Recensione

Harry Potter e l'Ordine della Fenice

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a cura di Fabfab

Un mese davvero speciale questo luglio 2007 per gli appassionati di Harry Potter: nel giro di trenta giorni, infatti, potremo assistere alla quinta avventura cinematografica del giovane mago, mentre a fine mese uscirà finalmente in Inghilterra l’attesissimo settimo ed ultimo libro della saga.Nella speranza di non leggere anticipazioni sul finale prima che la Salani abbia il tempo di tradurlo e distribuirlo qui da noi, ci accingiamo dunque a recensire il videogioco tratto dal film.

L’Ordine della FeniceIl quinto anno per Harry Potter è stato davvero indimenticabile, sia in positivo che in negativo: il primo amore per Cho Chang, la vittoria nel torneo Tremaghi, la morte di Cedric Diggory, il ritorno di Voldemort! Proprio la ricomparsa in carne ed ossa del crudele mago oscuro rappresentava l’ombra più oscura ed inquieta del quarto libro (e film), lasciando il lettore con la convinzione che finalmente avrebbe avuto luogo l’annunciato scontro tra Voldemort e Potter.Tuttavia non sarà proprio così, non del tutto almeno: perché accanto alla nemesi storica, nell’Ordine della Fenice si presenta un nuovo, inaspettato avversario. Il Ministero della Magia!Quello che fino ad ora è stato uno dei principali alleati del protagonista, infatti, rivela una doppia natura: la venuta di Voldemort è notizia troppo sconvolgente per venire accettata, così per incredulità, sfiducia, prudenza o malanimo Harry Potter viene tacciato dal Ministero di essere un bugiardo e di non raccontare la verità.Ancora più isolato e schernito di prima, Harry si troverà addirittura in una Hogwarts senza Silente, sostituito nel ruolo di preside dall’ottusa ed insopportabile Dolores Umbridge, che ha il compito di controllare il protagonista ed impedire che sveli le sue verità.Ma Harry non è del tutto solo: per proteggerlo ed aiutarlo si forma l’Ordine della Fenice, un’organizzazione segreta capeggiata da Silente e composta dai più fieri avversari di Voldemort, tra cui Sirius Black e… il professor Piton! Inoltre per prepararsi allo scontro con l’oscuro avversario, Harry stesso dà vita, con l’aiuto di Ron ed Hermione, all’Esercito di Silente, un gruppo di studenti di Hogwarts che di nascosto studia e si allena nelle magie di difesa contro le Arti Oscure, ufficialmente bandite dai programmi di insegnamento per volere della Umbridge.Basterà tutto questo a prevalere contro il signore delle tenebre?

Quinto anno ad HogwartsFortunatamente con questo quinto titolo EA è tornata al passato, ripescando il gameplay dei primi tre episodi e lasciando da parte la semplificazione vista ne “Il calice di fuoco”. Dunque ci troveremo nuovamente di fronte ad un’enorme avventura che mette a disposizione del giocatore l’intero castello di Hogwarts ed i suoi immediati dintorni. Inizialmente non tutte le aree sono accessibili, ma con il procedere del gioco ed il completamento delle missioni la superficie di gioco diventa man mano sempre più immensa. Rispetto al passato, inoltre, questa volta si nota una maggiore adesione alle scelte stilistiche ed architettoniche del film, così non solo Harry, Hermione e tutti i personaggi hanno i volti dei rispettivi attori, ma anche le ambientazioni ricalcano fedelmente quelle viste al cinema.Come chi già conosce il libro sa bene, “L’Ordine della Fenice” non è esattamente un romanzo movimentato e lo stesso vale per il film. Per questa ragione il gioco è stato impostato in maniera un po’ diversa dal solito e non segue una trama rigidamente prefissata. In pratica ci si trova nei panni di Harry, Ron ed Hermione a vivere la vita di uno studente di Hogwarts: ci sono le lezioni da frequentare, i compiti da fare, gli altri ragazzi con cui interagire e così via. Alcuni degli eventi proposti sono obbligatori, si ricollegano in maniera più o meno diretta agli eventi del film e permettono alla storia principale di procedere man mano fino alla conclusione (ad esempio nella prima parte del gioco occorrerà arruolare i membri dell’Esercito di Silente). Ma nel mezzo sono stati disseminati decine di compiti secondari, del tutto facoltativi, cui il giocatore può prendere parte per allungare l’esperienza di gioco. Esiste anche una stanza segreta (e del tutto inventata) in cui lo spettro di Mirtilla Malcontenta raccoglie i trofei collezionati nel corso delle nostre avventure, che sbloccano dei bonus.

Wingardium Leviosa!Naturalmente buona parte dei compiti sono basati sugli incantesimi. Il sistema ideato da EA prevede l’utilizzo dello stick analogico destro, con il quale simulare il movimento della bacchetta: a seconda del “gesto”, si attiverà l’incantesimo desiderato. Va detto che le cose sono più facili di quel che appare e se ogni incantesimo ha un movimento di attivazione differente, sbagliare a lanciarlo non comporta alcuna conseguenza se non il riprovare finché non si riesce. Per intenderci, se la situazione contingente richiede di utilizzare un Wingardium Leviosa per sollevare ed appendere un quadro, non si corre il rischio di polverizzarlo per sbaglio con uno Stupeficium. Tutta l’area di gioco è disseminata di piccoli e grandi segreti nascosti, dunque occorre esplorare per bene se si vuole completare il gioco al 100%. Spariscono invece le figurine magiche, la cui raccolta aveva finora rappresentato un elemento sempre presente nelle avventure video ludiche del giovane maghetto: che abbia finalmente completato la raccolta?Esistono fondamentalmente due tipi di incantesimi, normali e d’attacco. I secondi si usano negli scontri, i primi per risolvere le missioni oppure, nel corso della libera esplorazione di Hogwarts, per scovare i mille piccoli segreti della struttura. Ovviamente non tutti sono disponibili da subito, ma andranno appresi poco alla volta.Nonostante l’occorrenza di saltuari combattimenti a suon di magie, “L’Ordine della Fenice” è sostanzialmente un’avventura in cui si richiede riflessione e tanta pazienza, per capire come risolvere i compiti assegnatici o scovare i mille segreti dell’ambientazione. A schermo non sono presenti indicatori di nessun genere, ma per fortuna è richiamabile in qualunque momento la famosa Mappa del Malandrino, indispensabile per non perdersi negli immensi meandri di Hogwarts. Basta selezionare la meta che si intende raggiungere (luogo o persona che sia) e delle lievi impronte appariranno sul terreno per guidarci verso l’obiettivo. Inoltre Ron ed Hermione, che ci accompagnano sempre nel nostro girovagare (peccato non si possano impersonare, però), sono sempre pronti a suggerirci quale mossa fare per procedere nel gioco, giusto nel caso ce ne fossimo dimenticati.Volendo il giocatore, oltre che alle missioni ed all’esplorazione, può dedicarsi anche ad alcuni giochi magici: imbattendosi in altri studenti impegnati a giocare a Scacchi Magici, Gobbiglie o Spara Schiocco sarà possibile sfidarli a nostra volta e, in caso di vittoria, guadagnare punti esplorazione da spendere nella stanza dei trofei.In alternativa all’esplorazione, saremo periodicamente impegnati in duelli magici, dalla struttura non troppo varia (si parano o evitano gli incantesimi nemici e si aspetta il momento giusto per scagliare i nostri), ma è pur sempre un piacere dare una lezione di magia ad un tronfio Serpeverde.

TecnicaTecnicamente parlando il lavoro di EA è molto buono. La Hogwarts del videogioco è enorme, viva e pulsante. Le locazioni principali sono curatissime e ricche di dettagli, mentre la maggior parte degli ambienti di passaggio appare assai più spoglia. I corridoi sono popolati di studenti, professori, spettri e quant’altro ed ognuno di loro ha qualcosa di dire sulla scuola o su Harry. Naturalmente si incontrano anche tutti i protagonisti, principali e secondari. L’impatto grafico è davvero notevole ed è un piacere esplorare la scuola praticamente senza caricamenti ed incontrare un sacco di facce note, accompagnati da un buon doppiaggio italiano (ma non si tratta delle voci ufficiali del film) e dalla colonna sonora originale della pellicola. Peccato solo che nelle numerose scene di intermezzo si sia utilizzato lo stesso motore grafico del gioco, con risultati non troppo convincenti a causa della rigidità espressiva dei vari modelli. Altra pecca, che si trascina fin dal primo episodio, è una scarsa cura nella trama, che procede un po’ a strappi, dando per scontato che le conoscenze del giocatore (o la sua fantasia) sopperiscano ai numerosi buchi di sceneggiatura. Come dire, se non conoscete le vicende vi perderete più di un passaggio.La longevità, infine, è più che buona per un titolo simile, attestandosi sulle 10-115 ore, a seconda che procediate dritti verso la fine oppure vi attardiate ad esplorare con calma il fantastico universo di Harry Potter.

– Perfetta ricostruzione del mondo di Harry Potter

– Modelli dei personaggi ed ambienti ripresi direttamente dal film

– Ottimo comparto tecnico

– Divertente e longevo per gli appassionati della saga…

– …molto meno interessante se non si è fan

– Ritmo di gioco piuttosto blando

– Cutscenes mediocri

7.3

Harry Potter e l’Ordine della Fenice è un buon tie-in, che in quanto tale punta molto sull’affetto dei fan per il franchise e sulla gioia degli stessi di fronte ad un’Hogwarts perfettamente ricreata e popolata da tutti i personaggi visti nel film. Oltre a questo si tratta per fortuna di un buon titolo, ma con molti limiti che forse non gli verrebbero perdonati senza la licenza altisonante di Harry Potter. Da fan io mi sono divertito e mi sento di consigliare senza remore il titolo a chiunque segua ed ama la saga del maghetto inglese: a tutti gli altri, però, consiglio di pensarci due volte prima di spendere 60€ per un gioco come questo. Considerate il voto finale come un compromesso ed aggiungete un mezzo punto se siete un appassionato di Harry Potter, in caso contrario toglietelo.

Voto Recensione di Harry Potter e l'Ordine della Fenice - Recensione


7.3

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