Gravity Games Bike Street.Vert.Dirt
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a cura di Zaku
Fuzzy Hall, Matt Beringer, Reuel Erickson, Andre Ellison, Jamie Bestwick, Dennis McCoy, chi non li ha mai sentiti nominare? Io, per esempio, almeno fino all’arrivo di Gravity Games Bike Street.Vert.Dirt, un’altro degli insoliti titoli proposti da Midway Sports, ormai famosi per creare ogni genere di simulazione sportiva o pseudo tale, comunque sempre al di fuori del comune. Qui si parla dei migliori Bikers professionisti e delle loro spettacolari evoluzioni, forse meno famosi rispetto ai colleghi su skateboard per via della diffusione esigua di questa disciplina,soprattutto in Italia, ma che in fatto di fegato non hanno nulla da invidiare a nessuno!
Even gravity can’t stop insanity! Semplicemente FANTASTICI! Che cosa? I numeri ai quali assisterete già dalle sequenze introduttive, roba da pelle d’oca, non credo si possa rimanere indifferenti vedendo tanto coraggio e tecnica insieme, per chi poi è appassionato di questo genere di discipline c’è da leccarsi i baffi, questi sono dei veri pazzi per professione, ma, come tutti coloro che per lavoro rischiano la pelle, hanno un’esperienza e una professionalità che ne fa dei veri e propri campioni. Dopo una carica del genere, ci prepariamo impazienti a vedere cosa ci offre la schermata dei titoli: un Avvio Rapido permette di correre subito impersonando Fuzzy Hall alle prese con il primo scenario, un’industria chimica semi-abbandonata con una struttura perfetta per qualsiasi tipo di trick, l’opzione multigiocatore, il Free Ride che vi permette di scorrazzare liberamente negli stage dopo averli sbloccati (all’inizio è disponibile un solo stage), il menu delle Opzioni con i punteggi migliori, la regolazione dello schermo, e i controlli audio, che permettono, oltre al settaggio dei volumi, di sceglere tra le canzoni disponibili quelle che faranno da colona sonora mentre siamo in sella alla nostra bicicletta. Da segnalare inoltre una vera chicca, consistente in una sezione con filmati extra, di cui parleremo più tardi; perno portante del gioco è comunque la modalità Carriera, nella quale potremo scegliere tra i bikers disponibili, 21 in tutto compresi quelli da sbloccare, 7 dei quali reali, grazie alla licenze: ognuno di essi ha dei parametri diversi riguardanti l’abilità nell’esecuzione di vari trick come i grind o i bunny hop o l’attitudine ai percorsi sterrati o all’asfalto etc. Una volta scelto l’atleta da impersonare è il turno della bici, alcune più adatte all’asfalto altre allo sterrato altre ancora alle evoluzioni aeree.
Una carriera insolita! Quale può essere la vita di un biker se non quella alla continua ricerca di qualsiasi posto nel quale poter effettuare nuovi tricks sempre più pazzeschi? Eccoci allora in un’industria chimica, il primo stage, l’unico inizialmente disponibile, alla presa con dei compiti come distruggere lampade al neon, svuotare vasche di acido, rovesciare bidoni e ovviamente utilizzare qualsiasi rampa o corrimano per saltare, grindare, insomma fare numeri! Progredendo negli schemi le cose si complicheranno e dovremo fermare dei teppisti o salvare delle ‘pupe’, come vengono chiamate nel gioco. Perchè tutto questo? Per divertimento, ovviamente, ma anche per raggiungere degli obiettivi, che ci permetteranno di sbloccare altri scenari, personaggi o contenuti extra. Gli stage saranno di volta in volta caratterizati da una sorta di gara single player contro il tempo per realizzare più punti possibili o da una competizione con altri atleti.
Passeggiando in bicicletta….Iniziando a giocare ci ritroviamo alle prese con l’esplorazione degli scenari, alla ricerca dei vari elementi utili al completamento; le aree di gioco sono abbastanza vaste, quindi impiegheremo un po di tempo per orientarci e trovare quelli più nascosti o difficilmente raggiungibili, ma anche allora non sarà una passeggiata riuscire a fare ciò che ci verà richiesto: infatti se la gamma dei trick possibili è vastissima, in tutto sono circa 1500, la loro esecuzione non è semplicissima e, come succede per esempio nei picchiaduro, dovremo familiarizzare con i controlli e sperimentare combinazioni di tasti complesse per ottenere evoluzioni soddisfacenti. La grafica non spicca per particolare varietà anche se è gradevole nel complesso, più per le texture che per la modellazione dei poligoni, un po troppo semplici per le potenzialità di Ps2, il che si traduce in un senso di generale appiattimento. Come il serpente che si morde la coda, così la scelta di per sè felice di ambienti di gioco vasti per non confinare il giocatore in uno schema prestabilito, viene a cozzare col fatto che essi siano poveri nei dettagli e minimali per la pochezza di elementi che li compongono, ma come qualunque videogiocatore con un po di esperienza sa, la grafica non è tutto, peccato che le cose non cambiano nemmeno per le altre voci…. Buone invece le animazioni, con movimenti fluidi e sufficientemente realistici.
E una bella Dual Bike Shock?!!Superato un complesso iniziale nel quale ci chiederemo se siamo diventati incapaci di utilizzare il nostro dualshock, ci renderemo conto che il problema non deriva da noi, ma dal sistema di controllo. Lo sterzo, fondamentale per indirizzare correttamente la bicicletta in punti che richiedono una certa precisione, è mal calibrato; sia usando i tasti direzionali che la levetta analogica si fa fatica a mantenere il nostro personaggio nelle traiettorie desiderate, il che, abbinato alla difficoltà nel dosare la velocità, si traduce molto spesso in movimenti impacciati e in una notevole frustrazione. Se la difficoltà nell’esecuzione dei trick è ben calibrata e si può attribuire ad un’intenzione dei programmatori di stabilire un livello di abilità proporzionato alla complessità delle acrobazie, il normale spostamento a terra e sulle rampe della bicicletta lascia perplessi. La conferma si ha da alcuni altri bug, come come quando cadrete con conseguenti spruzzi di sangue e il Cpu vi farà ripartire da un punto teoricamente ”sicuro”, ma molto spesso vi ritroverete incastrati in alcuni punti senza capire come uscirne o inciamperete in maniera poco credibile senza poterlo evitare in alcun modo. Tutto questo incide pesantemente sull’interesse verso il conseguimento degli obiettivi, che richiedono una pazienza che forse non si adatta a questo tipo di giochi che hanno come punto di forza l’immediatezza e il divertimento.
I’m a rider!La colonna sonora è un vero pugno nello stomaco, Disturbed, Sevendust, 311, Adema e tanti altri nonchè un pezzo degli Sugar Ray. Dal punto di vista della scelta dei brani questo titolo è riuscitissimo e la qualità audio ottima, peccato che le tracce si interrompano durante alcuni caricamenti; fx senza difetti, ma niente di pazzesco.
Dvd, che bella invenzione…Come ho detto prima, c’è un intera sezione dedicata ai video da sbloccare, che mostrano i migliori bikers del mondo alla presa con allenamenti e competizioni, nonchè interviste e retroscena; pensate che il folle Fuzzy Hall, forse il più rappresentativo, ha un mini bike-park con tanto di rampe nel garage della propria casa! I video sono bellissimi, grazie a montaggi e colonna sonora fantastici, peccato che siano leggermente compressi, riducendo lievemente la qualità audio-video. Resta il fatto che questa carta è stata giocata per rimediare alla longevità non proprio fenomenale, e in quest’ottica l’obiettivo è centrato, almeno per i più sfegatati.
Colonna sonora.
Contenuti Dvd extra.
Sistema di controllo frustrante.
Bugs diffusi.
6
Una sufficienza stiracchiata, grazie più alla coreografia d’insieme e agli extra che al succo del gioco, se siete amanti di questa affascinante disciplina, G.G.Bike S.V.T. può regalarvi sicuramente alcune ore di divertimento, per tutti gli altri rimane un titolo ”a rischio”: se sarete sufficientemente caparbi da riuscire a prendere confidenza coi controlli e avrete costanza, potrete godere di molti schemi, personaggi, e inserti video, altrimenti compratevi un bel DVD su Fuzzy Hall e compagni o meglio ancora una bella bici con la quale provare di persona qualche trick, chissà che non vi riesca più facile che farlo con il controller!!!
Voto Recensione di Gravity Games Bike Street.Vert.Dirt - Recensione
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