Recensione

GRID 2

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a cura di Hybr1d

Dopo averci portato sia sui circuiti più belli e suggestivi di tutto il mondo a bordo di potenti monoposto di Formula 1 sia sui tracciati sterrati a disputare rally decisi sul filo dell’ultima derapata, Codemasters è pronta a ritornare sulle strade cittadine dopo più di cinque anni d’assenza. Il debutto nel mondo degli arcade racing game avvenuto con Race Driver: GRID era stato accolto positivamente da pubblico e critica grazie alla notevole realizzazione tecnica e alla varietà di eventi proposti, lasciando la sensazione che il brand avrebbe avuto altre incarnazioni a stretto giro di boa. Di anni invece ne sono passati parecchi, necessari al team di sviluppo per riuscire a tradurre in codice idee che avevano in mente e confezionare un titolo che riuscisse a tener testa a una concorrenza più che mai agguerrita. Adesso GRID 2 è pronto a riportarci sulle vie cittadine, coinvolgendoci in un turbinio di gare ed eventi dall’alto tasso adrenalinico vissuti tutti con il piede schiacciato sull’acceleratore. C’è solo la vittoria ad attenderci oltre il traguardo.

La fama e la gloriaUtilizzando uno dei più abusati cliché del mondo videoludico, anche questo racing game metterà il giocatore nei panni di un pilota sconosciuto ma talentuoso, intento a scalare le classifiche mondiali a suon di vittorie per diventare il numero uno delle corse su strada. Grazie alle nostre abilità al volante, entriamo nelle grazie di Patrick Callahan, misterioso magnate multimilionario con la passione per i motori. Vedendo uno spiraglio di business nel vivace ambiente delle corse cittadine, decide di prenderci sotto la sua ala protettiva con l’intento di utilizzare il nostro talento al volante per promuovere una nuova competizione motoristica: la World Series Racing. Per realizzare un obiettivo tanto ambizioso ha però bisogno di piloti all’altezza, ed è qui entra in scena il giocatore che a suon di vittorie dovrà guadagnarsi la stima e il rispetto di tutti i più importanti clan di piloti sparsi per il mondo e convincerli a prendere parte al nuovo campionato.A differenza di quanto visto in Need for Speed: Most Wanted e Forza Horizon, che con la loro impostazione free roaming mettono a disposizione del giocatore una città interamente esplorabile e piena zeppa di eventi e collezionabili, Codemasters ha optato a favore di una più tradizionale struttura ad eventi, accessibili progressivamente attraverso un hub tanto minimale quanto efficace. La cura riposta nella realizzazione grafica lo rende facilmente esplorabile, permettendoci di individuare con un colpo d’occhio gli eventi sbloccati, le auto a disposizione e il numero di fan al seguito. Proprio questi ultimi rappresentano un primo elemento distintivo di GRID 2 rispetto alla concorrenza. Avendo alle spalle un ricco uomo d’affari, sarebbe stato quantomeno ridondante mettere il giocatore nei panni di un pilota squattrinato assetato di denaro; ben più azzeccata si è rivelata l’introduzione della popolarità, unico metro per misurare ciò che più conta: la fama. Nell’era di internet, dove forum e social network la fanno da padroni, al termine di ogni evento non ci saranno ricompense monetarie, bensì fan che colpiti dal nostro talento inizieranno a seguire le nostre gesta creando sempre più interesse attorno alle gare a cui parteciperemo.

Alla conquista del mondoCominceremo la nostra carriera sfidando i clan di piloti locali dove, come da tradizione, migliore è il piazzamento, maggiori saranno i supporter che cominceranno a seguirci. Solo dopo aver raccolto un certo pubblico potremmo dare il via al campionato WSR vero e proprio, strutturato in cinque stagioni che andranno progressivamente ad arricchirsi di un gran numero di gare organizzate nei circuiti di tutto il mondo. A corollario delle competizioni, Callahan organizzerà sfide aggiuntive ed eventi promozionali nei quali vengono messi in palio bolidi fiammanti e fan extra, utili ad anticipare l’organizzazione della successiva stagione della WSR. Anche gli sponsor avranno un loro ruolo in tal senso: portando a termine gli obiettivi assegnatici, la nostra popolarità non potrà che trarne beneficio aiutandoci ad avanzare nella ricca modalità single-player. Se uno dei punti di forza del primo GRID era stato l’eterogeneità delle situazioni proposte, non possiamo non ripeterci in tal senso. Il gran numero di eventi presenti è stato sapientemente mixato dagli sviluppatori in modo tale da coinvolgere il giocatore in un susseguirsi di discipline differenti che tengono sempre alto il ritmo e il divertimento. Sebbene ci si sfidi anche in altre specialità, ogni clan eccelle in una tipologia di gare: in USA si predilige la classica gara a tempo o su pista, mentre le strade scoscese e ricche di tornanti e chicane di Hong Kong sono ottime per le derapate e le gare a checkpoint, nelle quali un minimo errore può farci esaurire il poco tempo a nostra disposizione per raggiungere il punto di controllo successivo. In Europa invece le sfide sorpasso sono molto apprezzate, così come in medio oriente lo sono i testa a testa e le gare resistenza. In talune occasioni, per rendere le competizioni più movimentate e meno ripetitive, Codemasters utilizza il suo nuovo LiveRoutes, un complesso sistema di creazione randomica dei tracciati che ad ogni giro effettuato modifica il percorso di gara, proponendo una curva a novanta gradi laddove prima c’era un curvone o accorciando i rettilinei inserendovi un’ostica variante. Il tutto è realizzato a menadito, riuscendo a regalare esperienze nuove e gare incerte ogni qualvolta scendiamo in pista. Entrando nel merito delle città in cui saranno organizzate le gare, oltre a Hong Kong, troviamo Chicago, Miami, Parigi, Barcellona, Dubai, California e Costa Azzurra per un totale di più di 80 combinazioni di tracciati. Come da tradizione, i circuiti cittadini sono veloci e molto adrenalinici, con curve in successione che richiedono uno stile di guida attento e pulito per evitare di incappare in errori che potrebbero compromettere irrimediabilmente la prestazione. Fortunatamente, nel caso in cui questi si verifichino, abbiamo a disposizione cinque flashback con cui riavvolgere gli ultimi secondi di gioco e modificare l’impostazione della curva o rivedere la frenata, per evitare quel rovinoso schianto che ci ha fatto perdere la tanto agognata prima posizione.Forti delle licenze acquisite con i titoli della serie F1 e della loro incredibile realizzazione tecnica, i ragazzi di Codemasters hanno portato in GRID 2 anche alcuni dei circuiti più belli e famosi nei quali si svolge il campionato motoristico più seguito del mondo. Indianapolis e il circuito di Yas Marina ad Abu Dhabi offrono gare veloci ed emozionanti, con una larga sede stradale e un perfetto alternarsi di rettilinei veloci e fasi guidate in cui fare la differenza.

Macchine personalizzateTutta questa varietà di tracciati e competizioni riesce nell’intento di minimizzare l’assenza di due elementi comuni a molti titoli del genere: la libera scelta delle macchine da acquistare e la modifica delle stesse. A ben vedere, Codemasters è riuscita a trasformare il primo ipotetico neo in un vantaggio, calibrando alla perfezione il progressivo aggiungersi di vetture al parco macchine in modo tale da mascherare l’inevitabile ripetitività dei tracciati. Inoltre, la presenza di tre assetti di guida (aderenza, bilanciato e derapata) modifica il comportamento della vettura, costringendoci alla dovuta pratica prima di arrivare a dosare correttamente gas, sterzo e freno a mano.La mancanza nel single player del tuning e di qualsivoglia modifica tecnica, è un altro aspetto che può far storcere il naso a molti. In un racing game la possibilità di intervenire direttamente sui parametri della vettura e sulla sua componentistica aggiunge immersività e realismo, ma avrebbe inevitabilmente reso inutile la caratterizzazione dell’assetto delle vetture. Apprezzate anche le modifiche estetiche, che offrono una gran quantità di livree tra cui scegliere tutte personalizzabili nei colori, loghi degli sponsor e numero di gara, così come i cerchioni che possono essere scelti tra un vasto campionario. Il parco macchine a disposizione è di tutto rispetto partendo da auto di uso comune come Golf o Giulietta, fino a supercar come la Pagani Huayra, la McLaren F1 GT e la potentissima Bugatti Veyron, in grado di superare agilmente i 300 Km/h. Peccato per la mancanza di alcune case automobilistiche care soprattutto agli appassionati italiani, ma i DLC a pagamento sono già stati confermati, quindi prepariamoci ad allargare il garage…

Pilota globaleIl tuning dei veicoli è invece implementato nella modalità multiplayer di GRID 2, nella quale avremo piena autonomia nello spendere i soldi guadagnati durante le gare. Anche qui viene riproposto il corposo campionario della modalità single player, con gare di tutti i tipi da affrontare con un massimo di dodici giocatori, selezionabili tra quelli presenti nella propria lista amici. In alternativa ci si può aggiungere a una sessione in corso, o creare partite dove giocatori reali vengono affiancati da piloti controllati dall’intelligenza artificiale. Gli eventi sono ampiamente personalizzabili e al loro completamento offrono crediti e punti esperienza, necessari per avanzare di livello e sbloccare nuove vetture. A questo proposito, essendo i veicoli parecchio costosi, bisognerà gestire nella maniera migliore i fondi disponibili, decidendo se investirli nell’acquisto di nuove auto o nel miglioramento di quelle già possedute. Unica variante in termini di gameplay per la parte multiplayer è l’assenza del flashback, sostituita dal reset, che in caso di incidente riposiziona la macchina in carreggiata obbligandoci però ad accodarci al gruppo. Il tutto funziona molto bene e garantisce ore extra di gioco divertenti e impegnative affiancando egregiamente la ricchissima modalità in singolo.Oltre alle partite personalizzate, sono presenti anche le Sfide Globali, una serie di eventi i cui risultati vengono raccolti in apposite classifiche grazie all’utilizzo del nuovo RaceNet, l’infrastruttura online creata da Codemasters per tenere traccia di tutti i dati dei suoi piloti videoludici. Ogni tipo di statistica sarà riportata sul nostro profilo e in base alle nostre skills verranno selezionati utenti di pari livello che diventeranno i nostri rivali settimanali, da sfidare in competizioni a suon di punti esperienza.

Magnificenza esteticaNegli ultimi anni la software house britannica ci ha abituato a titoli eccellenti, e anche GRID 2 colpisce piacevolmente per i valori tecnici messi in campo, anzi, in pista. Il modello di guida immediato, estremamente adrenalinico e divertente lo rende un ottimo arcade, in grado di emozionare il giocatore ogni qualvolta mette la prima. La fisica degli impatti è molto buona, ma è stato il sistema di danni a colpirci maggiormente per l’ottima realizzazione. Al di là dei danni estetici alla carrozzeria, gli impatti più violenti possono peggiorare l’aderenza della vettura, compromettere le sospensioni o danneggiare le parti meccaniche. Il tutto si ripercuote ottimamente sul modello di guida, costringendoci a variare le traiettorie e le impostazioni delle curve nell’estremo tentativo di rimanere competitivi. Ovviamente i danni saranno evitabili laddove ci siano ancora flashback a disposizione, ma in taluni casi occorre valutare da noi l’entità degli impatti in quanto spesso i problemi tecnici vengono fuori solo dopo aver accumulato un po’ di chilometri, rendendo inutile il riavvolgimento temporale. A valorizzare il sistema di danni concorre anche un’ottima intelligenza artificiale, che anima i piloti avversari con la giusta dose di aggressività, rendendo le gare movimentate, ma mai eccessivamente frustranti. In tal senso è stato abolito l’effetto trenino in favore di un maggior numero di sorpassi, con vetture che si affiancano in curva incorrendo anche in rovinosi e spettacolari incidenti, in un tripudio di fumo, lamiere, schegge e scintille.Sublime la realizzazione tecnica di GRID 2, che su PC sfoggia effettistica e panorami mozzafiato, con circuiti e automobili realizzati magistralmente per un’immersione totale. I riflessi del cielo e dei palazzi sul cofano lucido della macchina, i lampioni e le insegne nelle gare notturne, i tramonti e le foglie portate dal vento nei tracciati alberati incrementano il valore di un titolo tecnicamente eccellente. I giochi di luce delle strutture del circuito di Yas Marina fanno letteralmente cadere la mascella, così come i fuochi d’artificio che illuminano la Tour Eiffel durante una gara parigina notturna all’ultima sportellata. Peccato per la mancanza del tempo atmosferico e della visuale dall’abitacolo, inspiegabilmente assente dopo l’ottimo esordio nel titolo precedente.I caricamenti sono snelli e veloci e il frame rate è granitico sui 60 fps anche al livello ultra di dettaglio e nelle situazioni più concitate su macchine rispettabili. Le texture degli edifici e delle rocce a bordo strada sono di pregevole fattura, così come i modelli poligonali degli spettatori, più che soddisfacenti quando si sfreccia in rettilineo a oltre duecentocinquanta all’ora.

Configurazione di provaProcessore: Intel Core i5-3570K @3.40 GHzScheda Madre: ASRock Z77 Extreme4RAM: 2x4GB Corsair Vengeance @1600 MHzScheda Video: MSI NVIDIA GeForce GTX 670 Power Edition OCSistema Operativo: Windows 7 Ultimate 64-bit

Requisiti consigliatiProcessore: Intel Core 2 Duo @2.4Ghz or AMD Athlon X2 5400+RAM: 2 GB RAMHard Disk: 15 GB HD spaceScheda Video: Intel HD Graphics 3000 / AMD HD2600 / NVIDIA Geforce 8600DirectX®: 11Scheda Audio: Direct X compatible soundcardSistema Operativo: Windows Vista, Windows 7, Windows 8

– Tanti eventi variegati

– Ottimo sistema di danni

– IA aggressiva

– Graficamente eccelso

– Immediato, divertente e adrenalinico

– Il LiveRoutes è un’introduzione gradita

– Longevo anche in multiplayer

– Visuale dall’abitacolo inspiegabilmente assente

– Mancanza del meteo variabile

– I DLC ci stanno già aspettando

8.5

L’ultimo acuto degli arcade racing game sulle console di attuale generazione è ad opera di Codemasters, che dopo cinque anni torna con un titolo in grado di soddisfare tutti gli amanti delle corse cittadine. Grazie a un gran numero di eventi eterogenei e un modello di guida immediato, adrenalinico e divertente, GRID 2 ci ha convinto pienamente. L’ottimo sistema di danni e l’intelligenza artificiale aggressiva al punto giusto affiancano un comparto tecnico sopraffino, che su PC stupisce per dettaglio ed effettistica. In tal senso stonano la mancanza del cockpit e delle differenti condizioni atmosferiche, che avrebbero reso il tutto ancor più spettacolare. L’introduzione del LiveRoutes aggiunge ulteriore varietà a un titolo che, anche grazie a una componente multiplayer profonda e appagante, riesce a regalare svariate ore di divertimento a tutti i fan delle quattro ruote.

Voto Recensione di GRID 2 - Recensione


8.5

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