Fossil Fighters Frontier
Advertisement
a cura di Gianluca Arena
Senior Editor
Il successo galattico dei Pokemon ha generato, negli anni, una sequela interminabile di prodotti che provavano a riprenderne gli stilemi e sfruttarne la scia commerciale, alcuni di grande valore, su tutti la saga di Inazuma Eleven e quella di Yokai Watch (in arrivo anche qui da noi), altri che invece alternavano buone cose a scivoloni abbastanza consistenti.Dopo due episodi senza infamia né lode su DS, la serie di Fossil Fighters sbarca su 3DS con una localizzazione italiana, oltre ottanta dinosauri e tante belle speranze.Basterà?
Gioco di squadraLe sottili premesse narrative si rivelano un indicatore abbastanza chiaro di quanto aspettarsi dal gioco, sin dai primissimi istanti: il prodotto Red Entertainment mette insieme un po’ di quelli stereotipi che ormai sono entrati a far parte della retorica da cartone animato per bambini del sabato mattina, dal valore dell’amicizia a quello del gioco di squadra, e mette il giocatore nei panni di una recluta dei Custodi, gruppo selezionato per mantenere l’ordine in una serie di parchi naturali a tema giurassico chiamati Paleoparchi.Occasionalmente, questo team, condotto dal capitano Stryker, si diletta anche nel combattere losche organizzazioni che mirano alla conquista del mondo (evidentemente gli impegni come custode non erano sufficienti), e per farlo utilizza i Vivosauri, fossili di antiche bestie che una speciale tecnologia permette di riportare in vita.Ce ne sono oltre ottanta nel gioco, e la varietà non manca, ma il loro appeal è annacquato da una scarsissima ispirazione artistica e dal numero limitato di mosse a disposizione di ognuno di loro.Scelto sesso e nome del proprio alter ego, all’utente viene assegnato un percorso prestabilito, che consta di lunghe fasi di tutorial durante le primissime ore di gioco, che non danno alcuna conoscenza pregressa in ambito JRPG per scontata e rivelano il target decisamente giovane del pacchetto.Sebbene fosse difficile, insomma, l’intreccio che sorregge le vicende risulta assai meno interessante di quello della saga cui palesemente gli sviluppatori si sono ispirati, ma, come si sa, è il gameplay (o almeno così dovrebbe essere…) a decretare il successo di un gioco.
Parola d’ordine: differenziazioneIl team di sviluppo andrebbe elogiato per lo sforzo profuso nel differenziarsi il più possibile da quanto l’utenza più giovane della console a due schermi di Nintendo abbia visto negli ultimi anni, perché una manciata di idee nuove, a ben vedere, c’è, ma a lasciare con l’amaro in bocca è la loro realizzazione.Per cominciare, le fasi esplorative si svolgono a bordo di Fossilstrada, piccole jeep personalizzabili dal giocatore per forma, colore e funzioni, la cui presenza aggiunge sporadiche sessioni di guida all’interno dei Paleoparchi e, sulla carta, aggiunge dinamismo al titolo: nei fatti, però, il basilare sistema di guida e la pochezza degli ambienti tridimensionali visitabili (pochezza sia in senso numerico che poligonale) tagliano le gambe alle fasi in cui ci si può mettere a cercare fossili.Sì, perché il metodo di cattura dei mostri è anch’esso abbastanza originale: rivelato un fossile, bisogna riportarlo alla luce tramite un minigioco sullo schermo tattile, in cui utilizzare, alla bisogna, uno scalpello o un piccolo trapano per rimuovere terriccio dalle ossa rinsecchite dei Vivosauri.Man mano che scopriremo parti del corpo di un dato esemplare, andremo ad aggiungere mosse al suo arsenale, ampliando le possibilità in combattimento: il problema è che questo procedimento viene presto a noia, e ci si ritrova per decine di volte a picchettare come forsennati sullo schermo inferiore di 3DS, per poi magari trovarsi dinanzi all’ennesimo doppione.Le cose non migliorano troppo una volta scesi sul campo di battaglia: come per quello di guida, il sistema di combattimento è davvero basico, con una disarmante pochezza di alternative per il giocatore e la sola presenza di cartucce limitate per ravvivare gli scontri, rigorosamente a turni e durante i quali non avremo il diretto controllo degli altri componenti del nostro party.La prima decina di ore (delle venti scarse necessarie per arrivare in fondo) le si passa, così, reiterando gli stessi schemi d’attacco con la stessa manciata di Vivosauri, in attesa che le sessioni di ricerca ci permettano di rinvenire esemplari più potenti.Questi ultimi, per inciso, non sarebbero nemmeno utili se, a circa tre ore dall’epilogo, la curva di difficoltà non si impennasse insensatamente, costringendo a rivedere la composizione del proprio team e a darsi ad un paio di orette di sano (ma tedioso) grinding.Insomma, come anticipato in apertura di paragrafo, l’impegno nel proporre qualcosa di differente non manca, laddove, invece, è la realizzazione delle idee partorite ad essere deficitaria.
Poco da direFossil Fighters Frontier ha poco da dire anche quando la disamina passa al comparto tecnico: nonostante non vi siano picchi negativi da segnalare, il look generale è blando e poco ispirato, con le sole talking heads dei protagonisti a spiccare in un mare di anonimato.Il motore tridimensionale che sorregge l’impianto di gioco è sufficientemente stabile e svolge il suo compito senza infamia né lode, mentre il comparto animazioni e la modellazione poligonale si accontentano di un minimo sindacale che non rende giustizia né alla console ospite, né alle fasce di pubblico più giovani, abituate decisamente meglio dai lavori di team come Game Freaks e Level 5.La scarsità di giocatori disponibili sui server durante le fasi di test non mi permette di esprimermi in maniera compiuta sul comparto online e multigiocatore in locale, che comunque consente di sfidare amici vicini e lontani solo se in possesso ognuno di una copia del gioco (niente download play, dunque).
Qualche buona idea…
Offerta ludica quantitativamente consistente
…sviluppata in maniera insufficiente
Graficamente degno di Nintendo DS
Minigiochi estremamente ripetitivi
Parco mosse limitato per gran parte dell’avventura
Livello di difficoltà incostante
5.5
Fossil Fighters Frontier è un blando tentativo di sfruttare la popolarità dei giochi che contengono mostri collezionabili, che non riesce a tradurre alcune idee originali e finisce con l’annegare nel mare magnum dei giochi a cui potreste anche dare una possibilità, ma solo a condizione di aver giocato prima tutti i congeneri qualitativamente migliori.
L’esordio su 3DS poteva essere decisamente migliore, ma c’è spazio, in futuro, per miglioramenti anche consistenti.
Non resta che aspettare e sparare.
Voto Recensione di Fossil Fighters Frontier - Recensione
Advertisement