Hell's Kitchen
Advertisement
a cura di Star Platinum
Il mondo videoludico insegna che non basta essere un noto film o brand nella realtà per poter ottenere lo stesso successo anche quando poi ci si trasforma in videogame, eppure nonostante gli esempi di questo principio siano ormai innumerevoli la sete degli sviluppatori di proporre prodotti commerciali impiegando poche risorse in fase di sviluppo e cercando di ottenere il massimo senza offrire una qualità degna di tale nome non sembra aver mai fine. Se poi a questi fattori si aggiunge anche la particolarità di un genere non semplice e fortemente legato a meccaniche particolari e fuori dagli standard, il risultato finale non può che essere un piccolo capolavoro, oppure un disastro totale.
Fuoco e fiamme in cucinaCome forse avrete già notato andando a sbirciare il voto finale della recensione, purtroppo Hell’s Kitchen rientra a pieno titolo nel secondo degli esempi fatti poco sopra e tanti sono i difetti di questa produzione che difficilmente potrebbe collocarsi in altro modo. Ma procediamo con ordine. Il gioco propone idealmente le dinamiche presenti nell’omonimo programma tv di origine statunitense, in cui un gruppo di dodici chef supportati e spronati dal famoso (almeno negli USA…) Gordon Ramsay si affrontano per contendersi il titolo di miglior rappresentante del genere, attraverso prove di cucina che ne mettono in risalto qualità e spirito di adattamento alle richieste più assurde. Il gioco, con nostra sorpresa, si distacca da una meccanica legata esclusivamente al dover cucinare e si compone di tutta una serie di altre azioni che lo differenziano notevolmente (purtroppo non certo in positivo) dall’ormai noto Cooking Mama, con cui condivide solo in parte il concept, ma che risulta infinitamente più ispirato e ricco di trovate geniali rispetto a questo titolo.La modalità principale, quella cui in teoria dovreste dedicare il maggior numero di ore, si chiama Carriera e vi chiederà di attuare una specie di scalata al vertice partendo da sguattero in cucina ed assumendo ruoli sempre più di responsabilità, fino a raggiungere il grado di cuoco di prestigio, confrontandovi all’interno di strutture sempre più rinomate ed apprezzate dai clienti. Proseguire nel gioco è legato infatti all’acquisizione sul campo di un certo numero di punti esperienza, qui contraddistinti da stelle, nell’arco di una settimana lavorativa virtuale. Inizialmente i vostri compiti saranno molto semplici e non dovrete far altro che eseguire poche azioni basiliari quali curare l’accoglienza della clientela, occuparsi di registrare le ordinazioni ed infine dedicarsi alla cucina vera e propria “lavorando” ogni ingrediente da utilizzare per la realizzazione dei piatti scelti. Queste operazioni vanno eseguite inoltre dei tempi tecnici necessari alla cottura di ogni pietanza e che non dovranno essere ignorati se non vorrete che tutti i vostri sforzi vadano letteralmente in fumo, con grande insoddisfazione non soltanto dei clienti ma anche del vostro tutore virtuale.
Non tutte le ciambelle riescono con il bucoSe all’inizio del gioco coordinare ogni azione si rivelerà semplice e a tratti disarmante per monotonia, proseguendo i compiti si riveleranno sempre più complessi da portare a termine e in più di un’occasione potrebbe capitarvi di ricevere i commenti molto poco lusinghieri di Gordon sul vostro operato, unico elemento in grado di definire -in base al livello d’ira che raggiungeranno- la fine delle vostre imprese, con grande frustrazione se magari il tutto sarà andato all’aria solo per un dettaglio non calcolato e che porterà a conseguenze a catena nell’economia generale dell’intera organizzazione.Nella modalità Arcade i compiti da svolgere sono dedicati esclusivamente alla realizzazione di pietanze, miscelando gli ingredienti a disposizione attraverso piatti sempre più elaborati e complessi da preparare, ottenendo quindi le ormai note stelle di valutazione.Probabilmente prevedendo che la meccanica non fosse sufficientemente solida o coinvolgente, gli sviluppatori hanno pensato di rendere disponibili due opzioni per il gioco in multiplayer offline. Due persone possono infatti cooperare per cercare di far carriera, gestendo locali sempre più rinomati e di prestigio, oppure sfidarsi cercando di portare a termine lo stesso obiettivo avendo tutti gli ingredienti in comune, con conseguente aumento di ritmo a causa della velocità necessaria a non perdere terreno nei confronti dello sfidante.Nonostante le potenzialità, il gioco risulta tremendamente monotono, privo di qualsiasi elemento di divertimento e realizzato in maniera mediocre dal punto di vista tecnico.La grafica può essere definita come una delle peggiori mai viste su Nintendo Wii e presenta elementi poligonali, animazioni e textures che sfigurerebbero su un qualsiasi titolo PS2.Altrettanto scialbo il sonoro, a tratti inesistente e con effetti sonori ridicoli.Nel complesso si tratta di un prodotto realizzato in maniera superficiale, poco approfondito dal punto di vista del gameplay e decisamente scongiliato anche per tutti coloro che apprezzano la buona cucina ed i giochi ad essa dedicati. Qualcosa sta bruciando nel forno…
– Gameplay con un discreto potenziale…
– …rovinato in partenza
– Tecnicamente mediocre
– Giocabilità pari a zero
4.0
Hell’s Kitchen non soltanto risulta distante anni luce in termini di divertimento e meccanica da quel piccolo gioiello che risponde al nome di Cooking Mama, ma è afflitto da tutta una serie di difetti che difficilmente potranno essere dimenticati anche dal più grande appassionato di culinaria.
Il gioco cerca di riproporre lo stesso spirito dell’omonimo programma tv, senza però mai risultare apprezzabile a causa di una realizzazione tecnica decisamente insufficiente ed abbinata ad un gameplay che fin dai primi minuti risulta monotono e privo di qualsiasi stimolo che possa portare il giocatore ad approfondire seriamente le scontate dinamiche presenti.
Tutti coloro che speravano di trovare idee originali in questa specie di maldestro party game culinario resteranno delusi dalle superficialità di una produzione povera di contenuti e che non merita la minima attenzione.
Voto Recensione di Hell's Kitchen - Recensione
Advertisement