Recensione

Happy Feet

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a cura di rspecial1

Per essere al primo mese di vita la nuova console Nintendo è stata invasa da tantissimi giochi, quasi sempre porting di videogiochi usciti recentemente su Playstation 2 ed adattati al wiimote. I risultati sono sempre stati altalenanti; difatti se spesso il risultato è stato buono, con gameplay arricchiti e migliorati rispetto la versione precedente, altre la mossa commerciale è stata palese. Happy Feet si presenta come un classico titolo derivato dal lungometraggio che tanto successo ha avuto nel periodo pre-natalizio, un tie-in che spera di vendere grazie al simpatico pinguino che ha in copertina e che i più piccini, ma non solo quelli, hanno amato tanto al cinema. Ma adattare una qualsiasi conversione al wiimote è una mossa azzeccata? E se fatta in modo approssimativo e senza cognizione di causa (ovvero cosa l’hanno messo a fare se era meglio senza?), cosa ne potrebbe venire fuori? Bhe, incominciate a ballare che è meglio…

Un Pinguino Speciale!!Durante la stagione degli amori, in Antartide, i pinguini conquistano i propri compagni con il canto. Ma fra tutti i pinguini, ce n’é uno, che si chiama Mambo, che non sa cantare. Un pinguino inoltre se non trova la propria canzone del cuore, non può trovare il suo posto nella società. Quindi, gli anziani, già indispettiti da queste diversità, quando arriva un periodo di carestia, allontanano Mambo dalla comunità. Durante il suo esilio, Mambo, intraprenderà un lungo viaggio e scoprirà cosa sta causando la carestia. Rientrato in patria allora, conquisterà il suo posto in società ed il cuore della sua amata, Gloria, non con il canto ma sfruttando le altre sue doti, come il ballo tip tap… Questa è la storia alla base dell’avventura che dovremmo affrontare su Nintendo Wii nei panni del simpaticissimo Mambo. Dopo aver scelto il livello di difficoltà tra i tre a disposizione del giocatore, saremo chiamati ad affrontare una serie di livelli e stages che ci porteranno man mano a percorre tutti i momenti salienti del film, sino al suo lieto fine. Come avrete capito, o come saprà già chi ha visto il bellissimo cartone animato, la musica è un elemento molto importante di Happy Feet, ed anche nel gioco lo sarà visto che il gameplay si basa quasi esclusivamente su di essa. Partiremo con la schiusa del nostro pulcino, iniziando da subito a capire il funzionamento molto semplice del gioco, ovvero un titolo musicale per quasi tutti i livelli, tranne alcune eccezioni di cui parleremo in seguito. In queste occasioni il wiimote verrà utilizzato come una bacchetta per indicare la direzione esatta delle note, andando a sostituire al pad o il vecchio tappettino. I restanti livelli di gioco sono fondamentalmente delle corse, o su ghiaccio o sotto la superfice dell’acqua e a seconda di quale affronterete nel corso dell’avventura, vi sarà richiesto anche di raccogliere delle apposite icone da utilizzare per aumentare i vostri punti; in queste modalità il wiimote sarà utilizzabile impugnandolo come il classico controller del NES, ovvero orizzontalmente, che fungerà da volante vero e proprio, che controllerà tutti i movimenti del piccolo pinguino, facendogli eseguire curve al limite del possibile e salti spettacolari. Il titolo dei ragazzi della A2M si conclude proprio cosi, due sistemi di controllo che si ripeteranno fino alla fine del gioco, dove non cambierà nulla, visto che le piste sono sempre le stesse e che durante la fase musicale si modificherà solo il fondale, ma gli accompagnamenti audio saranno sempre quelli… Certo, il titolo si rivolge chiaramente ad un pubblico di giovani e di conseguenza i programmatori hanno pensato bene di non applicarsi troppo nella cura generale del prodotto, certo che però dover sborsare sessanta Euro per un titolo del genere non è piacevole, se poi ci aggiungiamo i difetti. Il controller del Wii è perfetto come sempre, ma il ritmo delle canzoni e le combinazioni da eseguire per riuscire nel mini-gioco musicale non hanno una logica e sono decisamente troppo semplici, proprio come le gare, sia in acqua che fuori, dove oltre ad andare a destra e sinistra ci si riduce a percorrere distese bianche prive di vita per troppo tempo. Non riescono ad aiutare neppure l’opzione famiglia, chiamata cosi ma che in realtà mette a disposizione soltanto il multiplayer per due giocatori offerto tramite split-screen.

Candida come neveL’aspetto grafico del gioco si potrebbe definire semplicemente bianco, non solo perché questo è il colore dominante ma perché c’è veramente poco da vedere, ovvero nient’altro che distese immense di ghiaccio e neve. I poligoni usati sono pochissimi, i pinguini sono resi bene, con cura, ma non hanno nessun effetto grafico degno di nota o texture particolareggiate che li distinguano gli uni dagli altri. Siamo decisamente sotto la media di una Playstation 2 insomma, figuriamoci su Nintendo Wii. Le musiche sono poche, ripetitive e non sempre belle da ascoltare come durante la visione del film, sebbene gli effetti sonori si possano decisamente salvare, grazie alla loro varietà, più che altro. Non ci siamo proprio, è inutile negarselo.

– Musiche carine

– Facile e noioso

– Due giochi ripetuti all’infinito

4.5

Il film di Happy Feet è decisamente molto bello, con un grande personaggio come protagonista ed una storia che cattura lo spettatore dall’inizio alla fine; peccato che il videogioco sia cosi mediocre ed offra così poche opzioni di gioco, oltre ad un gameplay semplificato al massimo persino per dei ragazzini di sei anni.

Se siete genitori in cerca di qualche titolo divertente ed appassionante per i vostri figli, comprate Wario Ware, ma state alla larga da questo gioco, anche se la cover vi indurrà in tentazione ogni volta che la guarderete.

Voto Recensione di Happy Feet - Recensione


4.5

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