Recensione

Grand Theft Auto: Liberty City Stories

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a cura di Darkzibo

Finalmente, Gta. Da tanto lo si attendeva, tant’è che, dopo i numerosi rimandi, si pensò a un’uscita posticipata nei prossimi mesi. Invece stavolta la Rockstar mantiene le promesse e porta sugli scaffali l’atteso Gran Theft Auto: Liberty City Stories. Vista come una vera e propria killer application da alcuni e come l’ennesimo porting da Playstation 2 da altri, il titolo Rockstar promette di stupire.

Ritorno a Liberty CityLa storia, per chi non lo sapesse, riprende quel bel personaggio di Tony Cipriani, il carismatico semi mafioso visto ingrassato e invecchiato in Gta 3. Lo scenario sul quale si muoverà il nostro alter ego italo-americano, è la vecchia e corrotta Liberty City, sempre vista nel primo episodio e, come all’epoca, divisa in 3 sezioni sbloccabili con il proseguo del gioco. Per quanto riguarda il gameplay, ci troviamo di fronte al più classico Gta-style, ovvero una libertà assoluta, rapportata al livello dei primi episodi tridimensionali, che concede al giocatore di selezionare liberamente le missioni da affrontare e seguire il boss che più preferisce o, se vuole, girare tranquillamente per la grande città. Sì, perché chi credeva che la libertà dei precedenti episodi avesse risentito di qualche taglio con la trasmigrazione sul portatile Sony, si dovrà ricredere. Liberty City è una città viva e non poche volte vi capiterà di camminare per strada e vedere la polizia che insegue i criminali, i vigili del fuoco che spengono un incendio, magari sorto per causa propria, senza l’intervento dell’avatar del giocatore, l’ambulanza che soccorre un pedone appena investito o, più semplicemente, un cittadino che prende il taxi. Questo è quello che avrete di fronte al primo passo che effettuerete nella nuova città portatile, dove nulla (se dico nulla è proprio nulla) è stato lasciato al caso; dimenticate le falsità che sono state dette, Gta mantiene il suo carisma anche se in miniatura.Volete fare il tassista ? Si può.Volete cimentarvi nel primo soccorso come provetti paramedici ? Si può.Volete vendere auto e portare a spasso un cliente per convincerlo nell’acquisto ? Si può.Le missioni che seguono un filo logico e che, in seguito, vi permettono di sbloccare i due rimanenti quartieri della grande città, sono tantissime e, intelligentemente, Rockstar le ha rese meno lunghe rispetto alle controparti viste sulle console maggiori, in modo da adattarle al meglio alla funzione portatile che dovranno assumere. La cosa che più ha impressionato è stata la varietà delle situazioni che dovrete affrontare: difficilmente, nonostante l’elevato numero, vi troverete di fronte a incarichi uguali tra loro. In una missione, nella quale Tony deve dimostrare a sua madre che è migliore di Giovanni Cena, un macellaio, sarete chiamati a prendere una macchina fotografica, seguire Cena e fotografarlo mentre va a prostitute vestito da bambino, con tanto di pannolone e ciuccio! Parlando della madre di Tony, non si può non evidenziare la forte vena umoristica che pervade tutto il titolo: scordatevi le espressioni quasi troppo seriose di San Andreas, qui vi ritroverete a ascoltare divertenti battibecchi tra il buon italo–americano e la madre, battute sottili e mai troppo volgari.

Cosa fare in cittàIl fulcro di un gioco che si chiama Grand Theft Auto, ovvero il grande ladro di auto, cosa può essere? Esatto, proprio quello a cui state pensando: sottrarre vetture, di qualsiasi specie e senza alcun freno. Con il classico pulsante triangolo, sarete chiamati a rubare di tutto: dai taxi, alle auto dei cittadini, alle moto (importante aggiunta rispetto a Gta 3) alle ambulanze, ai camion, alle gazzelle della polizia, sino al classico carro armato. Come era lecito aspettarselo, Gta Liberty City Stories è infarcito di sottomissioni, accessibili in qualsiasi istante. Per chi conosce la serie non sarà nuova la modalità taxista, che permette di scorazzare, una volta rubata l’auto gialla, i clienti per la metropoli; la modalità vigilante, che, una volta che avrete conquistato una gazzella, vi consentirà di aiutare, per una volta, il braccio della legge. Con un’ambulanza, invece, dovrete soccorrere, spiegando le sirene in modo da avere la strada libera, i cittadini feriti. Una nuova modalità vi permette di mettervi nei panni di un venditore di auto. Come si possono vendere macchine in un gioco come Gta, dove se non giri con una pistola in mano non sei nessuno? Semplice, facendo fare una prova su strada al nostro cliente: in base alle sue esigenze, sarete chiamati a mostrare le caratteristiche del mezzo. Se il probabile cliente è uno sportivo, vorrà una bella auto sportiva e quindi dovrete farlo sentire a suo agio durante tutto il giro di prova. Non sono ammessi schianti e inseguimenti con la polizia!!Con le moto vi sarà consentito, come in Vice City, di impennare e compiere acrobazie di ogni sorta, che saranno valutate, creando un proprio rankings, pronto per essere infranto al prossimo volo acrobatico.

A occhi apertiCome detto precedentemente, la vera protagonista di Grand Theft Auto: Liberty City Stories, è proprio Liberty City. La città, dal punto di vista grafico si presenta come una metropoli viva, piena di pedoni che compiono diverse azioni e strade ricche di automezzi. I vari quartieri, ben caratterizzati e realizzati con ottime texture, saranno l’emblema della società multi etnica che vive in Liberty City (che altro non è se non la trasposizione virtuale di New York). C’è la zona italiana, ricca di bandiere verdi, bianche e rosse con negozi (non accessibili) recanti insegne scritte nella lingua del Bel Paese. La zona cinese, dove governa la triade e ricca di lanterne rosse e mercati rionali. Il tutto ben miscelato e ricreato alla perfezione, tant’è che vi renderete facilmente conto del passaggio da un quartiere a un altro. I cittadini sono ben vari, abbigliati e caratterizzati in maniera differente. Non sono composti da moltissimi poligoni, però questo non inquina per nulla il risultato finale e, nelle varie zone, sarà possibile trovare i componenti delle varie gang parlottare, muoversi in auto e camminare in gruppo, pronti a attaccare voi, nel caso foste abbigliati con le insegne della gang rivale, oppure la polizia. Resterete comunque di stucco, quando con il mirino effettuerete uno zoom sui volti dei personaggi, per il dettaglio che riesce a far muovere in tempo reale la Psp. Il protagonista, Tony Cipriani, potrà cambiarsi di abito e, insieme ai personaggi principali, sarà meglio particolareggiato rispetto ai normali abitanti. Questa enorme massa di asfalto, carne e muri virtuali, aveva creato in molti, almeno da quanto dicevano le premesse, una sensazione che tutto sarebbe girato in maniera troppo scattosa e che questo avrebbe inficiato non di poco l’economia già bassa della batteria della Psp. Nulla di tutto ciò: grazie all’ottima compressione dei dati, la città e tutto ciò che l’accompagna, viene mossa in maniera fluida, rallentando solo in sporadici casi, come, ad esempio, quando cambiate la stazione radio mentre vi trovate in un mezzo. Gli edifici, quasi sempre visibili anche da lontano, risulteranno inizialmente sfocati, ma, non appena vi avvicinerete, guadagneranno in definizione. Questo consente una maggiore padronanza del motore grafico nel gestire tutti gli avvenimenti che avvengono mentre vi troverete a girovagare e riduce di parecchio i tempi di caricamento che mai vi porteranno via più di qualche secondo per caricare tutta un zona della città. Gli effetti luce (in alcuni casi il sole vi abbaglierà nel vero senso della parola) e le condizioni climatiche vi lasceranno a bocca aperta per la perfezione con cui sono stati resi sul portatile Sony.Le armi, riprese dalla serie di Gta, sono tantissime e ben varie e letali e vanno dal semplice pugnale al fucile a doppia canna, alla mitragliatrice, alle bombe, al lanciafiamme e al bazooka: tutte rispettando le leggi fisiche che le caratterizzano.Durante gli inseguimenti, anche se il vostro grado di ricercato sarà al massimo, con tanto di gazzelle e esercito alle vostre spalle, non noterete alcun rallentamento degno di nota.Le auto, le moto e tutti i mezzi di trasporto (circa 70 in totale), godono di diversi poligoni, magari non presenti in maniera esagerata come altri titoli di guida, ma questo è dovuto alla grande quantità di questi che viene mossa tra gli edifici cittadini. I danni sono sempre ben visibili, con pezzi di poligoni che si spargono sulla strada seguendo le ben note regole della fisica.Certo qualche irrilevante bug, anche a causa della telecamera non sempre perfetta, lo troverete di sicuro, ma la cosa non vi offuscherà più di tanto la struttura del gioco. Passando alla I.A., si può dire che sostanzialmente è abbastanza vispa: non appena scatterà un incendio, arriverà subito la camionetta dei vigili del fuoco a spegnerlo; la polizia difficilmente vi lascerà scampo durante i concitati inseguimenti e le ambulanze accorreranno non appena ci sarà un ferito. Purtroppo, a volte capita che ci siano errori vistosi, come automezzi di soccorso che non capiscono che direzione intraprendere per raggiungere il proprio obiettivo (per esempio, un’ambulanza su una sopraelevata, per raggiungere la zona sottostante, anziché seguire la strada virtuale, cercherà di sfondare le barriere difensive ai bordi).

Alla radioIl sonoro, come al solito in questa fortunata serie, rimane pressoché invariato. I dialoghi, spesso divertenti, in inglese, sono ben doppiati e le cadenze con i vari accenti sono perfette, tanto da non sfigurare con un film. I mafiosi se ne usciranno, per esempio, con un ‘capesci?’. Anche le voci renderizzate che abitano la città ricreano appieno il frenetico parlottare dell’ambiente urbano, con urla nitide nel caso avvenga qualche avvenimento fuori dal comune come spari o esplosioni. I vari mezzi, sono dotati di rombi caratterizzanti, che difficilmente si assomiglieranno tra di loro. Sembra quasi che gli effetti sonori usufruiscano di una masterizzazione realizzata con l’audio al massimo, tanto sono puliti anche senza l’impiego delle cuffie. La colonna sonora, non originale, se non per un bellissimo tema apposito di introduzione, ricalca diversi generi, almeno quante sono le stazioni radio (dieci in tutto): si va dalla classica (c’è il Và Pensiero) al pop, al reggea, al rock, tutte inserite in maniera eccelsa, sfruttando appieno il supporto in Umd. L’interessante caratteristica di Gta Liberty City Stories sta nella possibilità, una volta saliti in auto, di selezionare un’ulteriore stazione radio, nella quale saranno inseriti i vostri mp3 preferiti presenti sulla memory stick!

Giocabilità e durataLa giocabilità non subisce alcun mutamento dalle versioni casalinghe a questa portatile, se si esclude ovviamente la mancanza di 2 pulsanti di una levetta analogica. Il protagonista si muove tramite la sola levetta analogica e al pad digitale viene lasciato il compito della selezione delle armi e, nel caso siate su un mezzo, dell’impiego del clacson. Per gli esperti della serie, o per lo meno per ha giocato a qualche vecchio episodio della serie, sarà più che naturale muovere Tony, mentre per i nuovi avventori della più famosa simulazione di furto d’auto, imparare i comandi richiederà un minimo di attenzione (anche se non siamo di fronte a un’impostazione troppo complessa). I comandi rispondono egregiamente sia nel manovrare il protagonista, sia nel mentre che vi ritroverete a guidare un qualsiasi mezzo. Forse un po’ di difficoltà nasce con l’utilizzo della mira automatica che, premendo il dorsale R, a volte, anziché colpire il vostro bersaglio, andrà a prendere un ignaro passante, rovinando la sparatoria. Il punto forte di Gta è sempre stato il single player dove le missioni portano il giocatore a stare con il pad in pugno per molte ore. Liberty City Stories non fa differenza se non per il fatto che le missioni, come detto precedentemente, sono più corte (quindi adatte a un portatile) e molto più numerose rispetto alle controparti delle console maggiori. Il gioco, tra missioni principali e secondarie, vi porterà via moltissime ore sempre visibili dallo schermo statistiche. In aiuto, come se ne avesse bisogno, della longevità del single player, interviene il multiplayer con ben sette diverse modalità da 2 a 6 giocatori: Liberty City Survivor (Deathmatch), Difendi la base, Cattura la bandiera, Sopravvivenza a turni, Checkpoint Race, Raccolta macchine e Sopravvivenza carro a turni. Tutti raccolgono e rielaborano le diverse opportunità offerte dal gameplay di Gta Liberty City Stories: corse di auto, deathmatch con ogni tipo di arma e la difesa di auto dagli assalti delle altre squadre. Davvero una considerevole innovazione questo multiplayer in un episodio di Gta che consente un divertimento e regala una longevità sopra gli schemi a un titolo già di lunga durata con la sue serie di missioni.

– Tecnicamente superlativo

– Tendente all’infinito

– Sonoro vario e sontuoso

– Multiplayer ben fatto

– Si tratta di GTA

– Una città viva e vitale in un palmo di mano sempre con voi

– Caricamenti veloci

– Crea dipendenza

– Qualche bug

– Qualche rallentamento

– Ho perso il pullman 2 volte perchè ci stavo giocando alla fermata

9.1

Finalmente, dopo numerosi rimandi, Rockstar si presenta su Psp e dà una lezione di stile a tutti. Il titolo in questione rappresenta un fondamentale passo avanti per le console portatili, in particolar modo per la Psp che, sicuramente, vedrà un incremento nelle vendite.

Ci troviamo di fronte a un lavoro davvero ben fatto, che non risente di rallentamenti e di tempi di caricamento troppo esagerati e che raggiunge vertici mai toccati sinora in nessun titolo per il portatile Sony. Ogni comparto è degno di nota e quasi nulla è lasciato al caso: grafica fenomenale, sonoro mai ripetitivo, giocabilità e longevità su alti livelli.

Che dire in più che non sia già stato detto? Che Grand Theft Auto: Liberty City Stories è il miglior gioco disponibile ora su Psp? Già detto. Che è la vera Killer application che tutti attendevano? Si capisce.

Allora perchè state ancora leggendo queste parole e non siete già dal vostro negoziante di fiducia a coprare una copia del gioco? Non lo so, scattare!!

Voto Recensione di Grand Theft Auto: Liberty City Stories - Recensione


9.1

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