Recensione

Harry Potter e la Camera dei Segreti

Avatar

a cura di Fabfab

Non posso che provare un senso di rispetto e, forse, invidia per J.K. Rowling, la creatrice di Harry Potter. In pochi anni, scrivendo la storia di un giovane mago apprendista, è riuscita a creare un nuovo mito per l’infanzia che probabilmente durerà anche negli anni a venire.Tutto ciò che porta il marchio di HP (non le stampanti, eh!) diventa in breve una miniera di quattrini: i libri, i film, il merchandise vario e, per ultimo, i videogiochi!

Un po’ di storiaLa trama del gioco si rifà a quella del secondo libro della serie ed è quindi molto simile anche al relativo film.Il nuovo anno scolastico di Harry presso la “Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts” comincia nel peggiore dei modi: qualcuno lo minaccia cercando di convincerlo a non tornare ad Hogwarts, mentre per la scuola si aggira un terrore misterioso che pietrifica studenti e… fantasmi. Manco a farlo apposta il primo sospettato pare essere proprio il nostro maghetto preferito!Inoltre scoppia una faida interna tra maghi e streghe mezzosangue (nati da genitori senza poteri magici) e purosangue, con questi ultimi che vorrebbero scacciare i primi.Per fortuna ci penserà Harry, messosi ad indagare per conto proprio, a venire a capo dell’intera faccenda!

Un buon lavoroTradizione vuole che quando uno sviluppatore spende molti soldi per l’acquisizione di una licenza importante non ne sborsi altrettanti per lo sviluppo del gioco, affidando tutte le chances di successo del prodotto unicamente al richiamo esercitato dal nome famoso.Ma il 2002 si è dimostrato, per la EA, un anno davvero ispirato per quanto riguarda i suoi giochi non sportivi su licenza! Mi riferisco al discreto “Le Due Torri” (uscito su PS2 e presto anche su GCN), all’ottimo “007 Nightfire” ed anche a questo “Harry Potter e la Camera dei Segreti” (d’ora in poi solo HP).La softco statunitense ha evidentemente compreso che non basta un nome di richiamo, ma occorre anche che il prodotto venga sviluppato con un minimo di rispetto per gli utenti finali; ecco allora che il frutto delle fatiche dei programmatori si rivela essere un prodotto valido e coinvolgente.HP è un gioco pensato per chi conosce ed ama il personaggio attraverso la lettura dei suoi libri o anche tramite la sola visione del film; questa impostazione comporta conseguenze sia positive che negative.Le negative si riassumono essenzialmente nella “sceneggiatura” che dà per scontate molte cose, avvenimenti ed anche passaggi della trama stessa che, per quanto mai essenziali, tuttavia potrebbero dare un’idea di poca coerenza o superficialità del titolo a chi gioca senza sapere nulla dell’universo del piccolo maghetto inglese.Per il resto l’opera svolta dai ragazzi della EA è ammirevole: la “Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts” è fedelmente riprodotta in ogni particolare ed è liberamente esplorabile sia dall’interno (dove non tutte le aree saranno, naturalmente, accessibili sin dall’inizio) che all’esterno, a cavallo della scopa volante, gli eventi che vi troverete a vivere sono quelli ben noti a chi abbia già letto il libro o visto il film ed anche i personaggi che tutti conoscono ed amano (Ron, Hermion, Silente…) sono stati fedelmente ricreati.

Il gameplayHP appartiene alla categoria degli action adventure con visuale in terza persona, alla “Tomb Raider”, tanto per intenderci; ma il sistema di controllo del gioco è palesemente mutuato dallo storico “Zelda: Ocarina of Time”!I movimenti del personaggio sono controllati mediante lo stick direzionale mentre il tasto A rappresenta il classico “tasto azione” con cui è possibile effettuare più azioni differenti, a seconda delle circostanze; ai tasti B, X e Y è possibile assegnare il lancio di un incantesimo o l’utilizzo di determinati oggetti, preventivamente assegnati (e l’adozione di un tale metodo risulta quanto mai appropriata vista la costante necessità di utilizzare gli incantesimi per progredire). Col dorsale L attiviamo un lock-on automatico sul bersaglio più vicino e, mantenendolo premuto, possiamo girare attorno ai nemici ed evitare i loro attacchi, mentre allo Z è deputata l’apertura dell’inventario di gioco dove, tra le altre cose, è presente l’indispensabile “Ricordella”, una sorta di memorandum con riportati tutti gli incarichi che ci sono stati affidati, quelli già portati a termine e quelli ancora da completare.Prima, dopo e talvolta durante le varie missioni godremo di una relativa libertà di movimento che ci permette di esplorare tutti gli ambienti accessibili.Il gioco non è suddiviso in livelli da completare ma in vere e proprie giornate di scuola: si può andare a dormire (e passare al giorno successivo) solo una volta completate tutte le mansioni che ci spettano quel determinato giorno: le quest giornaliere aumentano man mano in quantità e difficoltà ed il giocatore dovrà imparare ad utilizzare al meglio le abilità a disposizione per sperare di completarle positivamente.Il nostro Harry apprenderà ogni giorno qualcosa di nuovo, siano essi incantesimi, parole d’ordine o altro ed in tal modo gli si apriranno strade precedentemente precluse.In determinate aree è inoltre presente un accenno di modalità stealth: accade, ad esempio, quando Harry si aggira per Hogwarts dopo il coprifuoco, quando gli studenti dovrebbero rimanere nelle loro stanze. Durante la notte le aree più importanti della scuola sono sorvegliate dai professori e dai prefetti (gli studenti più anziani) e per accedere ad esse è necessario aggirare la loro vigilanza movendosi lentamente e senza fare rumore.Immancabili inoltre le sezioni di volo a cavalcioni di una scopa e le partite di Quidditch (una sorta di Polo giocato in aria), elemento fondamentale nel mondo creato dalla Rowling e trasformato in un gioco veloce e spettacolare dai programmatori EA.

Grafica e sonoroIl comparti grafico di questo HP è di prima scelta e bisogna ammettere che i ragazzi della EA si sono dati un gran daffare anche in questo senso: le movenze di Harry e dei suoi amici sono state degnamente riproposte ed i modelli risultano molto fedeli all’idea di loro che ci siamo fatti al cinema.Gli ambienti, magnificamente resi, sono vasti, spettacolari e molto, molto suggestivi: a livello grafico siamo dalle parti di “Eternal Darkness”, quasi ai livelli del blasonato “Star Fox Adventures” della Rare. Le textures appaiono ben definite e curate nei dettagli; gli arazzi, i quadri, le scrivanie e librerie e tutti gli altri elementi che arredano le stanze sono curati fin nei minimi particolari.L’intera Hogwarts è ricreata e, letteralmente, “vive” sotto ai nostri occhi: di giorno pullula di vita, con studenti ed insegnanti che si aggirano e conversano per le varie stanze, gli infiniti corridoi, le scale (che si muovono davvero, come nel romanzo!), di notte è percorsa da fantasmi e spiritelli dispettosi, i guardiani vegliano silenziosamente per la sicurezza di tutti ed un qualcosa senza nome sussurra nelle tubature…L’unico vero problema è rappresentato dalla telecamera virtuale che ci segue fedelmente ad ogni nostro passo ma tende, periodicamente, ad impazzire ostruendoci la visuale: non si tratta comunque di un grosso problema e raramente questo influirà sulle sorti del nostro personaggio.Anche l’aspetto audio risulta curatissimo: la versione inglese può vantare, addirittura, le voci originali del film, mentre quella nostrana deve accontentarsi di doppiatori differenti rispetto alla versione cinematografica, ma comunque di buon livello. Per fortuna hanno evitato di calcare la mano con le voci in falsetto, vera piaga dei doppiaggi italiani dei videogiochi!

Link al GBAOltre a quanto già descritto, per i fortunati possessori del Game Boy Advance che hanno anche una copia di “Harry Potter e la Camera dei Segreti”, c’è la possibilità di collegarlo al Game Cube e sbloccare delle aree segrete in entrambe le versioni del gioco.Se invece non avete la cartuccia del gioco, collegando il Game Boy potrete comunque attivare un puzzle.

Un gioco per grandi e piccini?Tutto bene, allora? HP è un bel gioco adatto a tutti? Ehr…quasi!Come detto, innanzitutto HP è un gioco per chi già conosce ed ama il mondo e le storie create dalla Rowling: ma da chi è composto questo pubblico? Bambini, adulti…?Anche alla EA a quanto pare erano indecisi sul da farsi. Sulle prime, infatti, il gioco si presenta come un prodotto per bambini: i salti, nel gioco, sono “assistiti” (basta portare Harry vicino al bordo ed egli spiccherà da solo il balzo), la “Ricordella” e le mappe ci assistono ed impediscono che il giocatore si smarrisca nell’adempimento della missione, le magie da utilizzare in un determinato frangente verranno indicate da auree dell’apposito colore in prossimità degli oggetti con cui interagire…Eppure, ben presto, ci si rende conto di come HP non sia un gioco così semplice come potrebbe apparire: appena arrivati ad Hogwarts le cose inizieranno a farsi molto più complesse e spesso la risoluzione degli enigmi o delle sfide da affrontare (alcune delle quali effettivamente molto difficili, al limite del frustrante) richiederà un’attenta ponderazione da parte del giocatore.Inoltre ci sono diverse sottomissioni come la ricerca delle figurine per completare il proprio album di “Streghe e Maghi famosi” e delle Gelatine Tuttigusti +1, praticamente la moneta corrente tra gli studenti, essenziali per poter acquistare determinati oggetti.Ma rimane pur sempre vero che l’intera avventura si risolve in soli 6 giorni “virtuali” che, tradotti in ore, potrebbero oscillare tra le 4 e le 6, a seconda della vostra abilità e di quanto tempo intendete dedicare alle numerose quest secondarie…

– Fedele al libro

– Ottima grafica

– Scarsa longevità

– Un po’ infantile…

6.5

“Harry Potter e la Camera dei Segreti” è un bel gioco: graficamente curato, è notevole anche a livello di suoni ed atmosfera e risulta molto fedele all’opera della Rowling. Propone un modello di gioco forse non molto innovativo, ma di certo curato e arricchito da diversi tocchi di classe. Chi ama e segue le vicende del maghetto Harry non potrà che appassionarsi a questo gioco che, in parte, riesce davvero a portare su schermo il magico universo da cui prende spunto.

Ma “Harry Potter e la Camera dei Segreti” è anche un gioco poco longevo e realizzato con un tocco un pò infantile: i più esperti potrebbero finirlo in 4/5 ore, anche rinunciando agli aiuti che il prodotto offre, e non il prodotto non offre nessuno stimolo alla rigiocabilità.

E’ questo l’unico, vero, difetto del gioco: ponderatelo con attenzione! Se la scarsa longevità non è per voi un problema di primaria importanza e se siete un fan del maghetto britannico, per tutto il resto il prodotto è valido e consigliato senza riserve!

Si ringrazia per il materiale: Goemon Videogames, via Ferro 1R, Sestri Ponente, Genova. Tel. 010-6514335

Voto Recensione di Harry Potter e la Camera dei Segreti - Recensione


6.5

Leggi altri articoli