Recensione

Gekido: Kintaro’s Revenge

Avatar

a cura di Gatsu

Gekido è un picchiaduro a scorrimento uscito qualche tempo fa su PSX riscuotendo un discreto successo grazie al gameplay immediato ma soprattutto alla storia appassionante che lo caratterizzava. Il gioco parlava di Tetsuo un giovane esperto nella disciplina dello Shin-Ken che, insieme a Gorilla e Kobuchi sconfisse il demone Akujin ristabilendo la pace su Tokyo e assicurando alla popolazione un futuro radioso e felice… ma come tutti sappiamo la pace non dura mai troppo e i ragazzi italiani del Naps Team hanno deciso (per fortuna) di creare un seguito per questo interessantissimo gioco, scegliendo il GBA come piattaforma per lo sviluppo.Impersonerete nuovamente Tetsuo che, convocato dal proprio sensei, è costretto a partire per un lungo viaggio per indagare su alcune sparizioni avvenute in un villaggio fuori città. Ed è proprio qui che ha inizio la storia…

GraficaL’ aspetto migliore di Gekido: Kintaro’s Revenge (KR) e’ sicuramente la grafica che si fa apprezzare fin dalla schermata dei titoli.Iniziato il gioco vi troverete di fronte ad una miriade di colori che sicuramente cattureranno la vostra attenzione grazie alla bellezza dei fondali realizzati in modo impeccabile, al dettaglio e alla varietà di ambientazioni che il gioco ci propone andando avanti nei livelli.Tetsuo ha carisma da vendere, indossa la classica divisa studentesca giapponese con una fascia bianca sull’ addome (problemi di pancetta? mah!), graficamente ricorda molto da vicino i personaggi del recente Sengoku 3, sia nella sua realizzazione che nelle movenze… ed il risultato è notevole, ve lo assicuro. I nemici non sono da meno avendo animazioni fluide, colorite e ricche di frame. Davvero eccellente. Lo storyline è farcito di numerose cut-scene semi animate realizzate indubbaimente con uno stile anime giapponese che non esiterete ad amare.

SonoroIl sonoro è realizzato in modo impeccabile ma le musiche campionate sono solo 4 o 5… poche per gli standard attuali: c’è una colonna per la lotta, una per l’ esplorazione dei villaggi, una per i posti nefasti e bui; non c’è una musica diversa per ogni stage come nei più classici dei beat’ em up. Comunque gli effetti sonori sono ben realizzati, dai mugolii dei non morti, alle grida dei demoni. In definitiva c’è poco da dire su questo aspetto, se non che risulta sufficientemente elaborato per questo tipo di gioco.

GiocabilitàKintaro’s Revenge ha tutte le caratteristiche che dovrebbe avere un picchiaduro a scorrimento che si rispetti.Notevole il numero di mosse eseguibili fin dall’inzio del gioco ed ogni pulsante ha una sua funzione: A per i pugni, B per i calci, R per saltare, e basta pigiare 2 volte avanti per iniziare a correre, semplice no?. E’ possibile eseguire una notevole quantità di Combo spettacolari e devastanti con la classica miscela di calci e pugni a disposizione, e nei casi di estremo pericolo, potrete eseguire la “Wipeout-move” (A + B) che colpirà i nemici vicino a Tetsuo, dandovi un attimo di respiro anche nelle situazioni più caotiche.Oltre a massacrare demoni e mostri dovrete affrontare una piccola parte esplorativa: per ogni livello dovrete trovare una o più chiavi per proseguire, evitare pericolosi tronchi chiodati, buche ed enormi macigni che potrebbero colpirvi in qualsiasi momento.KR si lascia giocare anche da chi non è avvezzo alle vecchie e gloriose produzioni SNK o CAPCOM (Sengoku, Robo Army, Mutation Nation, Captain Commando, Cadillacs&Dinosaurs, Final Fight ecc, tanto per citarne alcune…) quindi non posso far altro che elogiare il lavoro svolto dai ragazzi di Naps Team.

LongevitàKintaro’s Revenge potrebbe sembrare relativamente corto dato che i livelli sono solamente 5, ma attenzione, per ogni stage ci sono diverse ambientazioni da esplorare, numerosi nemici da affrontare e spesso vi capiterà di dover attraversare più di una volta lo stesso posto per accedere a zone prima inaccessibili. Il gioco risulta davvero impegnativo a causa del livello di difficoltà molto elevato, ma lo terminerete nel giro di 3 o 4 ore. La cartuccia è sprovvista di batteria a tampone quindi non potrete salvare i dati, ma questo non costituisce un problema dato che c’è un sistema di password da inserire all’inizio della partita ed il gioco è fatto!Il prodotto è sottotitolato in italiano quindi potrete apprezzare appieno la storia con tutte le sue sfumature.L’ avventura di Tetsuo risulta appassionante fin dai primi minuti grazie alla particolare atmosfera che il gioco riesce a creare e difficilmente vi staccherete dallo schermo del GBA senza sapare come va a finire la storia. Inoltre, gli altri personaggi contribuiranno ad aumentare la voglia di saperne di più… sapere come si conclude la vicenda. Purtroppo una volta terminato dubito lo rigiocherete nuovamante e magari riprenderete l’avventura dall’inizio solo per ammirare di nuovo la grafica stupenda o per mostrare il gioco ad un amico.

-Tecnicamente superbo;

-Ottime musiche;

-Giocabile sin dall’inizio;

-Storia appassionante.

-Poche musiche campionate;

-Leggermente ripetitivo;

-Quando saprete come va a finire lo rigiocherete a fatica.

8

Ormai le attuali esigenze del mercato hanno portato quasi “all’estinzione” questo genere di giochi (basti pensare ai pochi beat’em up a scorrimento disponibili per GBA: Final Fight One… non me ne vengono in mente altri e quindi non posso far altro che promuovere Gekido-Kintaro’s Revenge che comunque risulta godibile e alla portata di tutti sia per la realizzazione tecnica che per la giocabilità che caratterizza la maggior parte dei picchiaduro a scorrimento.

Concludendo, posso consigliarlo a tutti i possessori di GBA sperando che lo sforzo dei ragazzi del Naps Team non sia stato vano nel rilanciare un genere di giochi ormai dimenticato da tempo che però rimane, e rimarrà, sempre in un piccolo angolo del nostro cuore…

Voto Recensione di Gekido: Kintaro’s Revenge - Recensione


8

Leggi altri articoli