcuni personaggi:
Yuria (Giulia): appare durante l’introduzione animata e potrete ammirarla anche nel fondale dello stage della Croce del Sud, vincendo con Shin.
Rin (Lynn) e Bat (Bart): arriveranno ogni volta che Kenshiro vincerà un incontro.
Z 666 (Zeta): visibile sullo sfondo nel villaggio di Rin.
Shu: appare nel fondale del livello di Thouther.
Ogai: il maestro di Thouther appare durante la posa di vittoria.
Dagaru (Dagar) e Komaku: I seguaci di Juda appariranno durante l’esecuzione di alcune mosse speciali.
Kokuoh (Re Nero): l’enorme cavallo apparirà durante la posa di vittoria di Raoh.
Destino senza un domaniIl gameplay di Hokuto no Ken è un ritorno alle origini, ma estremamente positivo. Al contrario dei recenti picchiaduro ad incontri che ben poco spazio lasciano alla tattica, qui si reintroduce il vero spirito dei giochi in 2d che tanto modellarono il genere, trasformando un prodotto apparentemente classico in qualcosa di evoluto, in grado di spazzare via molti giochi recenti grazie a tutta una serie di tocchi di classe davvero unici. Il numero delle mosse a disposizione per ogni personaggio è elevatissimo, ce ne sono circa una ventina delle quali nessuna risulta inutile e che possono essere realizzate combinando i movimenti del D Pad (o dello stick analogico) assieme ai quattro pulsanti relativi a pugni e calci e creando così colpi di differente velocità e potenza, oltre che a un buon numero di mosse speciali, prese e combo. Ogni aspetto dei combattimenti è stato realizzato con estrema cura, a partire dalla notevole varietà degli stili di lotta utilizzati dai personaggi, fino alla possibilità di elaborare notevoli sequenze di colpi e strategie differenti. Ogni guerriero dispone infatti dello stesso potenziale e starà proprio a voi scoprire quello che meglio si adatta al vostro stile di gioco.
A livello tecnico Hokuto no Ken è un vero spettacolo, con personaggi di generose dimensioni ed un character design splendido, fondali molto evocativi ed un senso prospettico davvero degno di nota. Le animazioni sono incredibili e le mosse speciali si fanno apprezzare sia per facilità d’esecuzione che per bellezza, attestando la giocabilità a livelli molto alti. La colonna sonora che vi accompagnerà durante il gioco è ripresa fedelmente dalla serie animata e riesce perfettamente nel compito di dare la carica prima e durante un combattimento, unità ad un doppiaggio molto ben fatto e ad una voce fuori campo imponente. Nonostante il numero di personaggi presenti (dieci) possa inizialmente apparire come un difetto, in realtà la scelta è più che mai azzeccata considerando che sono tutti quelli che appartenevano alla prima serie, inoltre va precisato che la longevità non ne risente minimamente sia per l’incredibile grado di rigiocabilità che possiede questo titolo, che per l’enormità della modalità storia, cui dovrete dedicare diverse ore per completarla interamente. Va segnalato infine che assieme al gioco è presente un disco bonus contenente una serie di filmati che spiegheranno l’esecuzione delle mosse base e speciali, oltre che numerosi contenuti video inerenti alla storia di Kenshiro in ambito videoludico, dalle sue origini fino ad oggi.
– Il miglior gioco su Kenshiro mai realizzato
– Giocabilità ad alti livelli
– Tutte le opzioni sono in inglese
– Story mode affrontabile con tutti i personaggi
– Musiche originali della serie animata
– Produce assuefazione
– Non è in versione Pal
8.5
Rispetto a quanto accade solitamente con i videogames ispirati a personaggi giapponesi, per apprezzare pienamente questo gioco non è necessario essere appassionati d’animazione ma solo aver voglia di giocare a un bel picchiaduro, perché il gameplay di Hokuto no Ken è davvero molto solido e ben strutturato. Sia il D Pad che lo stick analogico si comportano ottimamente rispondendo con precisione ai comandi e permettendo di effettuare senza alcuna difficoltà le mosse a disposizione.
Considerando l’elevata longevità e una realizzazione tecnica da arcade perfect, questo titolo può essere consigliato indistintamente a tutti gli appassionati di picchiaduro, pur considerando che per acquistarlo dovrete rivolgervi a qualche negozio che tratta giochi import. A parte questo, Kenshiro e compagni vi faranno trascorrere davvero delle piacevoli ore in loro compagnia.
Voto Recensione di Hokuto no Ken - Recensione
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