Recensione

Guilty Gear X2 Reload

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a cura di Moxarc

Recensire il porting di un gioco è molto spesso un compito non facile: il titolo, infatti, non va giudicato solamente per le sue qualità intrinseche, ma anche nell’ottica del passaggio da un sistema ad un altro. Capita sovente che ottimi giochi vengano penalizzati da conversioni poco ispirate, che non abbiano saputo sfruttare al meglio le caratteristiche del supporto su cui sono approdati. E, se a tutto questo, aggiungiamo anche una variabile temporale alla quale non è possibile soprassedere, le cose si complicano maggiormente. Guilty Gear X2 #Reload è un picchiaduro bidimensionale prodotto da Arc System Works e sviluppato da Sammy, uscito per Xbox ben 10 anni fa e ora riproposto su Steam grazie a Funbox Media Limited. Il titolo è stato lanciato originariamente sul mercato nel lontano 2004, come versione aggiornata di Guilty Gear X2 uscito su Ps2 nel 2003: come di consueto in questi casi, i cambiamenti tra i due giochi riguardavano principalmente l’aggiunta di un personaggio giocabile e il bilanciamento di quelli già presenti. Nello scrivere questa recensione, vogliamo soffermarci per prima cosa sull’impatto avuto dalla serie alla sua nascita, in secondo luogo sulle caratteristiche generali del titolo e per finire vogliamo porci la seguente domanda: il gioco può essere ancora apprezzato dal pubblico odierno? E per quale motivo?  È facile cadere nella trappola della nostalgia e credere che si tratti di un prodotto adatto solamente a coloro che erano adolescenti alla fine degli anni ’90: noi crediamo, invece, che si debba andare ben oltre il semplice pungolo dei ricordi e che Guilty Gear X2 #Reload abbia molto da offrire anche dopo 10 anni.
 
Botte da orbi
La serie, fin dall’esordio su Playstation, si è subito contraddistinta per una realizzazione tecnica davvero raffinata, unita ad una grafica curata e colorata, per certi versi addirittura eccessiva, con le sue situazioni confusionarie ed esplosive. Ma il vero punto di forza erano sicuramente i personaggi: senza temere di esagerare, possiamo dire di aver trovato in Guilty Gear alcuni degli individui più singolari di sempre e questo capitolo ovviamente non fa eccezione. Il roster è composto da 23 combattenti di cui 2 sbloccabili, e le influenze da altri titoli (come Samurai Shodown e Darkstalkers) e dagli anime giapponesi sono decisamente marcate: ad esempio abbiamo Zappa, un ragazzo posseduto da spiriti maligni che combatte in una posizione innaturale con la schiena inarcata all’indietro e può materializzare dal nulla teste braccia ed armi. Oppure Faust, allampanato medico con un sacchetto di carta in testa e un bisturi gigante tra le mani, i cui comportamenti e movenze sembrano usciti da un cartone animato. O ancora Eddie, malvagia ombra dall’aspetto ferino che si serve di un corpo umano “in prestito” per combattere. La grafica, come già accennato, è curatissima: gli sprite sono grandi e molto dettagliati, mentre le animazioni si attestano su buoni livelli, anche nei momenti più concitati. Un plauso va anche agli sfondi, che brulicano di vita e si compongono di tantissimi particolari e tocchi di classe (spettatori intenti a fare il tifo, mostri, animali e così via). A chiudere il comparto prettamente estetico abbiamo una colonna sonora Rock davvero adrenalinica, ottima da ascoltare durante i combattimenti ma anche a di fuori di essi. Il sistema di combattimento si basa sulla pressione di 4 tasti, pugno, calcio, slash, heavy slash e sulla loro conseguente concatenazione. Oltre alla classiche combo, vi sono mosse speciali eseguibili dopo aver caricato l’apposita barra e addirittura è possibile esibirsi nelle cosiddette instant kill, tecniche in grado di azzerare completamente ed istantaneamente la vita dell’avversario. Una vera soddisfazione anche per gli occhi, in quanto ogni mossa è accompagnata da un’animazione unica (davvero imperdibile quella in cui il nemico viene spedito in aria con un colpo e finisce per schiantarsi sulla superficie lunare). Il combat system dei Guilty Gear è, dopo anni, ancora attualissimo e tra i migliori nel gruppetto dei fighting game con sistema a quattro tasti: veloce, molto più tecnico di quanto sembri ad una prima occhiata, e ricco di opzioni, offre battaglie al cardiopalma e guerrieri dotati di stili unici.
  
Combattere, combattere, combattere
Le opzioni di gioco disponibili sono molteplici e vanno dalle classiche modalità Arcade e Story (quest’ultima dotata anche di finali multipli per ogni personaggio), passando per quella a due giocatori e il Training,  fino ad arrivare a sfide di maggior impegno come le missioni, nelle quali occorre sconfiggere l’avversario seguendo determinati parametri ,come un limite di tempo o un handicap, e per finire la modalità M.O.M., una sorta di survival a punteggio dove vengono ricompensate le mosse più complesse. Di sicuro un tentativo di tenere alta la longevità del titolo è stato fatto, peccato che l’effettiva utilità di molte delle modalità finora descritte sia ancora da chiarire e che i premi per il completamento degli stage si limitino ad immagini statiche visualizzabili nella galleria. La difficoltà e tecnicità generale del titolo è piuttosto alta, il che scoraggia decisamente il mashing selvaggio dei tasti. Gli ultimi scontri della modalità Arcade, ad esempio, anche a livello normale (come quello contro la strega musicista I-No) possono mettere in seria difficoltà il giocatore che non abbia ancora ben padroneggiato il sistema di gioco. Come tutti i picchiaduro per pc, scordatevi di giocare Guilty Gear X2 #Reload tramite tastiera se non volete soffrire di una lenta agonia: l’ideale sarebbe utilizzare un controller Playstation style (o uno stick arcade). Sicuramente a questo punto vi starete ponendo la fatidica domanda? Dovremmo acquistare questo gioco? Beh, se non altro ci troviamo di fronte alla riproposizione su Steam di un ottimo titolo, che è invecchiato molto bene ed è ancora in grado di coinvolgere e divertire. Riguardo all’acquisto effettivo, vi diciamo che vale sicuramente il suo prezzo: con 8,99 euro potrete cimentarvi uno dei migliori capitoli di una serie a torto finita del dimenticatoio. Questo ovviamente se non l’avete mai giocato prima d’ora, o se siete inguaribili nostalgici. Una cosa che però ci ha fatto storcere non poco il naso, ovvero la mancanza di una qualsivoglia modalità online: una vera assurdità se pensiamo anche alla vocazione comunitaria della piattaforma Steam. Fortunatamente, a correre in nostro aiuto c’è GGXNET, una patch fan-made creata appositamente per ovviare a questo inconveniente e resa compatibile con Steam. Apprezziamo sicuramente questa iniziativa, ma resta comunque da chiedersi perché la funzione non sia stata implementata direttamente dai produttori del gioco. Un’ultima cosa: state attenti nel premere il tasto Esc, in quanto vi farà uscire istantaneamente dal titolo senza nemmeno un messaggio di conferma.

– Personaggi spettacolari

– Ottima colonna sonora

– Frenetico

– È pur sempre un titolo di 10 anni fa

– Online implementato solo grazie a una patch esterna

7.5

Non è facile dare una valutazione a Guilty Gear X2 #Reload senza contestualizzarlo. Si tratta sicuramente di un ottimo picchiaduro, meritevole di essere conosciuto e fruito da tutti, ma probabilmente se siete appassionati del genere l’avrete già provato in una delle sue molteplici incarnazioni. Oltre alla versione Xbox, ha fatto capolino su PC anni or sono prima dell’avvento di Steam, e ne è stata fatta una conversione anche per PSP. Se nonostante questo non l’avete ancora giocato non avete più nessuna scusante, procuratevelo subito.

Voto Recensione di Guilty Gear X2 Reload - Recensione


7.5

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