Harry Potter e il Calice di Fuoco
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a cura di Fabfab
Puntuale come sempre, all’uscita cinematografica del nuovo capitolo di Harry Potter (“Harry Potter e il Calice di Fuoco “) EA accompagna il suo gioco ad esso ispirato. Finora bisogna ammettere che la software house americana è sempre riuscita a dare vita a prodotti di discreta fattura, in grado di accontentare i fan del giovane mago, pur se limitati nel gameplay dall’esigenza di renderli fruibili anche ai più piccoli. Riuscirà finalmente la saga videoludica di Harry Potter a compiere quel decisivo balzo di qualità che la porterà finalmente ad elevarsi da “discreto” a “ottimo” videogioco?
Il piccolo magoHarry Potter è un ragazzino molto sfortunato che ha perso i genitori in giovane età ed ora vive con degli insopportabili parenti che lo vessano in ogni modo. Il suo personale inferno termina quando, all’età di 11 anni, viene convocato nella scuola di magia di Hogwarts: scopre così che nel mondo attuale esiste anche la magia e che un’intera società di maghi e streghe vive mescolata assieme ai “babbani”, vale a dire le persone “normali”, quelle senza poteri. Scopre anche che i suoi genitori erano grandi maghi, uccisi da uno stregone malvagio di nome Voldemort, lo stesso che gli ha lasciato la cicatrice a forma di saetta sulla fronte e che continua tutt’ora a minacciare la sua vita.L’esistenza di Harry è così divisa tra la scuola di Hogwarts, dove trova i primi, veri amici, vale a dire la mezzosangue Hermione e il rosso (di capelli) Ron, e le estati passate con gli insopportabili parenti, senza dimenticare il costante pericolo rappresentato da Voldemort e dai suoi sgherri.Finora al cinema e nei videogiochi abbiamo seguito Harry nei suoi primi tre anni a scuola, nessuno dei quali particolarmente tranquillo: tra seguaci di Voldemort, troll, un Basilisco, maghi in fuga, licantropi e Dissennatori non si può certo dire che la vita del nostro giovane mago sia tutte rose e fiori! E mentre nelle librerie italiane sta per uscire il sospirato sesto romanzo (segnatevi la data: 6 gennaio 2006), il quarto film sta spopolando nelle nostre sale con un’altra, terribile prova per Potter…
Libro e giocoTogliamoci subito il dente: con questo quarto titolo dedicato alla saga la EA ha fatto un triplo salto carpiato all’indietro, bruciando in un colpo solo tutte le potenzialità lasciate intuire dai precedenti capitoli. Dite pure addio all’immensa Hogwarts interamente esplorabile dei prequel, dite addio ai discreti enigmi e ad una trama degna di questo nome. Pensando di rendere il gioco accessibile a qualunque categoria di giocatori, anche i più piccoli (ma piccoli davvero), la casa americana ha stravolto quanto di buono fatto finora: “Harry Potter e il Calice di Fuoco” è diventato un titolo lineare, diviso in vari livelli decisamente scollegati tra di loro e per lo più assolutamente non fedeli né al libro né al film.Ma andiamo per ordine.Come detto il gioco è diviso in tanti livelli, ognuno dei quali introdotto da un breve “filmato statico” (non saprei come altro definirlo) che introduce brevemente la quest. In genere questi livelli sono solo ispirati alle vicende del libro, ma non le ripropongono fedelmente ed anche la trama non viene illustrata, quindi se non siete fan del maghetto inglese non ci capirete nulla. La poca fedeltà all’opera originale è dovuta al fatto che i programmatori hanno riempito ogni livello di mostri da combattere, con il trio di protagonisti sempre presente. Così, ad esempio, non vedremo Harry Potter seguire Hagrid nel bosco, nascosto sotto il suo mantello dell’invisibilità, per scoprire l’avversario della prima prova, ma avremo Harry, Ron ed Hermione che vagano nel bosco mentre l’Ungaro Spinato dà loro la caccia dal cielo…Anche nel bagno dei prefetti non vedremo Harry fare il bagno con l’uovo d’oro, ma piuttosto ci sarà il trio intento ad esplorare le immense fogne di Hogwarts…Insomma, se vi aspettate fedeltà alle vicende del libro meglio lasciar perdere…
Una magica avventuraPrima di cominciare ogni livello sarà possibile scegliere quale personaggio impersonare tra Harry, Ron ed Hermione. A dirla tutta le differenze tra i tre sono insignificanti e la particolare struttura del gioco spinge ad utilizzarli tutti a rotazione. Una volta scelto il personaggio non sarà più possibile cambiarlo fino alla fine del livello; i due scartati verranno allora controllati dall’I.A. artificiale, coadiuvandoci in maniera accettabile (i personaggi controllati dalla cpu sono comunque immortali, quindi non dovremo mai preoccuparci per loro).Ogni personaggio dispone di un attacco semplice, la Fattura, più una serie di magie di supporto che variano automaticamente a seconda della situazione: dovete sollevare un masso? Ecco che il personaggio lancerà Vingardium Leviosa. C’è da afferrare un oggetto lontano? Carpe Retractum ed è fatta! E’ inoltre sempre disponibile l’incantesimo Accio, che permette di attirare a sè le ricompense altrimenti irraggiungibili. Purtroppo il fatto che gli incantesimi vengano usati in automatico a seconda della situazione rende esageratamente semplice risolvere situazioni già di per sè non certo complesse, svilendo gli “enigmi” in pure formalità.Capita poi che per superare determinate situazioni occorra la collaborazione di più personaggi: sollevare un masso particolarmente voluminoso oppure svellere un pesante cancello di ferro necessita il lancio in contemporanea dello stesso incantesimo da parte di due o tre personaggi. Anche in questo caso, però, i nostri compagni ci appoggiano in automatico, senza bisogno di dare ordini.L’attività principale che tiene occupato il giocatore, oltre a quella di risolvere enigmi “telefonati”, è quella di combattere contro i numerosi mostri che li popolano: anche in questo caso si tratta di scontri non esattamente proibitivi. Ci si può sbarazzare degli avversari semplicemente sparando Fatture a raffica (specie dopo averle potenziate), ma è possibile anche cooperare con i propri compagni per dare vita ad attacchi combinati.Lo scopo principale di ogni livello è quello di raccogliere gli Scudi Tremaghi in essi nascosti: una volta raccolti abbastanza scudi si sblocca la missione successiva. E’ dunque necessario affrontare più volte ogni livello, la cui struttura è – per fortuna – un minimo ramificata, per offrire una certa varietà di situazioni. D’altronde non correrete mai il pericolo di perdervi.Oltre agli Scudi, nei livelli sono nascoste anche le Gelatine Tuttigusti +1 che, ancora una volta, rappresentano la moneta corrente ad Hogwarts. Al termine di ogni missione sarà infatti possibile acquistare delle carte magiche che potenziano il fisico, la magia oppure conferiscono abilità speciali: ogni personaggio ne può portare con sè un massimo di tre e questo, assieme all’accumulo di esperienza con conseguente passaggio di livello, è l’unico modo concesso per personalizzare un minimo Harry, Ron ed Hermione. Da segnalare come la raccolta di gelatine avvenga separatamente per ogni personaggio, dunque per potenziarli a dovere occorre utilizzarli tutti a rotazione.Il particolare sistema delle missioni rende dunque il cosiddetto backtracking (ovvero la necessità di ritornare più volte in livelli già visitati) un elemento preponderante del gioco: si affrontano più volte i vari livelli per recuperare tutti gli scudi, per raccogliere gelatine, per sbloccare nuovi passaggi una volta in possesso di incantesimi superiori.Esistono comunque alternative alle missioni principali: la prima è rappresentata dalle cosiddette Sfide di Moody, che – come si evince dal titolo – rappresentano dei veri e propri minigiochi a tempo. Un’altra alternativa è rappresentata dalle missioni che riproducono le tre prove del Torneo Tremaghi: in queste potremo impersonare il solo Harry Potter e saremo impegnati in vere e proprie gare di velocità piuttosto che in esplorazioni e combattimenti. Niente di trascendentale, s’intende, ma se non altro rappresentano una piacevole “rottura” rispetto ai livelli standard che, ambientazione a parte, appaiono tutti un po’ troppo simili l’uno all’altro.
TecnicaA livello visivo il gioco appare discreto, ma con qualche aspetto poco convincente.I personaggi sono piuttosto fedeli alle loro controparti cinematografiche (ma qualcuno mi spiega perchè non indossano la divisa di Hogwarts ma banali abiti babbani?), ma gli sprite sono molto piccoli e le animazioni innaturali. L’inquadratura è molto distante e la telecamera fissa, il che attenua in qualche modo l’impatto grafico che avrebbe potuto essere sicuramente superiore, specie considerando l’ottima resa dei vari livelli e l’abbondanza di effetti speciali.Davvero deludenti, invece, i filmati di intermezzo, delle specie di fumetti semi-animati abbastanza stilosi, ma assolutamente inadeguati alla situazione e troppo frettolosi nella narrazione.La colonna sonora è discreta ma non è quella ufficiale del film (anche se alcuni motivi la richiamano), mentre il doppiaggio italiano è davvero di basso livello, con doppiatori diversi da quelli sentiti al cinema ed un livello di interpretazione che oscilla tra il mediocre ed il ridicolo (sentite la voce di Voldemort e mi darete ragione).La longevità è piuttosto bassa, logica conseguenza della facilità generale del titolo, e viene in parte salvata solo dalla previsione di una modalità in multiplayer per 2 giocatori, piuttosto divertente da affrontare.
– Immediato ed abbastanza divertente
– Multiplayer a 2 giocatori
– Poco fedele al libro
– Troppo facile e breve
– Un passo indietro rispetto al passato
– Pessimo doppiaggio italiano
6.3
Purtroppo Harry Potter e il Calice di Fuoco tradisce le aspettative generate dai validi capitoli precedenti e si rivela solo un anonimo tie-in, tra l’altro nemmeno troppo fedele al libro (ed al film) da cui è tratto. Perfetto per i bambini per la sua semplicità, probabilmente deluderà i veri appassionati della saga ai quali consiglio di tenersi alla larga e rigiocarsi “La camera dei segreti” o “Il prigioniero di Azkaban”, nettamente superiori a questo…
Voto Recensione di Harry Potter e il Calice di Fuoco - Recensione
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