Recensione

Giulia Passione Stilista

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a cura di Jack Right

Questo titolo diviene applicazione videoludica di una tendenza generale che pare assegnare monodirezionalismi e settorialità ai componenti di questo o quel gruppo sociale. Questo software ad esempio, prodotto nientemeno che da Ubisoft, si rivolge sopratutto al mondo femminile proponendosi quale virtualizzazione del lavoro e dell’opera di una stilista. La moda nel corso dei secoli è stata indubbiamente parte integrante della storia stessa a tal punto che, pensando ad un nobile romano, sappiamo distinguerlo da uno settecentesco proprio per via del suo abbigliamento. Il differenziare il prodotto vestiario fu quindi priorità ricercata quasi fin dalla prima comparsa del capo d’abbigliamento. Il concetto di moda merita, anche per questo, in misura universale, l’effigie, e pertanto lo stato, di forma d’arte. I tempi purtroppo a volte cambiano in peggio e quel che un tempo poteva definirsi il lavoro oculato di artigiani che sull’arte del vestire basavano la propria vita, è divenuto in molti casi lavoro attento soltanto al denaro che dalla provocazione a tutti i costi può (e deve) derivare rendendo così un’arte, una volta portata avanti da artisti sarti, pura attività impresaria. Questo software infatti è impresario, poco artistico, del tutto pilotato ma, sopratutto, conseguenza del concetto che regge il peso dell’intero impianto moderno della moda di cui la passerella è emblema e metafora. L’apparenza e il denaro, legati l’uno all’altro in misura tale da riflettersi da un settore elitario come la moda all’intera società che, da una parte, ne deriva costumi e attitudini comportamentali pur astraendo da sè, dall’altra mostra elementi che dal mondo “passerellistico” subito vengono raccolti e spesso sfruttati. La possibilità di una donna oggetto e pura bamboletta da spettacolo, ghinghero ed abbellimento, insomma soprammobile, diviene garantita dallo stesso settore che per sua natura sa essere squisitamente femminile.Avrebbe potuto non essere così.

Gameplay In questo gioco si potrà anzitutto scegliere un nome da assegnarsi e cominciare fin da subito a creare tagli di capelli. In realtà non creerete nulla all’inizio dato che si potrà soltanto meccanicamente riprodurre ciò che viene richiesto da questo o da quell’atelier. Una sorta di tutorial insomma. Quattro saranno le modalità di interazione col software: l’ufficio, la collezione, i laboratori e il book fotografico.Attraverso l’ l’ufficio otterrete nuovi incarichi e lavori. Potrete inoltre scegliere la modella che più vi aggrada o semplicemente quella maggiormente adatta alle richieste dei vostri clienti.La collezione vi consentirà di raggiungere rapidamente tutti i vostri abiti e, procedendo nel gioco, ne sbloccherete di nuovi.I laboratori non saranno disponibili nella loro completezza fin dall’inizio ma saranno sbloccabili man mano che completerete missioni inerenti il loro peculiare uso.Avrete a disposizione un laboratorio fotografico (le foto scattate finiranno ovviamente nel book) , una passerella per organizzare sfilate ed eventi via via sempre più complessi, un laboratorio per disegnare abiti (cioè, ad esempio, scegliere tagli preimpostati di magliette preimpostate e sceglierne il colore o lo stemma), un laboratorio di trucchi per truccare le modelle e renderle così più belle, uno di pettinature, uno di gioielli e di abiti. Sarà possibile scambiare con le proprie amiche o amici le creazioni che maggiormente vi renderanno fiere e fieri.Purtroppo oltre alle solite missioni, nient’altro vi sarà concesso e gli strumenti di lavoro sono molto limitati.

Grafica e sonoroLe musiche che fanno da tappeto all’attività ludica di questo software sono d’atmosfera ed adatte al genere di esperienza che esso propone. Sufficientemente ritmate, fanno spesso uso di effetti come il “wha wha” creando così timbricità sonore che riecheggiandovi nelle orecchie sapranno farvi compagnia. Graficamente il titolo è di levatura bassa. Texture sgranate, modelli poligonali ridicoli ed animazioni che fanno sembrare le modelle più simili a Pinocchio che a donne dalle belle fattezze. Gli sfondi poi sono inguardabili così come il pubblico cui viene applicato un effetto arcaico di luce per simulare il flash.Diciamo che se non altro si riesce a capire che vorrebbe essere riprodotta una sfilata. Non ci siamo proprio insomma. Nintendo DS può fare molto di più. Il touch screen, infine, non risponde ottimamente e non pare essere tarato alla perfezione.

– Comparto sonoro d’atmosfera

– Inizialmente divertente per chi ama il genere e gli incarichi proposti

– Il resto

4.0

Questo software non mi ha deluso affatto. Anche perchè non avevo la benchè minima aspettativa da esso.

Graficamente di levatura piuttosto bassa (la grafica 3d è paragonabile ai risultati ottenibili in campo tridimensionale da un Super Nintendo) offre invece un sonoro d’atmosfera e gradevole che saprà accompagnare le poche ore che passerete a modificare, dunque non creare, abiti e bambolette.

Il titolo è evidentemente rivolto a un pubblico molto giovane, a quelle bambine alle quali le bambole stanno strette ma che sentono ancora il desiderio di pettinare e vestire qualcosa.

Indubbiamente quanti tra voi abbiano il desiderio di entrare a far parte del mondo della moda troveranno in questo titolo qualcosa di divertente. In realtà, i suoi difetti e lacune non consentiranno una completa immedesimazione in esso, anzi apparirà via via sempre più superficiale.

Voto Recensione di Giulia Passione Stilista - Recensione


4

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