Harry Potter e l'Ordine della Fenice
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a cura di EN
Premetto che non sono un fan di Harry Potter, non ho mai letto un suo libro, mai visto uno dei suoi film o giocato un suo gioco, non so neppure di quanti episodi sia composta la saga. Tutto quello che so è che all’inizio era un bambino che faceva una scuola per diventare mago, che poi è cresciuto e che crescendo è riuscito mantenere due peculiarità fondamentali, gli occhiali tondi e la faccia da fesso.Questa mia ignoranza dovrebbe essere di per sé una garanzia di imparzialità, in quanto non rischio di farmi prendere dai facili entusiasmi di un fan della serie, ma ad essere sincero quella faccia da fesso mi crea inevitabilmente qualche pregiudizio…
Il quinto capitolo della serie.Siamo al quinto anno della scuola di magia di Hogwarts: un filmato di buona qualità in computer grafica ci porta immediatamente nel cuore della storia, al rientro dalle vacanze estive nell’immenso castello di Hogharts e, come si suol dire, “anno nuovo nemici nuovi”. L’estate ha portato infatti con sé il ritorno di un gran cattivone, un certo Voldemort, un’essere talmente maligno e pericoloso che nessuno a scuola crede possa essere ricomparso e per questo se la prendono con il povero Harry, accusato di essersi inventato il tutto per contravvenire al regolamento che gli impone di mantenere la bacchetta nella fondina al di fuori della scuola.Il nostro compito? Ovvio, sconfiggere Voldemort e riconquistare la fiducia dei compagni di scuola.
Ma che gioco è?Ci troviamo davanti ad un’avventura multi obiettivo in un’ambiente free roaming, ovvero liberamente esplorabile, ed a fianco della missione principale avremo tutta una serie di missioni secondarie non obbligatorie che nelle intenzioni dei programmatori hanno lo scopo di rendere vario il gioco ed aumentarne la longevità. Durante il gioco potrete raccogliere oggetti per sbloccare bonus ed imparare nuovi incantesimi, cosicché progredendo andrete ad eseguire magie sempre più complesse che vi consentiranno di affrontare situazioni altrimenti impossibili da risolvere. Andare alle lezioni, reclutare complici, trovare oggetti, fare commissioni, ma anche combattere contro altri compagni di scuola appartenenti ad altre fazioni sono il pane quotidiano di Harry. Durante l’avventura non sarete soli: al vostro fianco ci saranno principalmente I vostri amici di sempre Ron ed Ermione, anche se mai come in questo caso il detto “meglio soli che mal accompagnati” si adatta a questo gruppo, ma ne parleremo più avanti. Oltre alla modalità “storia” ne troviamo poi una multigiocatore, nella quale affrontiamo a colpi di bacchetta magica i nostri amici, ed una galleria bonus che ci consente di sostanzialmente di ripercorrere attraverso uno slide di immagini le fasi principali dell’omonimo film.
TecnicamenteIl gioco risulta essere nel complesso buono a livello grafico, mentre le musiche tratte direttamente dalla pellicola svolgono ottimamente il loro compito, buono anche il livello del dettaglio e la complessità delle ambientazioni, per non parlare poi delle dimensioni dell’area di gioco, talmente vasta che risulterebbe troppo dispersiva se un’aiutino non ci segnalasse di volta in volta la strada da seguire per raggiungere la nostra prossima destinazione.
Harry ha fatto la magia?Ora, dopo essere stato onesto nel descrivere quanto di buono c’è in questo titolo, avrei finito le argomentazioni a favore ed è il momento delle dolenti note. Se a casa vostra siete abituati a rimbalzare da un muro all’altro per spostarvi non troverete nulla di strano nel sistema di controllo, ma abituarsi a fare questo per gran parte del tempo per poi trovarsi a risolvere enigmi che si riducono a trovare oggetti, cose o persone non è particolarmente motivante e rimpiangerete presto che non esista la magia del teletrasporto. I compagni di viaggio come dicevamo sarebbe meglio che non ci fossero, dato che nel migliore dei casi non vi saranno di alcun aiuto e riusciranno in più di una occasione a farvi innervosire parecchio trovandosi nel posto sbagliato al momento sbagliato. Una telecamera approssimativa poi in tutto questo non aiuta molto ed i combattimenti risultano essere poco emozionanti, mentre le magie a vostra disposizione non riescono a risollevare un gameplay troppo povero e ripetitivo.Non parliamo poi delle missioni secondarie, rimbalzare sui muri un quarto d’ora per scoprire se il compagno piace alla compagna… non ne vale proprio la pena!
Un bel gioco dura poco?Non lo so, avendo voglia di finirlo avrete senz’altro un bel po’ da fare per completarlo al 100%, ma per quanto riguarda gli extra e la rigiocabilità, beh, diciamo pure che una volta terminato lo potrete tranquillamente rivendere.
– E’ Harry Potter
– Noioso
– Gregari “invadenti”
6.0
Il problema principale di questo titolo è che è noioso. La licenza del maghetto più famoso del mondo sicuramente riuscirà ad alleviare ai fans il tedio che si prova nel vagare per la sconfinata area di gioco e riprodurre le magie potrebbe risultare sulle prime anche divertente, ma per gi altri sarà molto dura. Un titolo privo di mordente, di scarsa atmosfera e che non riuscirà a coinvolgervi a meno che non siate degli adepti della serie.
Se possedete solo una PSP, avete 9 anni ed adorate Harry Potter potete anche farci un pensierino, altrimenti rivolgete il vostro sguardo allo stesso titolo su altre piattaforme (è uscito su tutte quante) o guardate decisamente altrove. Peccato, perché ci sono i fondamentali, ma il gioco non riesce proprio a divertire per carenze troppo gravi nel gameplay.