Heroes of Annihilated Empires
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a cura di Raiden
Sembra ormai divenuta una vera e propria abitudine delle software house, quella di creare nuovi generi, nuove tipologie di gioco, che riescano ad offrire esperienze innovative ed originali. E’ il caso di Heroes of Annihilated Empires, che è stato concepito come un “incrocio” tra uno strategico in tempo reale ed un gioco di ruolo. Il titolo che ci accingiamo a recensire è il primo capitolo di una trilogia già annunciata dai programmatori sovietici della GSC Game World, giunti al successo con Cossacks e noti per l’attesissimo S.T.A.L.K.E.R., attualmente in fase di sviluppo. Questo piacevole primo episodio mira non solo ad entrare nelle grazie dei videogiocatori, ma forse, anche in maniera un po’ azzardata, a portare una sferzata di originalità al mondo dei videogiochi.
PrologoDopo aver scelto la classica modalità Campagna, godremo di un breve e ben realizzato filmato introduttivo in CG, quindi entreremo nel vivo dell’azione. Una grande battaglia si sta consumando alle porte della città degli Elfi. Il nostro eroe si accinge a recarsi proprio nella città elfica, nella quale i Morti sono ritornati dall’oltretomba per terrorizzare i pacifici abitanti della Terra. Proprio mentre gli Elfi sono in procinto di abbandonare il campo di battaglia, la nostra controparte virtuale, schierandosi tra le loro fila nel tentativo di bloccare l’avanzata del macabro esercito dei Morti, esorta i compagni a proseguire nella difficile impresa, incoraggiandoli ad avere la meglio sui malvagi abitanti dell’Ade. Di lì a poco, non sarà difficile riuscire a convincere qualche Elfo delle nostre buone intenzioni e in breve tempo riusciremo ad avere una piccola truppa al nostro servizio.
Il giusto mixSin dalle prime battute, potremo notare come HOAE sia un gioco dalle idee originali ma dall’impostazione decisamente classica. All’inizio di ogni missione avremo un obiettivo da raggiungere; per farlo potremo decidere di affrontare da soli la missione o magari arruolando fra gli elfi qualche abile arciere e anche qualche valido lanciere. Potremo usufruire della classica visuale isometrica a cui però sono state apportate alcune modifiche. Una veste grafica ibrida 2D/3D è infatti affiancata dalla solita interfaccia di gioco tipica degli RTS e a tutto ciò si aggiunge una scheda che riporta tutte le caratteristiche del nostro eroe (visibile in un angolo dello schermo). Da questo possiamo capire come si sia voluto dar vita ad un perfetto mix tra RTS e RPG ed il risultato sembrerebbe essere anche decisamente buono. La giusta dose di strategia in tempo reale con l’aggiunta di elementi tipici dei giochi di ruolo, come l’incremento del proprio livello di battaglia (da timido ed inesperto soldato potremo tramutare il nostro alter ego in una vera e propria “macchina da guerra”) e i punti esperienza, i quali sapranno aggiungere profondità al gioco. Come in ogni RTS che si rispetti, inizialmente il nostro compito sarà quello di prenderci cura dell’esercito e degli accampamenti. Saremo chiamati a girovagare per la mappa alla ricerca di Elfi da reclutare e a creare e gestire con saggezza le varie basi militari che andranno via via costituendosi.Come nel migliore RPG, dovremo invece tenere in particolare considerazione il nostro status, le armi da utilizzare, il livello d’esperienza da noi conseguito e le abilità sulle quali potremo contare nel corso del gioco.
L’eroe come “fulcro”Si direbbe “un RPG al servizio di un RTS”, poiché, facendo evolvere il nostro personaggio, riusciremo meglio poi a prenderci cura degli accampamenti e a dirigere il nostro esercito verso la vittoria più facilmente. In più di un’occasione poi, ci ritroveremo da soli nei vari scenari; tornerà pertanto utile l’aver incrementato in precedenza il nostro livello di abilità e la nostra esperienza nel combattimento. Come già accennato, potremo anche tener conto della scheda del nostro eroe, al fine di constatare quali benefici questi avrà ricavato da ogni scontro portato a termine con successo. Nella scheda dell’eroe sono elencati vari parametri: la salute, il “mana” (la forza magica), la resistenza alla magia, la forza, la velocità, la destrezza, la resistenza agli attacchi fisici e gli oggetti speciali di cui possiamo disporre. L’idea principale dei programmatori è quella di offrire un gioco che faccia del personaggio principale il “fulcro”, il “punto di forza”. L’eroe da solo, non di rado, sarà sufficiente a sterminare un intero esercito o un nemico temibile e limitati saranno gli interventi in campo di battaglia da parte delle truppe alleate. Per il sostentamento dell’esercito potremo contare su fonti inesauribili di oro, ferro, pietra, legname e cibo; mediante tali materie prime sarà possibile costruire edifici e nutrire a dovere il nostro esercito. Il protagonista inoltre, potrà andare alla ricerca di monete, accumulate dopo aver ucciso nemici su nemici. Il denaro sarà indispensabile per l’acquisto di armi e pozioni di vario genere. Risulterà piuttosto facile riuscire a dar vita a truppe e “sfornare” soldati; riusciremo spesso a creare truppe enormi, dalle dimensioni spropositate e con migliaia di unità. Poche saranno invece le unità speciali a nostra disposizione, infatti potremo crearne una sola come rimpiazzo di un’altra venuta a mancare. Giocoforza sarà dunque il voler risparmiare il lavoro alle unità speciali, vere e proprie “carte jolly” da giocare in maniera strategica durante una battaglia, ed il voler demandare tutto il lavoro pesante alle truppe semplici, più facili da rimpiazzare in caso di morte degli elementi che la compongono.A differenza di più blasonati titoli strategici (Warhammer Mark of Chaos, Company of Heroes), in HOAE spesso non proveremo la sensazione di libertà di movimento che dovrebbe invece essere caratteristica principale di un buon RTS. Capiterà talvolta di doversi spostare a destra piuttosto che a sinistra durante un attacco, oppure di dover sconfiggere una truppa nemica prima di poter puntare alla base principale. A parte questi limiti imposti dal gioco stesso, ogni zona esplorabile della mappa è ben caratterizzata, poiché incontreremo abitazioni ed edifici che rispecchiano per filo e per segno lo stile della razza che li occupa.Interessante è il sistema di apprendimento delle magie da parte del nostro eroe: recandoci in biblioteca (ne troviamo una nella città degli Elfi ad esempio), potremo imparare incantesimi ed abilità magiche. Potremo entrare in possesso di carte speciali che racchiudono determinate caratteristiche da sfruttare al meglio, a seconda della situazione. Le magie che utilizzeremo potranno essere passive, ovvero utilizzabili esclusivamente con lo scopo di accrescere le abilità ed i parametri dell’eroe, o attive, ovvero direttamente adoperabili sulle unità da noi controllate.
Che razza di creature!Nella modalità Schermaglia, avremo l’opportunità di fare la conoscenza delle quattro razze che compongono l’esercito da controllare. Oltre ai già citati Elfi, sono presenti anche i Cryo che abitano le lande ghiacciate, il Popolo Meccanico composto da Nani con una grande conoscenza della tecnologia e i Non Morti. Ovviamente una volta selezionata la razza del nostro eroe, sarà anche possibile scegliere la classe che gli conferirà svariate doti. Fra quelle disponibili troviamo la classe del Guerriero, con doti fisiche degne di nota; quella del Mago, maestra nell’uso di magie ed incantesimi; quella del Ranger, molto abile nell’utilizzo delle armi a distanza e quella del Tecnomante (identica alla classe del Mago ma relativa alla sola razza dei Nani).Ogni razza ha le sue specifiche caratteristiche e peculiarità. Gli Elfi per esempio prediligeranno l’uso delle armi bianche a distanza (frecce, picche e lance) mentre i Nani faranno più spesso ricorso alle armi da fuoco; i Cryo opteranno spesso per lo scontro corpo a corpo mentre i Non Morti si dedicheranno a fatture e magie nere da infliggere al nemico.Non manca un ricco ed assortito bestiario da fronteggiare; Ursidi, Draconici, Yeti, Troll, Goblin e Orchi sono tutti nemici che ci impegneranno duramente lungo il prosieguo del gioco.Durante la nostra avventura, potremo contare di tanto in tanto su un certo numero di truppe “neutrali”, in grado di proteggere le nostre truppe “ufficiali” e di curarle se necessario. Esse non saranno controllate direttamente dal giocatore ma agiranno in maniera indipendente, producendo unità a tutto spiano fino a raggiungere un numero sufficiente per poter accorrere in nostro aiuto.
Caratteristiche tecnicheIl gioco non vanta particolari effetti grafici tridimensionali ed essendo un RTS/RPG, è già tanto che riesca ad introdurre all’interno della canonica visuale isometrica, modelli poligonali ben realizzati dal punto di vista delle animazioni, un po’ meno dal lato delle textures, mediocremente “incollate” sui poligoni (anche se nel caso di nemici più grossi, come Orchi e Troll, migliorano non di poco). Una nota di merito spetta ai programmatori per aver deciso di caratterizzare ogni zona della mappa in maniera adeguata a seconda della popolazione che vi abita. La zona occupata dai Non Morti apparirà desolata ed inquietante, quella degli Elfi, al contrario, florida e piena di spazi verdi. Talvolta, nelle fasi in cui sullo schermo è presente un elevato numero di personaggi in movimento, l’azione di gioco potrebbe presentare fastidiosi rallentamenti dovuti ad una programmazione non ottimale, ma tutto sommato accettabile. Non raramente capiterà che i nostri alleati, nel tentativo di seguirci, si incastreranno in alcuni elementi dei vari scenari, per non parlare delle volte che si ostineranno a seguire dei percorsi tutt’altro che ideali.Le musiche sono piacevoli ma ben poco evocative e solo in casi sporadici riusciranno a creare la giusta atmosfera. Gli effetti sonori, tutt’altro che esaltanti, raggiungono a stento la sufficienza. Una sufficienza non piena però, poiché gli sviluppatori hanno ben pensato di non rispettare la “regola non scritta” di ogni RTS che si rispetti, eliminando il classico “Yes Sir!” (Sissignore!) come pronta risposta da parte dei nostri soldati dopo aver impartito loro comandi specifici. L’IA dei nemici poteva forse essere meglio curata. In più di un’occasione le truppe attaccheranno il nostro personaggio in massa, sovente senza criterio e senza elaborare il sistema migliore per poter sferrare l’attacco prima ed espugnare in tal modo la nostra base poi. Pertanto riusciremo, il più delle volte, a sconfiggerli con relativa facilità. La longevità del titolo merita un alto giudizio, dato che saremo noi stessi a decidere per quanto tempo il gioco riuscirà a protrarsi nel tempo. Se sceglieremo di creare unità ricche di elementi contando sull’alto numero di alleati, potremo portare a termine in breve tempo le varie missioni, altrimenti potremo essere liberi di cimentarci nella completa evoluzione del nostro eroe e nel giusto sviluppo delle truppe di cui disponiamo; seguendo quest’ultimo percorso ogni missione si protrarrà per molto, molto tempo.Superfluo discutere della giocabilità: impostazione classica. Grazie al solo mouse riusciremo a controllare le mosse del nostro eroe, ad impartire gli ordini al nostro esercito e a tenere sempre sott’occhio la scheda di evoluzione del nostro beniamino.
HARDWARE
Requisiti minimiMULTIPLAYER
La modalità multiplayer permette al giocatore di scegliere se utilizzare l’impostazione “ibrida” e dunque accumulare le risorse necessarie alla formazione di truppe, alla costruzione di edifici e contemporaneamente prendersi cura delle caratteristiche dell’eroe (come avviene nella modalità single player insomma) o scegliere se dedicarsi al solo genere RTS relegando l’attenzione al comparto strategico e facendo venir meno, in tal modo, la centralità della figura dell’eroe e del suo sviluppo.Di sicuro interesse risulterà la vasta gamma di razze tra cui scegliere e la grande quantità di razze non direttamente controllabili dal giocatore. Ognuna di esse avrà una propria realtà sul campo di battaglia e potrà ora stringere alleanze con il giocatore, ora attaccarlo nel caso in cui si senta minacciata.
– E’ un ibrido RTS/RPG
– Trama interessante
– Buona realizzazione delle mappe
– Grafica gradevole…
– …ma con qualche difetto di troppo
– Sonoro non esaltante
– Scarsa IA delle truppe nemiche
7.0
Questo primo capitolo della saga di HOAE riesce sicuramente nell’intento di proporre al pubblico un prodotto innovativo ed originale. Un ben dosato mix di elementi del genere RTS che in maniera adeguata si mescolano con l’RPG. La GSC punta sul genere fantasy per cercare di aggiungere il proprio nome nel già saturo mercato degli strategici in tempo reale. Alcuni difetti in fase di programmazione, specie dal punto di vista dell’IA del nemico e della gestione limitata delle truppe, impediscono al titolo di volare in alto, ma volendo essere lungimiranti, si può ben sperare che nei prossimi episodi la software house russa riesca a far tesoro degli errori, proponendoci un titolo perfetto, sulla base di questo discreto risultato conseguito.
Voto Recensione di Heroes of Annihilated Empires - Recensione
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