Harvest Moon DS
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a cura di Raiden
A chi non è passato per la mente, almeno una volta, di trascorrere un periodo della propria vita in campagna? Chi non ama il poetico richiamo della natura e della vita selvaggia? Chi non apprezza il contatto con la flora e la fauna, il bucolico fascino di un ambiente totalmente ricoperto dal verde degli alberi, e dai colori dei fiori? Il cielo limpido e l’aria salutare sono gli ingredienti che stanno alla base della vita di un uomo di campagna. Adesso, questa non è, senza ombra di dubbio, la sede ideale per discutere di quanto possa essere vantaggiosa la vita fuori città, lontano dal caos e dallo smog, dal tran-tran quotidiano e dallo stress di tutti i giorni e, soprattutto, non vogliamo, con questa occasione, fare una sorta di “censimento” di coloro che possiedono una dimora immersa nel verde e chi no, di chi apprezza l’aria della campagna e chi invece, magari per colpa di una fastidiosa allergia al polline (ahimé), non riesce ad avvicinarsi a niente che sia, anche in parte, vegetale. No, non pensate di aver sbagliato sito, non si tratta di un portale dedicato al settore primario dell’economia italiana nè tantomeno di un resoconto di qualche strampalato reality a base di pupe e contadini. Ci accingiamo a recensire Harvest Moon DS, bel titolo sviluppato da Marvelous Interactive e prodotto da Rising Star, ormai blasonato e rinomato, da sempre conosciuto per tutte le piattaforme fin dai tempi del SNES.
Finalmente su DS!Harvest Moon è un gestionale basato sulla dolce vita agreste del contadino/allevatore che, armato degli strumenti del mestiere, deve fare di tutto per far progredire il proprio terreno prendendosi cura dell’orto, della verdura, della frutta, degli alberi, delle varie piantagioni e degli animali posseduti, ovvero maiali, mucche, pecore, galline, polli, cavalli, anatre, cani, gatti e chi più ne ha più ne metta.Vi avviso sin da subito che sarebbe inutile cercare un altro gestionale “agricolo” che riesca ad eccellere nel suo genere come Harvest Moon. Chi vuole evadere dalla vita di tutti i giorni con un videogioco, deve rivolgersi imperativamente ad Harvest Moon, ai suoi luoghi ameni, alla sua grande capacità di attrarre il videogiocatore per il mix di simulazione/gestione che riesce ad offrire all’utente, invitandolo in un mondo che rispecchia, in maniera più o meno fedele e arricchita di deliziosi elementi fantastici, la reale vita dell’uomo di campagna, pur proponendo una grafica tutt’altro che realistica, anzi, coloratissima e accattivante.
Un gestionale completoIn Harvest Moon DS non dovremo solo prenderci cura dell’orticello e degli animali. E’ vero che disporremo di più appezzamenti di terra da coltivare a nostro piacimento poiché, a seconda dei semi che pianteremo, vedremo crescere patate dolci o melanzane piuttosto che rape e via dicendo; ed è altrettanto vero che potremo costruire stalle e aie per polli, stie e protezioni per il nostro bestiame e potremo farlo, tra l’altro, scegliendo anche il tipo di materiale con cui costruire tutti questi edifici utili al fine di progredire nel gioco, far soldi e dunque continuare la nostra “attività” (è possibile scegliere tra materiali quali il foraggio, meno costoso di tutti ma poco resistente, il legno, abbastanza resistente e non molto difficile da reperire e la pietra, dura e forte ma molto costosa e più difficile da procurare). Ma il titolo di Marvelous Interactive non è solo questo. E’ molto più profondo e le opzioni a nostra disposizione sono tante e spaziano dai rapporti interpersonali alle attività commerciali con il pubblico (basate sempre sul settore agricolo). Per far soldi, potremo vendere i nostri prodotti quali ortaggi, verdura, frutta oppure polli, uova, latte, formaggio e quant’altro, ma potremo anche recarci in miniera e, mazzuolo sulle spalle, armati di olio di gomito, spaccare la roccia dura alla ricerca di qualche ametista, di un pò di oro, argento, rame o mitryl, materiale leggendario, più duro del diamante e preziosissimo. Potremo rivendere le pietre preziose sopra elencate e fare così un pò di soldi da investire poi in nuovi accessori e mobili per la casa, oppure potremo tenere per noi queste materie prime nell’attesa che si accumulino e che possano essere trasformate in un bel gruzzolo da spendere poi tutto in una volta per fare ingrandire la nostra abitazione o per fare un bel regalo alla donna che amiamo. Ebbene si: la nostra controparte virtuale (il cui nome potremo decidere all’inizio del gioco) può anche fidanzarsi, sposarsi e persino avere figli con una delle ragazze presenti al villaggio. A proposito del villaggio, esso è molto grande, pieno di abitanti (dopo qualche “giro” imparerete a conoscerli tutti), ognuno con il suo carattere. Potremo fare la conoscenza di un mercante burbero e mai disposto a contrattare sul prezzo, di un barista gentile, di uno strampalato uomo con i baffi e il cilindro (sembra più il presentatore di un circo) che ci aiuterà spesso nel corso del gioco fungendo da vero e proprio tutorial, una signora un po’ rozza che grida anzichè parlare, un barbone sempre in cerca di qualcosa da mangiare (che noi potremo offrirgli) e diverse donne che potremo corteggiare a nostro piacere.E’ ardua impresa però, quella di riuscire a far colpo sulle gentili donzelle, spesso restie a voler rimanere a conversare con noi senza il giusto regalo da parte nostra. E così, ci toccherà andare alla ricerca di un fiore da raccogliere, di qualche pietra preziosa da offrir loro in dono o di qualcosa da mangiare che possa essere di loro gradimento. Sarà nostro compito tener d’occhio l’icona del cuore, che apparirà ogni qualvolta parleremo ad una ragazza, in basso a destra dello schermo: se esso batterà sempre più forte vorrà dire che avremo fatto colpo e se finalmente, dopo tanta fatica, cambierà colore diventando rosso, allora avremo addirittura buone speranze di sposare la fanciulla tanto amata e, con le giuste attenzioni per la stessa, potremo poi avere anche un figlio, che somiglierà, nella maggior parte dei casi, soprattutto a lei (umpf!)Nel gioco potremo anche cucinare e mangiare, o fare assaggiare, le prelibatezze da noi preparate. Per farlo, dovremo raccogliere gli ingredienti che più ci aggradano disseminati nel villaggio, acquistabili nei negozi, oppure presenti nel nostro orticello e poi cucinarli nella giusta maniera, mescolandoli ad altri alimenti o semplicemente cotti da soli. Cucinare ha una triplice funzione: consente il recupero di energia fisica, è un ottimo espediente per fare nuove amicizie e rappresenta una buona fonte di guadagno nel caso in cui decidessimo di vendere le nostre pietanze dopo averle opportunamente confezionate.Avremo in dotazione una moltitudine di oggetti (tanto è vero che con il trascorrere del tempo potremo acquistare una cassapanca, un forziere e qualche armadietto, in grado di tenere la nostra roba al sicuro, poiché altrimenti non entrerebbe nel nostro grande ma limitato inventario). Dovremo accudire i vari animali in nostro possesso, accarezzandoli nel modo giusto, e qui ci viene incontro una schermata in stile Nintendogs mediante la quale è possibile, con l’utilizzo del touch screen, accarezzare le bestiole che emetteranno una serie di cuoricini a dimostrazione della loro contentezza. Dovremo, ovviamente, nutrirli con i giusti alimenti, e curarli, se necessario, con le medicine appropriate da acquistare al supermercato. A proposito degli acquisti, Harvest Moon Ds ci mette a disposizione nove negozi nei quali fare compere e persino nove canali televisivi (del tutto analoghi al reale “Mediashopping” di Canale 5, per citarne uno) nei quali verranno proposti ogni giorno nuovi oggetti in offerta speciale che potremo decidere se acquistare o meno.Tra gli oggetti a nostra disposizione anche una canna da pesca, con cui andare a pescare in mare, sul lago o sul fiume, nel tentativo di prendere qualche bel pesce e magari rivenderlo al miglior offerente o, perché no, cucinarlo e mangiarlo.Il nostro alter ego virtuale dovrà anche soddisfare i suoi bisogni fisiologici: si stancherà se troppo affaticato dal lavoro e dovrà dormire, mangiare e prendersi cura di sé nella maniera più consona. A farci compagnia saranno 101 Folletti del raccolto che sarà possibile sbloccare dopo aver eseguito particolari azioni (per esempio sbloccheremo uno dei folletti dopo aver colpito col mazzuolo 50 pietre per le costruzioni o dopo aver tagliato con l’ascia 20 tronchi d’albero e così via).Man mano che gli allegri esserini verranno sbloccati, si recheranno uno dopo l’altro all’albero dei folletti, e si divideranno in dieci squadre, ognuna specializzata in un compito ben preciso (per esempio, la squadra delle irrigazioni si occuperà di annaffiare le piantagioni al posto nostro risparmiandoci una bella faticaccia). Potremo assumere questi simpatici amici per un determinato periodo di tempo e pagarli in medaglie, acquistabili con il denaro o tramite alcuni minigiochi extra (‘memory’ con le carte per citarne uno).
Anche l’occhio vuole la sua parte…Per quanto riguarda il comparto tecnico c’è poco da dire. Su DS un gioco come Harvest Moon è davvero delizioso e trova il suo habitat naturale grazie all’implementazione del touch screen. Sia chiaro che per compiere i movimenti principali non sarà necessario (e neanche possibile) utilizzare il tanto caro pennino sullo schermo inferiore, ma il solo fatto di doversi prendere cura degli animali accarezzandoli alla maniera dei cani di Nintendogs e di poter gestire il nostro inventario e i dati di gioco tramite schermo tattile, è una funzione molto piacevole da utilizzare. La grafica, pur essendo davvero gradevole, colorata e accattivante, potrebbe essere migliore, specie se andiamo a rispolverare il capitolo per GBA Friends of Mineral Town, molto, forse troppo, simile a questa versione per DS. Qualche animazione in più e qualche effetto grafico di migliore fattura non avrebbero certo guastato e non mancano i difetti: ogni tanto si assiste ad inspiegabili (ed inquietanti) intersezioni di immagini (non possiamo parlare di poligoni poichè il motore grafico è completamente in 2D) tra i personaggi che, a volte, sembrano compenetrarsi l’uno con l’altro (per capire meglio di cosa stiamo parlando, provate a correre contro uno degli abitanti del villaggio e vedrete). Nulla di grave, per carità, anzi un particolare totalmente trascurabile che non mina affatto il gameplay del gioco, ma che fa storcere il naso e contribuisce a diminuire il voto al reparto grafico, soprattutto avendo già avuto a che fare con giochi dalla grafica eccezionale per il Nintendo DS, come Nintendogs, Animal Crossing, Super Mario 64 DS, Metroid Prime e tanti altri titoli, anche 2D che, di certo, hanno saputo sfruttare le potenzialità del gioiellino di Nintendo in maniera più efficace di quanto non sia riuscito a fare il titolo di Marvelous Interactive. Belle le musiche, forse poche e a volte ripetitive ma comunque mai inopportune, sempre d’atmosfera e piacevoli da ascoltare. Gli effetti sonori non pretendono senz’altro di essere realistici quanto piuttosto indicativi (sentiremo un “piopio” ben definito se prenderemo in mano un pulcino e, in generale, nessuno dei versi degli animali è fedelissimo alle controparti reali). Suggestivi ma non troppo “seri” i suoni ambientali, con gli effetti della pioggia, del vento e delle tempeste ben resi. Parlando di longevità, un titolo così è praticamente eterno poiché, come in Animal Crossing di Nintendo, Harvest Moon DS riesce ad offrire una miriade di eventi nei diversi periodi dell’anno e una buona varietà di dialoghi (quest’ultima però decisamente inferiore a quella del sopra citato Animal Crossing). Solo in una giornata è possibile compiere una moltitudine di azioni, una serie infinita di attività, il cui limite è posto solamente dalla stanchezza del nostro povero personaggio.
– Una miriade di cose da fare!
– Un gestionale a tutto tondo
– Buona implementazione del touch screen…
– Grafica migliorabile
– Sonoro non eccellente
– …che forse poteva essere sfruttato ancora meglio
7.5
Con Harvest Moon DS, la Marvelous Interactive ci propone un buon gestionale che tiene testa ai suoi predecessori usciti in passato per le altre console, da casa e non.
Questo titolo, forse, pecca un pò di mancanza di innovazione, poiché, tranne che per la buona, ma incompleta, implementazione del touch screen, il nuovo capitolo del gestionale agreste per antonomasia non aggiunge granché di significativo rispetto al precedente episodio per GBA ‘Friends of Mineral Town’ e, anzi, non si sforza neanche di proporre almeno una veste grafica migliore, all’altezza della macchina in cui gira. Tuttavia, Harvest Moon, riesce, ancora una volta, a divertire ed appassionare, a stimolare ed avvincere il giocatore che, una volta accesa la console portatile della Grande N, non potrà più fare a meno di separarsi dai suoi due schermi.
Un gioco consigliato a tutti, amanti del genere e neofiti.
Voto Recensione di Harvest Moon DS - Recensione
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