Halo: Combat Evolved
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a cura di Maxnikk
Ritorna a casa… HaloA quasi due anni di distanza dall’uscita su Xbox Halo torna finalmente sulla piattaforma per cui era stato originariamente concepito: il Pc.Come ben saprete, infatti, dopo l’acquisizione di Bungie da parte di Microsoft, il progetto era stato dirottato sulla console verde-crociata con l’intenzione (nei fatti rivelatasi poi del tutto azzeccata) di realizzare una vera e propria “Killer Application” in grado di accompagnare al lancio la neonata Xbox.Il successo in termini di vendite e di critiche positive da parte della stampa specializzata di tutto il mondo ha dimostrato la bontà di tale scelta, ma ha lasciato, per così dire, un po’ di amaro in bocca agli utenti Pc.Microsoft ha ora posto rimedio ha questa lacuna con una conversione che approda sul mercato in un momento di grande fermento per gli sparatutto in prima persona: Half Life 2 e Doom III hanno infatti iniziato a mostrare le loro carte, mentre gli scaffali dei negozi si sono riempiti di ottimi titoli come Star Wars Jedi Knight: Jedi Academy e Star Trek Elite Force II.Vediamo allora di capire insieme come si colloca Halo in questa situazione interlocutoria e se il titolo Bugie ha i numeri per sfondare e imporsi in un panorama decisamente affollato.
Nato per combattereLa storia che fa da sfondo ad Halo ci trasporta in un lontano futuro. Siamo nel 2552 e il sovrappopolamento del pianeta Terra ha costretto molti dei suoi abitanti a colonizzare altri mondi.I viaggi spaziali a velocità superiore a quella della luce sono diventati ormai una realtà e il governo unificato della Terra, per mezzo del Comando Spaziale delle Nazioni Unite (UNSC), ha investito notevoli risorse ed energie nelle missioni di colonizzazione tant’è che, ormai, milioni di persone vivono su pianeti situati in altri sistemi solari.Il pianeta Reach rappresenta un punto nevralgico per la positiva riuscita di questi grandi viaggi interstellari in quanto è qui che vengono costruite le navi da trasporto passeggeri che andranno alla ricerca di nuovi mondi, nonché le potenti astronavi da guerra dell’UNSC.Quando 32 anni prima si perse ogni contatto con Harvest, una delle colonie di confine, fu inviato un gruppo scelto di combattenti per investigare sull’accaduto. Purtroppo solo in pochi riuscirono a far ritorno a Reach a bordo di una nave spaziale pesantemente danneggiata.Il racconto dell’equipaggio non lasciava adito a dubbi: un’apparentemente invincibile macchina da guerra aliena aveva annientato quasi tutte le forze terrestri senza il benché minimo sforzo.Fu questo il primo incontro dell’umanità con quel gruppo di alieni in seguito chiamati Covenant, un crogiuolo di razze ostili unite dal comune fanatismo religioso. I saggi dei Covenant, infatti, aveva stabilito che la razza fosse un affronto ai loro dei e, per questo motivo, si rendeva necessaria una guerra santa volta al suo totale sterminio.Dopo una serie di brucianti sconfitte e colonie distrutte, L’ammiraglio Preston Cole dell’UNSC stabilì il cosiddetto “Protocollo Cole” in base al quale nessun vascello avrebbe dovuto guidare inavvertitamente i Covenant verso la Terra, anche se questo avesse significato il ricorso ad un salto nell’iperspazio senza poter determinare con esattezza il punto di arrivo. Se poi un vascello fosse stato catturato l’unica soluzione da adottare sarebbe stata quella più drastica: la autodistruzione.Intanto, per contrastare i Covenant, andava sviluppandosi su Reach un progetto segreto volto alla creazioni di super soldati in grado di affrontare con successo la minaccia aliena: gli Spartan-II.I primi prototipi ottengono risultati straordinari contro i Covenant, ma sono ancora i numero troppo ridotto per cambiare il corso della guerra.Tutti gli Spartan-II vengono così richiamati su Reach per ulteriori istruzioni. Il piano, infatti, è quello di far salire gli Spartan-II perfezionati su un vascello dei Covenant per cercare di conoscere l’ubicazione del loro pianeta madre. Purtroppo, due giorni prima della missione, le forze dei Covenant attaccano Reach aprendosi così, di fatto, la strada verso la Terra.Solo una nave, la Pillar of Autumn, riesce a fuggire con a bordo l’ultimo Spartan-II rimasto e compie un balzo alla cieca nello spazio profondo sperando di portare gli aggressori il più lontano possibile dalla Terra.La Pillar finisce però in una zona inesplorata dello spazio dove si trova un curioso corpo celeste dalla forma ad anello (Halo appunto, aureola).I Covenant, però, non mollano la presa e attaccano anche la Pillar of Autumn obbligando il capitano Kees a risvegliare l’ultimo Spartan-II genericamente denominato “Master Chief”.A questo punto inizia il gioco: nei panni di questo super soldato dovremo riuscire a fuggire dall’astronave mettendo in salvo Cortana, l’Intelligenza Artificiale che comanda la nave e che, una volta caduta in mani nemiche, potrebbe rivelare l’ubicazione della terra.Dopo una serie di furiosi combattimenti sbarcheremo quindi su Halo e qui la storia inizierà a dipanarsi a suon di rivelazioni e colpi di scena, con diverse missioni da portare a termine coadiuvati dai nostri fedeli compagni.
Nel vivo dell’azioneSe Halo ha un pregio è quello di lanciarci velocemente nella mischia, senza farci troppo perdere tempo a seguire noiosi tutorial. Non a caso delle semplici schermate con suggerimenti avranno il compito, di volta i volta, di darci delle brevi spiegazioni che ci consentiranno di procedere subito nell’avventura.L’azione è frenetica, con rari attimi di respiro, e la sensazione di coinvolgimento generale è senza dubbio uno dei maggiori punti di forza di Halo.In questo senso il gioco di squadra rappresenta un elemento fondamentale. Certo non è possibile impartire ordini di alcun tipo ai propri compagni, ma l’Intelligenza Artificiale che li controlla svolge dignitosamente il suo dovere facendo sì che si orchestrino attacchi ben organizzati, soprattutto quando è possibile utilizzare uno dei numerosi mezzi che il gioco mette a disposizione.Vi capiterà così, per esempio, di mettervi alla guida di un Warthog, una potente jeep d’assalto caratterizzata da un’elevata manovrabilità, mentre al vostro fianco prenderà posto un militare che coprirà il fianco destro del mezzo e dietro, un altro soldato, si occuperà di scatenare una valanga di fuoco sui Covenant grazie al devastante fucile mitragliatore presente.Il ruolo svolto dai mezzi è dunque di primaria importanza anche se, dobbiamo dire, il sistema di controllo implementato si dimostra, alla prova dei fatti, un po’ ostico da apprendere. Infatti la direzione viene stabilita dalla rotazione della telecamera gestibile attraverso il mouse, mentre i tasti vengono utilizzati solamente per accelerare e decelerare.Le cose vanno ovviamente meglio sul fronte dei controlli del protagonista: l’accoppiata mouse+tastiera si rivela, infatti, decisamente pi precisa e fruibile rispetto al joypad di Xbox, seppur dotato di due leve analogiche.Come detto in precedenza Master Chief è un super soldato: questo significa che, a differenza degli altri militari, è dotato di caratteristiche tali che ne aumentano il grado di invulnerabilità.Grazie infatti ad un sistema di scudi energetici in grado di rigenerarsi automaticamente il nostro eroe avrà un maggior grado di resistenza ai colpi dei nemici.A differenza degli altri sparatutto, però, Master Chief potrà portare con sé solo due armi tra le tante messe a disposizione (sia umane che Covenant), switchabili premendo il tasto Tab. Per chi scrive non si tratta di una limitazione, ma di un’efficace trovata per aumentare la componente strategica e realistica del gioco, tanto più che sarà comunque possibile gettare via una o tutte le due armi per utilizzare anche quelle sottratte ai nemici uccisi.Quando poi i colpi ssaranno ormai finiti si potrà ricorrere alla sempre efficace botta in testa, magari utilizzando il calcio di un bel fucile d’assalto, soluzione che si dimostra particolarmente efficace contro alcuni tipi di nemici.Non dimentichiamo infatti che i Covenant sono di varie razze e ognuna di esse ha particolari caratteristiche e, soprattutto, un particolare modo di attaccare. I Grunt, ad esempio, preferiscono attaccare i piccoli gruppi per poi fuggire a gambe levate quando decideremo di rispondere al fuoco, i Jackal utilizzeranno efficacemente lo scudo di cui sono dotati per proteggersi dai nostri attacchi, mentre gli Elite non disdegnano anche il corpo a corpo,favoriti in ciò dalla loro agilità e velocità.Anche in questo caso, quindi, dobbiamo elogiare nuovamente le routine di Intelligenza Artificiale che garantiscono quel tasso di imprevedibilità che ben si coagula con il realismo degli incontri.
Grafica e sonoroAll’epoca della sua apparizione su Xbox Halo lasciò gli utenti stupiti per la bellezza e lìelevato grado di qualità della sua realizzazione tecnica. Era dunque lecito attendersi su Pc una conversione che potesse esaltare le caratteristiche delle più moderne schede video e, più in generale, potesse combattere ad armi pari con i mostri sacri del genere.Purtroppo non né così… Non fraintendetemi, la conversione è stata realizzata con cura ma, all’incremento obbligato di risoluzione per il passaggio dalla TV al monitor del Pc, non ha fatto da contraltare un adeguamento della risoluzione delle texture e un’ottimizzazione del motore grafico che accusa problemi di fluidità anche su configurazioni decisamente performanti.La risoluzione del gioco può arrivare fino a 1600×1200 punti, ma dobbiamo constatare come, anche a risoluzioni minori, Pc equipaggiati con processore da 2 GHz, 512 MByte di Ram e Ati Radon 9800 Pro accusano evidenti cali di frame rate nelle situazioni più concitate.La sensazione generale è che si sarebbe potuto fare di più, soprattutto per quanto riguarda le ambientazioni all’aperto dove lo scarto qualitativo con la versione Xbox si evince in maniera più marcata.Le musiche, invece, come da copione, sono rimaste eccellenti, come pure gli effetti sonori, apprezzabili al meglio utilizzando un impianto audio multicanale .Ultima nota: a versione da noi testata è quella in lingua inglese, ma quella presente sugli scaffali dei negozi sarà completamente in italiano, sia nei testi che nel parlato.
– Storia coinvolgente
– Intelligenza Artificiale ottima
– Multiplayer migliorato
– Realizzazione tecnica
– Sistema di controllo dei veicoli
8
Dare un giudizio equilibrato su Halo non è semplice. Da un lato il gioco presenta gli stessi elementi che hanno fatto della versione per Xbox una vera e propria “Killer Application” garantendo un livello di coinvolgimento davvero elevato e condito da un’Intelligenza Artificiale quantomeno ottima. A ciò si aggiunge un multiplayer ricco di modalità, divertente e profondo al tempo stesso, con diverse aggiunte che lo pongono ad un gradino superiore rispetto alla controparte Xbox.
Purtroppo Halo Pc delude sul versante della realizzazione tecnica presentando textures non all’altezza del suo blasone e un motore grafico che non sembra ottimizzato alla perfezione.
Se potete o volete passare sopra a questo difetto, troverete comunque un titolo che si lascia giocare e che vi conquisterà con la sua storia ricca di avvenimenti e colpi di scena.
Se invece siete ormai con lo sguardo volto alle meraviglie di Half Life 2 e Doom III mettete in conto qualche delusione…
Voto Recensione di Halo: Combat Evolved - Recensione
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