Recensione

Hamtaro - Ham-Ham Games

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a cura di Fabfab

In concomitanza con l’estate delle Olimpiadi di Atene 2004, esce non certo per puro caso questa versione mignon della famosa manifestazione, interpretata da tutta una serie di buffi cricetini che fanno capo ad Hamtaro, un nome ormai famosissimo presso le più giovani generazioni di videogiocatori ed un altro riuscito franchise targato Nintendo!

Sport e amiciziaSe gli umani gareggiano e si divertono con le loro Olimpiadi, i piccoli cricetini giapponesi non vogliono essere da meno: costruiscono così un enorme parco giochi con tutte le strutture adatte a disputare competizioni di vario genere.Ecco dunque che oltre alla solita Club House, la dimora degli amici Ham-Hams, troviamo lo Stadio per l’atletica, il Campo da Tennis, la Pista, la Piscina e la Spiaggia; non possono mancare, poi, un Villaggio degli Atleti, in cui ospitare le squadre partecipanti, e una televisione, la Tv Studio Ham, che segue da vicino le varie gare.Le specialità messe a disposizione sono parecchie: i 100 metri, la maratona, la corsa ad ostacoli, il salto triplo, il lancio del martello, il salto con l’asta, i tornei di tennis e beach volley, la gara di tuffi, la prova di equitazione (con un riottoso pulcino al posto del cavallo), il nuoto misto, il nuoto sincronizzato, il tiro con l’arco, la vela e la buffa estrazione della carota. Ognuna di queste discipline rappresenta in sostanza un minigioco a sé stante, così se il tennis e il beach volley hanno comandi piuttosto classici (si muovono i giocatori col direzionale e si colpisce la palla con A e B), le altre discipline richiedono, in genere, di premere il tasto giusto al momento giusto, oppure di alternare pressioni prolungate a brevi colpetti e così via.La manifestazione dura l’arco di una settimana, durante la quale potrete affrontare fino ad un massimo di 17 gare, equamente suddivise in tre per ogni giorno (a parte il primo ed il settimo): lo scopo, naturalmente, è quello di arrivare primi, conquistando più medaglie d’oro rispetto alle squadre avversarie.Le sfide non saranno affrontate da decine e decine di atleti, come accade alle Olimpiadi, ma da quattro per volta (otto in caso di discipline da affrontare in coppia, come il beach volley), ognuno appartenente ad una delle quattro squadre iscritte alla manifestazione: la squadra Ham-Hams (i cui membri sono Hamtaro, Bijou, Boss, Ghiotto, Sciarpina, Timidy e Caplin, naturalmente tutti impersonabili dal giocatore), la squadra Arcobaleno, la squadra Zungla e la squadra Pirata (che nonostante il nome e l’aspetto poco rassicurante dei suoi membri, è composta da atleti leali e corretti, come tutte le altre, d’altronde). Purtroppo un limite del gioco è riscontrabile nel fatto che gli avversari, in realtà, non competono tra loro e quando non vincerete voi, immancabilmente sarà la squadra Arcobaleno ad aggiudicarsi la medaglia d’oro, rendendo le gare piuttosto scontate.Visto che inizialmente dovrete apprendere come affrontare le varie discipline, prima di ogni competizione è stata prevista la possibilità sia di sceglierne il livello di difficoltà (tra facile, normale e difficile), sia di allenarsi quante volte si vuole per impratichirsi con i comandi.E’ bene affrontare la gara solo una volta che si è sicuri di aver capito tutto per bene perchè il gioco salva automaticamente i progressi e non c’è modo di ricominciare daccapo, nemmeno spegnendo il GBA!

Una settimana di sportTra i vari eventi ci si muove mediante una semplice mappa su cui selezionare le varie destinazioni.A parte gareggiare non c’è molto altro da fare: al di fuori delle sfide impersoneremo il solo Hamtaro ed avremo la possibilità di esplorare tutte le strutture (o, almeno, l’esterno delle stesse) per chiacchierare con i propri amici o con gli altri atleti, per assistere alle buffe scenette dei criceti e per raccogliere semi di girasole; questi ci vengono anche dati come premiazioni per le gare: la quantità varia a seconda della medaglia conquistata e del livello di difficoltà selezionato. Come nei precedenti giochi dedicati ai piccoli roditori, i semi di girasole fungono da moneta corrente e, in questo caso particolare, servono essenzialmente per acquistare nuovi costumi con cui abbellire la nostra “fototessera”: accedendo per la prima volta al gioco, infatti, ci verrà chiesto di creare la nostra scheda giocatore, indicando data di nascita e segno zodiacale. Su questa potremo personalizzare l’immagine (inizialmente di un anonimo cricetino) grazie ai costumini, per poi poterla scambiare con gli amici (così come i vestiti). Più schede di amici avremo memorizzato sulla nostra cartuccia, più premi verranno sbloccati.

Vinca il miglioreTecnicamente parlando il gioco è identico al suo predecessore, il che significa grafica coloratissima e pacioccosa, personaggi teneri ed in grado di dare vita alle espressioni più buffe, buoni sentimenti a iosa ed una giocabilità semplice ed immediata; anche il comparto sonoro si adegua, con musichette simpatiche e diverse per ogni locazione.Il vero punto debole del prodotto risiede nella longevità: la prima volta il gioco si porta a termine in un’oretta o poco più (a seconda del tempo che impiegherete per impratichirvi della varie discipline), la seconda lo rigiocherete per vincere tutti gli ori, magari al livello di difficoltà massimo ma, purtroppo, le cose finiscono qui. Già portandolo a termine una volta si sblocca una modalità che permette di affrontare le varie discipline singolarmente e così, l’unico incentivo a partecipare nuovamente a tutti i giochi rimane quello di trovare nuovi costumi (acquistandoli o cercando quelli nascosti nei vari ambienti), ma è uno stimolo parecchio debole visto che servono solo per abbellire il cricetino nella fototessera e non i protagonisti del gioco. Trovo veramente assurdo che il collegamento tra più GBA sia stato sfruttato unicamente per scambiarsi le schede amico e non, piuttosto, per permettere a quattro amici di gareggiare fra loro!

– Grafica buffa e coloratissima

– Gameplay semplice ed immediato

– I tenerissimi cricetini

– Longevità ridicola

– Poca profondità delle discipline trattate

6.0

Hamtaro: Ham-Ham Games, come i suoi predecessori per GBC e GBA, è un prodotto indirizzato ai più piccoli (o ai grandi che non crescono mai), carinissimo da vedere, con protagonisti buffi e tenerissimi, con buoni sentimenti a iosa ed una giocabilità semplice ed immediata.

Tuttavia il prodotto in questione soffre di un problema non indifferente: una longevità ridicola! Terminarlo la prima volta, quando dovrete impratichirvi nelle varie discipline, non richiederà comunque più di una o due orette; dopo di che bisogna vedere quanto forte sarà lo stimolo a rigiocarlo visto che affrontare nuovamente le competizioni può servire giusto a migliorare un tempo, a vincere una medaglia d’oro ad un livello più difficile (i livelli normale e difficile sono, in effetti, parecchio complessi da portare a termine), a sbloccare ancora qualche costume e nient’altro! Il collegamento tra 2 GBA, tra l’altro, viene sfruttato unicamente per scambiarsi schede e costumi e non, incomprensibilmente, per far gareggiare tra loro due o più giocatori umani.

Un titolo gradevole, dunque, ma che non vale assolutamente il prezzo a cui viene venduto causa una longevità troppo bassa…

Voto Recensione di Hamtaro - Ham-Ham Games - Recensione


6

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