Fury
Advertisement
a cura di Raiden
Nonostante l’universo dei MMORPG, e l’abbiamo già detto tante volte e lo ribadiamo, sia già praticamente “infestato” da un numero sempre maggiore di titoli, tutti troppo simili tra loro, Auran Games decide di intraprendere la via del gioco multiplayer online, con un pizzico di sfrontatezza e di coraggio in più rispetto alle software house che fin’ora si sono avvicendate nel mondo dei giochi per PC. Fury non è un semplice MMORPG per come abbiamo imparato ad apprezzare il genere al giorno d’oggi, e probabilmente è un titolo che potrebbe non piacere a tutti, per la sua voglia di innovare e per la mancanza di alcuni fra gli elementi tipici del gioco di ruolo. Iniziamo subito col dire che in Fury la crescita del personaggio e il raggiungimento del livello superiore è determinata esclusivamente dal combattimento PvP, ovvero contro altri giocatori online, e che i tanti elementi tipici dei MMORPG sono ridotti al semplice combattimento contro altri utenti. Dunque risulta particolarmente facile capire come il gioco sia innovativo: semplicemente alla Auran si è deciso di fare a meno di alcuni degli elementi cardine del gioco di ruolo, proponendo, tuttavia, un sistema di combattimento interessante e assuefacente che non di rado vi costringerà davanti al monitor alla ricerca di qualche avversario da far fuori per livellare.Dobbiamo dunque immaginare l’universo riprodotto in Fury come un grande “contenitore” all’interno del quale si svolgono i combattimenti fra i giocatori. E’ ovvio che all’interno di questo calderone non sono presenti solo altri utenti ma anche moltissimi NPC (personaggi non giocanti) i quali spesso non svolgeranno alcuna funzione utile al gioco oppure, alcuni, potranno essere utili solo marginalmente (per esempio, alcuni NPC serviranno per riparare le nostre armi e armature, altri saranno adibiti alla vendita di oggetti utili al nostro prosieguo e altri ancora – i maestri – sapranno potenziare le nostre abilità o insegnarcene di nuove – 400 in totale). In Fury non esiste nè una trama nè un mondo “vivo” in cui possano svolgersi le azioni nostre e dei nostri avversari. Nulla, solo un’immenso contenitore, come accennavamo prima, qualcosa che possa rendere l’idea, più che di un mondo pulsante (anima dei giochi di ruolo odierni), di arene da combattimento. E questo non può non lasciare spazio a critiche, anche aspre, nei confronti dei programmatori i quali, forse per cercare di portare agli utenti un qualcosa di mai visto, sono caduti nell’errore di non aver conferito abbastanza personalità al lavoro svolto, che rimane troppo “insipido” e rende spesso l’odea dell’approssimatività del gioco, nel complesso.
Un GdR o un picchiaduro? O ancora….un FPS? Oppure…???Tre tipi di combattimento potranno essere affrontati, a seconda del nostro umore e della voglia che avremo di combattere in un determinato modo piuttosto che in un altro. Potremo scegliere se affrontare la modalità Vortex, una variante del classico “cattura la bandiera”, Bloodbath, il tipico Deathmatch di solito presente nei migliori FPS ed Elimination. Tutte e tre le tipologie di combattimento si svolgono in maniera frenetica (ben lungi da quanto accade solitamente nei giochi di ruolo) e veloce. Spesso non avremo neanche la sensazione di trovarci dinanzi ad un GdR in piena regola e non di rado avremo l’impressione di giocare piuttosto ad un picchiaduro atipico o ad uno strano sparatutto (specie se sceglieremo di giocare con la visuale in soggettiva). I combattimenti avvengono mediante hotkey riconfigurabili (di default corrispondenti ai tasti del tastierino numerico) e dopo ogni arena affrontata potremo guadagnare “punti essence” da spendere presso alcuni, ben definiti, NPC per nuove abilità o per potenziare quelle già in nostro possesso.Ogni abilità è acquisibile da qualsiasi personaggio, indipendentemente dalla classe scelta all’inizio. Le classi infatti, non sono affatto rigide, ovvero potremo scegliere di far apprendere una determinata abilità ad un nostro personaggio indipendentemente dalla sua classe di appartenenza. Tutto dipenderà, piuttosto, da quanti punti essence avremo a disposizione e come vorremo spenderli. Sia chiaro che in Fury sono presenti anche i soldi, e questi sono guadagnabili in diversi modi, fra cui la possibilità di rivendere gli oggetti ai venditori (purtroppo, e si era già capito, non potremo scegliere di vendere a chiunque i nostri oggetti, ma solo a dei personaggi ben definiti). Per quanto riguarda gli oggetti che saranno utili al nostro alter ego virtuale, potremo comprarne alcuni dai venditori che vendono oggetti generati casualmente e altri da quelli che vendono oggetti ocn statistiche fisse. E’ bene sapere che questi ultimi esigeranno un costo maggiore in denaro e in essence per cui dovremo premunirci adeguatamente di questi due elementi prima di intraprendere una trattativa. Spesso, troppo spesso, molti oggetti acquistati presso i venditori casuali non saranno realmente utili; sorge spontanea la domanda sul perché di una scelta così, ovvero perché inserire due classi di venditori quando in realtà sarebbe forse più saggio mettere da parte i contanti e i punti essence per intraprendere migliori compravendite con i venditori di oggetti con statistiche fisse. Molti oggetti poi, è possibile ottenerli anche dopo un match nelle arene: al termine di ogni combattimento saranno infatti resi disponibili alcuni oggetti generati casualmente e poco importa se non ci serviranno, meglio raccoglierne il più possibile, al limite poi potranno essere rivenduti. Le varie abilità avranno tempi di ripresa molto rapidi. Per intenderci, potremo utilizzare una determinata abilità a distanza di solo qualche secondo dopo il primo impiego.
Problemi di spazio…Le arene per i combattimenti non sono affatto vaste, anzi in alcuni casi ci sembreranno davvero ristrette. Il motivo di una scelta simile da parte dei programmatori è da ricercarsi nella volontà di evitare di lasciare troppo spazio per la fuga ai giocatori i quali invece dovranno affrontarsi a viso aperto senza esclusione di colpi.E in sostanza la maggiore differenza tra i MMORPG fin’ora giocati in redazione e questo Fury consiste proprio nei combattimenti. Semplici combattimenti tra utenti che ci sentiamo di sconsigliare a chi non ha apprezzato il PvP negli altri giochi di ruolo online. Se state pensando a Fury come un acquisto valido nel caso in cui vi siate cimentati, fino ad oggi, ad uccidere mostri e bestie, non fatelo. In Fury i mostri non esistono neanche e gli unici soggetti contro cui dovrete combattere saranno altre persone come voi. Se invece, al contrario, nei MMORPG “standard” non vedevate l’ora di far fuori qualche avversario in carne ed ossa (sempre per modo di dire) e gli aspetti più dinamici del gioco di ruolo multiplayer vi hanno sempre affascinato, allora Fury potrà piacervi, anche se è bene mettere sull’attenti coloro i quali si aspettano i tempi e i mdoi del classico gioco di ruolo, poichè Fury è davvero molto più frenetico e dinamico, puntando più sull’immediatezza delle azioni e sulla frenesia dei combattimenti.
Cos’è stato quel gracchiare?Tecnicamente parlando il gioco di Auran Games soddisfa solo a metà le nostre aspettative. Fury è mosso dall’Unreal Engine 3 e dunque graficamente parlando i problemi sono pochi, anche su sistemi non troppo recenti (è ormai superfluo, tuttavia, soffermarci a consigliarvi un sistema potente per apprezzare appieno tutti gli aspetti grafici del gioco in questione) anche se fanno discutere, e non poco, i frequenti accesso al disco fisso, i tempi di caricamento non brevissimi e, soprattutto, i cali improvvisi di framerate, anche su configurazioni estreme. Ma mentre per quest’ultimo “disguido” potremmo aspettarci una bella patch che risolva tutto da un giorno all’altro, sul fronte audio non possiamo che recriminare e rimanere scontenti: la musica delle varie locazioni è al limite della sufficienza e gli effetti sonori non convincono mai in maniera soddisfacente. Le voci dei personaggi sono orribili e si limitano solo a qualche frase di tanto in tanto, per non parlare dell’oscena voce fuori campo che pretende di narrare un minimo di storia che possa tenere in piedi un gioco che, invece, non punta affatto su una trama. Il gameplay, abbiamo già spiegato, è frenetico, dinamico, veloce e, francamente, poco adatto a far passare Fury per un GdR, ma si tratta pur sempre di un gioco di ruolo, o almeno così sembra, poiché ci sono le abilità, i soldi da spendere per gli oggetti o per il potenziamento delle proprie skill, i personaggi non giocanti (molti dei quali messi lì quasi a riempire un contenitore vuoto e far passare il mondo di Fury per un universo più popolato di come sarebbe in realtà). Il gioco è controllabile mediante tastierino numerico, tastiera e mouse e qui non abbiamo nulla da dire. I controlli, a volte non troppo comodi, sono tuttavia ottimizzati nela miglior maniera possibile. E la longevità…beh questa sta a voi valutarla. Io metterei un punto interrogativo alla voce longevità di questa pagella. Il voto potrebbe variare dal 3 per i non avvezzi al PvP e per coloro i quali ricerchino nei GdR l’elemento “sociale” – vale a dire la possibilità di intraprendere discussioni e dialoghi, scambi di abilità e oggetti e quant’altro con i vari personaggi – al 10 (ed esageriamo và!) degli utenti che poco si curano degli aspetti appena descritti e che preferiscono invece buttarsi a capofitto nei combattimenti all’ultimo sangue. Ritengo sia giusto fare una media e optare per il classico “6 politico”.
HARDWARE
Requisiti Minimi* Processore: Pentium IV da 2 GHz o AMD equivalente * RAM: 512 MB (2 GB con Windows Vista) * Scheda Video: GeForce 4 con 128 MB di Ram * Spazio su disco: 11 GB
Requisiti consigliati
* Processore: Intel Core 2 Duo o AMD equivalente * RAM: 1 GB (3 GB con Windows Vista) * Scheda Video: GeForce 7600 con 256 MB di memoria * Spazio su disco: 11 GB
– Un gioco di ruolo…”veloce”
– Può divertire…
– Buona grafica…
– ….ma solo per qualche ora
– Combattimenti ripetitivi
– …ma a volte rallenta (si spera in una patch!)
6.5
Bisogna essere chiari: Fury non è un MMORPG classico e cerca di portare qualcosa di nuovo al mondo dei giochi di ruolo online. Ma lo fa impoverendo il gioco di ruolo, scevrandolo dai suoi elementi tipici, quali la possibilità di livellare in maniera classica, l’aspetto “sociale” dell’interazione con altri personaggi e l’opportunità di fare esperienza unendosi in gruppo con altri giocatori reali al fine di combattere mostri e bestie. Fury punta tutto sul PvP e, c’è da ammetterlo, è una scelta sicuramente coraggiosa. Ma non tutti apprezzeranno questa scelta. E parecchi si annoieranno, perché, finito il combattimento, non sempre si avrà voglia di ricominciarne un altro. Neanche cambiandone la modalità.
Voto Recensione di Fury - Recensione
Advertisement