Recensione

Hamtaro: Rainbow Rescue

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a cura di Chomog

Il criceto TaroHamtaro è il piccolo e ormai famosissimo cricetino nato nel 1997 dalla matita di Ritsuko Kawai e pubblicato nella rivista per bambini Shogaku Ni Nensei della casa editrice Shogakukan (che in seguito pubblica anche moltissimi libri illustrati dedicati agli Ham-Hams). Nel 2000, in Giappone, andò in onda la prima puntata della serie animata Tottoko Hamutaro (Hamtaro trottante). Portata qui in Italia nel 2002 ebbe immediatamente un successo dilagante, proprio come avvenne in precedenza per l’altro piccolo roditore animato di casa Nintendo, il sicuramente altrettanto famoso Pikachu. Hamtaro e i suoi amici potrebbero, infatti, quasi essere designati come i successori dei Pocket Monsters, anche se i contesti sono alquanto diversi: i Pokemon sono prevalentemente incentrati sui combattimenti e sullo spirito agonistico del voler diventare il più famoso Pokemon Master, mentre invece i manga e gli anime dei cricetini propongono la “vita di tutti i giorni” di queste adorabili creature, con i vari impegni, problemi (e le relative soluzioni, trovate sempre grazie all’azione corale ed all’aiuto di ogni componente dell’allegra banda) di ognuno di loro (e dei loro relativi padroni).Ovviamente il fenomeno commerciale conseguente è stato sfruttato in tutte le sue possibili applicazioni, in misura sicuramente maggiore in terra madre che altrove (dove Hamtaro ha anche debuttato sul grande schermo nel dicembre 2002 con il film Ham-Ham Land Big Adventure, incassando oltre 20 milioni di dollari), con gadget vari e videogiochi (tre per GBA – “Ham Ham Heartbreak”, “Ham-Ham Games”, “Rainbow Rescue” – ed uno per GB Color – “Ham-Hams Unite”). Ed eccoci quindi giunti al prodotto che ci accingiamo a recensire, Hamtaro: Rainbow Rescue.

Aiutiamo ArcolinoAll’inizio del gioco ritroviamo la graziosa Bijoux (la cricetina francese segretamente innamorata di Hamtaro) che sta ammirando un arcobaleno. D’improvviso, però, questo scompare facendo cascare Arcolino, il criceto principe di Arcobalandia, che vi stava allegramente passeggiando sopra, come è solito fare.Il caso vuole che cada proprio sulla testa di Boss, l’Ham-Ham un po’ burbero e senza padrone proprietario della Club House, con conseguente perdita di conoscenza di entrambi i criceti. Una volta trasportati alla Club House, al rinvenimento di Arcolino ci viene fornita la spiegazione di quello che è successo: il suo ombrellino, capace di creare gli arcobaleni su cui l’allegro principe ama passeggiare, ha perso i colori, perdendo anche la sua principale funzione (creare arcobaleni, appunto). Ma la cosa peggiore è che in questo modo il nuovo Ham-Ham non può neanche più tornare a casa. Disperato, in quanto non sa come trovare gli ingredienti per produrre nuovamente i sette colori dell’arcobaleno, Arcolino comincia a piangere quando Hamtaro e tutti i suoi amici, sempre pronti a soccorrere chi ha bisogno d’aiuto, si offrono di aiutarlo.Comincia così la nuova avventura degli Ham-Ham Friends, ambientata nei luoghi già conosciuti tramite la serie animata (come il Ranch dei Fiori) e con protagonisti tutta la solita banda di cricetini che in tanti hanno imparato ad amare, insieme ad altri come il mago Hamstero, il postino Posty o l’ispettore Ham.

Tutti i colori dell’arcobalenoDato che recuperare i sette colori dell’arcobaleno è lo scopo del gioco è lecito attendersi una particolare cura di questo aspetto tecnico. E le aspettative vengono soddisfatte fin dal momento dell’acquisto, nel poter ammirare l’allegra e, appunto, colorata confezione del titolo. Un’immagine dai toni e dal tratto pastello di tutti gli Ham-Hams, con Hamtaro in testa, che passeggiano su un brillante arcobaleno è quello che ci propone il fronte della scatola; mentre sul retro vi è una breve spiegazione del gioco arricchita da tre immagini dello stesso. Colpisce piacevolmente la ricercatezza d’aver decorato i lati e il retro della confezione anche con dei piccoli disegnini di quattro dei criceti (Jingle sul retro, Tigra da un lato e Tricky e Caplin dall’altro), sempre con toni pastello e con uno sfondo composto da tanti girasoli azzurri. Il manuale all’interno della scatola è anch’esso decorato con immagini dei criceti che si ritrovano tra le pagine, ma invece di essere a colori sono realizzate in toni di grigio.La caratterizzazione dei personaggi nel gioco è tratta dalla serie animata in modo tanto fedele che sembra di essere in presenza di uno spin-off interattivo dell’anime. Gli sprite dei criceti sono di dimensioni medie, anche per rendere realistico il paragone dimensionale col mondo circostante (seppure in “Hamtaro: Ham-Ham Games” sono di dimensioni maggiori) ma non mancano elementi decisamente grandi quale, ad esempio, la testa del cavallo che ci porterà al giardino dei girasoli nel Ranch dei Fiori.Le animazioni sono qualitativamente impeccabili ed emotivamente adorabili per chi conosce ed apprezza i cricetini dal cartone, riproponendo fedelmente tutti i movimenti caratteristici di ogni singolo roditore (particolarmente graziosa, tra le altre, l’animazione di quando riescono a portare a compimento con successo un’azione di squadra: al “suono” di Ham-Ham Urrà i criceti presenti sullo schermo improvvisano un balletto in cui agitano amabilmente il sederino). Particolare nota è da riservare agli avatar dei personaggi, colorati da toni che più pastello non si può e contornati da un tratto tipo matita scuro e doppio molto gradevole. Unica pecca è riscontrabile in una non marcata differenziazione delle forme dei musetti, particolarmente visibile qualora parlino più criceti in successione (sembra quasi che parli sempre lo stesso criceto, differenziato solo per colore del pelo). Molto belle sono anche le scenette disegnate che servono a sottolineare un momento particolarmente importante della storia come, ad esempio, il ritrovamento di un ingrediente-colore o un regalo di Timidy a Sciarpina.Le ambientazioni sono rese vivacemente con molti colori brillanti. Ben differenziate tra loro e con numerosi elementi con cui si può interagire (perfettamente amalgamati al resto dello scenario ed ai personaggi) sono un’ottima cornice per le peripezie degli intraprendenti animaletti.La fluidità è sempre costante, priva di scatti, e i minimi caricamenti-salvataggi tra uno schermo e l’altro non spezzano il ritmo del gioco.Una pecca da segnalare è la qualità del font: finché il testo è di dimensioni normali o piccole (quando si sente una voce in lontananza) va tutto bene, ma quando, o per enfatizzare una frase o per rendere un tono di voce più alto, è di dimensioni maggiori si riscontra un effetto sgranato poco gradevole.Il comparto sonoro è molto piacevole: tutte le musichette (differenziate per locazione) sono allegre ed orecchiabili e richiamano alla mente i motivetti ascoltati nel cartone animato (l’opening del titolo è proprio la sigla della serie animata). Gli effetti sonori sono ben fatti e gradevoli, compresi quelli più “ripetitivi” come il suono prodotto dalle zampette dei criceti quando camminano o corrono. Un’ultima cosa: l’aver fatto uscire in Italia questo prodotto dopo Hamtaro: Ham-Ham Games (che è stato realizzato cronologicamente dopo) gli attribuisce un minimo handicap dovuto alla maggiore qualità tecnica del titolo sportivo (anche se la scelta commerciale di far uscire quest’ultimo in contemporanea con le olimpiadi era quasi obbligata). Sarebbe stato meglio rispettare l’originaria sequenza cronologica ed evitare un minimo, seppur sensibile, passo indietro qualitativo per chi ha giocato entrambi i titoli.

Giochi-HamD’accordo, il titolo presenta sulla confezione la classificazione 3+, ma è così divertente, vario e longevo (data la rigiocabilità dei minigiochi) che è consigliato anche ad un pubblico adulto. Sicuramente un caso più unico che raro tra i giochi per un target infantile.Nel recuperare i colori dovremo affrontare vari Giochi-Ham (segnalati da un cartello di legno con punto esclamativo), facoltativi o obbligatori, che potranno essere portati a termine solo da uno dei criceti a seconda delle caratteristiche tipiche di ognuno (ad esempio Boss è l’ideale se serve forza e resistenza mentre Tantasà è più portato a giochi di “concetto”); ve ne sono più di 100, alcuni dei quali sono segreti. Ma non finisce qui: lungo la strada si trovano compiti (sempre eseguibili da un criceto in particolare a seconda delle abilità) che permettono di raccogliere oggetti, figurine e semi di girasole o di entrare in aree altrimenti inaccessibili. Altre volte è indispensabile la collaborazione di un determinato numero di criceti nel realizzare un’azione di gruppo (evidenziata da un’icona pop up con un punto esclamativo), necessaria o meno per avanzare nello svolgersi degli eventi. Oltre a ciò nel gioco avremo l’opportunità di decorare degli sfondi a tema con alcune figurine, creando così cartoline scambiabili con gli amici tramite cavo Game Link, e di colorare vari disegni (entrambe le cose abbastanza infantili ma divertenti e che sicuramente aumentano ulteriormente la già notevole longevità del titolo).Simpatica la presenza di negozi in cui si possono acquistare, pagando in semi di girasole rinvenibili lungo la strada, sfondi, disegni e figurine, altrimenti ottenibili con lo svolgersi di compiti o partecipando ai minigiochi (queste azioni faranno guadagnare anche punti girasole ed ogni 100 punti si riceve un figurina).I comandi sono ovviamente, dato il target, molto semplici e intuitivi: si sposta il criceto con la croce direzionale (se in contemporanea si preme il tasto B lo si fa correre); col tasto A si agisce (parlare, leggere, etc) e si conferma una scelta, mentre la si annulla col tasto B; i tasti R e L servono per passare da un Ham-Ham all’altro nei minigiochi e il tasto start apre e chiude il menù principale in cui si possono visionare la quantità si semi di girasole posseduti, gli ingredienti già trovati e gli oggetti, giocare con le figurine, colorare i disegni o salvare il gioco e smettere di giocare.Da segnalare la presenza dell’Ham-Chat, il linguaggio speciale usato dai criceti che in questo gioco si limita a soli cinque termini: Sic e Noc per si e no, Hamha per salutare, RuoTAck per rotolarsi e Ciazie per dire ciao, al contrario in “Hamtaro: Ham-Ham Heartbreak” era più copiosa.

– Divertente e giocabile

– Tecnicamente ben realizzato

– Target infantile

8.2

Ciò che potrebbe penalizzare questo gioco è, ovviamente, il modo carino e pacioccoso di trattare le tematiche, senza dubbio indirizzato ad un fascia d’età medio-bassa.

Ma per chi è fan della serie animata e per chi riesce ad andare oltre il preconcetto del “è un gioco per bambini”, questo è un prodotto divertentissimo e qualitativamente davvero molto curato e ben realizzato. Non dimentichiamoci poi della sua notevolissima longevità, dato che quasi tutti i minigames sono rigiocabili.

Di sicuro “Hamtaro: Rainbow Rescue” è adatto per “fare esperienza” con gli action-gdr , ma, forse, proprio chi ha tanta esperienza videoludica alle spalle ed una mente elastica, pronta a valutare le cose per quelle che realmente sono e non solo per come vengono classificate, può apprezzarlo al meglio.

Voto Recensione di Hamtaro: Rainbow Rescue - Recensione


8.2

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