Recensione

Gran Turismo 4 (Jap)

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a cura di Okami

La lunga attesa è finita: GT4 è uscito in versione Giapponese il 28 Dicembre 2004.I tre anni passati dall’uscita del predecessore hanno visto lo sviluppo di varie nicchie nel genere dei giochi di guida e il ritorno dei giochi di guida arcade.Il panorama è molto diverso da allora e Gran Turismo è un titolo dal quale tutti si aspettano molto. Ci si chiede come Polyphony abbia affrontato la concorrenza sempre più agguerrita e se sia riuscita a migliorare un gioco già eccezionale. Alla seconda domanda si può rispondere con certezza si.

GraficaChi abbia visto la versione PS2 di Burnout3 potrebbe essere portato a pensare che la console sia arrivata al massimo (specialmente confrontandola con la versione XBox del medesimo gioco). Di conseguenza era difficile pensare che si potesse fare molto rispetto a GT3.In realtà GT4 si dimostra superiore al precedente episodio in quasi tutti i comparti, compreso quello grafico.I percorsi non sono mai stati così ricchi e dettagliati, il clipping è presente in misura minima e le macchine sfoggiano effetti di environment mapping mai visti. Resta qualche dubbio riguardo uno strano effetto di scalettatura che si verifica durante le sovrapposizioni di testo e nei replay: non è chiaro se sia voluto per qualche strano motivo o se sia un bug di qualche genere. Ovviamente nel secondo caso si presume che il problema verrà risolto entro la data di lancio della versione Pal.

SonoroLa serie ha abituato gli appassionati a riproduzioni perfette del rombo delle varie macchine presenti ed ovviamente non delude. Dal sito Polyphony si possono scaricare foto e filmati delle numerose sessioni di registrazione audio. Dato il numero elevatissimo di macchine presenti nel gioco (molte delle quali fuoriserie o addirittura esemplati unici fino ad arrivare ad una concept sviluppata da Nike) gli sviluppatori hanno invitato (a loro spese) i proprietari di alcune delle macchine più rare per effettuare le misurazioni.La colonna sonora (disattivabile a piacimento durante le gare) vanta innumerevoli brani su licenza oltre a un certo numero di brani appositamente realizzati per il gioco. Il famoso tema di Gran Turismo è stato riarrangiato in chiave lirica almeno per quanto riguarda l’introduzione.E’ consigliabile disattivare la musica in gara per godere appieno degli effetti, visto che finalmente sono stati aggiunti effetti ambientali (pubblico).

Modalità di giocoSono state conservate le modalità classiche: Arcade e Gran Turismo.La modalità Arcade pare un pochino meno macchinosa che in precedenza: solitamente era utilizzata per fare una partitina veloce con gli amici ed era scocciante avere un numero limitato di percorsi disponibili. In questo caso inizialmente le piste disponibili sono poche, ma pare che vengano liberate nella modalità GT. In pratica se si gioca in modalità GT si può evitare di dover rifare le gare in modalità Arcade.Per il pezzo forte (modalità GT) è stato scelto un sistema di menu “geografico”: le varie opzioni (acquisto di automobili, gare, circuiti di prova) sono disposte su una mappa che il giocatore deve navigare. L’idea è carina ma un pò dispersiva: ci si ritrova con gare sparse un pò ovunque, tanto che arrivare al 100% del gioco sarà una piccola caccia al tesoro. Per evitare che il giocatore si perda completamente è previsto un sistema di Help che aiuta indiscutibilmente: è sempre possibile a colpo d’occhio conoscere la nazione di produzione della propria macchina (a volte difficile visto che la versione in prova è in lingua giapponese) e una volta all’interno del “salone” relativo la marca. E’ sufficiente seguire gli aiuti visuali: tutto quello che si può fare è segnato in giallo. Ovviamente chi acquisterà la versione US o PAL del gioco non avrà di questi problemi.Resta l’obbligo di sostenere esami di guida prima di poter affrontare le gare anche se si vocifera che sia possibile importare le prime due patenti (B e A) dal salvataggio di GT4 Prologo. E’ invece un fatto che chi abbia sulla stessa memory card un salvataggio d GT3 viene premiato con un credito iniziale decuplicato (1.000.000 di crediti iniziali che diventano 11.000.000 nella versione giapponese) ed evitano lo sconforto derivante dal dover riprendere il gioco da zero essendo abituati a macchine di tutt’altra categoria.GT4 incorpora anche una simpatica novità che inizialmente era stata concepita come spin-off della serie, la modalità B-Spec.Si tratta di una modalità manageriale del tutto nuova per la serie. Dopo aver acquistato e potenziato una vettura si può scegliere di condurla al traguardo oppure di lasciarla correre guidata dal computer. In questo caso si perdono i punti A-spec in palio ma si gode la gara in una sorta di replay interattivo. Il giocatore mantiene comunque un certo grado di controllo sulle azioni del pilota virtuale (stile più o meno aggressivo, sorpasso e gestione dei pit-stop). In questa modalità i piloti più pigri possono evitare di prendere parte alle gare più noiose delegando il PV. A gara finita il premio in denaro si somma al totale ottenuto dal giocatore (inoltre anche i punti B-spec vengono conteggiati separatamente). Ovviamente al raggiungimento di certe soglie di punteggio (sia A che B spec) si otterranno premi (ovviamente macchine).Al momento della recensione pare che l’odiosa roulette che assegnava la macchina vinta alla fine dei campionati sia stata abbandonata (per fortuna), ma in effetti buona parte del gioco è ancora bloccata. Le “hall” che contengono le gare vengono infatti sbloccate con il superamento di gare di categorie inferiori garantendo una certa linearità nel progresso del giocatore.

PercorsiFanno ritorno i percorsi più famosi della serie (Clubman Route, Autumn Ring, Grand Valley) affiancati da nuovi circuiti reali (Suzuka, Fuji) e cittadini (New York, Seoul, Parigi, Londra), tutti eccelsamente realizzati. Il clipping, come già accennato, è ridotto al minimo e spesso è necessario far giocare un amico e osservare il percorso per rendersene conto. New entry la gara su ghiaccio, da affrontare con derapate spettacolari. Tutta la sezione Rally è stata arricchita, tanto da renderla un gioco completo.Gli effetti di luce e l’ambiente in generale sono eccezionali: le nuvole sono assolutamente realistiche come pure il sole e i riflessi che crea sulla pista nelle gare al tramonto. Nelle gare di Rally si è costruito su quanto visto nel Prologo: il pubblico è stato aumentato in numero e alcuni degli spettatori sono modelli poligonali (gli altri sono sagome fisse) mobili che si sbracciano al passaggio del giocatore o che (in omaggio a Sega Rally) stanno in mezzo alla pista per fotografare le auto in corsa e si scansano all’ultimo momento.

Auto d’epocaIl numero di modelli disponibili nel gioco è cresciuto ancora ed ora comprende parecchie auto “d’epoca”. In effetti non si tratta esattamente di auto d’epoca (definizione che di solito si dà alle auto di almeno 40 anni) quanto piuttosto a macchine degli anni ’70. Alcune foto addirittura mostrano alcuni prototipi di automobili degli anni ’20. Ovviamente è stato predisposto un campionato apposito.Inoltre è stata inserita la modalità Mission. Si tratta di compiere un task particolare in un limite di tempo prefissato: ad esempio sorpassare in curva (ovviamente senza poter toccare l’avversario) oppure compiere un giro a bordo di una vettura moderna recuperandone altre di meno recente produzione partite in anticipo. Il superamento di queste prove porta punti A-Spec al giocatore in quantità molto maggiore rispetto alle gare normali (250 punti conto 1).

Photo modeAltra novità fresca fresca è la possibilità di fotografare la propria auto nei fantastici scenari offerti dal gioco. Le fotografie scattate possono essere salvate su memory card e visualizzate in uno slideshow (con o senza sottofondo musicale) o anche stampate collegando uno dei numerosi modelli di stampanti Epson supportati alla presa USB sul frontale della console.Novità che non sarà invece apprezzata da tutti, da oggi è necessario pagare per provare le prestazioni del proprio bolide in pista. Più esattamente tutte le funzioni non direttamente collegate alle gare (ivi compresa la prova motori e quella fotografica nonchè il free run) sono accessibili solo previo pagamento. Non si tratta di grandi somme (500 o 300 crediti nella versione Jap), forse in questo modo si voleva scoraggiare un certo utilizzo del gioco e di riflesso indirizzare il giocatore verso le ben più remunerative gare.

Special packageNike e Polyphony hanno progettato una versione limitata e numerata del gioco. La scatola comprende oltre ad una copia di GT4 un paio di Nike Shox edizione speciale (colore nero) con il marchio GT. Ovviamente andranno a ruba fra gli appassionati.Sia la versione speciale che quella normale contengono un libretto con le caratteristiche di alcune delle vetture del gioco.

CaveatGT4 utilizza un supporto DVD9 (doppio strato) che ha creato problemi (almeno nella versione Giapponese) con alcuni modelli di PlayStation2 PAL. Non si tratta di una misura di protezione visto che il difetto non si verifica su tutte le console modificate. Pare piuttosto che il difetto sia da imputare al meccanismo di lettura dei modelli non compatibili.

Muri invisibiliRestano alcuni dubbi collegati ad alcune “concessioni” fatte alla fisica. La prima è nota: le macchine non vengono danneggiate nemmeno dagli impatti più duri. La seconda è una strana resistenza delle barriere: nello stage del Grand Canyon basta provare a buttarsi nel burrone per verificare… la rete di plastica da cantiere si comporta come un guard-rail metallico e rispedisce il giocatore in pista. Peggio ancora se si cerca di uscire nei punti non recintati e ci si trova respinti dall’odioso muro invisibile. Certo, GT non è un gioco di rally e gli accordi con le case automobilistiche prevedono che i modelli delle vetture concesse in licenza non subiscano danni. D’altra parte visto quanto la serie è famosa ci si potrebbe aspettare una maggiore flessibilità dai costruttori.

– Più piste, più macchine e più sfide

– Grafica migliorata

– Reparto audio curato come sempre

– Supporto HDTV 480i e 1080i

– Widescreen nativo (anche per i filmati introduttivi)

– Dolby ProLogic II Surround

– Alcuni test di guida sono ripetitivi

– L’interfaccia a mappa può disorientare

– Manca l’online

9.2

Polyphony dimostra ancora una volta la propria eccellenza in campo PlayStation. Pur con il supporto che solo una firt pary può avere, pochi si aspettavano un miglioramento di tali proporzioni rispetto a GT3.

Non ci sono rivoluzioni, l’hardware è lo stesso ma è stato spremuto come mai prima.

L’aggiunta di nuove modalità di gioco (e non: B-spec e photo gallery) contribuisce a rendere ancora più completa l’esperienza (se 600 auto e 100 percorsi non fossero sufficienti).

GT4 torna alle radici del genere e dimostra che c’è ancora parecchio da dire.

Un titolo imperdibile che varrebbe da solo l’acquisto non solo della console ma anche del fantastico volante Logitech Force Feedback Pro.

Voto Recensione di Gran Turismo 4 (Jap) - Recensione


9.2

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