Recensione

Guilty Gear Judgment

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a cura di AP

Durante questi anni PSP ha fatto da seconda casa a diversi picchiaduro. Abbiamo avuto Darkstalkers, Street Fighters e persino la conversione “impossibile” di Tekken 5. Il problema più grande riscontrato dai giocatori era il controllo del proprio personaggio tramite la poco precisa croce direzionale. Le mezzelune per effettuare i colpi speciali diventavano presto in incubo data la loro difficile esecuzione e spesso il giocatore rinunciava ad utilizzarle. Ciò ovviamente minava il divertimento offerto impedendo a queste conversioni di brillare come le loro controparti da casa. Nonostante queste premesse Arc System Works non si è tirata indietro e ha deciso di portare sul piccolo schermo della nostra Playstation Portable Guilty Gear Judgement. In realtà parlare al singolare non rende l’idea di quel che è davvero questo titolo. L’UMD contiene infatti due giochi distinti. Il primo è un picchiaduro a scorrimento in stile Final Fight, il secondo invece è una conversione dell’ottimo Guilty Gear X2 Reload.

L’arte del picchiarne tantiIniziamo ad esaminare Guilty Gear Judgement titolo del picchiaduro a scorrimento oltre che dell’intero pacchetto. Occorre precisare che Judgement è un titolo inedito e riprende il gameplay dei vecchi beat’em up di un tempo. Abbiamo il tasto “quadrato” per i colpi deboli e veloci, il triangolo per quelli d’intensità media, il cerchio per quelli lenti ma potenti, la X fa saltare il personaggio da noi prescelto e i tasti dorsali R e L sono deputati rispettivamente ad un colpo all’indietro e alla classica mossa che vi libera da tutti i nemici intorno. Questi ultimi due pulsanti però non saranno utilizzati spesso anche perchè nel caos che si viene a creare su schermo si finisce spesso per utilizzare le mosse speciali più potenti.La trama è solo un pretesto per portarci in giro per un’isola dove sono stati fatti strani esperimenti che al nostro arrivo dovremo affrontare. Il gameplay è semplice ma efficace: ci si muove da sinistra verso destra eliminando tutti i nemici che ci si pareranno davanti fino ad arrivare alla fine del capitolo dove ci aspetterà il classico boss. Di solito i combattenti disponibili nei picchiaduro a scorrimento non superano mai le quattro unità, ma poichè Judgment può essere considerato uno spin-off di un picchiaduro ad incontri, troveremo una ventina di personaggi tra cui scegliere, tutti accompagnati dalle rispettive supermosse. All’inizio però quelli selezionabili saranno solo cinque ma i restanti potrete sbloccarli con il procedere dell’avventura. Questa grande varietà di combattenti e di mosse non è però supportata da un altrettanto varia differenziazione dei nemici e della struttura dei livelli. La tipologia dei mostri è abbastanza povera soprattutto all’inizio proponendo, a volte per l’intero livello, solo lucertoloni troppo cresciuti. Con il procedere della storia le cose migliorano un po’ ma la caratterizzazione degli avversari di Final Fight e Street of Rage rimane parecchio lontana. I livelli sono invece piuttosto spogli e a parte l’ambientazione sempre diversa è raro incontrare scale, ascensori e ponti sospesi a donare un pizzico di diversità tra gli stage. Saranno presenti poi i classici barili da rompere che rilasceranno punti, energia e raramente una vita extra. I difetti appena elencati però non vi toccheranno minimamente durante le prime partite perchè i vostri occhi e le vostre orecchie saranno troppo impressionati per farveli notare. La grafica di Judgment è meravigliosa. Chi gioca può godere di una delle grafiche 2D più belle di sempre con effetti speciali, animazioni fluide e particolari in ogni dove. I personaggi sono disegnati con uno stile anime molto particolareggiato e vederli combattere è uno spettacolo per chiunque impugni la PSP. Anche se le ambientazioni sono un po’ spoglie, i nemici godono di un design eccellente non sfigurando con i protagonisti principali. Con il comparto audio le cose proseguono altrettanto bene, sempre che vi piacciano le tonalità rockeggianti. Le musiche infondono la giusta carica e partire all’attacco è sempre un piacere. Gli effetti sonori che accompagnano le nostre gesta sono nella norma ma sentir pronunciare i nomi delle mosse che si effettuano è un bel sentire.Data la tipologia del titolo tra le modalità di gioco è presente il survival e soprattutto ci viene offerta la possibilità di giocare l’intera avventura con un nostro amico dotato però di PSP+gioco.Il pad della PSP, punto dolente di ogni picchiaduro prodotto finora, qui risulta più permissivo e l’esecuzione delle mosse speciali avviane senza difficoltà. In definitiva Judgment riesce a farsi ricordare più per la grafica e il sonoro (stilisticamente ripresi dai capitoli precedenti) rispetto alla giocabilità che appare comunque buona seppur ripetitiva sul lungo periodo.

L’arte del picchiarne unoIl secondo titolo che fa da compendio a Judgment è Guilty Gera X2 Reload, uno dei picchiaduro a incontri più tecnici ma allo stesso tempo profondi mai creati. Spiace constatare che nonostante la versione giapponese fosse la versione denominata Guilty Gear X2 Slash che apportava alcune migliorie, da noi sia arrivata la versione precedente. Inoltre la scomparsa della modalità storia e del mission mode si fanno sentire. Eppure Reload rimane un gran gioco. Le modalità rimaste sono arcade, practice, survival e la sua variante Medal of Millionare e Vs contro un altro avversario umano dotato però anch’esso di una copia del gioco. I personaggi sono tutti immediatamente disponibili e non avrete incentivi particolari per giocare. L’unico grande motivo per farlo è che GGX2 è un titolo molto più curato di Judgment. Personaggi dettagliati che mostrano qualche pixel solo quando la telecamera si avvicina, mosse spettacolari di cui alcune non presenti nel beat ’em up a scorrimento, sfondi animati e fluidità grandiosa potrebbero far pensare chi guarda di stare assistendo ad un cartone animato. Potendo poi regolare il livello di difficoltà a vostro piacimento nessuno dovrebbe aver problemi a giocare a Reload. Sia che siate smanettoni, sia che siate giocatori più tecnici, questo titolo vi terrà compagnia per parecchio tempo, l’importante è che vi piacciano i picchiaduro, ma se così non fosse dubito che sareste arrivati a leggere fin qui. Un ultimo consiglio: non abbassate per nessun motivo il volume delle musiche. Dopo Street Fighter II, queste sono le melodie più belle che io abbia mai sentito in un picciaduro.

– Due giochi in uno

– Tecnicamente splendido

– Numerosi personaggi e di mosse speciali

– Beat’ em up ripetitivo

– GGX2 Reload è una conversione…

– … e putroppo sono state eliminate modalità importanti

7.6

Guilty Gear Judgment non dovrebbe sfuggire agli amanti dei picchiaduro 2D. Trovare picchiaduro a scorrimento inediti diventa ogni giorno più difficile e se siete cresciuti mettendo monetine nel cabinato di Final Fight, Judgment vi farà passare un po’ di tempo in quel mondo nostalgico. Quando poi la noia e la ripetitività avranno il sopravvento potrete dedicarvi a Reload che sebbene tagliato dimostra ancora le sue qualità. Se tuttavia possedete già Reload e non vi interessa averne un’edizione portatile valutate attentamente l’acquisto poiché Judgment da solo potrebbe durarvi davvero poco.

Voto Recensione di Guilty Gear Judgment - Recensione


7.6

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