He-Man: The Most Powerful Game in the Universe è disponibile su App Store in versione 1.0.1 a 0,89 euro e occupa circa 110 MB in memoria. La nostra prova è stata effettuata su un iPad di terza generazione.
Ecco un viaggio indietro nel tempo che farà la gioia di tutti i trantacinquenni di oggi. He-Man, Skeletor, Grayskull, Battle-Cat, Eternia. Un vero bagno di nostalgia ludica che da oggi si può rivivere anche su iOS con He-Man: The Most Powerful Game in the Universe, che da qui in poi chiameremo semplicemente He Man: MPGU. Dietro a questo esperimento di puro revisionismo ottantiano c’è la sempre attivissima Chillingo a produrre, mentre il team di GlitchSoft si è occupato dello sviluppo inventandosi una trama in cui He-Man, tanto per cambiare, deve attraversare 25 livelli per giungere al cospetto di Skeletor e gonfiarlo a furia di fendenti di spada.
Per il potere di GraySkull…
La formula del gioco è quella tipica di un beat’em up a scorrimento orizzontale con anche qualche passaggio platform, il tutto immerso in un’atmosfera cartoonistica di puro svago, quasi come se gli sviluppatori abbiano fatto di tutto per non prendersi sul serio, chiedendosi forse come un simile clone di Conan così tamarro e ingenuo abbia potuto furoreggiare così tanto negli anni ’80. Non c’è però derisione tra le pieghe di He-Man: MPGU, bensì un sincero omaggio a un’epoca ormai andata e a uno dei suoi protagonisti più iconici quando si parla di svago pomeridiano, action figure e giocattoli Mattel. I personaggi della serie animata sono tutti al loro posto tra alleati e nemici di He-Man, con in più qualche nuovo villain creato per l’occasione e ambientazioni subito riconoscibili. Il gameplay è molto semplice e consiste nell’uccidere tutti i nemici con la spada, saltare ogni tanto su qualche piattaforma, rompere casse e altri oggetti e giungere allo scontro con i vari boss. Lo spazio per potenziamenti e gadget non è molto ampio, ma raccogliendo i cristalli nel corso dei livelli si possono comunque sbloccare alcuni colpi speciali, chiamare in proprio aiuto il potente Man-at-Arms oppure invocare il Potere di Grayskull, che rende He-Man praticamente invincibile e forte il doppio. Non manca tra l’altro lo spazio per l’acquisto di gemme con denaro vero fino alla soglia massima di 8,99 euro. Nulla di troppo fastidioso (se ne può benissimo fare a meno), ma in effetti per raccogliere lo stesso quantitativo di gemme in game bisogna ripetere almeno due volte ogni livello e non tutti sono disposti a farlo.
Nostalgia canaglia
Non c’è molto di più da spiegare per quanto riguarda la struttura di gioco e per un titolo venduto a 0,89 euro ci si può benissimo accontentare. D’altronde He-Man: MPGU non avrebbe sfigurato in un vecchio cabinato da sala giochi di metà anni ’80, ma in quel caso avremmo potuto contare su uno stick fisico e su due o tre pulsanti. Sul nostro iPad di terza generazione ci si deve invece confrontare con un sistema di controllo non perfetto, anche se per fortuna il gioco non richiede la precisione o le abilità di un vero e proprio platform. GlitchSoft ha infatti scelto uno swiping nella parte sinistra del display per muoversi in orizzontale e un tap sulla parte destra per attaccare con la spada, mentre il salto e altri attacchi si possono eseguire sempre a destra tramite un trascinamento del dito verso l’alto o il basso. Da un lato una simile impostazione rende l’interfaccia di gioco completamente libera, ma dall’altro lato si sente un po’ la mancanza di uno stick virtuale per i movimenti e dei tasti-icone per attaccare, saltare ed eseguire mosse speciali. La fedeltà del tocco è abbastanza buona, ma nei cambi di direzione si avverte sempre un minimo ritardo e anche i salti sulle piattaforme non sono dei più precisi. Nel complesso però il gioco diverte e piacerà soprattutto ai nostalgici dei vari Rastan e Golden Axe, non proponendo quindi nulla di nuovo ma offrendo un piacevolissimo tuffo nell’era delle sale giochi anche grazie all’ottima grafica cartoonesca, allo score musicale ottantiano fino al midollo, ai cuoricini che indicano la salute di He-Man e ad altri omaggi più o meno velati, come Skeletor che continua a fuggire ridacchiando fino allo scontro finale.
– Grafica gradevole
– Effetto nostalgia assicurato
– Gameplay piacevole
– Controlli non precisissimi
– Nulla di nuovo sotto il sole
– Molto meno bello se non si è fan di He-Man
He-Man: The Most Powerful Game in the Universe è una piacevole sorpresa per chi ama la nostalgia in chiave anni ’80, ma la sua formula così semplice, divertente ed essenziale può comunque attrarre anche i più giovani. Certo, se poi si toglie l’effetto nostalgico e se per voi He-Man non significa nulla, togliete almeno mezzo punto al voto finale, ma in ogni caso GlitchSoft ha sfornato un titolo assolutamente gradevole, ben fatto, sufficientemente longevo e con la giusta dose di autoironia.