Recensione

Happy Wars

Avatar

a cura di jewel

Chiunque nutra interesse per il mondo videoludico, si sarà accorto che negli ultimi tempi le parole “free to play” vengono impresse sui rotocalchi delle testate giornalistiche con frequenza sempre maggiore. Teoricamente tale diffusione dovrebbe essere l’ideale in tempi come questi, d’altronde si tratta pur sempre di giochi e applicazioni in grado di essere scaricati e utilizzati senza sborsare il becco di un quattrino. Tuttavia, in ambito videoludico, queste parole vengono sempre più spesso accostate all’idea di “pay to win”, ovvero di giochi che permettono sì di dare il via alle danze in maniera gratuita ma, al tempo stesso, mettono a disposizione di chi ne fruisce un sistema di microtransazioni basato sulla moneta reale, a causa del quale va a finire fin troppo spesso che a vincere sia colui che sgancia di più per accaparrarsi potenziamenti e upgrade di vario genere. Nonostante questa faccenda non vada proprio a genio a chi impugna il pad, i free-to-play continuano a spuntare a destra e manca, e oggi ci ritroviamo a recensire proprio uno degli ultimi rappresentanti del genere. Sviluppato da Toylogic, Happy Wars è un titolo completamente incentrato sul gioco in rete e su un tipo di intrattenimento che dovrebbe risultare veloce e intuitivo. Nei giorni seguenti il rilascio abbiamo avuto modo di testarlo a dovere e di farci un’idea più che precisa sui suoi pregi e difetti. Ecco le nostre impressioni a riguardo!

Botte nella mischiaPartiamo subito analizzando la parte del gioco dedicata agli scontri online, che come già anticipato qualche momento fa, rappresenta il vero cuore pulsante del titolo. Ogni match di Happy Wars comincia con la scelta di una tra tre classi, in particolare: Guerriero, Mago e Chierico, che analizzeremo più avanti. Una volta scelto il personaggio con cui entrare in battaglia, il giocatore potrà unirsi al resto della sua squadra, situata nel castello alleato, per prepararsi alla battaglia contro la squadra avversaria. Obiettivo di ogni partita è semplicemente quello di arrivare al castello avversario e distruggere la grande torre nemica, mentre gli oppositori tenteranno di fare la stessa identica cosa nel verso opposto. Sulla mappa saranno disposte varie torri da conquistare, posizioni di primaria importanza visto che una volta prese diventeranno punti di respawn e, come se non bastasse, il numero di quelle conquistate determinerà la vittoria in caso di situazioni di stallo. Da questo punto di vista il gioco finisce per assomigliare vagamente a un Tower Defense, ma i momenti strategici sono in realtà troppo pochi affinché Happy Wars possa essere incluso nella definizione del genere.I piccoli e simpatici personaggi del titolo si scontreranno quindi nel tragitto da un castello all’altro, dandosele di santa ragione in battaglie che il più delle volte risulteranno caotiche e un po’ confusionarie, visto anche l’affollamento causato dal massimo di trenta giocatori in grado di prender parte a ogni match. In questo marasma, ogni classe avrà un ruolo particolare e quindi uno stile di gioco differente, motivo per cui risulta particolarmente azzeccata la decisione degli sviluppatori di far cambiare la classe ad ogni morte, cosa che darà alle partite quel pizzico di imprevedibilità che si lega ottimamente alle meccaniche di gioco. Cominciamo quindi a discutere il primo tipo di personaggio che è possibile selezionare in Happy Wars, ovvero il più che classico Guerriero. Quest’ultimo, sempre dotato di arma bianca e scudo al seguito, sarà logicamente indirizzato ai combattimenti ravvicinati e risulterà indispensabile per far piazza pulita dei nemici lungo il tragitto. Come per ogni altra classe, durante il match il Guerriero avrà a sua disposizione nove abilità divise tra quelle difensive, offensive o di squadra. Esso potrà quindi far roteare la propria spada per recare danno a tutti i nemici circostanti oppure lanciarsi in sprint verso i malcapitati spaccando ogni cosa sulla sua strada. Il Chierico, al contrario, si delinea come una classe di supporto, votata soprattutto alla guarigione degli alleati e alla costruzione di torrette e marchingegni che faciliteranno i compiti della squadra. Per la classe in questione non sarà quindi rara l’occasione di dover tirare su un ariete da guerra per sfondare il cancello del castello avversario oppure di trovarsi a rigenerare l’intera squadra per tenere la battaglia viva sotto gli attacchi incessanti della squadra nemica. Ultimo ma non ultimo è il Mago, classe particolarmente letale dalla distanza che, armandosi di palle infuocate e incantesimi di ogni sorta, riuscirà a dare filo da torcere in ben più di un’occasione. Bisogna ammettere che le tre classi elencate non risulteranno mai ugualmente utili, questo semplicemente perché a causa della struttura del gioco, dare botte sarà sempre più importante rispetto a fungere da healer o preparare materiali per una torretta fissa. Ci riferiamo ovviamente al Chierico, quello che non a caso compare sempre più raramente nei match online e che, a nostro avviso, non si lega benissimo al carattere “caciarone” messo a punto dai ragazzi di Toylogic. Le prime ore consumate in compagnia di Happy Wars sono state veramente piacevoli, ma dobbiamo ammettere che dopo qualche pomeriggio passato sul gioco, questo tende a diventare non poco ripetitivo. La noia potrà essere tenuta alla larga per un po’ più di tempo assoldando qualche amico con cui giocare online, soprattutto perché pianificare le strategie da mettere in pratica in tempo reale aggiungerà quel pizzico di coinvolgimento tattico che di questi tempi viene fin troppo spesso a mancare. In ogni caso si sente non poco la mancanza di qualche modalità aggiuntiva.Una grossa fetta dei problemi riscontrati in sede di recensione riguarda poi il matchmaking, cosa non piacevolissima visto che come specificato in precedenza il titolo si regge interamente sul gioco in rete. Sebbene la software house abbia prontamente avvertito di essere al lavoro per correggere il tiro, nei giorni successivi la release entrare in una partita di Happy Wars è stata a tratti una vera e propria impresa. La ricerca delle squadre falliva miseramente più della metà delle volte, e in altri casi leggermente più rari siamo stati kickati fuori brutalmente a match già cominciato. Come se non bastasse, in più di una occasione le squadre composte dal sistema non erano assolutamente equilibrate, al punto che incrociare i personaggi nemici sul campo di battaglia diventava sinonimo di morte certa. D’altro canto siamo rimasti piacevolmente sorpresi dal modo in cui i ragazzi di Toylogic siano riusciti a implementare un sistema per monetizzare il gioco senza rendere indispensabile l’acquisto degli oggetti del market. Sarà quindi possibile acquistare subito armi e altri pezzi d’equipaggiamento più potenti attraverso Microsoft Points ma, al tempo stesso, si avrà l’opportunità di mettere le mani sugli stessi item spendendo la moneta in-game guadagnata col sudore di mille partite. Al tempo stesso nei match si potranno ottenere premi di vario genere in base alla prestazione, per cui possiamo in generale dire che i pericoli del “free to play” questa volta sono stati evitati abbastanza bene.

La guerra non è mai stata tanto colorataDal punto di vista stilistico, il gioco stupisce piacevolmente grazie alla presenza di ambientazioni e personaggi che regalano veramente l’impressione di trovarsi in un cartoon interattivo. Ad accompagnare le coloratissime scene in gioco c’è poi una buona varietà di mappe (che siamo certi migliorerà in futuro), e la posssibilità di personalizzare i simpatici protagonisti del gioco con armi ed equipaggiamenti utili tanto a renderli unici esteticamente quanto a rinforzarli in vista della prossima battaglia. Una volta in partita Happy Wars regge piuttosto bene la presenza di decine di persone che corrono a destra e manca, generando esplosioni e lanciando le magie più disparate. Questo per dire che rarissimamente abbiamo notato cali di frame rate e che, per concludere, uno dei fattori che vi spingerà a fare una partitella ogni tanto a questo simpatico titolo sarà senza dubbio la prospettiva di deliziare occhi e orecchie, magari in compagnia di qualche amico.

– Accessibile e adatto a tutti

– Stile grafico accattivante

– Non spinge più di tanto a sborsare quattrini

– Tende ad essere ripetitivo

– Non tutte le classi sono equilibrate

– Seri problemi nel matchmaking

7.0

Il titolo messo a punto dai ragazzi di Toylogic affianca notevoli pregi a difetti che purtroppo lo distanziano da una valutazione totalmente positiva. Se da una parte il gioco è accessibile e di primo acchito divertente, dall’altro finisce presto per risultare ripetitivo, a causa anche dell’assenza di un adeguato numero di modalità di gioco. Happy Wars è totalmente incentrato sulle battaglie multiplayer in rete e, pur offrendo una piccola campagna in singolo, quest’ultima risulta fin troppo scialba per poter intrattenere adeguatamente chi impugna il pad. D’altro canto abbiamo apprezzato lo stile cartoonesco e scanzonato del titolo, adatto a giocatori di ogni età ed estrazione sociale. Un titolo che, a conti fatti, vi spingiamo a provare (d’altro canto è gratis!) per passare qualche piacevole sessione con amici e sconosciuti online.

Voto Recensione di Happy Wars - Recensione


7

Leggi altri articoli