Recensione

Halo Wars

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a cura di Shiryo

Sviluppato da Ensemble Studios, sviluppatore già celebre per Age of Empires, in stretta collaborazione con Bungie, Halo Wars va ad integrare la trilogia videoludica di Halo raccontando eventi accaduti 20 anni prima del risveglio criogenico dell’eroico John 117. Il tutto con un gameplay strategico in tempo reale che porterà il giocatore al comando dell’esercito UNSC, intento a difendere la razza umana dalla minaccia dei Covenant e non solo…

Dal nulla una base, da una base una caserma, da una caserma un soldatoHalo Wars propone le meccaniche classiche del genere RTS e si basa quindi sulla costruzione di edifici ed unità secondo un sistema di prerequisiti piuttosto semplice da apprendere e padroneggiare.Dopo aver edificato una base in apposite aree predefinite, è possibile costruire centri di raccolta che accumuleranno automaticamente le risorse necessarie alle varie costruzioni senza la necessità di limitarsi alla raccolta di quelle sparse sul territorio e generatori che saranno alla base dell’evoluzione tecnologica della nostra squadra. Proseguendo nello sviluppo sono realizzabili caserme per la produzione di unità di fanteria o differenti strutture che genereranno a loro volta veicoli di terra o velivoli. Maggiori saranno le risorse dedicate allo sviluppo delle varie tecnologie, maggiori saranno le capacità delle singole unità, siano esse offensive o difensive.Addentrandosi nella modalità campagna e superando il tutorial facoltativo sui controlli, ci si troverà ad affrontare una serie di 15 missioni che vedranno il giocatore alle prese con azioni di attacco o difesa di obiettivi. Evitando qualsiasi spoiler sulla trama, ci limitiamo a dire che gli scenari a disposizione passano da ambientazioni glaciali a città popolate, sino a scenari desertici e tetre foreste. Non mancheranno scenari contaminati dai Flood e tantomeno l’imponente Spirit of Fire.Le missioni si rivelano generalmente divertenti da giocare, anche se alcune di queste risultano piuttosto brevi e con pochi obiettivi. Selezionando il livello di difficoltà più adeguato alle proprie abilità ed evitando quindi numerose sconfitte, si dovrebbe riuscire a completare l’intera modalità in circa sei ore di gioco. Non è presente una campagna alternativa da affrontare con i cattivi di turno, i Covenant; chissà che non venga introdotta in futuro tramite DLC.Se affrontare la campagna in Single Player non vi divertisse abbastanza, la possibilità di affrontarla interamente in cooperativa tramite Xbox Live può sicuramente aggiungere quel qualcosa in più, ma il multiplayer di Halo Wars non si limita ovviamente solo a questo…

Schermaglia locale o Live per umani e alieniAd ampliare la longevità del titolo sono presenti la modalità Schermaglia e la modalità Multiplayer Online che variano solo per contesto di gioco (locale o Live). Entrambe permettono di svolgere match 1 vs 1, 2 vs 2 o 3 vs 3, mantenendo comunque la divisione in due squadre, Alpha e Bravo; questo permette ad un massimo di sei giocatori di combattere tra loro alleandosi in due team tramite Xbox Live o Sistem Link. Giocando in single player si potrà prendere possesso di una sola delle sei squadre lasciando gestire all’IA il resto delle truppe.Le squadre selezionabili dispongono di 3 leader diversi, ognuno dei quali apporta differenti bonus e abilità offensive. Questo e numerosi fattori legati alla tipologia di edifici e truppe utilizzabili diversificano l’esperienza che il gioco è in grado di regalare quando si utilizza l’una o l’altra fazione, che si affronteranno in epiche battaglie nelle 14 mappe disponibili, tutte ispirate stilisticamente alle ambientazioni viste nel Single Player. Le varianti al gameplay disponibili sono due: Standard e Deathmatch. La modalità Standard ricalca le meccaniche del gioco in singolo, con il medesimo sistema di potenziamento graduale di basi, unità, veicoli e torrette difensive basato sulla raccolta di risorse e con un tetto di unità realizzabili che aumenta in base ai potenziamenti sino ad un massimo di 40. Differentemente nel Deathmatch la partita inizierà con una grande quantità di risorse iniziali e tutti i potenziamenti già sbloccati; il giocatore dovrà solo scegliere quali edifici ed unità produrre. Il limite massimo di unità schierabili in questo caso aumenta automaticamente con la produzione di nuove basi, fino ad un massimo di 99 schierabili.

Proprio come nell’FPSTra i fattori assolutamente positivi il titolo annovera una straordinaria cura per le animazioni, l’audio e tutto ciò che doveva riportare la memoria a quanto visto negli episodi classici di Halo. L’attenzione nel realizzare unità e scenari che riproducano al meglio quelli visti nel celebre sparatutto è ottima: i suoni prodotti da truppe, armi, mezzi di trasporto terrestri o aerei sono identici a quelli già apprezzati in Halo e sequel, cosi come le musiche. Osservare uno dei tre Spartan schierabili contemporaneamente saltare su un mezzo nemico e prenderne il controllo darà grande sicuramente grande soddisfazione.Il comparto grafico vanta un’ ottima resa dei terreni ed un frame-rate stabile anche nei momenti più concitati, come ha dimostrato la nostra prova in cui abbiamo voluto creare ben 99 unità in Deathmatch facendole attaccare tutte contemporaneamente. Nota di merito ai fantastici filmati in computer grafica, ben doppiati in italiano, che fanno da introduzione e da finale ad ogni missione: sono realizzati con una cura tale da sembrare pronti per la distribuzione nelle sale cinematografiche.

Non si rimpiangono mouse e tastiera, ma…Per ultimi abbiamo lasciato i controlli, seppure siano ilprimo motivo di curiosità quando si parla di giochi strategici su console. Halo Wars propone uno schema funzionale e di facile apprendimento, che si riuscirà a padroneggiare in maniera esaustiva già dopo aver terminato il tutorial.Con lo stick di sinistra si sposta il cursore lungo la mappa di gioco, mentre lo stick destro permette rotazione e zoom della telecamera. Il tasto A è dedicato alla selezione delle singole unità, B annulla qualsiasi azione selezionata, X funge da tasto azione per raggiungere il luogo evidenziato dal puntatore, raccogliere risorse sparse per il territorio o attaccare nemici, mentre il tasto Y attiva l’attacco speciale delle unità selezionate, che può essere il lancio di missili per unità aeree, lo sprint del Warhog o l’utilizzo delle tecniche più pericolose di Spartan o Elite; l’utilizzo di questi ultimi attacchi è limitato alla presenza di un contatore che si svuoterà e si ricaricherà automaticamente ad ogni esecuzione. I dorsali sono dedicati completamente alla selezione rapida delle truppe: LB da immediatamente il controllo di tutte le unità presenti e disponibili, mentre RB seleziona solo le unità libere inquadrate. Il grilletto RT ha la funzione di selezione delle sub-categorie, utili a prendere il controllo di singole tipologie di unità tra le svariate presenti sul campo di battaglia, mentre LT abiliterà lo scorrimento veloce su schermo.Il D-Pad ha anch’esso funzioni utili: premendo a sinistra è possibile inquadrare in sequenza le varie basi edificate; spingendo in giù si inquadra direttamente le truppe disponibili, mentre con destra la telecamera si sposta in qualunque punto della mappa in cui ci sia una situazione di allarme, come ad esempio un attacco nemico. Ultimo a disposizione è il tasto direzionale SU, che ha funzione variabile: nel caso dell’UNSC la sua pressione abilita un menù dal quale selezionare particolari attacchi speciali o bonus curativi dell’operazione, mentre per i Covenant questo servirà a selezionare ed inquadrare al volo il Leader unico della fazione.

Il controllo via gamepad realizzato da Ensemble Studios non fa sentire l’assenza di mouse e tastiera anche grazie ad un gameplay creato appositamente, ma peserà comunque la mancanza di funzioni che sarebbero tornate molto utili: l’assenza di un tasto di deselezione delle unità, indispensabile per mandare numerose truppe all’attacco evitando di includere quelle indesiderate, aggrava l’impossibilità di creare minigruppi da gestire separatamente, il che obbliga in numerose occasioni a selezionare le singole unità da gestire una per una, dato che le automazioni disponibili permettono di prendere il controllo rapido solo per intere categorie, cosa che non sempre rappresenta la scelta tattica migliore.

– Fascino di Halo perfettamente trasposto

– Stupendi filmati in computer grafica

– Fazioni giocabili ottimamente caratterizzate…

– … solo due fazioni giocabili

– Una sola campagna e poco longeva

– Mancano alcune utili funzioni di controllo

7.7

Halo Wars rappresenta un episodio importante nello sviluppo della saga di Halo. Forte di un’ottima caratterizzazione e di un perfetto bilanciamento delle due fazioni giocabili, il gioco è una valida trasposizione stilistica della trilogia FPS che racchiude in sé gli elementi più significativi dell’intera serie reinterpretandoli in chiave strategica. Purtroppo il pregio di aver reso semplice il sistema di controllo ha, come opposta faccia della medaglia, l’assenza di alcune importanti funzioni di controllo per le quali il titolo non propone alternative innovative, come fatto invece da altre produzioni recenti. Ciò porta ad una certa macchinosità nelle fasi di gioco più concitate, quando si ha poco tempo per pensare ed agire.

Il gioco è consigliato a chi ha amato la saga di Halo, oltre che a chiunque desideri semplicemente un buon RTS di stampo classico su console; per gli indecisi potrebbe rivelarsi determinante una valutazione personale del sistema di controllo e delle meccaniche del gameplay attraverso la demo presente sul Marketplace.

Voto Recensione di Halo Wars - Recensione


7.7

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