Godzilla: Destroy All Monsters Melee
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a cura di Yoshi
Nostalgia di picchiaduro con spessore su Gamecube? Avete giocato e rigiocato fino alla nausea il grande Super Smash Bros Melee ma ora siete alla disperata ricerca di qualche titolo che vi permetta di menar le mani (virtualmente, si intende) con tre amici durante le feste? Se reputate quel capolavoro di Mario Party 4 troppo poco distruttivo e siete stanchi di sfide a Iss 2, forse Infrogames ha il gioco che fa per voi, un picchiaduro cattivo cattivo ma anche “tanto liberatorio!” (spero che qualcuno di voi colga la citazione Guzzanti/Funariana!).
Gojira, chi era costui?Allora, cosa fareste se vi dicessi che delle scorie radioattive hanno mutato una piccola e innocua lucertolina in un mostro alto quanto l’Empire State Building, dalla pelle squamosa e dall’alito un tantino pesantuccio? (qui si parla di sputare raggi gamma, non di quattro penne all’arrabbiata). Probabilmente mi direste che in questa recensione di domande ce ne sono già troppe, e dunque passerò al dunque (mi sento molto Bergonzoni, oggi).Gojira è stato la risposta dell’immaginario giapponese al mito di King Kong: un personaggio ideale per il genere dei film catastrofici, una creatura in grado di demolire senza sforzo il centro di Tokyo, incurante dell’intero esercito nipponico scagliatole contro, salvo poi dimostrarsi di buon animo e aiutare il genere umano in caso di necessità.Il mito di Godzilla (questo il nome occidentale di Gojira) è fatto di B movie dal budget limitato e con effetti speciali ridicoli se rivisti al giorno d’oggi. Modelli di città in miniatura in cui si muovevano uomini mascherati da mostri, esplosioni fatte di petardi e attori dalla recitazione non proprio da Actors Studio. Me è proprio questo il fascino del personaggio, un misto di ingenuità, paura (il ricordo sempre presente di Hiroshima e Nagasaki) e azione che ha sempre fatto presa sugli spettatori giapponesi e non solo. Oggi Infrogames vi dà la possibilità di rivivere l’atmosfera dei film originali di Godzilla con questo Godzilla: Destroy All Monsters Melee, un picchiaduro da uno a quattro giocatori che non si limita a sfruttare la licenza Toho ma si dimostra titolo di ottima fattura e in grado di riservare ore di sano svago.
Ti tiro un lampione nell’occhio!Godzilla: Destroy All Monsters Melee vi permette di controllare undici mostri dotati ognuno di mosse e caratteristiche specifiche. Tutti i personaggi principali della saga di Gojira sono stati inclusi nel gioco: Godzilla ovviamente (in versione anni ‘90 e 2000), ma anche Angurius, Megaton, l’alato King Ghidorah, Gigan, Roan, Destoroyah, e i bionici Mecha King Ghidorah e Mecha Godzilla. Altrettanto varia la rosa di stage in cui hanno luogo le sfide tra mostri: oltre alla selvaggia isola dei mostri, sono state riprodotte alcune tra le più affascinanti città del mondo come ad esempio Tokyo, Los Angeles e San Francisco.Lo stile da combattimento adottato dal titolo è abbastanza originale, e coerente con l’ambientazione: i mostri dispongono innanzitutto delle classiche mosse di calcio e pugno (assegnate ai due tasti principali A e B). Ogni creatura può poi effettuare il cosiddetto attacco furioso, generalmente associato alla coda, tramite pressione del pulsante X, oltre a bloccare gli attacchi avversari (Y).Non mancano le prese, attivabili premendo contemporaneamente A e B e che in questo caso servono non solo a sollevare il nemico da terra ma anche per afferrare edifici e oggetti per scagliarli contro l’avversario. Una volta sollevato l’avversario sono disponibili ben tre lanci per scaraventarlo al suolo (A,B e X).Il pulsanti dorsali L e R sono assegnati rispettivamente alla corsa e al salto, mentre il tasto Z è dedicato ai poteri della creatura controllata: in particolar modo un rapido tocco attiva il lancio di proiettili mentre una pressione prolungata carica il raggio del mostro. In entrambi i casi l’attacco può essere direzionato con la leva C.Come potete vedere il repertorio di mosse è più che buono, senza contare che ad esse vanno aggiunte le molte combo che variano da creatura a creatura generando una netta differenziazione tra i vari personaggi. A quest’ultimo fattore contribuiscono anche le diverse caratteristiche fisiche dei mostri: alcuni di essi possono volare, altri sono più rapidi ma meno potenti, altri ancora dispongono di una maggiore resistenza.Grande spazio è riservato all’interazione con l’ambiente, che aggiunge al gioco una certa natura strategica: alcune costruzioni possono essere sfruttate come oggetti contundenti da scagliare contro i nemici, in altri casi si dovrà procedere in modo opposto, lanciando l’avversario contro edifici e strutture. Quest’ultima strategia permette anche di scagliare l’esercito contro il nemico, causa diretta della distruzione della città.Non mancano i power up, alcuni dei quali indispensabili per poter effettuare delle mosse.
Modalità di giocoGli sviluppatori hanno deciso di sfruttare al massimo la meccanica di gioco anche nella scelta delle varie modalità di partita: sono disponibili ben sei opzioni selezionabili, in grado di coinvolgere da uno a quattro giocatori. La modalità Avventura è chiaramente quella principale per il gioco in singolo e vi pone al controllo di uno dei mostri disponibili nel tentativo di sconfiggere i rimanenti in una serie di scontri, ognuno ambientato in una localitàdifferente. Oltre a essere storicamente la modalità principale in ogni gioco di lotta, l’Avventura consente di sbloccare personaggi e livelli inaccessibili all’inizio del gioco.Il Duello rappresenta invece il terreno naturale per sfide testa a testa tra due giocatori ma anche una buona sezione di allenamento in singolo. Tra le opzioni configurabili vi sono il numero di round e la durata dei medesimi.Di nuovo limitata al gioco in singolo la modalità Sopravvivenza, derivata anch’essa dalla tradizione dei picchiaduro. Si tratta in pratica di una gara di resistenza, in cui il giocatore deve tentare di sopravvivere il più a lungo possibile a una serie di scontri. Quando si sconfigge il nemico la barra di salute viene ricaricata, ma sempre di meno col proseguire dello scontro. Ogni nemico deve essere abbattuto entro tre minuti, pena la sconfitta.L’opzione Scontro si rivolge a un massimo di quattro partecipanti e li coinvolge in un combattimento tutti contro tutti. Il vincitore è poi stabilito in base ai punti raccolti (per atterramento dei nemici o mosse particolari).Analoga la modalità Lotta a squadre che però divide i partecipanti in due team: il gruppo vincitore è quello che somma più punti alla fine dell’incontro.Conclude la carrellata degli stili di gioco la Distruzione: lo scopo in questo caso non è quello di abbattere gli avversari ma di distruggere quanti più elementi del paesaggio sia possibile. Il bello è che i punti sono attribuiti solo a chi dà il colpo finale a un edificio, quindi bisogna porre attenzione ai subdoli avversari che vi lasciano il gravoso compito di indebolire una struttura per poi sferrare il colpo di grazia. In questi casi la scelta migliore è dimenticare lo scopo primario e atterrare il nemico invadente.
Grafica e sonoroGraficamente, il gioco se la cava alla grande. Il numero di poligoni su schermo è sempre elevato, anche se non stupefacente, e gli effetti di luce, riflessione e bump-mapping contribuiscono a elevare la spettacolarità del titolo Infrogames. Ogni ambientazione presenta tantissimi particolari, tutti minuziosamente curati: gli edifici subiscono deformazioni geometriche sotto i colpi dei mostri per poi schiantarsi al suolo con dispiego di fogging ed effetti particellari. Per godere dell’ottimo lavoro svolto in termini di illuminazione e riflessione bisogna però assistere a un livello notturno: in questo caso i raggi lanciati dai mostri possono dare il meglio di sé, creando fiammate notevoli che rompono l’oscurità degli edifici in modo convincente. Di livello ancora superiore la grafica dei mostri: qui a farla da padrone sono l’elevato numero di poligoni utilizzati e le texture, che concorrono in modo ottimale a riprodurre i modellini utilizzati a lungo nelle produzioni cinematografiche giapponesi a basso costo. L’aspetto “plasticoso” di alcune creature non è quindi da considerarsi un difetto, ma un’attenzione allo stile grafico originali dei film di godzilla. Una nota di merito va poi alle animazioni, eccezionali nel ricreare la sensazione di goffaggine ma anche di potenza di mostri alti quanto i grattaceli di Tokyo. Non mancano poi gli spunti comici, come quando una creatura subisce un pestone e inizia a saltellare per lo schermo tenendosi la zampa contusa.Del reparto sonoro ci hanno colpito soprattutto gli effetti e il (peraltro limitato) commento vocale. Non che ci sia nulla per cui gridare al miracolo, sia chiaro, ma anche la sezione audio svolge il suo ruolo nel ricreare la giusta atmosfera: si va dalle urla dei giganti che si danno battaglia alle convincenti esplosioni di edifici o mezzi di trasporto, dal commento in stile parata all’inizio e alla fine dei combattimenti al pesante tonfo che sottolinea i passi delle creature. Nulla di significativo invece sul fronte musicale, con tracce che si limitano a fare da sfondo agli effetti.
Ricrea ottimamente lo stile dei film
Profondo e vario
Eterno in quattro
Sonoro solo sufficente
8.3
Un buon titolo, che non giunge tanto a sorpresa viste le già ottime impressioni che aveva destato la versione statunitense. Il gioco ha il gran pregio di non essersi limitato a sfruttare una licenza di enorme richiamo, ma di aver unito all’eccellente ricreazione (grafica, sonora e di presentazione) dello spirito Godzillesco un gioco tutt’altro che superficiale. La varietà di mosse effettuabili, la buona componente strategica e la forte differenziazione dei mostri rende lo stile di gioco profondo quanto basta e mai ripetitivo. A questo va poi aggiunta la messe di modalità di gioco disponibili che donano una notevole longevità sia per il giocatore singolo sia per un gruppo di due, tre o quattro amici. Gli scontri in quattro sono infatti tra le note più positive del gioco, che si conferma uno dei picchiaduro (e dei giochi multiplayer) più interessanti per Gamecube.
Voto Recensione di Godzilla: Destroy All Monsters Melee - Recensione
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