Recensione

Gladius

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a cura di Fabfab

Finalmente un gioco di ruolo strategico arriva in Italia! E’ da anni che mi rodo all’idea che nemmeno uno tra le decine di titoli del genere che escono in Giappone ed America arrivi qui da noi, anche quando si tratta di veri e propri capolavori: una tendenza negativa nata con la Playstation (quando nessuno pensò fosse il caso di importare e distribuire quel capolavoro senza tempo che risponde al nome di “Final Fantasy Tactics”!) e proseguita sulle console di nuova generazione, per le quali mi pare non sia uscito nemmeno un titolo del genere (“Ring of Red” non fa parte della categoria), nonostante l’uscita di ottimi strategici come “Disgaea Hour of Darkness”.In realtà c’è una ragione se questo Gladius non è stato ignorato come accaduto a molti suoi illustri colleghi e se anche noi europei, notoriamente non in grado di apprezzare e gestire questo genere di titoli (sic!), siamo stati giudicati idonei a giocarci: il titolo in questione – e questa è effettivamente una novità – non è stato creato in Giappone e non presenta i soliti personaggi cartoonosi e super deformed, ma è frutto di uno sviluppatore americano piuttosto apprezzato, la Lucas Arts, e si ispira molto alla romanità ed alle atmosfere di film come “Il Gladiatore”. Questo, naturalmente, non esclude che possa trattarsi a tutti gli effetti di un ottimo titolo…

Gli eroi dell’arenaCome detto le atmosfere di questo Gladius prendono parecchia ispirazione dall’antica Roma, ma l’ambientazione e le vicende narrate sono di pura fantasia.La Grande Guerra tra la militarizzata potenza di Imperia ed il regno barbarico di Nordagh ha insanguinato per secoli la terra, finendo per risvegliare un’antica entità maligna contro la quale persino le divinità sono state costrette a scendere in campo: a prezzo di enormi sacrifici il pericolo è stato scongiurato, ma il mondo non sarà comunque più lo stesso.Se la guerra, dunque, ha avuto termine a seguito di questi tragici accadimenti, un odio ed una rivalità storica come quella tra Imperia e Nordagh sono difficilmente sopibili: per evitare altri conflitti la competizione viene dunque spostata nelle arene. Scuole gladiatorie di entrambi i regni si affrontano in leghe e tornei incruenti, evitando in tal modo che la sfida si sposti sul terreno di battaglia: i gladiatori più famosi sono veri e propri eroi agli occhi della popolazione, godono di fama e ricchezza e possono contare sulla fedeltà incondizionata dei membri della loro scuola.Sono passati molti anni da quell’epoca buia, i giochi gladiatori sono sempre amati ed apprezzati ma la loro origine si perde nelle nebbie del tempo, così come il ricordo del pericolo che sempre incombe.In quest’epoca relativamente pacifica nasce Ursula, figlia di Orin II, re di Nordagh, che una profezia destina ad essere artefice del risveglio del male: donna forte e decisa, Ursula fonda una scuola gladiatoria assieme al fratello gemello Urlan e comincia a combattere per guadagnare la propria indipendenza. Dall’altra parte del mondo, ad Imperia, vive un giovane guerriero, Valens, che sogna di riportare ai fasti di un tempo la scuola di suo padre, Munio, decaduta dopo che quest’ultimo venne assassinato da misteriosi sicari. Ma il destino ha in serbo qualcosa di ben più grande ed epico per i due giovani, le cui storie finiranno inevitabilmente con l’intrecciarsi…

Ti faccio a quadretti…Per chi non lo sapesse, un tactics rpg è un prodotto che miscela elementi tipici da gioco di ruolo, come l’avanzamento dei livelli e l’ambientazione fantastica, con una particolare attenzione alle battaglie: è necessario affrontare numerosi combattimenti per poter proseguire nella trama, ma lo svolgimento degli stessi è sovrinteso da numerose regole, accorgimenti, strategie che li rende decisamente più lunghi, affollati ed articolati di quelli di un classico gdr.Gladius rispetta più o meno tutti gli archetipi del genere: innanzitutto vi muoverete sul di una mappa che ricomprenda i territori di Nordagh, Imperia, le Steppe Ventose e le Distese del Sud. A seconda del personaggio prescelto (potrete infatti decidere di cominciare il gioco con Ursula, per una sfida più facile, o con Valens, decisamente più impegnativo) comincerete le vostre avventure in una regione diversa e prima di poter accedere alle altre occorrerà trionfare nei vari tornei locali per guadagnare il Talismano di Viaggio, una sorta di pass: la mappa è liberamente esplorabile ed è arricchita dalla presenza di elementi e personaggi. Per combattere nelle arene dovrete raggiungere una cittadina ed entrarvi; durante gli spostamenti tra un villaggio e l’altro potrete seguire la strada principale o decidere di avventurarvi nel terreno aperto. Girovagando potrete incontrare mercanti, altri gladiatori, banditi o pericoli naturali: la differenza tra una battaglia in campo aperto e quella nell’arena è che mentre queste ultime sono assolutamente incruenta ed i feriti vengono immediatamente soccorsi e curati, durante uno scontro campale non ci sarà rimedio alla morte di uno dei vostri uomini!

Gli scontriGladius è uno strategico a turni che permette il movimento in un ambiente interamente 3D durante gli scontri: il campo di battaglia può essere più o meno grande, ma è sempre delimitato e suddiviso in tanti “quadrati virtuali”. Ogni personaggio, a seconda della sua classe di appartenenza e dei suoi attributi, ha un certo numero di punti movimento che può sfruttare per spostarsi in qualsiasi zona dell’arena che non sia già occupata da qualcun altro o da un elemento del fondale: è anche possibile programmare uno spostamento più lungo del consentito ed il personaggio continuerà a dirigersi verso l’obiettivo durante il turno degli altri.Nel proprio turno, oltre al movimento, il personaggio può compiere un’azione, bellicosa o di supporto; ogni volta che un avversario è a portata di una mossa d’attacco o due personaggi sono in quadrati confinanti, il combattimento può iniziare. Ogni personaggio ha un’abilità d’attacco base (in mischia o a distanza) più tutta una serie di attacchi, abilità o poteri speciali acquisibili con l’esperienza e selezionabili dall’apposita barra ad inizio turno: alcuni di questi, per essere utilizzati, richiedono che il personaggio rimanga fermo e quindi necessitano di un’attenta pianificazione.Dopo aver selezionato un metodo d’attacco ed aver visualizzato il nemico da colpire, è possibile verificare le possibilità di riuscita mediante l’icona Accuratezza che varia a seconda che il colpo venga portato frontalmente, ai fianchi oppure alle spalle: potenza e possibilità di successo dell’offensiva sono influenzati anche dai modificatori del terreno così attaccare da posizione più elevata comporterà un bonus al danno, mentre casse e colonne possono ripararci dagli attacchi a distanza. Stranamente non è prevista la possibilità di assumere una posizione difensiva, per cui nel caso veniate a trovarvi in difficoltà potete contare unicamente sulla parata automatica oppure sull’aiuto degli altri vostri compagni.Quando si combatte in un’arena, inoltre, è sempre importante guadagnarsi la stima degli spettatori: in base al luogo in cui si sta combattendo, alle tattiche ed al tipo di gladiatore utilizzato la folla reagisce in maniera differente. Il sostegno del pubblico conferisce significativi vantaggi all’atleta ce ne beneficia, dalla mira maggiore al raggio d’azione più ampio: conquistarsi il favore del pubblico può risultare decisivo per uscire vincitori dallo scontro.Per variare l’offerta e non annoiare il pubblico, sono state pensate diverse varianti al classico combattimento in cui vince che riesce ad eliminare la squadra (o le squadre) avversaria: nella variante Re della Collina per vincere occorre rimanere più tempo possibile sulla zona più alta del campo, in Nazioni Rivali dovremo distruggere la statua protetta dalla scuola avversaria evitando, nel contempo, che loro facciano lo stesso con la nostra, a volte gli scontri saranno a tempo e verrà premiato chi infligge il maggior numero di danni o distrugge più botti possibili e così via…

I gladiatoriLe classi a disposizione sono sei ed ognuna di esse ha un’altra classe specifica verso cui è particolarmente forte ed un’altra nei confronti della quale è più vulnerabile, come nel gioco della morra cinese: ci sono le classi guerriere (pesante, media e leggera), quelle di supporto che colpiscono a distanza, i maghi e le bestie (orsi, lupi…). Ognuna di esse è palesemente ispirata alla mitologia classica o a quella nordica (centurione, barbaro, legionario, berserker, sciamano, amazzone…) così come le razze delle creature fantastiche presenti (minotauri, ciclopi, satiri…) salvo poche eccezioni (ci sono anche gli yeti!).A differenza di quanto solitamente accade, le classi in Gladius sono fisse e non è possibile abbandonarne una per intraprenderne un’altra: i vostri guerrieri guadagnano esperienza dopo ogni combattimento e acquistano Punti Lavoro spendibili per acquisire nuove abilità. L’unico altro modo per differenziarli (e potenziarli) è acquistando armi, corazze ed oggetti di supporto, ognuno dei quali influisce su una o più caratteristiche: esistono infine i cosiddetti Poteri d’Affinità, che sfruttano l’affinità elementare del personaggio con una delle sei divinità per potenziarne attacco e difesa.A parte alcuni personaggi chiave che si uniranno a voi di propria iniziativa, dovrete provvedere voi ad arruolare i combattenti per la vostra scuola: maggiore sarà il vostro livello, più gladiatori potrete avere tra le vostre fila. Ricordatevi di scegliere bene e, soprattutto, di variare le tipologie a vostra disposizione perché diverse sfide richiederanno necessariamente la presenza di un determinato tipo di combattente: ma anche se non ne avete nessuno nella vostra scuola, non preoccupatevi perché potete sempre ingaggiare un mercenario che vi aiuti giusto per quel particolare scontro.L’avanzamento in Gladius dipende dalle vittorie nelle sfide e nei tornei, che partono dal livello cittadino per poi proseguire al regionale e sfociare, finalmente, in quello finale che apre la strada ai tornei degli altri stati: inizialmente la vostra scuola gladiatoria sarà classificata tra i dilettanti perché composta da pochi guerrieri di basso livello. Proseguendo nel gioco aumenteranno il numero e la forza dei vostri guerrieri e vi si schiuderanno le porte a competizioni ben più impegnative e remunerative: la vostra scuola godrà comunque di una relativa libertà d’azione e spetterà a voi decidere quali scontri intraprendere ed in quali città per accumulare punti ed essere ammessi alla sfida successiva.Le battaglie sono piuttosto complesse ed il tempo per portarle a termine si allunga man mano che progredite nel gioco, considerato l’incremento del numero di combattenti da guidare ben oltre i 2 iniziali; per cercare di mantenere sempre desta l’attenzione dell’utente i programmatori hanno inserito il sistema dei cosiddetti Potenziometri. L’esito e la potenza di ogni vostro attacco viene influenzato infatti dai vostri riflessi e dalla vostra velocità col pad: i misuratori variano a seconda del tipo di attacco ma si tratta in sostanza di fermare un indicatore all’interno di una determinata zona sensibile oppure di premere velocemente una sequenza di tasti. Se tale sistema non vi garba sarà comunque possibile disabilitarlo.Anche la storia procede di pari passo con il vostro duellare con intermezzi animati oppure schermate di dialogo statiche; come tipico in questo genere di produzioni, la storia è epica, articolata, molto complessa con frequenti colpi di scena, tradimenti, amori che rendono le vicende molto appassionanti e piacevoli da seguire.

Morituri te salutantGraficamente il gioco si presenta più che dignitosamente: l’aspetto, i particolari, l’abbigliamento e le armi sono molto belle a vedersi e riescono a conferire un’aspetto mitologico ai vari protagonisti. Particolarmente curate appaiono le movenze dei vari guerrieri, sempre realistiche e credibili anche se la totale assenza di sangue lascia un poco interdetti, trattandosi di scontri all’arma bianca: un plauso va anche all’acclusa possibilità di personalizzare l’aspetto meramente estetico dei propri gladiatori, a partire dalla pelle e dai capelli fino al colore degli abiti.Piacevoli anche le scene di intermezzo che si avvalgono della grafica di gioco per narrare lo svolgersi degli eventi.Le arene di gioco presentano una buona varietà di modelli e situazioni e sono discretamente ricche di particolari ed elementi interattivi.Ben studiati e chiari i menù di gioco che permettono di passare da un’opzione all’altra senza problemi di sorta.Un plauso al doppiaggio americano (con sottotitoli in italiano), davvero di buon livello, mentre non brilla per efficacia od originalità la colonna sonora; funzionali, infine, gli effetti sonori.La longevità è garantita da un livello di difficoltà ben calibrato che appassiona durante i primi scontri per poi impegnare seriamente più avanti: la storia, come detto, può essere affrontata da due punti di vista differenti, nei panni di Ursula o Valens, garantendo al titolo un alto livello di rigiocabilità.Rimarchevole, infine, la possibilità di affrontare il gioco con un amico in modalità cooperativa oppure competitiva, utilizzando ognuno la propria scuola gladiatoria precedentemente creata…

– Il primo gdr strategico per PS2 a toccare i nostri lidi

– Bella storia, ottima giocabilità

– Elevata longevità

– E’ un gdr strategico

– Limitate possibilità di personalizzazione

8.3

Gladius è il primo gdr strategico ad approdare in Italia da non ricordo nemmeno quanto tempo: per fortuna l’opera della Lucas Arts, pur non raggiungendo probabilmente il livello di complessità tipici delle controparti giapponesi, è comunque più che valida e presenta tutti quegli elementi che gli appassionati si aspettano di trovare, inseriti in un inedito ambiente 3D e proposti attraverso una visione decisamente occidentale ma, proprio per questo, fresca e nuova.

Ispirato alla mitologia classica e a quella nordica, “Gladius” può vantare un’ottima struttura di gioco, un’elevata componente strategica ed un buon livello di sfida, tenuti assieme da una bella storia in grado di appassionare e coinvolgere il giocatore fino alla fine con tradimenti, amori e apocalissi varie…

Un titolo consigliatissimo a tutti gli estimatori del genere, ma che suggerisco con qualche riserva anche ai neofiti: i giochi di questo tipo sono un pò di nicchia, almeno qui da noi, e non piacciono a tutti ma forse “Gladius” potrebbe essere il titolo giusto per fare un tentativo verso un genere ingiustamente sottovalutato!

Voto Recensione di Gladius - Recensione


8.3

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